Opposizione agli atti esecutivi avverso l'ordine di liberazione dell'immobile pignorato (artt. 560,617 c.p.c.)

Rosaria Giordano

Inquadramento

L'art. 560 c.p.c. – cruciale ai fini dell'equilibrio che il legislatore processuale vuole prevedere nell'espropriazione immobiliare nella tutela, rispettivamente, del creditore e debitore – è stata oggetto di plurimi interventi normativi, sino al recentissimo d.lgs. n. 149/2022, emanato in base alla delega di cui alla l. n. 206/2021, in vigore per le procedure promosse dalla data del 28 febbraio 2023. La norma individua espressamente nella pronuncia del decreto di trasferimento il momento dopo il quale può essere disposta dal giudice dell'esecuzione, almeno di regola, la liberazione dell'immobile pignorato che sia abitato dal debitore e dalla sua famiglia. Vi sono tuttavia alcune ipotesi nelle quali – come nell'esemplificazione proposta – determinate condotte del debitore possono giustificare l'emanazione da parte del giudice dell'esecuzione dell'ordine di liberazione ante tempus.

Formula

TRIBUNALE DI ...

OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI

PROPOSTA DA:

...

CONTRO

...

***

Ill.mo Giudice dell'esecuzione [1],

Il Sig. ..., nato a ..., C.F. ..., residente in ..., rappresentato e difeso, come da delega in calce al presente atto dall'Avv. ..., presso lo studio del quale in ..., è elettivamente domiciliato

PREMESSO CHE

– in data ..., il custode giudiziario nominato nella procedura esecutiva immobiliare R.G. ..., notificava all'istante ordinanza di liberazione dell'immobile sito in ..., via ..., identificato in Catasto ..., pignorato nella predetta procedura esecutiva;

– rilevato che l'esponente vive da oltre vent'anni prima dell'inizio della detta procedura nell'immobile in questione e che ha posseduto indisturbato, per tale periodo, il bene uti dominus;

– considerato, quindi, che quale proprietario per intervenuta usucapione detiene il bene per un titolo opponibile alla procedura esecutiva

TUTTO CIÒ PREMESSO

CHIEDE

che l'Ill.mo Giudice dell'esecuzione Immobiliare voglia fissare udienza di comparizione delle parti ed all'esito annullare la predetta ordinanza di liberazione, con vittoria di spese [2].

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

PROCURA

Delego a rappresentarmi e difendermi con riguardo alla redazione del presente atto di opposizione agli atti esecutivi e per le eventuali fasi successive l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ...

Firma Avv. ...

1. Le opposizioni esecutive vengono proposte nella prima fase sommaria dinanzi al giudice dell'esecuzione.

2. È ormai incontroverso che nella struttura delle opposizioni, ai sensi degli artt. 615, comma 2, 617 e 619 c.p.c., emergente dalla riforma di cui alla l. n. 52/2006, il giudice dell'esecuzione, con il provvedimento che chiude la fase sommaria davanti a sé – sia che rigetti, sia che accolga l'istanza di sospensione o la richiesta di adozione di provvedimenti indilazionabili, fissando il termine per l'introduzione del giudizio di merito, o, quando previsto, quello per la riassunzione davanti al giudice competente –, deve provvedere sulle spese della fase sommaria, potendosi, peraltro, ridiscutere tale statuizione nell'ambito del giudizio di merito (Cass. III, n. 22033/2011).

COMMENTO

Prima della riforma realizzata dal d.l. n. 59/2016, l'art. 560 c.p.c. stabiliva che l'ordinanza di liberazione era “non impugnabile”: tuttavia nella giurisprudenza di legittimità era stata affermata la possibilità di contestare la stessa con opposizione agli atti esecutivi (Cass. VI, n. 25654/2010).

Nel 2016 era stato inserito un complesso meccanismo di opposizione per i terzi detentori del bene.

La riforma varata dal d.lgs. n. 149/2022, che trova applicazione per le procedure promosse dal 28 febbraio 2023, si limita ad individuare, più opportunamente, nell'opposizione agli atti esecutivi il rimedio generale concesso a tutti i soggetti che vogliano contestare l'ordine di liberazione.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario