Giuramento CTU (art. 193 c.p.c.)

Cristina Asprella

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 193 c.p.c. all'udienza di comparizione il Giudice istruttore ricorda al consulente l'importanza delle funzioni che è chiamato ad adempiere e ne riceve il giuramento «di bene e fedelmente adempiere le funzioni affidategli al solo scopo di fare conoscere ai giudici la verità». È noto che il rifiuto di giurare da parte del consulente, che equivale peraltro a rifiuto di accettare l'incarico, è sanzionato dall'art. 366 c.p.

La mancata prestazione del giuramento da parte del consulente tecnico costituisce una mera irregolarità formale, inidonea a determinare l'invalidità del verbale e del relativo conferimento dell'incarico, ostandovi il principio di tassatività delle nullità (così Cass. II, n. 14906/2011 secondo cui peraltro la mancanza o l'invalidità della iscrizione nell'albo dei consulenti tecnici non è motivo di nullità della relativa nomina da parte del Giudice, la cui scelta è insindacabile in sede di legittimità, così come quella di attenersi, in tutto o in parte, al relativo parere, ove la stessa sia sorretta da adeguata motivazione). Anche la mancata apposizione, da parte del consulente tecnico d'ufficio, della propria firma nel verbale dell'udienza nella quale lo stesso presta giuramento costituisce una mera irregolarità, non suscettibile di incidere sulla validità dell'attività processuale cui il detto verbale si riferisce, e che ha la funzione di documentare, né, tantomeno, su quella degli atti successivi (Cass. sez. lav., n. 10386/1996). La violazione, da parte del CTU, dell'obbligo di bene e fedelmente adempiere le funzioni affidategli comporta la nullità della perizia, rilevabile d'ufficio, poiché l'ausiliare del giudice svolge nel processo una pubblica funzione nell'interesse generale e superiore della giustizia (Cass. III, n. 25022/2019).

La riforma 2022 (d.lgs. n. 149/2022) ha inserito un nuovo comma 2 nell'art. 193 c.p.c. che prevede che in luogo della fissazione dell'udienza di comparizione per il giuramento del consulente tecnico d'ufficio, il giudice può assegnare un termine per il deposito di una dichiarazione sottoscritta dal consulente con firma digitale, recante il giuramento previsto dal primo comma. Con lo stesso provvedimento il giudice fissa i termini previsti dall'art. 195, comma 3 c.p.c. Questa norma altresì prevede che la relazione deve essere trasmessa dal consulente alle parti costituite nel termine fissato dal giudice con l'ordinanza di cui all'art. 193 c.p.c. Con la stessa ordinanza il giudice fissa il termine entro cui trasmettere al consulente le proprie osservazioni sulla relazione e il termine, anteriore alla successiva udienza, entro cui deve depositare la relazione, le osservazioni delle parti e una sintetica valutazione delle stesse.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

N.R.G. ... - Giud. ...

Il/la sottoscritto/a ..., nato/a ... il ..., con studio in ..., via ..., n. ..., PEC ..., nominato CTU nel procedimento avente n.r.g. ..., con provvedimento emesso in data ... del Giudice Istruttore Dott. ..., dichiara di accettare l'incarico e di non versare in situazioni di incompatibilità.

Ai sensi dell'art. 193 c.p.c. presta il giuramento di bene e fedelmente adempiere le funzioni affidategli al solo scopo di fare conoscere al giudice la verità.

Chiede i termini per l'invio della bozza di CTU alle parti di ... giorni dalla data di inizio delle operazioni peritali prevista per il ... alle ore ..., presso il proprio studio, alla sola presenza di ... e dei CCTTPP eventualmente nominati in modalità “da remoto”.

Il presente verbale di giuramento viene sottoscritto a mezzo di firma digitale e il sottoscritto consulente assume l'incarico procedendo a deposito del presente atto presso la Cancelleria del Tribunale ... di ... mediante invio telematico secondo le regole del processo civile telematico.

Luogo e data ...

Firma del Consulente ... [2]

1. Con la riforma 2022 il legislatore delegato ha previsto che il giudice invece di fissare l'udienza possa assegnare un termine per il deposito di una dichiarazione sottoscritta dal consulente con la firma digitale e contenente la dichiarazione di cui all'art. 193, comma 1 c.p.c.

2. Se resa ai sensi dell'art. 193, comma 2 c.p.c. deve essere sottoscritta con firma digitale. Peraltro a norma del nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c., introdotto dalla riforma 2022 (d.lgs. n. 149/2022), il deposito degli atti processuali e dei documenti, ivi compresa la nota di iscrizione a ruolo, da parte dei difensori e dei soggetti nominati o delegati dall'autorità giudiziaria, ha luogo esclusivamente con modalità telematiche. Con le stesse modalità le parti devono depositare gli atti e i documenti provenienti dai soggetti da esse nominati. Il Giudice può comunque ordinare il deposito di copia cartacea di singoli atti e documenti per ragioni specifiche. Tale deposito telematico è imposto, a norma del comma 2 della disposizione, anche nel procedimento monitorio, escluso il giudizio di opposizione, per i provvedimenti del Giudice. Il deposito con modalità telematiche è effettuato nel rispetto della normativa, anche regolamentare, relativa alla sottoscrizione, trasmissione e ricezione dei documenti informatici. Può il capo dell'ufficio autorizzare il deposito con modalità non telematiche quando i sistemi informatici del dominio giustizia non sono funzionanti e sussiste una situazione di urgenza, dandone comunicazione scritta attraverso il sito istituzionale dell'ufficio (comunicando con la stessa forma di pubblicità l'avvenuta riattivazione del servizio).

COMMENTO

L'obbligo del giuramento previsto per i consulenti tecnici dall'art. 193 c.p.c. non si applica nelle ipotesi in cui il Giudice delle pensioni ritenga di avvalersi del collegio medico legale istituito presso il Ministero della difesa o dell'ufficio medico legale del Ministero della sanità, trattandosi di organi statali i cui componenti hanno già prestato giuramento prima di assumere servizio; pertanto, non è affetta da nullità l'ordinanza con la quale sia stato disposto di acquisire il parere del collegio medico legale senza prevederne il previsto giuramento (Corte Conti sez. giur., n. 1506/1999).

La diligenza nell'esecuzione delle indagini affidategli, costituendo un preciso, quanto ovvio, obbligo del consulente, rappresenta soltanto il presupposto necessario affinché il parere dell'ausiliario sia meritevole della considerazione del Giudice, che, pertanto, non è dispensato dal dovere di valutare l'intrinseca attendibilità del parere stesso in rapporto alle specifiche censure contro di esso formulate dalla parte interessata (Cass. n. 3897/1981).

A norma dell'art. 196-quater c.p.c. (come modificato dal d.lgs. n. 164/2024), il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte del pubblico ministero, dei difensori e dei soggetti nominati o delegati dall'autorità giudiziaria ha luogo esclusivamente con modalità telematiche. Con le stesse modalità le parti depositano gli atti e i documenti provenienti dai soggetti da esse nominati. Quando è necessario ai fini della decisione il giudice può ordinare il deposito di singoli atti e documenti su supporto cartaceo, indicandone specificamente la ragione. Il deposito dei provvedimenti del giudice e dei verbali di udienza ha luogo con modalità telematiche. Il deposito con modalità telematiche è effettuato nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Il capo dell'ufficio autorizza il deposito con modalità non telematiche quando sussiste una situazione di urgenza e il direttore generale per i servizi informatici del dominio giustizia non sono funzionanti. La certificazione del direttore generale è pubblicata sul portale dei servizi telematici.

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