Preavviso di rilascio (art. 608 c.p.c.)

Rosaria Giordano

Inquadramento

Il preavviso, con il quale ha inizio l'esecuzione forzata per rilascio, è l'atto mediante il quale l'ufficiale giudiziario comunica, almeno dieci giorni prima, alla parte tenuta a rilasciare l'immobile il giorno e l'ora nel quale procederà all'accesso al fine di ottenere, in favore dell'avente diritto, il rilascio dell'immobile, in assenza, nelle more, di un adempimento spontaneo.

Formula

PREAVVISO DI RILASCIO

Io sottoscritto Ufficiale Giudiziario del ... di ... a richiesta dell'Avv. ... con studio a ..., via ..., n. ... quale procuratore domiciliatario di ... per procura ..., visto l'atto di precetto per il rilascio d'immobile, notificato a ... il ... con il quale, a seguito di titolo esecutivo costituito da ... esecutivo in data ... si ingiungeva allo stesso di rilasciare entro e non oltre il ... il bene immobile contraddistinto in catasto al n. ..., foglio n. ..., particella n. ... sito in ..., a favore di ...

AVVISO

ai sensi dell'art. 608, c.p.c., ..., residente in ..., via ... n. ..., che il giorno ... [1] alle ore 8 e seguenti, l'Ufficiale Giudiziario del ... di ... si recherà in ... e procederà alla immissione di ... nel possesso [2] del bene sopra descritto.

Copia conforme del presente atto io sottoscritto Ufficiale Giudiziario ho notificato a ..., residente in ..., via ..., n. ... ivi recandomi e consegnandola a mani di ...

Luogo e data ...

L'Ufficiale Giudiziario ...

1. Il giorno dell'accesso dovrà essere successivo di almeno dieci giorni rispetto a quello del preavviso. Peraltro, poiché la parte che è tenuta a rilasciare l'immobile non ha alcun diritto di interloquire sulla fissazione, da parte dell'ufficiale giudiziario, del giorno di inizio dell'esecuzione, questi può validamente anticiparlo rispetto ad un precedente preavviso di rilascio, purché glielo comunichi e sia rispettato il richiamato termine dilatorio di dieci giorni stabilito dall'art. 608 c.p.c. (Cass. III, n. 6449/1997).

2. Sebbene l'art. 608 c.p.c. faccia riferimento ad un'immissione in possesso dell'immobile anche mediante la materiale consegna delle chiavi, si riconosce in dottrina che, di regola, non è necessario tale adempimento per la realizzazione dell'effetto dell'immissione dell'avente diritto nel possesso dell'immobile, potendo ciò avvenire anche soltanto verbalmente attraverso l'ingiunzione dell'ufficiale giudiziario (Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2019, 937 ss.). A seguito dell'immissione in possesso dell'immobile oggetto della procedura in favore dell'avente diritto l'esecuzione forzata per rilascio si conclude, sicché non è più ammesso l'esperimento dell'opposizione all'esecuzione (Cass. III, n. 10310/2009), bensì esclusivamente dell'opposizione agli atti esecutivi avverso l'atto dell'ufficiale giudiziario di immissione in possesso (Cass. III, n. 18535/2007).

Commento

Il preavviso di rilascio è l'atto con il quale l'ufficiale giudiziario comunica, almeno dieci giorni prima, alla parte tenuta a rilasciare l'immobile il giorno e l'ora nel quale procederà all'accesso al fine di ottenere, in favore dell'avente diritto, il rilascio dell'immobile, in assenza, nelle more, di un adempimento spontaneo (cfr. Cass. sez. lav., n. 7288/1991, in Foro it., 1993, I, 1243, con nota di Oriani).

Qualora l'accesso sia compiuto senza la preventiva comunicazione dell'avviso, l'esecutato potrà dedurre tale nullità in sede di opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., esperibile anche ove il contenuto dell'avviso sia privo di elementi essenziali in ordine alla data o all'ora dell'accesso (Cass. III, n. 1072/1981).

Il preavviso prescritto dall'art. 608 esaurisce, con la notifica, lo scopo di preavvertire l'esecutato del prossimo inizio dell'azione esecutiva, al fine di consentirgli l'adempimento spontaneo e di essere, comunque, presente alla immissione in possesso del creditore procedente, e non deve essere, perciò, rinnovato nel caso in cui l'esecuzione, sospesa dopo il primo accesso dell'ufficiale giudiziario, prosegua a seguito del provvedimento del giudice dell'esecuzione richiesto di provvedere, ai sensi dell'art. 610, sulle difficoltà insorte nella procedura cfr. Cass. III, n. 17674/2019, la quale ha ribadito il principio in una fattispecie nella quale erroneamente il Tribunale aveva ritenuto che la presenza dell'istante e della forza pubblica costituissero condizione necessaria per ritenere regolare l'accesso dell'ufficiale giudiziario, mentre, al contrario, l'accesso del solo ufficiale giudiziario era già di per sé sufficiente a dare inizio all'azione esecutiva e consentire all'occupante di rilasciare spontaneamente l'immobile al fine di evitare l'intervento della forza pubblica).

Lo stesso art. 608 c.p.c. chiarisce che l'esecuzione forzata per rilascio inizia proprio con la notifica all'esecutato del preavviso di rilascio.

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