Ordinanza di determinazione delle modalità dell'esecuzione (art. 612 c.p.c.)InquadramentoA fronte dell'inadempimento dell'obbligato rispetto al comando giuridico afferente un obbligo fungibile di fare o non fare, l'avente diritto, notificato infruttuosamente il precetto, può ricorrere al Giudice dell'esecuzione (mobiliare) chiedendo che determini le modalità di attuazione del predetto obbligo. Il Giudice potrà peraltro solo limitarsi ad interpretare il titolo esecutivo, senza integrarlo, non potendo esercitare poteri di carattere cognitivo. FormulaTRIBUNALE DI ... ORDINANZA EX ART. 612 C.P.C. Il Giudice dell'esecuzione sciogliendo la riserva assunta all'udienza del ...; considerato che nel presente procedimento si controverte in ordine alle modalità di esecuzione dell'obbligo di fare, costituito dall'abbattimento del muretto sito in ..., via ..., di proprietà di ..., come indicato nel titolo esecutivo, costituito da ...; rilevato che le modalità di esecuzione dell'obbligo sono state puntualmente descritte dal consulente tecnico d'ufficio nominato nel giudizio di merito; ritenuta quindi l'opportunità, in ragione delle contrapposte posizioni delle parti, di nominare l'Ing./Geom./Arch. ... affinché coadiuvi l'Ufficiale Giudiziario nell'individuazione delle esatte modalità di determinazione dell'obbligo; P.T.M. manda l'Ing./Geom./Arch. ... di individuare, sotto il controllo dell'Ufficiale giudiziario, per l'individuazione delle modalità di esecuzione del predetto obbligo di fare [1]. Luogo e data ... Il Giudice dell'esecuzione ... 1. L'individuazione delle forme idonee a realizzare l'obbligo contenuto nel titolo è rimessa al potere discrezionale del Giudice dell'esecuzione che provvede all'esito di un'udienza nel contraddittorio tra le parti con ordinanza nella quale dovrà designare l'ufficiale giudiziario che deve procedere all'esecuzione e le persone che devono provvedere al compimento dell'opera non eseguita ovvero alla distruzione di quella compiuta. CommentoL'esecuzione forzata per gli obblighi di fare e di non fare è una forma di esecuzione forzata in forma specifica, che trova rispettivamente fondamento sugli artt. 2931 e 2933 c.c. mediante la quale vengono realizzati coattivamente gli obblighi, anche negativi, di facere di carattere fungibile, attraverso la sostituzione dell'ufficiale giudiziario (o di un ausiliario nominato dal Giudice dell'esecuzione) al soggetto obbligato rimasto inadempiente rispetto al comando giuridico contenuto nel titolo esecutivo (Montesano, voce Esecuzione specifica, in Enc. dir., XV, Milano, 1966, 524 ss., spec. 540). Effettuata la notifica del precetto, il procedimento si incardina con ricorso dinanzi al Giudice dell'esecuzione affinché determini le modalità dell'esecuzione. L'ordinanza mediante la quale il Giudice dell'esecuzione determina le modalità di realizzazione dell'obbligo di fare o non fare deve essere finalizzata all'attuazione del comando giuridico contenuto nel titolo, non avendo il Giudice dell'esecuzione poteri cognitivi, ferma la possibilità di dirimere le contestazioni insorte mediante l'interpretazione in funzione complementare-integrativa (quanto alle modalità di esecuzione) del titolo stesso (Borrè, Esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare, Napoli, 1965, 211; nello stesso senso in giurisprudenza, v. Cass. III, n. 11432/1996, in Foro it., 1997, I, 798, con nota di Fabiani). L'ordinanza è di regola impugnabile esclusivamente mediante opposizione agli atti esecutivi (sicché non è assoggettabile al rimedio residuale del ricorso straordinario per cassazione: Cass. III, n. 14208/2014). |