Atto di pignoramento di autoveicolo (art. 521-bis c.p.c.)InquadramentoL'art. 521-bis c.p.c. ha introdotto, nell'intento di rimediare alla tradizionale inefficienza dell'espropriazione mobiliare avente ad oggetto veicoli, un procedimento di espropriazione alternativo, connotato da una serie di peculiarità rispetto a quello tradizionale. FormulaATTO DI PIGNORAMENTO DI AUTOVEICOLO [1] Il Sig. ..., nato a ..., il ..., C.F. ..., rappresentato e difeso, come da procura in calce (oppure, a margine), dell'atto di precetto dall'Avv. ..., ed elettivamente domiciliato presso lo studio dello stesso in ..., via ... ESPONE CHE – con sentenza n. ... del ..., il Tribunale di ..., nella causa iscritta al n. ... del Ruolo Generale dell'anno ... promossa da ... nei confronti di ..., così disponeva: “ ... ”; – detta sentenza veniva registrata all'Agenzia delle Entrate di ..., versando l'importo di Euro ...; – copia di tale sentenza è stata notificata in data ... [2] , unitamente all'atto di precetto; – peraltro, nulla veniva pagato; – tutto ciò premesso l'esponente ... DICHIARA Che intende sottoporre ad esecuzione forzata per espropriazione il seguente bene di proprietà del debitore: ..., targata ..., telaio ..., cavalli fiscali .... Luogo e data ... Firma Avv. ... CIÒ PREMESSO il sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto al Tribunale di ..., richiesto come in atti dall'Avv. ..., nella sua qualità di procuratore di ... HO INGIUNTO il Sig. ... di astenersi da qualsiasi atto che possa sottrarre alla garanzia del credito di cui sopra il seguente bene: ..., targata ..., telaio ..., cavalli fiscali ... [3]; HO INTIMATO Al Sig. ... di consegnare, entro dieci giorni, la predetta autovettura ed i titoli e documenti relativi alla proprietà ed all'uso della medesima all'Istituto vendite giudiziarie di ... [4] HO AVVERTITO il Sig. ... che ha la facoltà di chiedere di sostituire alle cose pignorate una somma di denaro pari all'importo dovuto al creditore pignorante ed agli eventuali creditori intervenuti, comprensivo di capitale, interessi e spese, oltre che delle spese di esecuzione, sempre che – a pena di inammissibilità – sia da egli depositata in cancelleria, prima che venga disposta la vendita o l'assegnazione ex art. 530 c.p.c., la relativa istanza, unitamente ad una somma di denaro non inferiore ad un sesto [5] dell'importo del credito per il quale è stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento HO AVVERTITO il Sig. ... che a norma dell'art. 615, comma 2, terzo periodo, c.p.c. l'opposizione all'esecuzione è inammissibile se è proposta dopo che è stata disposta la vendita o l'assegnazione a norma degli artt. 530,552 e 569 c.p.c., salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l'opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile [6] HO INVITATO il Sig. ... ad effettuare presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il giudice competente o indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, con l'avvertimento che, in mancanza ovvero in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto, le successive notificazioni o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la cancelleria dello stesso giudice, salvo quanto previsto dall'articolo 149 -bis c.p.c. HO NOTIFICATO Copia del predetto atto a: ... [7]. 1. Il pignoramento di autoveicolo può peraltro essere effettuato sia nelle innovative forme di cui all'art. 521-bis c.p.c. esaminate in questa sede che in quella tradizionale del pignoramento mobiliare presso il debitore. 2. In alternativa, l'art. 479 c.p.c. prevede che la notificazione del titolo esecutivo avvenga prima di quella dell'atto di precetto. In ogni caso, il titolo esecutivo, in omaggio a quanto previsto dal secondo comma dopo la riforma realizzata dalla l. n. 80/2005, deve essere notificato alla parte personalmente: oggi, dunque, la semplice notificazione della sentenza al procuratore costituito è idonea e necessaria a far decorrere i termini brevi per l'impugnazione (Cass. S.U., n. 12898/2011), ma per procedere ad esecuzione forzata occorrerà in ogni caso notificare la sentenza. 3. L'atto deve infatti essere corredato dall'indicazione esatta dei beni e dei diritti che vengono sottoposti a esecuzione, secondo gli estremi richiesti dal regio d.l. n. 436/1927 sull'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico. 4. La consegna deve avvenire all'istituto vendite giudiziarie autorizzato a operare nel territorio del circondario nel quale è compreso il luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede ovvero, laddove in tale luogo non vi sia un istituto vendite giudiziarie, come opportunamente precisato dal d.l. n. 83/2015, in quello più vicino. È noto, invero, che non in tutti i circondari di Tribunale ci sono Istituti di vendite giudiziarie e questo aveva comportato non indifferenti problemi in sede di prima interpretazione del dettato normativo. 5. Precedentemente all'intervento operato dalla l. n. 12/2019, in vigore per le procedure esecutive incardinate dalla data del 13 febbraio 2019, l'importo era stabilito in misura non inferiore ad un quinto del credito per il quale è stato eseguito il pignoramento. 6. L'art. 4, comma 1, lett. a), del d.l. n. 59/2016, ha previsto, inserendo un nuovo periodo nel comma terzo dell'art. 492 c.p.c., questo ulteriore avvertimento per il debitore che deve essere inserito nell'atto di pignoramento. 7. Tuttavia, in deroga alla disciplina generale introdotta dalla riforma di cui all'art. 18 del d.l. n. 132/2014, il creditore non avrà l'onere di iscrivere a ruolo la procedura esecutiva entro un determinato termine decorrente dalla notifica dell'atto di pignoramento. Soltanto una volta che il veicolo sia stato materialmente appreso, il creditore avrà l'onere, entro i trenta giorni successivi, a pena di inefficacia del pignoramento, di iscrivere a ruolo la procedura esecutiva, secondo modalità telematiche, depositando copie conformi dell'atto di pignoramento, del titolo esecutivo e del precetto secondo quanto ormai previsto in generale in forza dell'art. 18 d.l. n. 132/2014 per tutte le forme di espropriazione forzata. Tale disciplina è volta ad evitare che vengano iscritti a ruolo procedimenti inutili, destinati ad essere “privi di oggetto” per il mancato reperimento ed apprensione del veicolo pignorato. La circostanza che prima della materiale apprensione del veicolo la procedura esecutiva non sarà neppure iscritta a ruolo comporta, una deroga alla disciplina di cui all'art. 497 c.p.c. secondo quanto ora espressamente precisato dal settimo comma inserito dal d.l. n. 83/2015: invero, l'istanza di vendita o assegnazione dovrà essere presentata entro il termine di 45 giorni decorrente dall'iscrizione a ruolo e non già dall'effettuazione del pignoramento. CommentoL'art. 19, comma secondo, lett. d-ter), introdotto, in sede di conversione, del d.l. n. 132/2014, conv., con modif., l. n. 162/2014, ha inserito nel codice di procedura civile l'art. 521-bis c.p.c., modificato, con finalità soprattutto chiarificatrici, sempre in sede di conversione, dall'art. 13, comma 1, lett. d-bis), d.l. n. 83/2015. La norma è volta a disciplinare in modo innovativo il pignoramento dei veicoli al fine, tenendo conto delle peculiarità di tali beni, di superare le difficoltà che si erano manifestate nell'assetto tradizionale. Invero, in precedenza, il pignoramento dei veicoli, in mancanza di una regolamentazione specifica, poteva avvenire esclusivamente secondo le modalità dell'espropriazione mobiliare presso il debitore. Peraltro, la materiale apprensione del bene risultava spesso compromessa dalle caratteristiche dello stesso che durante il giorno circola e quindi si trova in luoghi diversi dalla residenza o dalla sede del debitore ed inoltre, dalla possibilità, che sia materialmente collocato presso soggetti terzi, ad esempio un'autorimessa o un garage, luoghi nei quali l'Ufficiale Giudiziario non ha accesso immediato. Né erano rari i pericoli di sottrazioni fraudolente dei beni. Nella formulazione originaria, l'art. 521-bis sembrava avere introdotto una nuova forma esclusiva di pignoramento di siffatti beni, prevedendo che lo stesso “deve” essere eseguito, – sulla falsariga del pignoramento immobiliare, avendo riguardo al comune regime di circolazione dei beni – mediante notifica al debitore dell'atto di pignoramento, con indicazione esatta dei beni e dei diritti che vengono sottoposti a esecuzione, secondo gli estremi richiesti dal regio d.l. n. 436/1927 sull'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico. L'art. 13, lett. d-bis), d.l. n. 83/2015 è intervenuto sul primo comma dell'art. 521-bis c.p.c. chiarendo espressamente che tale innovativa forma di pignoramento degli autoveicoli è alternativa a quella effettuata nelle forme del pignoramento mobiliare ex art. 518 c.p.c. e non già esclusiva: è stata pertanto introdotta una possibilità per il creditore che potrà scegliere, a seconda dei casi, la forma di pignoramento del veicolo più idonea. Il pignoramento, oltre alla formula consueta rivolta al debitore, deve inoltre contenere l'intimazione al debitore a consegnare entro dieci giorni i beni pignorati, nonché i titoli e i documenti relativi alla proprietà e all'uso dei medesimi, all'istituto vendite giudiziarie. L'atto di pignoramento, una volta notificato, è restituito dall'ufficiale giudiziario senza ritardo al creditore pignorante, perché proceda alla trascrizione nei pubblici registri. A seguito di tale trascrizione, in forza del disposto dell'art. 2693 c.c. anche per gli autoveicoli iscritti al pubblico registro automobilistico saranno inopponibili al creditore pignorante e ai creditori intervenuti nell'esecuzione i diritti acquistati da terzi, che siano stati trascritti dopo la trascrizione del pignoramento. Il comma 4 dell'art. 521-bis prevede che, qualora il debitore ometta la consegna all'Istituto vendite giudiziarie nel termine di dieci giorni dalla notifica del pignoramento, gli organi di polizia che accertano la circolazione dei beni pignorati o comunque li rinvengono procedono al ritiro della carta di circolazione e, ove possibile, dei titoli e dei documenti relativi alla proprietà ed all'usto dei beni pignorati e consegnano il bene all'Istituto vendite giudiziarie. Pertanto, se il veicolo pignorato, continuando a circolare, viene fermato dalla polizia stradale per un controllo o in occasione di un sinistro, ovvero ancora è rinvenuto in qualunque modo, ne deriva l'immediato ritiro della carta di circolazione e degli ulteriori documenti concernenti il bene e, soprattutto, il veicolo sarà consegnato dalla polizia all'Istituto Vendite Giudiziarie del luogo dove è avvenuto il fermo del mezzo ovvero, in mancanza, l'Istituto Vendite Giudiziarie del luogo più vicino. Può quindi verificarsi in questa ipotesi che l'Istituto Vendite Giudiziarie consegnatario del veicolo sia diverso da quello del Tribunale competente per l'esecuzione forzata, Istituto che sarà designato ex lege ad occuparsi della vendita del bene, salvo rimettere alla cancelleria del Giudice dell'Esecuzione competente le somme ricavate. Occorre interrogarsi circa le conseguenze dell'omissione di tale avviso. A tal fine, nel silenzio del legislatore sulla questione, sembra opportuno considerare i principi generali in tema di nullità processuali dettati dall'art. 156 c.p.c., per il quale un atto processuale è nullo laddove la nullità per inosservanza della forma sia comminata dalla legge nonché, anche in mancanza di tale previsione, qualora l'atto manca dei requisiti formali indispensabili per il raggiungimento dello scopo. Nella fattispecie in esame, il legislatore, nell'introdurre questo nuovo requisito dell'atto di pignoramento non ha stabilito che lo stesso è a pena di nullità. Peraltro, neppure sembra potersi ritenere che l'atto, in mancanza del solo avvertimento in questione circa i limiti temporali entro i quali il debitore nell'espropriazione forzata può proporre opposizione all'esecuzione, sia inidoneo a raggiungere lo scopo processuale cui è destinato ex art. 156, comma 3, dovendo individuarsi tale scopo processuale nell'ingiunzione al debitore di astenersi dal compiere atti dispositivi del bene pignorato, atti che saranno comunque inopponibili al creditore procedente ed agli altri creditori intervenuti nell'esecuzione. |