Istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo nel giudizio di opposizione c.d. a precetto (art. 615, comma 1, c.p.c.)

Rosaria Giordano

Inquadramento

Prima della riforma di cui alla l. n. 80/2005 il giudice della cognizione adito in sede di opposizione c.d. a precetto non aveva il potere di sospendere l'efficacia esecutiva del titolo posto a fondamento della minacciata esecuzione forzata sicché, infine anche la stessa S.C., aveva riconosciuto che, ove ne ricorressero i presupposti, l'inizio dell'esecuzione potesse essere inibito mediante un provvedimento d'urgenza. Introdotto il potere di sospendere l'efficacia esecutiva del titolo nell'opposizione preventiva all'esecuzione è oggetto di discussione se lo stesso possa essere esercitato anche dopo l'inizio dell'esecuzione forzata.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

ISTANZA DI SOSPENSIONE DELL'EFFICACIA ESECUTIVA DEL TITOLO [2]

Il Sig. ..., elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., che lo rappresenta e difende per procura apposta a margine (oppure, in calce) dell'atto di citazione in opposizione a precetto portante il n. ...

PREMESSO CHE

– con sentenza del ... di ... n ..., emessa in data ..., è stato condannato a pagare a il Sig. ..., la somma di Euro ... oltre alle spese pari a Euro ... ed agli interessi legali dal ... al saldo;

– in seguito ad accordi intercorsi, ha versato a ... un acconto di Euro ... e rilasciato n. ... cambiali per il residuo, di Euro ... ciascuna, scadenti nelle seguenti date: ..., ..., ..., ... e ...;

– per momentanee sopraggiunte difficoltà economiche la cambiale scadente il ... non è stata pagata;

– con atto di precetto notificato il ..., il Sig. ..., gli ha intimato di pagare l'intera somma di Euro ... di cui alla predetta sentenza senza considerare che tale credito era stato in parte pagato e in parte novato;

– con atto di citazione notificato in data ..., ha proposto opposizione a precetto ai sensi dell'art. 615, comma 1, c.p.c.;

– nelle more il predetto creditore potrebbe agire esecutivamente nei suoi confronti pignorando ...;

– tale pignoramento comporterebbe il blocco della sua attività con notevole danno per sé e la sua famiglia [3].

TUTTO CIÒ PREMESSO

CHIEDE

che la S.V.Ill.ma voglia, ai sensi dell'art. 615, comma 1, c.p.c. sospendere l'efficacia esecutiva del titolo posto a fondamento della minacciata esecuzione forzata.

Produce:

1. ...;

2. ...;

3. ....

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. L'istanza in esame, come l'opposizione c.d. preventiva all'esecuzione forzata si propone dinanzi al giudice competente per materia e valore secondo le regole ordinarie, sicché competente a decidere sulla stessa potrebbe essere anche il giudice di pace.

2. L'istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo posto a fondamento della minacciata esecuzione forzata può essere, come nella formula in esame, autonoma ovvero contenuta nell'atto di citazione in opposizione a precetto.

3. Ai fini dell'accoglimento dell'istanza di sospensione per gravi motivi devono essere evidenziate al giudice della cognizione sia circostanze afferenti il fumus boni juris che il periculum in mora.

Commento

Soltanto con la l. n. 80/2005, è stato previsto il potere del giudice della cognizione adito con l'opposizione a precetto di sospendere l'efficacia esecutiva del titolo.

In precedenza, la possibilità per il giudice di sospendere l'efficacia esecutiva del titolo in sede di opposizione a precetto era considerata preclusa sia sulla base della lettera del comma 1 dell'art. 624, che faceva riferimento all'opposizione all'esecuzione, sia da quella dell'art. 623, norma che attribuiva soltanto al giudice dell'esecuzione il potere di sospendere l'efficacia esecutiva del titolo (in tal senso, ex ceteris,Cass. III, n. 10121/2000).

Secondo una parte della dottrina, peraltro, questa situazione era gravemente lesiva del principio della parità delle armi nel processo esecutivo, costituendo l'opposizione ex art. 615 lo strumento principale di riequilibrio dei poteri delle parti, anche a favore del debitore esecutato, nel processo esecutivo (cfr., tra gli altri, Vaccarella, Le linee essenziali del processo esecutivo secondo la Commissione Tarzia, in Riv. dir. proc., 1998, 369 ss.).

Nella giurisprudenza di legittimità si era, pertanto, individuato lo strumento per risolvere tale situazione nel provvedimento di urgenza ex art. 700, in coerenza con la funzione sussidiaria nel sistema cautelare attribuibile ad una tale misura atipica e dal contenuto innominato (cfr. Cass. I, n. 2051/2000, in Riv. dir. proc., 2002, 619, con nota di Metafora, e Riv. esecuz. forzata, 2000, 649, con nota di Cataldi).

Oggetto di dibattito sono stati a lungo i rapporti tra detto potere e quello di sospensione dell'esecuzione, con peculiare riguardo al potere del giudice della cognizione di sospendere l'efficacia esecutiva del titolo una volta iniziata l'esecuzione (Olivieri, Opposizione all'esecuzione, sospensione interna ed esterna, poteri officiosi del giudice, in AA.VV., Studi di diritto processuale civile in onore di Giuseppe Tarzia, Milano, 2005, 1241 ss.).

Tenendo conto dei principi desumibili da Cass., S.U. n. 19889/2019, la S.C. ha Il giudice adito con opposizione a precetto non perde il potere di provvedere sulla istanza di sospensione dell'efficacia del titolo proposta ai sensi dell'art. 615, primo comma, c.p.c. ove sia intrapresa l'esecuzione forzata minacciata con il precetto opposto; in tal caso, il provvedimento sospensivo pronunciato dal giudice dell'opposizione a precetto determina la sospensione ex art. 623 c.p.c. di tutte le procedure esecutive nel frattempo promosse. L'art. 13, comma 1, lett. dd), d.l. n. 83/2015, è intervenuto in seguito sull'art. 615 allo scopo di specificare che quando il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata è contestato solo in parte la sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo posto a fondamento della minacciata esecuzione forzata può essere solo parziale. Sulla discussa questione della reclamabilità del provvedimento che decide sull'istanza di sospensione dell'efficacia del titolo esecutivo in sede di opposizione a precetto, sono intervenute le Sezioni Unite della Corte di cassazione chiarendo che il provvedimento con il quale il giudice dell'opposizione all'esecuzione, proposta prima che questa sia iniziata ed ai sensi del primo comma dell'art. 615 c.p.c., decide sull'istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo è impugnabile col rimedio del reclamo ai sensi dell'art. 669-terdecies c.p.c. al collegio del tribunale cui appartiene il giudice monocratico – o nel cui circondario ha sede il giudice di pace – che ha emesso il provvedimento (Cass. S.U., n. 19889/2019).

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