Istanza di differimento della vendita (art. 501 c.p.c.; art. 161-bis disp. att. c.p.c.)

Rosaria Giordano

Inquadramento

I creditori congiuntamente possono richiedere il differimento delle operazioni di vendita già disposte (ove, ad esempio, sia in corso una trattativa con il debitore), sino al compimento delle stesse. Peraltro, ove fossero state già depositate offerente di acquisto, ai sensi dell'art. 161-bis disp. att. c.p.c., costituisce presupposto necessario del differimento il consenso degli offerenti i quali abbiano prestato cauzione.

Formula

TRIBUNALE DI ...

ISTANZA DI DIFFERIMENTO DELLA VENDITA

Ill.mo Giudice dell'Esecuzione

Il sottoscritto Avv. ..., in qualità di procuratore del creditore procedente Sig. ... [1], nella procedura esecutiva R.G. n. ...

PREMESSO CHE

— Sig. è creditore della somma di Euro ... oltre interessi ... giusta titolo esecutivo costituito da ...;

— con ordinanza in data ... è stata disposta dalla vendita del compendio pignorato costituito da ...;

— le operazioni di vendita sono fissate dinanzi al Professionista delegato per il giorno ..., ore ...;

— peraltro, vi sono trattative in corso con il debitore esecutato, che ha già versato alcuni acconti;

CHIEDE CHE

vengano differite le operazioni di vendita dei beni pignorati [2].

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Nell'ipotesi in cui vi siano creditori intervenuti muniti di titolo esecutivo l'istanza di differimento dovrà essere depositata congiuntamente anche dagli stessi, non potendo, in mancanza, trovare accoglimento.

2. Ove gli offerenti abbiano già prestato cauzione e sia necessario acquisirne il consenso ai fini del differimento dovrà essere indicato nella formula “previo consenso degli offerenti che hanno prestato cauzione”.

COMMENTO

La l. n. 80/2005, ha introdotto per i creditori la possibilità di richiedere la sospensione concordata della procedura esecutiva ex art. 624-bis c.p.c.

Peraltro, ciò non esclude la persistente possibilità dei creditori di ottenere il differimento della vendita mediante il deposito di un'istanza di differimento, l'accoglimento della quale comporta, tuttavia, solo un rinvio delle operazioni di vendita e non una sospensione della procedura esecutiva.

Occorre tener presente, poi, che l'art. 161-bis disp. att. c.p.c., come modificato dalla medesima l. n. 80/2005, stabilisce che il rinvio può essere disposto solo con il consenso dei creditori e degli offerenti che abbiano prestato cauzione ai sensi degli artt. 571 e 580 c.p.c.

Viene quindi tutelata la posizione di legittima aspettativa dei potenziali aggiudicatari del bene pignorati, del tutto negletta nel previgente sistema, poiché estranea al processo tecnicamente inteso e non ancora consolidata dall'emissione del titolo costituito dal decreto di trasferimento di cui all'art. 586 c.p.c.

Pertanto, è ammessa la richiesta di differimento della vendita da parte dei creditori, fino a che essa non sia compiuta.

Tuttavia, qualora fossero state depositate offerte di acquisto, costituirà presupposto necessario al differimento, il consenso dei potenziali aggiudicatari che abbiamo versato cauzione in ottemperanza all'ordinanza di vendita.

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