Istanza di assegnazione o vendita di beni pignorati a seguito di ricerca con modalità telematiche (artt. 492-bis e 543, comma 5, c.p.c.)InquadramentoQualora i beni o i crediti del debitore nei confronti del terzo siano reperiti dall'ufficiale giudiziario a seguito di ricerche con modalità telematiche ex art. 492-bis c.p.c., lo stesso ufficiale giudiziario procederà direttamente al pignoramento, mediante notifica del verbale attestante l'esito delle ricerche al debitore ed al terzo (a quest'ultimo solo per estratto): sin da tale momento per il debitore opereranno gli effetti di cui agli artt. 2913 e ss. c.c. e sorgerà per il terzo il vincolo di custodia. Il pignoramento si perfeziona, quanto agli elementi della vocatio in ius, a seguito del deposito dell'istanza di assegnazione o vendita da parte del creditore. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ISTANZA DI ASSEGNAZIONE (O VENDITA) EX ART. 543, COMMA 5, C.P.C.[2] Ill.mo Giudice dell'Esecuzione mobiliare nella procedura esecutiva R.G. n. ...; Il sottoscritto Avv. ..., in qualità di procuratore, come da delega in atti, del creditore procedente Sig. ... (oppure, del creditore intervenuto Sig. ... ), nella procedura esecutiva mobiliare R.G. ...; PREMESSO CHE — a seguito di accesso a banche dati autorizzato ex art. 492-bis, comma 1, c.p.c., l'Ufficiale Giudiziario addetto al Tribunale di ... individuava crediti del debitore nei confronti del terzo Sig. ... (oppure, cose del debitore nella disponibilità del terzo Sig. ... ); — a fronte di ciò, l'ufficiale giudiziario notificava in data ..., a mezzo ..., al debitore il verbale contenente le indicazioni di cui all'art. 492-bis, comma 5, c.p.c. e in data ..., mediante ..., al terzo estratto del medesimo verbale contenente i dati rilevanti [3]; — in data ..., l'istante depositava nota di iscrizione a ruolo, unitamente a copia autentica del processo verbale, del titolo esecutivo e del precetto; CHIEDE che sia disposta, previa audizione delle parti, l'assegnazione dei crediti pignorati a norma dell'art. 553 c.p.c. (oppure, l'assegnazione delle cose pignorate ai sensi dell'art. 552 c.p.c.); CHIEDE inoltre che la S.V., ai sensi dell'art. 543, comma 5, c.p.c., fissi l'udienza per l'audizione del creditore, del debitore e del terzo, formulando altresì l'invito e l'avvertimento al terzo di cui all'art. 543, comma 2, n. 4, c.p.c.[4] e determinando il termine entro cui provvedere alla notificazione del decreto. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Di regola, exartt. 26 e 26-bis c.p.c. il Tribunale competente per l'espropriazione presso terzi è quello del luogo di residenza, domicilio o dimora del debitore e non più il foro del terzo come prima della riforma di cui al d.l. n. 132/2014. 2. Al momento del deposito dell'istanza, il creditore dovrà versare il contributo unificato di cui all'art. 13 T.U. in materia di spese di giustizia. 3. L'apposizione del vincolo di indisponibilità sui crediti del debitore o sulle cose dello stesso in possesso di terzi ha luogo per mezzo della notificazione al debitore ed al terzo del verbale, per estratto al solo terzi, che dà atto delle operazioni di ricerca ed individuazione dei beni. 4. L'avvertimento in questione afferisce alle conseguenze della mancata dichiarazione in termini di non contestazione. COMMENTOL'art. 492-bis c.p.c. disciplina, in modo innovativo rispetto all'assetto previgente, la ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare, nell'obiettivo di consentire al creditore, reso edotto della consistenza dei beni e crediti del debitore, di scegliere la procedura esecutiva più efficiente e satisfattiva (Gradi, Le indagini “esplorative” sui beni del debitore fra superamento delle asimmetrie informative ed esigenze di tutela della riservatezza, in Giustiziacivile.com, 18 marzo 2015, 3). La ricerca deve essere oggetto di un'autorizzazione da parte del Presidente del Tribunale, concessa a seguito di un vaglio positivo in ordine ai presupposti formali per la concessione di detto provvedimento. Peraltro, l'art. 492-bis c.p.c., come novellato dal d.lgs. n. 149/2022, per i procedimenti promossi dalla data del 28 febbraio 2023, ha eliminato la generale necessità dell'autorizzazione del Presidente del Tribunale, che sarà limitata alle sole ipotesi in cui il creditore richieda di procedere alla ricerca dei beni da pignorare con modalità telematiche prima della notifica dell'atto di precetto ovvero del decorso del termine dilatorio di cui all'art. 482 c.p.c. per il vaglio delle relative ragioni di urgenza. Nella generalità dei casi, dunque, il creditore potrà rivolgersi direttamente all'ufficiale giudiziario affinché proceda alla ricerca con strumenti telematici dei beni da pignorare. A fronte di un'attestazione dell'ufficiale giudiziario circa l'impossibilità dell'UNEP di procedere in tale direzione, il creditore potrà richiedere direttamente alle Banche dati pubbliche i relativi dati. L'ufficiale giudiziario, incentivato alla ricerca in questione dalla corresponsione di uno specifico compenso ulteriore, effettua le ricerche telematiche nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni, compreso l'archivio dei rapporti finanziari. Se a seguito delle ricerche individua un bene o credito pignorabile del debitore, procede direttamente a pignoramento c.d. d'ufficio (Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, 16a ed., Milano, 2023, 227). Tale peculiare forma di pignoramento c.d. d'ufficio — che appare per certi versi analogo al pignoramento esattoriale — si caratterizza perché lo stesso, pur corredato dall'ingiunzione al debitore e dall'ammonimento al terzo in ordine agli obblighi di custodia della somma o credito oggetto di pignoramento, sarà privo delle indicazioni afferenti la c.d. vocatio in jus. L'apposizione del vincolo di indisponibilità sui crediti del debitore o sulle cose dello stesso in possesso di terzi ha luogo per mezzo della notificazione al debitore ed al terzo del verbale che dà atto delle operazioni di ricerca ed individuazione dei beni, quindi forma analoga al pignoramento diretto. Una volta che l'ufficiale giudiziario, notificato il pignoramento, consegna l'atto nelle mani del creditore quest'ultimo nel termine previsto dall'art. 501 dovrà fare istanza di vendita o di assegnazione e, fissata la relativa udienza, dovrà notificare il decreto di fissazione dell'udienza al debitore ed all'eventuale terzo con l'invito e l'avvertimento al terzo di cui all'art. 543, comma 2, n. 4 c.p.c. |