Istanza per limitazione dell'espropriazione mediante sospensione della vendita degli immobili non ipotecati a favore del creditore (art. 558 c.p.c.)InquadramentoL'art. 558 c.p.c. disciplina la situazione che si verifica nell'ipotesi in cui il creditore, oltre all'immobile ipotecato, proceda al pignoramento di altri immobili del debitore. In particolare, il Giudice dell'esecuzione, su istanza del debitore, anche ove non ricorrano i presupposti per la riduzione del pignoramento, può differire la decisione sulla vendita dei beni non ipotecati al momento in cui sono stati venduti quelli ipotecati in favore del creditore. FormulaTRIBUNALE DI ... ISTANZA PER LIMITAZIONE DELL'ESPROPRIAZIONE MEDIANTE RIDUZIONE DEL PIGNORAMENTO Ill.mo Giudice dell'Esecuzione, il Sig. ..., nato a ..., residente in ..., via ..., C.F. ..., debitore esecutato, elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., fax n. ..., che lo rappresenta e difende per procura apposta in calce al presente atto; PREMESSO CHE — in data ... in forza di titolo esecutivo costituito da ..., ... ha subito un pignoramento immobiliare ad istanza del Sig. ... creditore ipotecario della somma di Euro ... con ipoteca iscritta sul seguente immobile: ...; — tale creditore, oltre a pignorare il suddetto immobile, ha esteso il pignoramento sui seguenti altri immobili non ipotecati a suo favore: ... [1]; — il valore dell'immobile ipotecato da solo è sufficiente a garantire il credito per cui si procede, gli accessori dello stesso e le spese del procedimento ex art. 495 c.p.c.; CHIEDE che la S.V. Ill.ma voglia, previa comparizione delle parti dinanzi a sé [2], disporre la sospensione della vendita degli immobili non ipotecati a favore del creditore fino al compimento di quella relativa all'immobile ipotecato [3]. Luogo e data ... Firma Avv. ... PROCURA Delego a rappresentarmi e difendermi con riguardo al presente atto l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Per autentica della sottoscrizione ... Firma Avv. ... 1. Dall'art. 2911 c.c. può trarsi la regola in forza della quale il creditore che vanti ipoteca su un immobile è tenuto a pignorare in primo luogo detto immobile, con conseguente legittimità, in linea di principio, del pignoramento che abbia ad oggetto immobili non ipotecati dallo stesso. In sede applicativa si è evidenziato che nell'ipotesi in cui il creditore ipotecario abbia iniziato l'esecuzione su altro immobile non ipotecato, il successivo pignoramento dell'immobile ipotecato vale a raggiungere lo scopo pratico dell'art. 2911 c.c. (purché sia ancora pendente l'esecuzione iniziata sull'immobile libero e quest'ultimo non sia stato ancora venduto) e determina la sopravvenuta infondatezza dell'eventuale opposizione nel frattempo presentata, giacché il debitore resta tutelato contro ogni eventuale aggravio della sua condizione dall'art. 558 e viene pertanto a godere di una tutela non inferiore a quella di cui avrebbe beneficiato se il creditore avesse fin dal principio pignorato sia il bene libero sia quello ipotecato (Trib. Torino 4 novembre 2003). 2. Gli effetti dell'accoglimento dell'istanza di riduzione sono tali che in virtù del principio del contraddittorio deve essere celebrata un'udienza nel corso della quale il creditore potrà svolgere le proprie osservazioni. 3. Il debitore potrebbe anche richiedere, in via principale, la liberazione degli immobili non ipotecati in favore del creditore deducendo che sussistono i presupposti di cui all'art. 496 c.p.c. ed instare, in subordine, per la sospensione della vendita dei beni non ipotecati. COMMENTOL'art. 558 c.p.c. disciplina la situazione che si verifica nell'ipotesi in cui il creditore, oltre all'immobile ipotecato, proceda al pignoramento di altri immobili del debitore. Diverse sono le possibili determinazioni che il Giudice dell'esecuzione può assumere a fronte di un'istanza del debitore esecutato. In primo luogo laddove a seguito del pignoramento eseguito sul bene non ipotecato si verifichi un'ipotesi nella quale sussistono i presupposti di cui all'art. 496 c.p.c. per la riduzione del pignoramento, il Giudice dell'esecuzione procede in tal senso. Occorre segnalare, a riguardo, che, come chiarito in sede di legittimità, se si delinea una situazione di eccesso nell'assoggettamento a pignoramento nel corso di una procedura esecutiva, può essere disposta la riduzione del pignoramento anche se abbia l'effetto di liberare dal vincolo alcuni beni immobili ipotecati, purché rimangano assoggettati al pignoramento altri immobili ipotecati in misura sufficiente a soddisfare i creditori, atteso che ciò non comporta la sottrazione del bene dal vincolo della causa di prelazione, che potrà tornare ad essere fatta valere esclusivamente se il credito risulterà insoddisfatto (Cass. III, n. 702/2006). Più di frequente — come nella formula in esame — la difficoltà di valutare la sussistenza dei presupposti di cui all'art. 496 c.p.c., prima della vendita (che potrebbe avvenire anche ad un prezzo significativamente inferiore rispetto a quello stimato), il Giudice procederà prima alla vendita del bene sul quale il creditore vanta l'ipoteca e poi a quella del bene libero dalla stessa. |