Nota di trascrizione del pignoramento immobiliare (art. 555 c.p.c.)

Rosaria Giordano

Inquadramento

Il pignoramento su beni immobili, eseguita la notifica, deve essere trascritto nei registri immobiliari: è discusso se tale trascrizione abbia o meno valenza costitutiva ai fini del perfezionamento dell'atto. Nella nota di trascrizione, presentata alla conservatoria dei registri immobiliari, il bene deve essere compiutamente individuato, anche con riferimento ai dati catastali, così come avvenuto nell'atto di pignoramento.

Formula

AL CONSERVATORE

DEI REGISTRI IMMOBILIARI DI ... [1]

Il Sig. ..., nato a ..., il ..., C.F. ..., rappresentato e difeso, come da procura in calce (oppure, a margine), dell'atto di precetto dall'Avv. ..., ed elettivamente domiciliato presso lo studio dello stesso in ... via ...;

CHIEDE

la trascrizione dell'atto di pignoramento immobiliare, eseguito il ... per un credito di Euro ... oltre alle spese successive, dall'Ufficiale Giudiziario del ...

A FAVORE DI

..., nato a ..., il ..., residente a ..., via ..., n. ...,

CONTRO

..., nato a ..., il ... residente a ..., via ..., n. ..., sull'immobile: ... sito nel Comune di ..., rendita catastale Euro ..., distinto in catasto ..., confinante a nord ..., a est ..., a sud ..., a ovest ... [2].

Allega copia autentica notificata dell'atto di pignoramento.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. La nota dovrà essere presentata al conservatore dei registri immobiliari del luogo ove sono situati i beni pignorati.

2. Nella nota di trascrizione il bene deve essere esattamente individuato, in modo conforme a quanto già avvenuto nell'atto di pignoramento.

COMMENTO

Nel pignoramento immobiliare alla notifica dell'atto segue la trascrizione dello stesso nei registri immobiliari.

Funzione principale della trascrizione del pignoramento è quella di vincolare il bene oggetto della procedura esecutiva, rendendo opponibili ai terzi gli effetti del vincolo del pignoramento ex art. 2913 c.c. e così consentendo il trasferimento del bene all'aggiudicatario libero da trascrizioni ed iscrizioni pregiudizievoli (Cass. III, n. 7214/1996).

In dottrina come in giurisprudenza è tradizionalmente vivace il dibattito concernente il momento nel quale si perfeziona il pignoramento immobiliare che sarebbe realizzato, secondo alcuni, soltanto a seguito della trascrizione del pignoramento cui dovrebbe, in tale prospettiva, essere attribuita efficacia costitutiva (Andrioli, Commento al codice di procedura civile, III, 1968, 217).

Per altri, invece, la trascrizione del pignoramento avrebbe l'esclusiva funzione di rendere lo stesso opponibile ai terzi (Satta, Commentario al codice di procedura civile, III, Milano, 1966, 344 ss.).

Sulla questione, in un non risalente precedente, la S.C. sembra aver avallato la prima impostazione interpretativa mediante l'affermazione del principio secondo cui l'esecuzione del pignoramento immobiliare delineata dall'art. 555 ha natura unitaria, benché a formazione progressiva, e si attua attraverso la fase della notifica dell'atto e quella della sua trascrizione, con la conseguenza chela successiva rettifica, ovvero la rinnovazione di trascrizione carente o erronea, non è sufficiente alla sanatoria dell'invalidità, perché la semplice notifica dell'atto di pignoramento non ha rilevanza autonoma, indipendentemente dalla natura costitutiva o meramente dichiarativa della trascrizione stessa, poiché soltanto la rinnovazione sia della notifica che della trascrizione tutela in modo coerente e completo il contraddittorio nell'ambito del processo esecutivo (Cass. n. 12429/2008).

Tale principio si è discostato dalla giurisprudenza più risalente per la quale la notifica del pignoramento e la trascrizione dello stesso sono adempimenti distinti ed autonomi, i quali hanno una propria ragione d'essere ed una specifica efficacia giuridica, rispettivamente tra le parti ed erga omnes (Cass. III, n. 525/1965, in Riv. dir. proc., 1966, 320, con nota di Tarzia).

Tornando da ultimo sulla controversa questione, ed assumendo una posizione intermedia, la S.C. ha affermato che il pignoramento immobiliare, pur componendosi di due momenti processuali, cui corrispondono due diversi adempimenti e, cioè, la notifica dell'atto al debitore esecutato e la sua trascrizione nei registri immobiliari, è strutturato come fattispecie a formazione progressiva, nella quale la notificazione all'ingiunzione al debitore segna l'inizio del processo esecutivo e produce, tra gli altri, l'effetto dell'indisponibilità del bene pignorato, mentre la trascrizione dell'atto completa il pignoramento e, oltre a consentire la produzione degli effetti sostanziali nei confronti dei terzi e di pubblicità notizia nei confronti dei creditori concorrenti, è indispensabile perché il giudice dia seguito all'istanza di vendita del bene (Cass. III, n. 7998/2015).

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