Ricorso per impugnativa dei licenziamenti con richiesta di reintegrazione ex art. 441-bis

Antonio Lombardi

Inquadramento

Il d.lgs. n. 149/2022 è intervenuto, tra l'altro, sulla materia dell'impugnativa dei licenziamenti, introducendo nel codice di rito tre norme, rispettivamente gli artt. 441-bis, ter e quater c.p.c., applicabili alle impugnative dei licenziamenti proposte successivamente al 28 febbraio 2023 ed al contempo abrogando il rito speciale cd Fornero, introdotto dalla l. n. 92/2012. Il trittico di norme devolve le istanze di celerità di trattazione delle controversie, nelle quali vi sia richiesta di reintegrazione, a peculiari moduli organizzativi e facoltà procedimentali, sia pure nell'ambito della domanda proposta con le forme del rito del lavoro, ai sensi dell'art. 414 c.p.c.

Formula

TRIBUNALE DI ... SEZIONE LAVORO

RICORSO PER IMPUGNATIVA DEL LICENZIAMENTO CON RICHIESTA DI REINTEGRAZIONE EX ART. 441-BIS C.P.C.[1]

Nell'interesse del Sig. ..., C.F. ... ..., nato il ... a ..., residente in ..., via ... n. ..., elettivamente domiciliato in ..., via ... n. ..., presso lo studio dell'Avv. ... (PEC ...; tel. ...; C.F. ... che lo rappresenta e difende per delega a margine del presente atto [2]

-ricorrente-

CONTRO

..., P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede legale in ...

-resistente-

OGGETTO: Nullità e/o illegittimità e/o inefficacia del licenziamento.

Licenziamento: ....

Impugnazione: ....

C.c.n.l. applicato: ....

***

FATTO

A. La società resistente.

B. Il contratto di lavoro del ricorrente.

C. Le mansioni del ricorrente.

D. La contestazione disciplinare del ... e il licenziamento del ....

E. L'impugnazione del licenziamento.

F. I danni patiti dal ricorrente.

G. Lo stato occupazionale del ricorrente.

***

Premesso ed esposto quanto sopra, il ricorrente chiede che il presente ricorso venga accolto per i seguenti motivi di

DIRITTO

IN VIA PRINCIPALE

A. Sull'insussistenza dei fatti addebitati

B. Sulle conseguenze: diritto alla reintegrazione e alla indennità risarcitoria

IN SUBORDINE

C. Sulla violazione del principio di proporzionalità

D. Sulle conseguenze: l'operatività del comma 5 dell'art. 18 l. n. 300/1970

***

IN VIA ULTERIORMENTE SUBORDINATA

E. Sulla genericità delle contestazioni

F. Sulle conseguenze: l'operatività dell'art. 18, comma 6, l. n. 300/1970

G. Sulle somme dovute al ricorrente

***

Tanto premesso, il ricorrente, assistito e difeso come in epigrafe, con espressa riserva di agire in separato giudizio per ogni ulteriore e diverso credito vantato,

CHIEDE

che l'Ill.mo Giudice del lavoro, previa fissazione dell'udienza di discussione della presente causa, con abbreviazione dei termini sino alla metà, ai sensi dell'art. 441-bis comma 3 c.p.c., tenuto conto dello stato di disoccupazione del ricorrente e delle ulteriori seguenti circostanze ... voglia assumere le seguenti

CONCLUSIONI

NEL MERITO

IN VIA PRINCIPALE

1) accertare e dichiarare l'inefficacia e/o la nullità e/o l'illegittimità del licenziamento intimato con lettera del ... al ricorrente per i motivi tutti esposti nel presente ricorso e per l'effetto

2) condannare la convenuta, in persona del legale rappresentante pro tempore, in base alle disposizioni dell'art. 18 l. n. 300/1970, alla reintegrazione del ricorrente nel posto di lavoro e al risarcimento del danno in misura pari alle retribuzioni intercorrenti dal licenziamento alla reintegra, sulla base di una retribuzione mensile globale di fatto di Euro ..., o di quella maggiore o minore ritenuta di giustizia;

3) condannare, inoltre, la convenuta al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali relativi al periodo intercorrente dal licenziamento all'effettiva reintegra;

In via subordinata rispetto ai punti 2 e 3

4) condannare la convenuta, in persona del legale rappresentante pro tempore, al pagamento dell'indennità risarcitoria pari a 24 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto di Euro ... e quindi alla somma di Euro ..., ovvero alla diversa somma maggiore o minore ritenuta di giustizia.

In via ulteriormente subordinata rispetto ai punti dal 2 al 4

5) condannare la convenuta, in persona del legale rappresentante pro tempore, al pagamento dell'indennità risarcitoria pari a 12 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto di Euro ..., e quindi alla somma di Euro ..., ovvero alla diversa somma maggiore o minore ritenuta di giustizia

IN OGNI CASO

6) con interessi legali e rivalutazione monetaria maturati e maturandi dalla scadenza del credito all'effettivo saldo;

7) con vittoria di spese, diritti ed onorari.

***

IN VIA ISTRUTTORIA

Senza inversione dell'onere della prova:

– si chiede di essere ammessi alla prova per interpello e testi sulle circostanze dei capitoli tutti di cui in narrativa, ove le stesse fossero oggetto di contestazione o non documentalmente provate; capitoli da intendersi qui integralmente trascritti e preceduti dalla locuzione “Vero che”; si indicano come testi i Signori: ....

– si chiede di essere ammessi alla prova contraria sui capitoli articolati dalla convenuta, anche con i testi dalla stessa indicati.

***

Si producono in copia fotostatica i seguenti documenti:

1. estratto della visura ordinaria ...;

2. contratto di lavoro;

3. lettera di contestazione disciplinare del ...;

4. comunicazione di licenziamento del ...;

5. impugnazione del licenziamento del ...;

6. busta paga ...;

7. stato occupazionale del ricorrente.

Si dichiara che il valore della presente causa è indeterminato [3].

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

2. L'introduzione del processo civile telematico (PCT) e della possibilità di deposito per via telematica degli atti, ha determinato la necessità di adattamento delle modalità di conferimento della procura alle liti e di deposito della stessa. Nel caso in cui il cliente non sia dotato di firma digitale l'avvocato potrà provvedere alla conversione digitale e al deposito telematico della procura cartacea. Nel diverso caso in cui il cliente sia dotato di firma digitale certificata, la firma e la controfirma per autentica verranno apposte direttamente sul documento in formato digitale, che sarà poi oggetto di deposito in forma telematica (cfr. art. 83 c.p.c. e art. 18 d.m. n. 44/2011). A partire dal 1° gennaio 2023, per effetto dell'introduzione del nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c., è obbligatorio il deposito in forma telematica di atti e documenti.

3. Per le controversie individuali di lavoro o concernenti rapporti di pubblico impiego, e per le controversie di previdenza e assistenza obbligatorie, se le parti siano titolari di un reddito imponibile ai fini dell'imposta personale sul reddito, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a tre volte l'importo previsto dall'art. 76 del d.P.R. n. 115/2002 (per l'ammissione al gratuito patrocinio) vi sarà esenzione dal pagamento del contributo unificato. Nel caso in cui non vi sia esenzione, l'ammontare del contributo sarà pari al 50% rispetto all'importo previsto nel giudizio ordinario di cognizione.

COMMENTO

L'epocale riforma di cui alla l. n. 92/2012 (cd. legge Fornero) aveva introdotto sostanziali modifiche alla disciplina sostanziale e processuale dell'impugnativa del licenziamento. Sotto il profilo processuale, ogni impugnativa del licenziamento, con prospettazione dell'applicabilità delle tutele di cui all'art. 18 l. n. 300/1970 (come modificato dalla stessa legge), andava proposta con le formalità di cui all'art. 1, comma 47 e ss. l. n. 92/2012, che ha congegnato un rito a struttura semplificata e deformalizzata (in giurisprudenza, cfr. Cass. sez. lav., n. 21156/2018; in dottrina, Vallebona, Luiso, Tiscini, La nuova disciplina sostanziale e processuale dei licenziamenti, 2013; Luiso, La disciplina processuale speciale della l. n. 92 del 2012 nell'ambito del processo civile: modelli di riferimento ed inquadramento sistematico, in www.judicium.it).

Per effetto dell'introduzione dell'art. 441-bis c.p.c., alla data di entrata in vigore del nuovo assetto normativo (ricorsi introdotti dal 1° marzo 2023), risulta abrogato il rito speciale Fornero con la conseguenza che, nelle cause con richiesta di applicazione della tutela reale (ai sensi dell'art. 18, commi 1, 4 e 5 l. n. 300/1970 e artt. 2, comma 1 e 3, comma 2 d.lgs. n. 23/2015, per le assunzioni successive al 7 marzo 2015), ivi incluse le questioni relative alla qualificazione del rapporto di lavoro, troveranno applicazione i moduli organizzativi e le facoltà procedimentali previsti dalla norma di nuova introduzione.

Da un lato, difatti, è prevista la natura prioritaria della trattazione e decisione di tali tipologie di controversie, affidata a determinazioni organizzative interne all'ufficio, che dovranno tradursi nella scelta di dare precedenza temporale alla trattazione di tali controversie, rispetto ad altre controversie non connotate da analoghe esigenze di celerità e concentrazione, riservando alla trattazione delle stesse, specifici giorni nel calendario delle udienze. Quale misura atta a garantire l'effettività della previsione, ai sensi del nuovo art. 144-quinquies disp. att. c.p.c., il presidente di sezione e il dirigente dell'ufficio giudiziario dovranno favorire e verificare la trattazione prioritaria dei procedimenti in questione, effettuando estrazioni statistiche trimestrali al fine di valutare la durata media di tali processi, in confronto con la durata media degli altri processi in materia di lavoro.

Sotto altro e concorrente profilo, è prevista la facoltà in capo al Giudice, dinanzi al quale pende la causa, di ridurre i termini del procedimento ordinario sino alla metà. Il rinvio, in seno al comma 3 art. 441-bis, è ai termini procedimentali ordinari, di cui all'art. 415 c.p.c. commi 3, 4 e 5, fatta salva la necessità dii garantire, tra la data di notificazione al convenuto e l'udienza di discussione, un termine non inferiore ai venti giorni.

L'abbreviazione dei termini non è, tuttavia, automatica ma condizionata alla valutazione delle circostanze esposte in ricorso. Ferma, dunque, restando la necessità che nel ricorso sia avanzata domanda di reintegrazione, risulta presente un concorrente onere, in capo al ricorrente, di allegare le circostanze a sostegno dell'opportunità di riduzione dei termini (adducendo, ad esempio, il proprio stato di inoccupazione, l'assenza di fonti di sostentamento alternative etc.).

Sotto altro e concorrente profilo, in funzione della celerità procedimentale, il Giudice potrà disporre la separazione delle cause connesse, riservando alla sola causa contenente la domanda reintegratoria le connotazioni procedimentali di celerità e concentrazione, attraverso le modalità esposte. In alternativa, il Giudice potrà conservare il simultaneus processus sulle cause connesse, assicurando in ogni caso la concentrazione della fase istruttoria e di quella decisoria in relazione alle domande di reintegrazione nel posto di lavoro.

Con disposizione di chiusura, in analogia a quanto disposto dall'art. 1, commi 60 e 62 l. n. 92/2012, le medesime esigenze di celerità e concentrazione devono conformare il procedimento di appello e per cassazione, nei quali si faccia questione del ripristino del rapporto di lavoro.

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