Istanza di assegnazione nell'espropriazione immobiliare (artt. 588,589 c.p.c.)InquadramentoL'assegnazione può essere richiesta anche al primo esperimento di vendita, nel quale l'istanza potrebbe essere accolta ove fosse presentata un'unica offerta di acquisto inferiore al prezzo base. Il prezzo di assegnazione diminuisce nei progressivi ribassi di vendita, fermo il necessario rispetto dell'art. 506 c.p.c. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ISTANZA DI ASSEGNAZIONE Ill.mo Giudice dell'esecuzione mobiliare nella procedura esecutiva R.G. n. ... Il sottoscritto Avv. ..., in qualità di procuratore, come da delega in atti, del creditore procedente Sig. ... (oppure, del creditore intervenuto Sig. ... ), nella procedura esecutiva immobiliare R.G. ... CHIEDE l'assegnazione dei beni pignorati, offrendo in pagamento l'importo di Euro ... [2]. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Il Tribunale competente per l'espropriazione immobiliare è quello del circondario nel quale si trova il bene pignorato. 2. Con la modifica dell'art. 589 c.p.c. ad opera del d.l. n. 83/2015 il prezzo da offrire è quello proprio dell'esperimento di vendita in relazione al quale il creditore presenta l'istanza di assegnazione, fermo il rispetto dell'art. 506 c.p.c., che prevede la necessità di offrire comunque un importo tale da pagare per intero i creditori prelatizi e le spese della procedura. COMMENTOA seguito della riforma realizzata dal d.l. n. 83/2015 l'istanza di assegnazione nell'espropriazione immobiliare può essere presentata nel termine di 10 giorni prima della data dell'udienza fissata per la vendita, anche senza incanto, a differenza di quanto avveniva nell'assetto previgente. Inoltre, è oggi possibile presentare istanza di assegnazione a prescindere dalla circostanza che una prima vendita è andata deserta poiché, nell'ipotesi in cui vi sia un unico offerente che abbia presentato un'offerta inferiore al prezzo base entro i limiti previsti dall'art. 571 c.p.c., prevarrà l'istanza di assegnazione al prezzo base rispetto a tale offerta. Alla stregua di quanto evidenziato nella Relazione Illustrativa, al fine di rivitalizzare l'istituto dell'assegnazione viene modificato, poi, l'art. 589 c.p.c. prevedendo che il prezzo offerto con la relativa istanza non debba essere – come avveniva sino alla recente riforma – sempre pari al valore di stima quanto al prezzo base stabilito per l'esperimento di vendita per la quale è presentata, fermo il rispetto, in omaggio al principio della par condicio creditorum, dell'art. 506 c.p.c. Pertanto, dei progressivi ribassi del prezzo nei successivi esperimenti di vendita potranno opportunamente beneficiare anche i creditori interessati all'assegnazione del bene. La riforma di cui alla l. n. 80/2005 ha introdotto un altro comma nell'art. 589 c.p.c. prevedendo che, se nella procedura non vi sono creditori ex art. 498 né sono intervenuti altri creditori oltre al procedente, quest'ultimo può presentare l'offerta di pagamento di una somma pari alla differenza fra il suo credito in linea di capitale e il prezzo che intende offrire oltre alle spese. Ratio della norma è evitare all'istante il problema correlato alla necessità di anticipare la maggior parte del denaro che è destinato a riottenere in sede di attribuzione della somma ricavata per mancanza di concorrenti (De Stefano, Il nuovo processo di esecuzione, Milano, 2006, 205 ss.). |