Memoria di costituzione con eccezione di incompetenza per materiaInquadramentoLa competenza per materia ha natura di competenza funzionale e inderogabile, e si sostanzia nell'attribuzione al Tribunale del lavoro delle controversie di cui all'art. 409 c.p.c., riconducibili alle fondamentali categorie dei rapporti di lavoro subordinato privato e del pubblico impiego privatizzato, nonché ai rapporti di agenzia e parasubordinazione, quale che ne sia il valore. In sede di memoria di costituzione il resistente avrà l'onere di eccepire l'erronea devoluzione al Giudice del lavoro di controversia non rientrante nel campo di applicazione di cui all'art. 409 c.p.c., in luogo del Giudice ordinario, non in virtù del meccanismo di cui all'art. 428 c.p.c., applicabile esclusivamente all'eccezione di incompetenza per territorio, bensì facendo applicazione della regola generale di cui all'art. 38 c.p.c. FormulaTRIBUNALE CIVILE DI ... SEZIONE LAVORO MEMORIA DI COMPARSA E COSTITUZIONE [1] UDIENZA ... - DOTT. ... PER Il Sig. ..., C.F. ..., nato a ..., il ..., residente in ..., via ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ... (C.F. ...; PEC ..., tel. n. ... ), presso il cui studio in ..., via ... n. ..., è altresì elettivamente domiciliato, giusta delega a margine del presente atto [2] ; -resistente- CONTRO ..., C.F. ..., nato a ..., il ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ..., elettivamente domiciliato presso il suo studio in ..., via ... n. ...; -ricorrente- *** Con ricorso ex art. 414 c.p.c., depositato il ..., ... adiva il Tribunale di ..., nella funzione del Giudice del Lavoro, al fine di vedersi accolte le seguenti conclusioni: “In via principale: 1) accertare e dichiarare ...; 2) per l'effetto: dichiarare ...; 3) accertare e dichiarare ...; 4) condannare il convenuto a corrispondere alla ricorrente la somma complessiva di ...; Il tutto con interessi e rivalutazione delle singole scadenze al saldo. Con sentenza esecutiva e con condanna del convenuto al pagamento delle spese, dei diritti e dei compensi professionali di legge in favore dello scrivente procuratore antistatario. In ogni caso: Accertare e dichiarare ... A sostegno delle proprie pretese la ricorrente deduce ... In particolare, afferma ... Con il presente atto si costituisce in giudizio ..., come in epigrafe difeso, rappresentato e domiciliato, per contestare in toto le avverse pretese siccome infondate in fatto e in diritto. DIRITTO A. Sull'incompetenza per materia del Giudice del lavoro: La presente controversia appare estranea al novero delle controversie di cui all'art. 409 c.p.c., (es.) vertendo in materia di rapporto di collaborazione autonoma, non contrassegnato da natura personale, coordinata e continuativa e, pertanto, deve essere trattata con rito ordinario dinanzi al Giudice funzionalmente competente. C. Sul merito della controversia: D. Sull'inammissibilità delle istanze istruttorie Ci si oppone alla richiesta dei capitoli di prova così come ex adverso formulati, che dovranno pertanto essere rigettati, in quanto trattasi di capitoli di prova il cui contenuto è generico, indeterminato, contenente espressioni valutative e/o giudizi, nonché tendenti a fornire la prova di circostanze negative e/o irrilevanti. Ci si oppone altresì alla richiesta di ampliamento del contraddittorio al medesimo Ente Previdenziale. *** Tutto ciò premesso ed esposto, ..., come sopra rappresentato, difeso ed elettivamente domiciliato chiede accogliersi le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ill.mo Tribunale adito, in funzione di Giudice del lavoro, ogni contraria istanza, eccezione e deduzione disattesa In via preliminare: dichiarare l'incompetenza per materia del Giudice del lavoro e, per l'effetto, disporsi la trasmissione degli atti al Presidente del Tribunale affinché, in virtù del criterio di ripartizione degli affari interni al Tribunale, provveda a rimettere il fascicolo alla competente sezione ordinaria del Tribunale, con designazione dell'Istruttore che dovrà provvedere alla trattazione della causa, previa conversione del rito. Nel merito, in ogni caso: – rigettare tutte le domande formulate, perché infondate in fatto e in diritto, per tutti i motivi sopra esposti; – con vittoria di spese, diritti ed onorari del presente giudizio. In via istruttoria: si chiede, occorrendo, ammettersi, senza inversione del relativo onere, prova per testi sui capitoli da ... a ... di cui in narrativa del presente atto da aversi qui ritrascritti e preceduti dalla locuzione “vero che”, nonché prova contraria sugli eventuali capitoli di controparte ammessi. Si chiede inoltre che, all'occorrenza, venga ammessa CTU contabile sui conteggi ex adverso prodotti. Si indicano a testi: ... Si producono in copia telematica i seguenti documenti: ... Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 2. L'introduzione del processo civile telematico (PCT) e della possibilità (ora obbligo) di deposito per via telematica degli atti, ha determinato la necessità di adattamento delle modalità di conferimento della procura alle liti e di deposito della stessa. Nel caso in cui il cliente non sia dotato di firma digitale l'avvocato potrà provvedere alla conversione digitale ed al deposito telematico della procura cartacea. Nel diverso caso in cui il cliente sia dotato di firma digitale certificata, la firma e la controfirma per autentica verranno apposte direttamente sul documento in formato digitale, che sarà poi oggetto di deposito in forma telematica (cfr. art. 83 c.p.c. e art. 18 d.m. n. 44/2011). COMMENTOLa norma fondamentale in materia di competenza nel rito del lavoro è rappresentata dall'art. 413 c.p.c., rubricata “Giudice competente” che introduce, al comma 1, la basilare regola di competenza per materia, secondo cui le controversie previste dall'art. 409 c.p.c. sono in primo grado di competenza del Tribunale in funzione di Giudice del lavoro e, ai commi successivi, i criteri di radicamento della competenza per territorio, la cui applicazione è, logicamente, successiva all'accertamento della sussistenza di competenza per materia del Giudice del lavoro. La competenza per materia ha natura di competenza funzionale e inderogabile, e si sostanzia nell'attribuzione delle controversie di cui all'art. 409 c.p.c. al Tribunale del lavoro, quale che ne sia il valore, riconducibili alle fondamentali categorie dei rapporti di lavoro subordinato privato e del pubblico impiego privatizzato, nonché dei rapporti di agenzia e parasubordinazione. L'area della subordinazione privata è di particolare ampiezza. Oltre alle controversie in cui si chieda l'accertamento di un rapporto subordinato, a fronte di assenza di regolarizzazione contrattuale e contributiva, assumendo la sussistenza degli indici di subordinazione di cui all'art. 2094 c.c., o a fronte di una diversa formalizzazione contrattuale (ad es: contratto a progetto, contratto di prestazione professionale autonoma etc.), o l'imputazione del rapporto subordinato in capo ad altro soggetto (ad es: per appalto o somministrazione illecite), rientrano nell'alveo applicativo di cui all'art. 409 c.p.c. tutte le controversie in cui il rapporto di lavoro costituisca mero antecedente e presupposto necessario, benché non occasionale (Cass. sez. lav., n. 17092/2012), anche nelle circostanze in cui lo stesso risulti estinto, e non costituisca oggetto immediato della res litigiosa (Cass. VI, n. 114/2012; App. Perugia sez. lav., n. 32/2013) ovvero sia ancora da costituirsi. Affinché possa ritenersi configurato un rapporto di collaborazione ai sensi dell'art. 409, n. 3 c.p.c., con conseguente devoluzione della controversia alla competenza per materia del Tribunale quale Giudice del lavoro, devono sussistere tre requisiti: a) la coordinazione, ossia la soggezione del prestatore alle direttive del proponente circa le modalità della prestazione, senza che peraltro questa sia resa in regime di subordinazione e, quindi, senza poteri di indirizzo e controllo da parte del datore di lavoro; b) la continuità, ossia la stabilità e la permanenza dell'inserimento del lavoratore nell'organizzazione dell'impresa, la cui prestazione non è occasionale, ma perdura nel tempo ed importa un impegno costante a favore del committente; c) la prevalente personalità della prestazione, intesa come prevalenza del lavoro personale del preposto sull'opera svolta dai collaboratori, indice del fatto che il risultato economico dell'attività del lavoratore non deve essere ottenuto attraverso l'opera altrui organizzata sotto forma di impresa (Trib. Arezzo n. 816/2016). In materia di rapporti di agenzia, ove l'agente abbia organizzato la propria attività di collaborazione in forma societaria, anche di persone, o comunque si avvalga di una autonoma struttura imprenditoriale, non è ravvisabile un rapporto di lavoro coordinato e continuativo, con reflusso della competenza funzionale dinanzi al Giudice ordinario (Cass. II, n. 6803/2024). La competenza del Giudice del lavoro permane in caso di connessione di cause comportanti l'applicazione di riti diversi, ai sensi dell'art. 40, comma 3 c.p.c., come nella fattispecie di rapporto mutualistico e di lavoro di socio lavoratore di cooperativa (Cass. VI, n. 15798/2016. V., tuttavia, l'art. 441-ter c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, che ha devoluto al Giudice del lavoro, nelle cause di impugnativa dei licenziamenti dei soci di cooperative, le questioni relative al rapporto associativo eventualmente proposte). L'individuazione delle controversie da trattare con il rito speciale del lavoro in luogo del rito ordinario, sulla base dell'elencazione contenuta nell'art. 409 c.p.c., non concerne regole di competenza in senso stretto e proprio, attenendo viceversa alla ripartizione di affari interni all'ufficio giudiziario, con ogni conseguenza in ordine all'inesperibilità del regolamento di competenza avverso le relative decisioni (Cass. I, n. 30528/2021). Quanto al meccanismo di eccezione e rilievo, ferma restando la pacifica ricomprensione, nell'alveo applicativo dell'art. 428 c.p.c., che prescrive l'onere di eccezione di parte nella memoria di costituzione tempestivamente depositata, delle ipotesi di incompetenza per territorio, l'incerta formulazione della norma pone interrogativi in ordine alla sua applicabilità alle fattispecie di incompetenza per materia, vale a dire alla proposizione di cause di lavoro con rito ordinario dinanzi a Giudici diversi dal Tribunale (ovvero il Giudice di pace posto che, come visto, il caso di proposizione di causa con rito ordinario dinanzi al Tribunale non configura questione di incompetenza in senso stretto e proprio bensì di ripartizione degli affari interni all'ufficio giudiziario). L'orientamento giurisprudenziale prevalente è nel senso che le regole dell'art. 428 c.p.c. trovino applicazione con riferimento esclusivo all'incompetenza per territorio, mentre l'incompetenza per materia resta disciplinata dalla norma generale di cui all'art. 38 c.p.c. (Cass. sez. lav., n. 180/1998). La soluzione alla questione appare, tuttavia, a seguito della riforma dell'art. 38 c.p.c. operata con dalla l. n. 69/2009, di minore rilievo pratico rispetto al regime ex lege n. 353/1990, essendo ora previsto a carico del convenuto l'onere, a pena di decadenza, di sollevare tutte le eccezioni di incompetenza, senza alcuna distinzione ed indipendentemente dalla natura derogabile o meno, nel primo atto difensivo di costituzione. La residua differenza attiene, pertanto, al rilievo d'ufficio dell'incompetenza per materia, consentito in ogni stato e grado del processo (Cass. III, n. 14379/2000). |