Memoria di costituzione con eccezione di incompetenza per territorio

Antonio Lombardi

Inquadramento

L'eccezione di incompetenza per territorio deve essere sollevata dal convenuto resistente, ai sensi dell'art. 428 c.p.c., nella memoria difensiva di cui all'art. 416, ma può essere rilevata d'ufficio dal Giudice non oltre l'udienza di cui all'art. 420. Laddove, ai sensi del comma 2 della medesima norma, l'incompetenza sia stata rilevata o eccepita nei termini di cui al comma 1, il Giudice rimette la causa al Tribunale competente, in funzione di Giudice del lavoro, fissando un termine perentorio non superiore a trenta giorni per la riassunzione. Tale competenza è attribuita facoltativamente al Giudice nella cui circoscrizione è sorto il rapporto, si trova l'azienda o una sua dipendenza alla quale è addetto il lavoratore o presso la quale egli prestava la sua opera al momento della fine del rapporto. Nel caso di rapporto di agenzia e dei rapporti c.d. parasubordinati, competente per territorio è, in via esclusiva, il Giudice nella cui circoscrizione si trova il domicilio dell'agente o del titolare del rapporto parasubordinato.

Formula

TRIBUNALE CIVILE DI ... SEZIONE LAVORO

MEMORIA DI COMPARSA E COSTITUZIONE [1]

UDIENZA ... - DOTT. ...

PER

Il Sig. ..., C.F. ..., nato a ..., il ..., residente in ..., via ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ... (C.F. ...; PEC ...; tel. n. ... ), presso il cui studio in ..., via ... n. ..., è altresì elettivamente domiciliato, giusta delega a margine del presente atto [2] ;

-resistente-

CONTRO

..., C.F. ..., nato a ..., il ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ..., elettivamente domiciliato presso il suo studio in ..., via ... n. ...;

-ricorrente-

***

Con ricorso ex art. 414 c.p.c., depositato il ..., adiva il Tribunale di ..., nella funzione del Giudice del lavoro, al fine di vedersi accolte le seguenti conclusioni:

“In via principale:

1) accertare e dichiarare ...;

2) per l'effetto: dichiarare ...;

3) accertare e dichiarare ...;

4) condannare il convenuto a corrispondere alla ricorrente la somma complessiva di ...;

Il tutto con interessi e rivalutazione delle singole scadenze al saldo.

Con sentenza esecutiva e con condanna del convenuto al pagamento delle spese, dei diritti e dei compensi professionali di legge in favore dello scrivente procuratore antistatario.

In ogni caso

Accertare e dichiarare ...

A sostegno delle proprie pretese la ricorrente deduce ...

In particolare, afferma ...

Con il presente atto si costituisce in giudizio ..., come in epigrafe difeso, rappresentato e domiciliato, per contestare in toto le avverse pretese siccome infondate in fatto e in diritto.

DIRITTO

A. Sull'incompetenza per territorio del Giudice del lavoro:

La presente controversia appare incardinata dinanzi al Tribunale di ..., sull'erroneo convincimento della sussistenza di competenza per territorio di detto Tribunale. La stessa deve, difatti, essere esclusa sulla base della corretta applicazione dell'art. 413 c.p.c., posto che (es.) presso la circoscrizione di ... il rapporto non può dirsi sorto, né in tale territorio si trova l'azienda o una sua dipendenza alla quale il lavoratore era addetto al momento della cessazione del rapporto. Deve, piuttosto, facendo applicazione di tali criteri, dichiararsi la competenza del Tribunale di ..., in virtù del fatto che ...

C. Sul merito della controversia:

D. Sull'inammissibilità delle istanze istruttorie

Ci si oppone alla richiesta dei capitoli di prova così come ex adverso formulati, che dovranno pertanto essere rigettati, in quanto trattasi di capitoli di prova il cui contenuto è generico, indeterminato, contenente espressioni valutative e/o giudizi, nonché tendenti a fornire la prova di circostanze negative e/o irrilevanti.

Ci si oppone altresì alla richiesta di ampliamento del contraddittorio al medesimo Ente Previdenziale.

***

Tutto ciò premesso ed esposto, ..., come sopra rappresentato, difeso ed elettivamente domiciliato chiede accogliersi le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia l'Ill.mo Tribunale adito, in funzione di Giudice del lavoro, ogni contraria istanza, eccezione e deduzione disattesa

In via preliminare:

dichiarare l'incompetenza per territorio del Tribunale di ..., in favore della competenza del Tribunale di ..., territorialmente competente, con fissazione del termine per la riassunzione del procedimento dinanzi al Tribunale dichiarato competente.

Nel merito, in ogni caso:

– rigettare tutte le domande formulate, perché infondate in fatto e in diritto, per tutti i motivi sopra esposti;

– con vittoria di spese, diritti ed onorari del presente giudizio.

In via istruttoria:

si chiede, occorrendo, ammettersi, senza inversione del relativo onere, prova per testi sui capitoli da ... a ... di cui in narrativa del presente atto da aversi qui ritrascritti e preceduti dalla locuzione “vero che”, nonché prova contraria sugli eventuali capitoli di controparte ammessi.

Si chiede inoltre che, all'occorrenza, venga ammessa CTU contabile sui conteggi ex adverso prodotti.

Si indicano a testi: ...

Si producono in copia fotostatica i seguenti documenti:  ...

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

2. L'introduzione del processo civile telematico (PCT) e della possibilità (ora obbligo) di deposito per via telematica degli atti, ha determinato la necessità di adattamento delle modalità di conferimento della procura alle liti e di deposito della stessa. Nel caso in cui il cliente non sia dotato di firma digitale l'avvocato potrà provvedere alla conversione digitale ed al deposito telematico della procura cartacea. Nel diverso caso in cui il cliente sia dotato di firma digitale certificata, la firma e la controfirma per autentica verranno apposte direttamente sul documento in formato digitale, che sarà poi oggetto di deposito in forma telematica (cfr. art. 83 c.p.c. e art. 18 d.m. n. 44/2011).

COMMENTO

Nella memoria di costituzione e risposta, da depositarsi, ai sensi dell'art. 416 c.p.c., almeno dieci giorni prima dell'udienza fissata ai sensi dell'art. 415 c.p.c., il resistente ha l'onere, tra l'altro, di proporre le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio. Ai sensi del successivo art. 428 c.p.c., l'incompetenza può essere eccepita dal convenuto soltanto nella memoria difensiva di cui all'art. 416, ovvero rilevata dal Giudice non oltre l'udienza di cui all'art. 420. Laddove, ai sensi del comma 2 della medesima norma, l'incompetenza sia stata rilevata o eccepita nei termini di cui al comma 1, il Giudice rimette la causa al Tribunale competente, in funzione di Giudice del lavoro, fissando un termine perentorio non superiore a trenta giorni per la riassunzione con rito speciale.

Una volta accertata la sussistenza di una controversia devoluta alla competenza per materia del Giudice del lavoro, la ripartizione su base territoriale è regolata dai commi 2 e seguenti dell'art. 413 c.p.c., secondo cui la competenza è attribuita facoltativamente al Giudice nella cui circoscrizione è sorto il rapporto, si trova l'azienda o una sua dipendenza alla quale è addetto il lavoratore o presso la quale egli prestava la sua opera al momento della fine del rapporto. Tale competenza permane, ai sensi del comma 3, anche dopo il trasferimento dell'azienda o la cessazione di essa o della sua dipendenza, purché la domanda sia proposta entro sei mesi dal trasferimento o dalla cessazione. Nel caso di rapporto di agenzia e dei rapporti c.d. parasubordinati, competente per territorio è, in via esclusiva, il Giudice nella cui circoscrizione si trova il domicilio dell'agente o del titolare del rapporto parasubordinato (in questo senso art. 413, comma 4 c.p.c.).

Trattasi di criteri di competenza per territorio concorrenti e facoltativi (Cass. sez. lav., n. 3270/2024) ma esclusivi rispetto agli ordinari criteri di competenza previsti dall'art. 18 e ss. c.p.c. Tale competenza deve ritenersi, inoltre, inderogabile e, quindi, funzionale, in ragione della previsione di cui all'ultimo comma dell'art. 413 c.p.c., che sanziona di nullità le clausole derogative della competenza per territorio, non rilevando in contrario i limiti temporali alla facoltà del convenuto di eccepirla e al potere del Giudice di rilevarla d'ufficio posti dall'art. 428 c.p.c., aventi finalità di celerità del giudizio ed economia processuale. L'onere della prova in ordine alla ricorrenza degli elementi di fatto relativi al criterio di competenza per territorio prescelto grava sul lavoratore ricorrente (Cass. VI, n. 17513/2014). Le regole alternative e concorrenti poste dalla norma in commento si applicano anche alle controversie introdotte dal datore di lavoro (Cass. VI, n. 13530/2012).

Per luogo in cui è sorto il rapporto non può intendersi il luogo dove abbia avuto inizio l'esecuzione della prestazione lavorativa, se questo diverga dal luogo di stipulazione del contratto (Cass. VI, n. 23139/2011). Secondo la giurisprudenza di legittimità, difatti, il luogo ove la prestazione lavorativa ha avuto inizio rappresenta un criterio di collegamento utile ad individuare il Giudice competente soltanto quando, mancando un'autonoma fonte del rapporto, non sia possibile individuare con certezza il luogo in cui lo stesso sia sorto (Cass. sez. lav., n. 5837/2004).

Per quanto attiene al luogo di ubicazione dell'azienda, la disposizione non specifica se debba farsi riferimento all'ubicazione del complesso dei beni che costituiscono l'azienda ovvero, per le imprese gestite in forma societaria, al luogo in cui si accentrano di fatto i poteri di direzione ed amministrazione dell'azienda, di norma coincidente con la sede sociale, indipendentemente da quello in cui si trovano i beni aziendali e nel quale si svolge l'attività imprenditoriale (in questo ultimo senso appare orientata la giurisprudenza di legittimità, cfr. Cass. VI, n. 1137/2014) Per quanto, invece, attiene alla dipendenza aziendale, la stessa deve intendersi alla stregua di luogo in cui il datore di lavoro abbia dislocato un nucleo, seppure modesto, di beni organizzati per l'esercizio dell'impresa, dovendosi pertanto escludere che la competenza territoriale possa radicarsi in un luogo di svolgimento della prestazione lavorativa purchessia, che non abbia le caratteristiche indicate (Cass. sez. lav., n. 19023/2023). Per tale via, si è ritenuta ricompresa nella nozione di dipendenza aziendale l'abitazione privata del lavoratore, se dotata di strumenti di supporto dell'attività lavorativa, dotata di pc e “account fornito dall'azienda per l'accesso ad una piattaforma informatica per la gestione di richieste di noleggio di biciclette, con obbligo di reperibilità su ventiquattro ore e di comunicazione di qualsiasi spostamento e/o assenza (Cass. VI, n. 3154/2018), il parcheggio di proprietà di terzi, in cui sono collocati i beni strumentali alla prestazione lavorativa, ove hanno inizio e fine le mansioni quotidianamente svolte dal lavoratore come i mezzi aziendali con cui il dipendente effettuava viaggi nazionali ed internazionali (Cass. VI, n. 23944/2017).

Nelle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze della P.A., il Giudice competente dovrà essere individuato in relazione al luogo in cui il lavoratore presta effettivamente servizio e non invece in relazione al luogo in cui viene effettuata la gestione amministrativa del rapporto secondo le norme interne delle singole amministrazioni (Cass. VI, n. 25383/2022). Ai sensi del comma 4 dell'art. 413 c.p.c., competente per territorio per le controversie previste dal numero 3 dell'art. 409 è il Giudice nella cui circoscrizione si trova il domicilio dell'agente, del rappresentante di commercio ovvero del titolare degli altri rapporti di collaborazione di cui al predetto numero 3 dell'art. 409.

La nozione di domicilio di cui alla disposizione in commento deve interpretarsi, secondo il prevalente orientamento, sulla falsariga della nozione di domicilio ex art. 43 c.c., quale sede principale degli affari ed interessi, che si presume coincidente con la residenza, non potendosi ritenere, di norma, che il domicilio si trovi nel luogo cui la persona si rapporti nei limiti della prestazione lavorativa, anche se resa con funzioni di massima responsabilità (Cass. sez. lav., n. 393/2024). Secondo altro orientamento, viceversa, il domicilio di cui all'art. 413, comma 5 c.p.c. va inteso alla stregua di luogo in cui il lavoratore ha il centro dei propri affari ed interessi, intendendosi per interessi non solo quelli economici e materiali, ma anche quelli affettivi, spirituali e sociali, attesa la natura unitaria della nozione, che impone la considerazione complessiva di questi aspetti: soltanto laddove manchi qualunque concreto riferimento al luogo in cui il lavoratore ha svolto la sua attività d'agente o di lavoratore parasubordinato, risulterà corretto il rinvio al solo luogo di residenza anagrafica dichiarato nel ricorso introduttivo (Cass. sez. lav., n. 11339/2010).

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