Istanza di autorizzazione alla vendita diretta dell'immobile pignorato

Rosaria Giordano

Inquadramento

Gli artt. 568-bis e 569-bis c.p.c. disciplinano, in virtù della delega conferita dalla l. n. 206/2021, l'innovativo istituto – almeno per il nostro sistema processuale, che si “ispira” così al modello della vente priveé francese – della vendita diretta del bene da parte del debitore, il quale potrà cercare di far acquistare l'immobile alla persona che gli è più vicina o concludere la procedura in tempi più brevi ed evitare eccessivi ribassi del prezzo negli esperimenti di vendita.

Formula

TRIBUNALE DI ...

GIUDICE DELL'ESECUZIONE NELLA PROCEDURA R.G.E.

ISTANZA PER LA VENDITA DIRETTA DEL BENE PIGNORATO

Ill.mo Giudice dell'esecuzione,

Il Sig. ..., debitore esecutato nella procedura esecutiva immobiliare in oggetto, rappresentato e difeso, come da procura in atti, dall'Avv. ... [1]

PREMESSO CHE

- l'udienza di autorizzazione delle operazioni di vendita è fissata per la data del ... [2];

- il Sig. ... ha formulato offerta di acquisto del bene immobile pignorato per un prezzo pari al valore del predetto bene come stimato dall'esperto nominato dalla S.V. nel corso della procedura, corredata da una cauzione pari al decimo del prezzo offerto;

FORMULA ISTANZA

affinché la S.V. disponga la vendita diretta del bene immobile pignorato.

Si depositano:

Offerta di acquisto;

Cauzione versata su un libretto intestato alla procedura.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. In dottrina si è posto l'interrogativo se l'istanza debba essere formulata mediante avvocato, in virtù della regola generale espressa dall'art. 82 c.p.c. o se, come negli altri casi, nel procedimento esecutivo il debitore possa presentare istanze personalmente (Farina, Riforma processo civile: espropriazione forzata, in IUS-processocivile.it, 2021, § 4).

2. L'indicazione della data dell'udienza di autorizzazione delle operazioni di vendita si rende opportuna, in quanto l'istanza deve essere formulata, a pena di inammissibilità, entro dieci giorni antecedenti detta udienza.

Commento

Gli artt. 568-bis e 569-bis c.p.c. disciplinano, in virtù della delega conferita dalla l. n. 206/2021, l'innovativo istituto – almeno per il nostro sistema processuale, che si “ispira” così al modello della vente priveé francese – della vendita diretta del bene da parte del debitore, il quale potrà cercare di far acquistare l'immobile alla persona che gli è più vicina o concludere la procedura in tempi più brevi ed evitare eccessivi ribassi del prezzo negli esperimenti di vendita.

L'istanza mediante la quale il debitore può richiedere al giudice dell'esecuzione di poter vendere direttamente il bene pignorato – istanza che, a pena di inammissibilità, non può essere formulata più di una volta – deve essere formulata non oltre dieci giorni prima dell'udienza di autorizzazione alle operazioni di vendita.

Con l'istanza deve essere depositata, a pena di inammissibilità, un'offerta di acquisto, corredata da una cauzione non inferiore al decimo del prezzo offerto. Pertanto non può essere presentata un'offerta pari a quella c.d. minima come nelle altre ipotesi di vendita forzata immobiliare.

L'offerta è irrevocabile (salvo che, trascorsi 120 dall'integrazione della stessa o della cauzione secondo quanto richiesto dal giudice dell'esecuzione, la stessa non sia stata accolta).

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