Istanza per la nomina di uno stimatore dei beni mobili pignorati (art. 535, comma 2, c.p.c.)InquadramentoInquadramento. Nell'espropriazione mobiliare di norma il prezzo base del primo tentativo di vendita è determinato avendo riguardo al valore attribuito al compendio dall'ufficiale giudiziario in sede di pignoramento. Stante, peraltro, la possibilità di determinare detto valore anche con l'ausilio di uno stimatore, la parte interessata può chiedere la nomina di tale ausiliario al giudice dell'esecuzione ove ritenga non corretta la stima dell'Ufficiale Giudiziario. FormulaTRIBUNALE DI ... ISTANZA PER LA NOMINA DI UNO STIMATORE Il Sig. ..., debitore esecutato [1] nella procedura esecutiva mobiliare R.G. ..., rappresentato e difeso, giusta procura in calce al presente atto, dall'Avv. ..., presso lo studio del quale in ..., via ... è elettivamente domiciliato PREMESSO CHE – in data ... è stata fissata la vendita dei beni pignorati nella procedura in oggetto e valutati dall'Ufficiale giudiziario [2] nell'importo di Euro ...; – la vendita avrà luogo in data ... al suddetto prezzo di stima; – la valutazione effettuata dall'ufficiale giudiziario è notevolmente inferiore al valore intrinseco di detti beni e la vendita sulla base del prezzo così indicato porterebbe grave danno al debitore esecutato; – infatti, occorre evidenziare che ... [3]; CHIEDE che l'Ill.mo Sig. Giudice dell'esecuzione voglia, previa comparizione delle parti [4] , nominare uno stimatore dei beni pignorati e disporre il differimento all'esito delle operazioni vendita. Luogo e data ... Firma Avv. ... PROCURA Delego a rappresentarmi e difendermi con riguardo alla redazione del presente atto l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Per autentica della sottoscrizione ... Firma Avv. ... 1. L'istanza può essere formulata anche da uno dei creditori interessato all'attribuzione al compendio pignorato di un valore superiore rispetto a quello ipotizzato dall'ufficiale giudiziario. 2. Ai sensi dell'art. 518 c.p.c. nell'effettuare il pignoramento dei beni mobili del debitore, nei luoghi di cui all'art. 513 c.p.c., di norma è proprio l'ufficiale giudiziario a determinare il valore degli stessi. 3. Al fine di evitare che l'istanza venga rigettata in quanto esplorativa è opportuno che la stessa venga supportata da idonee argomentazioni ed, ove possibile, da documentazione dalla quale possa evincersi, anche presuntivamente, un valore superiore del compendio rispetto a quello ipotizzato in sede di pignoramento dall'ufficiale giudiziario. 4. Detta comparizione potrebbe ritenersi non necessaria ove si ritenga di applicare analogicamente le novità introdotte per l'espropriazione immobiliare dal d.l. n. 83/2015, in ordine alla non necessità dell'esperto stimatore di prestare il giuramento di rito in udienza, bensì mediante accettazione, in cancelleria dell'incarico, con sottoscrizione del relativo atto di conferimento. CommentoL'art. 535 c.p.c., in materia di vendita dei beni mobili all'incanto, stabilisce che il giudice dell'esecuzione determina il prezzo base per la vendita nei seguenti modi: – se il valore delle cose risulta da listino di borsa o di mercato, il prezzo base è determinato dal minimo del giorno precedente alla vendita (e del giorno successivo se la vendita dovesse continuare: Andrioli, Commento al codice di procedura civile, III, Napoli, 1968, 173); – negli altri casi, in modo corrispondente al valore indicato dall'ufficiale giudiziario (Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2019, 505) o con l'ausilio di uno stimatore. A fronte della valutazione approssimativa dell'ufficiale giudiziario, una determinazione del valore del bene mediante l'ausilio di uno stimatore potrebbe essere di interesse sia per il creditore che per il debitore. |