Verbale di conciliazione giudiziale (art. 420 c.p.c.)InquadramentoLa conciliazione giudiziale è uno dei momenti fondamentali del processo del lavoro. Il tentativo di conciliazione all'udienza di discussione ex art. 420 c.p.c. è condotto dal Giudice, che interroga liberamente le parti e formula la proposta conciliativa. La conciliazione può essere sottoscritta dalla parte, da procuratore speciale o da procuratore generale alle liti e il relativo verbale costituisce titolo esecutivo. Per effetto della modifica dell'art. 88 disp. att. c.p.c., operato dal d.l. n. 28/2020, conv. in l. n. 70/2020, laddove il verbale di udienza e di conciliazione siano redatti con strumenti informatici, della sottoscrizione delle parti, del cancelliere e dei difensori tiene luogo apposita dichiarazione del Giudice che tali soggetti, resi pienamente edotti del contenuto degli accordi, li hanno accettati. Il verbale di conciliazione recante tale dichiarazione ha valore di titolo esecutivo e gli stessi effetti della conciliazione sottoscritta in udienza. FormulaTribunale Ordinario di ... Sezione Lavoro VERBALE DI UDIENZA DA REMOTO EX ART. 127-BIS C.P.C. Successivamente il ... davanti al Giudice Dott. ... nella causa per controversia di lavoro iscritta al n. ... R.G.L. di questo Tribunale pendente TRA ... E ... sono comparsi, in collegamento da remoto, mediante piattaforma Microsoft Teams: ... personalmente con l'Avv. ..., oggi sostituito dall'Avv. ... giusta delega depositata in atti; per ... quale procuratore speciale giusta procura ex art. 185 c.p.c., depositata in atti, con l'Avv. ... Le parti dichiarano di voler conciliare la controversia alle condizioni di cui al successivo verbale: VERBALE DI CONCILIAZIONE GIUDIZIALE PREMESSO CHE a) Il Lavoratore è stato assunto dalla Società in data ... con qualifica ... livello ... e applicazione del CCNL ...; b) la Società, esperita la procedura di cui alla l. n. 223/91 ha comunicato al Lavoratore ... il licenziamento e la conseguente collocazione in mobilità in data ..., con esonero dal prestare in servizio il periodo di preavviso e con impegno a pagarne la relativa indennità sostitutiva; c) il Lavoratore, per il tramite dell'Avv. ..., con lettera del ... ha confermato l'impugnazione del predetto licenziamento; d) le Parti hanno, infine, deciso di trovare un accordo amichevole che dirima ogni loro possibile contrasto e convenuto la corresponsione di una somma al fine di agevolare lo scioglimento del rapporto di lavoro; e) le parti, inoltre, intendono definire bonariamente ogni ragione di lite tra loro insorta, conciliando e transigendo, in via di transazione generale novativa ai sensi degli artt. 1965 e 1975 c.c., ogni e qualsiasi pretesa che possa comunque derivare, sia in via causale che in via meramente occasionale, dai fatti pregressi narrati in premessa, e più in generale dall'intercorso rapporto di lavoro di cui in premessa e dalla sua intervenuta risoluzione. Tutto ciò premesso, le parti stipulano e convengono quanto segue: 1) le premesse fanno parte integrante del presente Accordo che sostituisce ogni intesa, e/o Accordo, precedentemente definito; 2) in relazione a quanto premesso, la Società, al solo fine di agevolare lo scioglimento del rapporto di lavoro, corrisponderà al Lavoratore, in aggiunta a quanto dovuto per competenze di fine rapporto, indennità sostitutiva del preavviso e TFR, l'ulteriore somma di Euro ... al lordo delle ritenute di legge, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12, comma 4, lett. b), l. n. 153/69 così come modificata dall'art. 6, d.lgs. n. 314/97; 3) Il lavoratore a fronte di quanto erogato, dichiara di accettare la risoluzione del rapporto di lavoro per licenziamento, comunicatogli dalla Società con lettera del ... riconoscendo che il rapporto di lavoro si è risolto a tutti gli effetti alla data del ..., nonché di rinunziare all'impugnazione del licenziamento stesso e alla conseguente azione legale; 4) Il lavoratore, inoltre e a fronte di quanto riconosciuto, fatta salva la verifica contabile delle spettanze tutte di fine rapporto, rinuncia a qualsiasi pretesa di qualsivoglia natura dedotta o deducibile che possa trarre origine o essere dipendente dallo svolgimento e/o dalla cessazione del rapporto di lavoro con la Società, ivi incluse, a titolo esemplificativo e non esaustivo, azioni riferite a retribuzioni arretrate, compensi di qualsivoglia natura, pretese indennità, e qualsivoglia tipo di pagamento e/o compenso fisso o variabile, indennità o compensi comunque connessi alla cessazione del rapporto di lavoro, contributi, fringe benefits, bonus, incentivi e indennità (ad esempio per trasferimenti, rimborsi di spese, ecc.), indennità per ferie o festività non godute, ROL, risarcimento di danni derivanti da pretesi demansionamenti, o risarcimento ai sensi dell'artt. 2103 c.c.; 5) A fronte delle rinunce di cui al precedente punto 4) e subordinatamente alla sottoscrizione del presente verbale, la Società, corrisponderà al Lavoratore la somma lorda di Euro ... a titolo di transazione generale e novativa exartt. 1965 e seguenti c.c.; 6) Gli importi di cui sub 2) e 5) saranno corrisposti alle coordinate bancarie del Lavoratore entro e non oltre il ...; 7) Il Lavoratore accetta le condizioni di cui ai precedenti punti e gli importi di cui ai precedenti punti 2) e 5), ai titoli e per gli effetti sopra indicati, nonché le modalità di pagamento di cui al precedente punto 6) e dichiara che, con il pagamento delle competenze tutte di fine rapporto e con l'esecuzione di quanto previsto nel presente verbale, non avrà più nulla definitivamente a pretendere dalla Società e da Società controllanti e/o controllate e/o comunque collegate alla stessa in relazione all'intercorso rapporto di lavoro e sua cessazione, così come determinata ai punti precedenti per alcun titolo, ragione o causa; 8) Analoga rinuncia presta la Società nei confronti del Lavoratore con riferimento all'intercorso rapporto di lavoro e, in particolare, alla prestazione lavorativa resa, dando atto al Lavoratore del puntuale adempimento degli obblighi di diligenza e fedeltà exartt. 2104-2105 c.c.; 9) Sottoscrivono i procuratori delle parti per rinuncia alla solidarietà ex art. 13, comma 8, L.P.F. Con la sottoscrizione del presente verbale le Parti si danno atto della estinzione totale della controversia a tutti gli effetti derivanti da disposizioni di legge e/o di Contratti e Accordi collettivi e individuali. Letto, confermato e sottoscritto. Il Lavoratore ... La Società ... il Giudice, dato atto di quanto sopra, rilevato che il verbale è redatto con strumenti informatici, DICHIARA in luogo della sottoscrizione dello stesso delle parti e dei difensori, che tali soggetti, resi pienamente edotti del contenuto degli accordi, li hanno accettati. Le parti e i difensori confermano e, pertanto, giusto il disposto di cui all'art. 88, comma 1-bis, disp. att. c.p.c., il presente verbale di conciliazione in virtù della sovra espressa dichiarazione ha valore di titolo esecutivo e gli stessi effetti della conciliazione sottoscritta in udienza. il Giudice dato atto di quanto sopra, DICHIARA conciliata la controversia e ordina l'archiviazione degli atti. Il Giudice ... COMMENTOLe conciliazioni in ambito lavoristico si distinguono in stragiudiziali, aventi chiara funzione deflattiva del contenzioso giurisdizionale, e giudiziali, che hanno luogo nel corso del procedimento già incardinato. Al fine di favorire la conciliazione giudiziale il codice di rito prevede, all'art. 420 c.p.c., l'esperimento del tentativo di conciliazione quale adempimento indefettibile della prima udienza di discussione, assieme all'interrogatorio libero delle parti. Tale disciplina deve essere integrata con quella di cui all'art. 185-bis c.p.c. per le modalità e il valore endoprocessuale della proposta conciliativa, all'art. 91 c.p.c., per le conseguenze del rifiuto della proposta conciliativa sulla regolamentazione delle spese di lite, ed all'art. 88 disp. att. c.p.c., per le modalità di redazione del verbale conciliativo. Le parti possono comparire personalmente o farsi rappresentare da un procuratore generale o speciale, tenuto a conoscere i fatti di causa, munito di poteri, anche conciliativi e transattivi, attribuiti con atto pubblico o scrittura privata autenticata. Se la procura è conferita con scrittura privata, questa può essere autenticata anche dal difensore della parte. La procura generale alle liti, laddove preveda espressamente il potere di conciliare, transigere e rinunciare, deve ritenersi sufficiente a conferire la facoltà di sottoscrivere la conciliazione. Il Giudice, ai sensi dell'art. 185-bis c.p.c., conduce il tentativo di conciliazione, formulando una proposta alle parti, priva del valore di anticipazione dell'esito della lite. Nel caso in cui si addivenga alla conciliazione, si provvederà alla redazione di un separato verbale, sottoscritto dalle parti stesse, dal Giudice e dal cancelliere ed allegato al verbale di udienza. La redazione di separato verbale, tuttavia, non è considerato requisito di validità dell'atto, con la conseguenza che la stessa produrrà gli effetti suoi tipici anche se inserita nel verbale di udienza (Cass. III, n. 6288/2003). Per effetto della modifica dell'art. 88 disp. att. c.p.c., operato dal d.l. n. 28/2020, conv. in l. 70/2020, laddove il verbale di udienza e di conciliazione siano redatti con strumenti informatici (e, pertanto, indipendentemente dalla circostanza che la celebrazione dell'udienza abbia luogo in presenza o mediante collegamento da remoto ex art. 127-bis), della sottoscrizione delle parti, del cancelliere e dei difensori tiene luogo apposita dichiarazione del Giudice che tali soggetti, resi pienamente edotti del contenuto degli accordi, li hanno accettati. Il verbale di conciliazione recante tale dichiarazione ha valore di titolo esecutivo e gli stessi effetti della conciliazione sottoscritta in udienza. All'esito della conciliazione, il Giudice dovrà ordinare la cancellazione della causa dal ruolo e l'archiviazione degli atti, costituendo la stessa una fattispecie sui generis di estinzione processuale (Cass. sez. lav., n. 7193/1986). Il processo verbale di conciliazione, per espressa previsione dell'art. 420 c.p.c., costituisce titolo esecutivo ed è, pertanto, previa apposizione della formula esecutiva, immediatamente azionabile da parte dell'avente diritto. Le rinunce, in sede di transazione giudiziale, ai diritti spettanti al prestatore di lavoro, derivanti da disposizioni inderogabili di legge non potranno costituire oggetto di impugnativa, per effetto del disposto di cui all'art. 2113, ultimo comma c.c. |