Istanza di sostituzione del custode (art. 559 c.p.c.)

Rosaria Giordano

Inquadramento

L'art. 559, ultimo comma, c.p.c., nella formulazione novellata per le procedure promosse dal 28 febbraio 2023, ad opera del d.lgs. n. 149/2022, prevede espressamente – “codificando” peraltro una prassi che non era stata mai posta in discussione – che il giudice dell'esecuzione può sostituire il custode in caso di violazione degli obblighi incombenti sullo stesso.

Formula

TRIBUNALE DI ...

ISTANZA DI SOSTITUZIONE DEL CUSTODE

Ill.mo Giudice dell'esecuzione

Il sottoscritto Avv. ..., in qualità di procuratore del creditore procedente Sig. ... [1] nella procedura esecutiva R.G. ...

PREMESSO CHE

– nel suddetto procedimento esecutivo, il Sig. ... è stato nominato custode del compendio pignorato;

– peraltro il Sig. ... si è reso inadempiente all'espletamento dell'incarico per le seguenti ragioni ... [2];

CHIEDE CHE

il Giudice dell'Esecuzione provveda alla sostituzione del custode giudiziario del compendio pignorato [3].

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. L'istanza può essere formulata anche dai creditori intervenuti, sebbene non muniti di titolo esecutivo, non trattandosi di attività di impulso processuale, riservata ai creditori titolati.

2. Peraltro, un'esigenza di sostituzione del custode può porsi anche nell'ipotesi in cui, per le più svariate ragioni, sia lo stesso a rinunciare all'incarico.

3. Il provvedimento è assunto con ordinanza.

COMMENTO

L'art. 559, ultimo comma c.p.c., nella formulazione novellata a decorrere dal 28 febbraio 2023 dal d.lgs. n. 149/2022, prevede espressamente – “codificando” peraltro una prassi che non era stata mai posta in discussione – che il giudice dell'esecuzione può sostituire il custode in caso di violazione degli obblighi incombenti sullo stesso.

Il giudice provvede alla sostituzione del custode in caso di inosservanza degli obblighi su di lui incombenti.

Come il provvedimento di nomina, anche quello di revoca (e contestuale sostituzione) del custode è assunto con ordinanza non impugnabile, atteso il carattere ordinatorio degli stessi (Saletti, La custodia dei beni pignorati nell'espropriazione immobiliare, in Riv. esecuz. Forzata, 2006, 70).

Secondo una parte della dottrina, tuttavia, sarebbe stata necessaria un'interpretazione costituzionalmente orientata della norma volta ad ammettere il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi (Balena-Bove, Le riforme più recenti del processo civile, Bari, 2006, 166 ss.).

Il problema è stato risolto dal legislatore in quest'ultimo senso dal legislatore.

In vero, l'art. 559 c.p.c., formulazione sostituita dal d.lgs. n. 149/2022, non si occupa più del regime dei provvedimenti di nomina e revoca del custode, provvedimenti che, pertanto, dovrebbero essere oggi senz'altro assoggettabili ad opposizione ad atti esecutivi, che costituisce il rimedio generale e residuale dei provvedimenti del giudice dell'esecuzione.

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