Istanza di distribuzione delle somme ricavate dalla vendita

Rosaria Giordano

Inquadramento

Il creditore può, venduto il bene pignorato, depositare istanza per la fissazione dell'udienza di distribuzione del ricavato e la conseguente assegnazione delle quote a ciascuno spettanti in forza della graduazione dei crediti nell'ipotesi in cui vi siano più creditori concorrenti. Nell'assetto novellato dal d.lgs. n. 149/2022, tale istanza potrà essere formulata anche al professionista delegato poiché dinanzi allo stesso si svolgerà di norma l'adunanza per l'approvazione del progetto di riparto e il fascicolo sarà rimesso al giudice dell'esecuzione solo ove vengano sollevate contestazioni.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

ISTANZA DI DISTRIBUZIONE DELLE SOMME RICAVATE DALLA VENDITA

Ill.mo Giudice dell'esecuzione immobiliare nella procedura esecutiva R.G. ...

Il sottoscritto Avv. ..., procuratore del creditore procedente (oppure, del creditore intervenuto) il Sig. ..., giusta delega in calce (oppure, a margine) dell'atto di precetto (oppure, della comparsa di intervenuto) [2]

CHIEDE

che la S.V. voglia fissare udienza [3] per l'assegnazione ai creditori delle somme ricavate dalla vendita dell'immobile pignorato.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. In alternativa, l'istanza potrà essere formulata anche al professionista delegato.

2. L'istanza in questione può essere formulata anche da un creditore non munito di titolo esecutivo, non trattandosi, come l'istanza di vendita, di attività di impulso processuale.

3. Ovvero, se ci si rivolge al professionista delegato «che venga fissata adunanza per l'assegnazione ai creditori delle somme ricavate dalla vendita dell'immobile pignorato».

COMMENTO

Nell'ipotesi in cui vi sia un unico creditore, anche nell'espropriazione immobiliare, non è necessaria una vera e propria distribuzione del ricavato dalla vendita bensì si avrà, alla medesima stregua di quanto avviene nell'espropriazione mobiliare, un'attribuzione diretta di somme allo stesso (Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2017, 362).

L'ordinanza con la quale il Giudice dell'esecuzione disponga il pagamento della somma ricavata a favore del solo creditore pignorante, in assenza di intervento di altri creditori, ai sensi dell'art. 510, comma 1 c.p.c., costituisce atto esecutivo, contro cui è esperibile, nel relativo termine perentorio, l'opposizione prevista dall'art. 617 c.p.c. (Cass. III, n. 3786/2014).

Laddove vi siano una pluralità di creditori, invece, dovrà essere predisposto un piano di graduazione tra gli stessi, tenendo conto delle cause legittime di prelazione (Bonsignori, Assegnazione forzata e distribuzione del ricavato, Milano, 1962, 236 ss.).

Ciò implica che sul bene sul quale verte la garanzia o il privilegio il creditore che vanti gli stessi ha diritto di soddisfarsi, fino all'intero, in via prioritaria e questo anche nell'ipotesi in cui sia intervenuto tardivamente.

Seguirà poi il riparto tra i creditori chirografari e, tra questi, quelli intervenuti tempestivamente avranno diritto di soddisfarsi, anche sino all'intero, prima dei creditori chirografari intervenuti tardivamente (Bonsignori, Assegnazione forzata e distribuzione del ricavato, cit., 242). Sebbene la norma faccia riferimento alle sole cause legittime di prelazione, andranno distribuite per prime le spese c.d. prededucibili sostenute nell'interesse comune dei creditori, di solito dal creditore procedente, onde dare corso alla procedura esecutiva.

Nell'espropriazione immobiliare delegata ad un Notaio o ad altro professionista, detto piano è di norma disposto dal giudice delegato.

In particolare, nel sistema da ultimo novellato dal d.lgs. n. 149/2022, il piano predisposto dal delegato, previo vaglio del giudice dell'esecuzione, è comunicato dal medesimo delegato – che poi fissa un'adunanza per l'approvazione dinanzi a sé – ai creditori.

Se all'adunanza di fronte al professionista delegato i creditori non si presentano o non propongono opposizione, lo stesso professionista approva il progetto e ordina il pagamento delle quote attribuite a ciascun creditore.

Nell'ipotesi di opposizione, rimette il fascicolo per l'approvazione al giudice dell'esecuzione.

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