Istanza di vendita dei beni deteriorabili (art. 501 c.p.c.)InquadramentoDecorsi dieci giorni e sino a quarantacinque giorni dalla notifica del pignoramento, il creditore può richiedere la vendita dei beni pignorati. Il termine prima del quale la vendita non può essere chiesta ha carattere dilatorio e l'inosservanza dello stesso dà luogo ad una nullità deducibile in sede di opposizione agli atti esecutivi. Peraltro, può essere chiesta la vendita immediata nell'ipotesi in cui vi sia pericolo di deterioramento dei beni. FormulaTRIBUNALE DI ... ISTANZA DI VENDITA DEI BENI DETERIORABILI Ill.mo Giudice dell'Esecuzione Il sottoscritto Avv. ..., in qualità di procuratore del creditore procedente ... (oppure, del creditore intervenuto ..., munito di titolo esecutivo [1], costituito da ... ), nella procedura esecutiva R.G. ... PREMESSO CHE — Sig. ... è creditore della somma di Euro ... oltre interessi moratori giusta titolo esecutivo costituito da ... notificato, unitamente all'atto di precetto, in data ...; — in data ..., ad istanza del creditore procedente, sono stati pignorati i seguenti beni immobili (oppure mobili): — ...; — persistendo l'inadempimento dell'esecutato, per la soddisfazione del credito complessivamente vantato, nonché delle spese, dei diritti e degli interessi maturati e maturandi, è necessario procedere alla vendita di tali beni; — appare opportuno procedere alla vendita immediata di tali beni, in quanto trattasi di cose deteriorabili, ex art. 501, comma 2, c.p.c.; CHIEDE CHE venga disposta con decreto la vendita immediata dei beni pignorati [2]. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Tra i poteri di impulso della procedura esecutiva spettanti, tra i creditori, a quelli muniti di titolo esecutivo, rientra quello di richiedere la vendita dei beni pignorati. 2. La S.C. ha precisato, invero, che nel prevedere la possibilità di disporre la vendita immediata delle cose deteriorabili senza l'osservanza del termine dilatorio di dieci giorni dal pignoramento, l'art. 501 c.p.c. attribuisce al Giudice dell'esecuzione anche il potere di provvedere con decreto, senza previa fissazione dell'udienza di comparizione delle parti prevista dall'art. 530 c.p.c., perché l'immediatezza consentita dalla norma si riferisce non solo al termine della stessa indicato ma a tutta la procedura di vendita, resa necessaria dalla deteriorabilità della cosa (Cass. III, n. 13922/1991). COMMENTOAi sensi dell'art. 501 c.p.c., decorsi dieci giorni (ed entro quarantacinque giorni) dal pignoramento, il creditore può chiedere la vendita forzata dei beni pignorati ovvero, laddove ne ricorrano i presupposti, l'assegnazione degli stessi. A decorrere dal 31 marzo 2015, l'istanza — sottoscritta dal creditore o dal difensore munito di delega — deve essere depositata in forma telematica. Di regola, l'istanza di vendita o di assegnazione, secondo quanto previsto dal comma 1 dell'art. 501 c.p.c., può essere depositata soltanto decorsi 10 giorni dal pignoramento. La stessa norma consente tuttavia che venga disposta la vendita o assegnazione immediata per i beni deteriorabili. È stato evidenziato che la deteriorabilità dei beni va valutata in concreto, caso per caso, tenendo conto di tutte le condizioni, e non in base ad un concetto astratto di deteriorabilità (Cass. III, n. 133/1984, in Foro it., 1984, I, 1309, con nota di Mallagù). |