Istanza di vendita dei beni mobili pignorati (art. 529 c.p.c.)InquadramentoInquadramento. Decorsi dieci giorni ed entro quarantacinque giorni dalla notifica dell'atto di pignoramento, il creditore può richiedere la vendita dei beni pignorati. Il termine prima del quale la vendita non può essere chiesta ha carattere dilatorio e l'inosservanza dello stesso dà luogo ad una nullità deducibile in sede di opposizione agli atti esecutivi. È con il deposito dell'istanza di vendita che il creditore, procedente o intervenuto munito di titolo esecutivo, dovrà corrispondere il contributo unificato di cui all'art. 13 T.U. in materia di spese di giustizia. Per i beni pignorati superiori ad Euro 20.000,00, il contributo unificato per le spese di giustizia è pari a Euro 139,00 con esclusione delle procedure esecutive di valore inferiore a Euro 2.500,00 che sono assoggettate al contributo unificato di Euro 43,00 e spese forfettarie Euro 27,00. FormulaTRIBUNALE DI ... ISTANZA DI VENDITA DEI BENI MOBILI PIGNORATI [1] Ill.mo Giudice dell'esecuzione mobiliare Il sottoscritto Avv. ..., in qualità di procuratore del creditore procedente il Sig. ... (oppure, del creditore intervenuto il Sig. ..., munito di titolo esecutivo [2] , costituito da ... ), nella procedura esecutiva mobiliare R.G. ... PREMESSO CHE – Il Sig. ... è creditore della somma di Euro ... oltre interessi moratori giusta titolo esecutivo costituito da ..., notificato, unitamente all'atto di precetto, in data ...; – in data ... [3] , ad istanza del creditore procedente, sono stati pignorati i seguenti beni mobili: 1. ... 2. ... stimati dall'ufficiale giudiziario dell'importo complessivo di Euro ...; – persistendo l'inadempimento dell'esecutato, per la soddisfazione del credito complessivamente vantato, nonché delle spese, dei diritti e degli interessi maturati e maturandi, è necessario procedere alla vendita di tali beni; CHIEDE CHE previa comparizione delle parti, venga disposta la vendita dei beni pignorati [4]. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Al momento del deposito dell'istanza di vendita deve essere corrisposto il contributo unificato di cui all'art. 13 del d.P.R. n. 115/2002, T.U. in materia di spese di giustizia. 2. Tra i poteri di impulso della procedura esecutiva spettanti, tra i creditori, a quelli muniti di titolo esecutivo, rientra quello di richiedere la vendita dei beni pignorati. 3. L'istanza di vendita deve essere depositata in un termine di carattere dilatorio ricompreso tra 10 e 45 giorni successivi alla notifica dell'atto di pignoramento. 4. Nell'ipotesi in cui sia richiesta la vendita di beni mobili di valore inferiore ad Euro 20.000,00, non essendo necessaria la fissazione di un'udienza per l'autorizzazione alla vendita il creditore istante potrà limitarsi a richiedere che il giudice dell'esecuzione disponga la vendita con decreto. CommentoAi sensi dell'art. 501 c.p.c., decorsi dieci giorni (ed entro quarantacinque giorni) dal pignoramento, il creditore può chiedere la vendita forzata dei beni pignorati ovvero, laddove ne ricorrano i presupposti, l'assegnazione degli stessi. L'istanza va depositata nel fascicolo informatico. Di regola, l'istanza di vendita o di assegnazione, secondo quanto previsto dal primo comma della disposizione in commento, può essere depositata soltanto decorsi 10 giorni dal pignoramento. Il termine in questione è soggetto a sospensione durante il periodo feriale, ai sensi dell'art. 1 della l. n. 742/1969, tenuto conto che tale sospensione riguarda tutti i termini processuali, senza distinzione fra quelli acceleratori e quelli dilatori, ed altresì include i termini del processo d'esecuzione, non rientranti fra le eccezioni previste dall'art. 3 della citata legge, in relazione all'art. 92 del r.d. n. 12/1941 – ordinamento giudiziario (Cass. III, n. 68/1989). In generale, è stato precisato che la concessione, da parte del creditore procedente, di un termine a comparire inferiore a quello indicato nell'art. 501, non determina la nullità del pignoramento ma esclusivamente delle attività eventualmente svolte all'udienza di comparizione, con possibilità del debitore di far valere tale nullità con l'opposizione agli atti esecutivi (Cass. III, n. 682/2012). Entro il termine di cui all'art. 501, il creditore procedente o un creditore intervenuto titolato devono presentare istanza di vendita o di assegnazione. L'istanza assume la forma di un ricorso, sottoscritto personalmente dalla parte o dal difensore munito di mandato (Cass. n. 5986/1985). Peraltro, la stessa, all'udienza, può essere formulata oralmente. All'istanza di vendita di beni mobili deve essere allegato il certificato di iscrizione dei privilegi gravante sul bene, in assenza del quale non può essere disposta la vendita o l'assegnazione (Trib. Monza 22 novembre 1982). |