Istanza di sospensione ex art. 624-bis c.p.c. con due o più creditori titolatiInquadramentoLa riforma di cui alla l. n. 80/2005, ha inserito nel codice di procedura l'art. 624-bis c.p.c. che consente di ottenere su iniziativa dei creditori la sospensione della procedura esecutiva, per una sola volta, e fino a ventiquattro mesi. Tale strumento è volto a favorire un accordo transattivo in tale periodo ovvero per superare una stasi del mercato immobiliare. L'istanza deve essere formulata, anche non congiuntamente, da tutti i creditori muniti di titolo esecutivo. FormulaTRIBUNALE DI ... ISTANZA DI SOSPENSIONE EX ART. 624-bis c.p.c. Ill.mo Giudice dell'esecuzione Il Sig. ..., creditore procedente nella procedura esecutiva R.G. ..., rappresentato e difeso, giusta procura in calce (oppure, a margine) dell'atto di precetto, dall'Avv. ..., presso lo studio del quale in ..., via ..., è elettivamente domiciliato; il Sig. ..., creditore intervenuto munito di titolo esecutivo [1] , nella predetta procedura, rappresentato e difeso, giusta procura in calce (oppure, a margine) dell'atto di intervento, dall'Avv. ..., presso lo studio del quale in ..., via ..., è elettivamente domiciliato; il Sig. ..., creditore intervenuto munito di titolo esecutivo, nella predetta procedura, rappresentato e difeso, giusta procura in calce (oppure, a margine) dell'atto di intervento, dall'Avv. ..., presso lo studio del quale in ..., via ..., è elettivamente domiciliato; CHIEDONO che la S.V. voglia, ai sensi dell'art. 624-bis c.p.c., disporre la sospensione [2] della predetta procedura esecutiva per la durata di ... [3]. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. L'istanza deve essere infatti presentata, oltre che dal creditore procedente, anche dai creditori intervenuti muniti di titolo esecutivo. Peraltro, non è necessario che, come nella formula esemplificativa in esame, l'istanza sia presentata dagli stessi congiuntamente, potendo essere depositate istanze separate da ciascun creditore (Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2023, 1072). 2. Sebbene non sia prevista un'udienza, il Giudice dell'esecuzione deve sentire il debitore rispetto a tale istanza. Nella prassi, talora, si consente che il debitore sottoscriva anch'egli l'istanza. 3. Il termine di 24 mesi è quello massimo, sicché può essere richiesta la sospensione della procedura anche per un periodo inferiore. CommentoCon la riforma di cui alla l. n. 80/2005, è stato inserito nel codice di procedura l'art. 624-bis c.p.c. che consente di ottenere su iniziativa dei creditori la sospensione della procedura esecutiva, per una sola volta, e fino a ventiquattro mesi. Si tratta di uno strumento per favorire un accordo transattivo in tale periodo ovvero per superare una stasi del mercato immobiliare. L'istanza deve essere formulata da tutti i creditori muniti di titolo esecutivo. Non appare peraltro necessario che la stessa provenga congiuntamente dagli stessi (Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2023, 1072). L'istanza potrebbe essere sottoscritta, sebbene non sia necessario, anche dal debitore, del quale, in difetto di sottoscrizione, andrà disposta l'audizione da parte del Giudice dell'esecuzione. L'istanza deve essere presentata entro i seguenti termini: nell'espropriazione mobiliare presso il debitore, non oltre la data di asporto dei beni ovvero fino a dieci giorni prima della data della vendita, se questa deve essere effettuata nei luoghi in cui i beni pignorati sono custoditi e, in ogni caso, prima che venga effettuata la pubblicità commerciale, se disposta; nella espropriazione presso terzi, non oltre la data in cui il terzo fa la propria dichiarazione di cui all'art. 547, comma 1; nella espropriazione immobiliare, fino a venti giorni prima della scadenza del termine per il deposito delle offerte di acquisto nell'ipotesi di vendita senza incanto ovvero, nel caso in cui la vendita senza incanto non abbia luogo, fino a quindici giorni prima dell'incanto (Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, cit., 1072). Nell'ipotesi di accoglimento dell'istanza si determina, per il periodo previsto, una sospensione della procedura esecutiva. Se è accolta l'istanza, inoltre, il Giudice dell'esecuzione dispone, nei casi in cui l'avviso della vendita di cui al comma 2 dell'art. 490 sia stato inserito in appositi siti internet, che il provvedimento di sospensione, nei cinque giorni successivi al suo deposito in cancelleria, sia comunicato al custode e pubblicato sul medesimo sito internet nel quale è stata in precedenza pubblicata la ordinanza di vendita e la relazione di stima. La sospensione può essere revocata in ogni momento - ad esempio in ragione di un inadempimento del debitore al piano di rientro stragiudiziale - su richiesta anche di un solo creditore, purché venga sentito il debitore. |