Istanza di assegnazione di titoli di credito o di altri beni il cui valore risulta da listini di borsa o mercato (art. 529 c.p.c.)

Rosaria Giordano

Inquadramento

L'assegnazione dei beni pignorati può essere richiesta dai creditori, nell'espropriazione mobiliare, solo se si tratta di titoli di credito e di altri beni il cui valore risulta dal listino di borsa o di mercato. Nell'ipotesi di assegnazione di un bene mobile diverso rispetto a quelli indicati dal comma 2 dell'art. 529 c.p.c., il provvedimento sarà nullo. L'ordinanza di assegnazione è assoggettata ad opposizione agli atti esecutivi.

Formula

TRIBUNALE DI ...

ISTANZA DI ASSEGNAZIONE DI TITOLI DI CREDITO [1]

Ill.mo Giudice dell'Esecuzione mobiliare,

Il sottoscritto Avv. ..., in qualità di procuratore, come da delega in atti, del creditore procedente ... (oppure, del creditore intervenuto ..., munito di titolo esecutivo [2] , costituito da ... ), nella procedura esecutiva mobiliare R.G. ....

PREMESSO CHE

in data ... l'Ufficiale Giudiziario addetto a ..., a richiesta dell'istante (oppure, del creditore procedente) ha proceduto al pignoramento in danno del debitore esecutato ..., sino a concorrenza della somma di Euro ..., dovuta dallo stesso in forza del seguente titolo esecutivo: ...;

come risulta dal verbale di pignoramento, sono stati pignorati i seguenti titoli di credito, per un valore complessivo di Euro ..., secondo il listino di borsa del giorno ... :

1. ...;

2. ...;

3. ...;

il creditore vedrebbe soddisfatto integralmente il suo credito, nel caso di assegnazione al medesimo dei suddetti titoli di credito

CHIEDE

che sia disposta, previa audizione delle parti, l'assegnazione dei titoli di credito pignorati all'istante fino alla concorrenza del credito vantato, oltre le spese, e fissata la somma che l'istante dovrà depositare in cancelleria, a titolo di conguaglio, quale differenza tra il credito vantato ed il valore complessivo dei titoli di credito assegnati.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Il comma 2 dell'art. 529 c.p.c. limita la possibilità di richiedere l'assegnazione ai titoli di credito ed agli beni il cui valore risulta dal listino di borsa o di mercato. Nella prassi si è ritenuto che, poiché il mercato di autoveicoli consta di un vero e proprio listino di mercato, tanto che i prezzi medi di compravendita di autovetture usate sono pubblicati su varie riviste, il creditore procedente può chiedere, in alternativa alla vendita, l'assegnazione dell'autovettura pignorata (Trib. Ascoli Piceno 13 aprile 2008, in Dir. e lav. Marche, 2008, nn. 1-2, 76).

2. Peraltro, se l'istanza di vendita deve necessariamente essere formulata da un creditore titolato e quindi munito del potere di dare impulso alla procedura esecutiva, l'istanza di assegnazione può essere depositata anche da un creditore non munito di titolo esecutivo.

Commento

La natura dell'assegnazione di beni mobili è discussa: invero, per alcuni si tratta di assegnazione satisfattiva (Satta, Commentario al Codice di procedura civile, III, Milano, 1959-1971, 281), mentre altri ritengono che la stessa abbia duplice natura, vuoi satisfattiva, vuoi vendita (c.d. assegnazione vendita), sicché si rende necessario regolare l'eventuale contrasto, nel caso di presentazione di istanza satisfattiva e di assegnazione-vendita, da parte di diversi creditori (Bonsignori, L'esecuzione forzata, Torino, 1996, 174).

Il comma 2 dell'art. 529 c.p.c. limita la possibilità di richiedere l'assegnazione ai titoli di credito ed agli beni il cui valore risulta dal listino di borsa o di mercato.

È quindi inammissibile l'istanza di assegnazione di beni mobili pignorati non deteriorabili diversi da quelli contemplati dall'art. 529, comma 2 (Trib. Modena 5 aprile 2013, con riguardo ad una “vetrina-credenza”).

Nell'ipotesi di assegnazione di un bene mobile diverso rispetto a quelli indicati dal comma 2 dell'art. 529 c.p.c., il provvedimento sarà nullo, senza che possa trovare applicazione la regola dettata dall'art. 2929 c.c., secondo cui la nullità degli atti esecutivi che hanno preceduto la vendita e l'assegnazione non ha effetto riguardo all'acquirente o all'assegnatario, regola che non è applicabile alle nullità che riguardino proprio la vendita o l'assegnazione, cioè quando si tratti di vizi che direttamente le riguardino ovvero ad esse obbligatoriamente prodromici (Cass. III, n. 27526/2014).

Il provvedimento di assegnazione, in quanto atto del processo esecutivo, può essere contestato mediante la proposizione dell'opposizione agli atti esecutivi e non già con i rimedi propri del processo di cognizione, come il ricorso straordinario per cassazione (Cass. III, n. 7166/1997).

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