Intimazione di sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalidaInquadramentoL'azione per convalida di sfratto per morosità introduce, nelle forme speciali del procedimento per convalida, la domanda di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento da parte del conduttore dell'obbligazione di pagamento del canone di locazione nonché, secondo l'opinione prevalente in giurisprudenza, di quella di pagamento degli oneri accessori. Il Correttivo alla «Cartabia» (d.lgs. n. 164/2024) ha avuto l'idea, alquanto sorprendente, di modificare l'art. 658 c.p.c., aggiungendo, al primo comma, dopo le parole «al conduttore», le seguenti: «, all'affittuario di azienda, all'affittuario coltivatore diretto, al mezzadro o al colono». FormulaTRIBUNALE DI [1] ... INTIMAZIONE DI SFRATTO PER MOROSITÀ E CONTESTUALE CITAZIONE PER LA CONVALIDA [2] Il Sig. ... [3], nato a ... il ... (C.F. [4] ... ), residente in ..., via/ piazza ... n. ..., [nella sua qualità di amministratore unico/legale rappresentante/titolare della società ..., con sede in ... ( ... ), via/p.za ..., C.F. ... P.I. ... )], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [5] ..., C.F. [6] ..., che [7] ..., lo rappresenta e difende in forza di procura alle liti [8] ... PREMESSO – è proprietario [9] dell'immobile situato in ..., via ..., n. ..., piano ..., interno ...; – tale immobile è stato concesso in locazione ad uso [10] ... al Sig. ... con contratto [11] stipulato il ... e registrato [12] in data ... presso l'Ufficio del registro di ..., al n. ...; – detto contratto prevede il pagamento del canone in rate mensili anticipate, da pagarsi entro il giorno ..., di Euro ..., attualmente ammontante ad Euro ... per effetto degli aggiornamenti Istat intervenuti, oltre al pagamento degli oneri accessori; – la parte conduttrice si è resa morosa nel pagamento della/e mensilità del canone di ..., per l'importo di Euro ..., omettendo altresì di corrispondere gli oneri accessori [13] nella misura di Euro ..., già richiesti [14] con raccomandata del ...; – la diffida [15] del ... a pagare è risultata vana, e la morosità persiste. TUTTO CIÒ PREMESSO INTIMA al Sig. ... sfratto per morosità diffidandolo a riconsegnare alla scadenza l'immobile libero e vuoto di persone e cose, e contestualmente CITA il Sig. ..., residente in ..., via ..., n. ..., a comparire innanzi al Tribunale di ..., nei noti uffici di via/piazza ..., all'udienza del [16] ..., ore di rito, dinanzi al Giudice che verrà designato, con invito a costituirsi nel termine e nelle forme stabilite dalla legge e con avvertimento che se non comparisce o, comparendo, non si oppone, il Giudice convaliderà lo sfratto ai sensi dell'art. 663 c.p.c., e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato [17], per sentir accogliere le seguenti: CONCLUSIONI Voglia il Tribunale adito: – convalidare l'intimato sfratto per morosità e, in caso di opposizione, emettere ordinanza provvisoria di rilascio ai sensi dell'art. 665 c.p.c.[18] ; – fissare la data dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 56 l. n. 392/1978, nel più breve termine possibile; – condannare l'intimato alle spese di lite. Ai sensi dell'art. 14 d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara ai fini del versamento del contributo unificato per le spese di giustizia dichiara che il valore della presente causa è di Euro [19] .... Si offrono in comunicazione i seguenti documenti [20]: 1) copia del contratto di locazione datato ... e registrato il ...; 2) copia della seguente documentazione comprovante il debito per oneri accessori: ...; 3) copia della diffida del ... con ricevute di spedizione e di ricevimento. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Competente è il tribunale del luogo in cui si trova l'immobile locato, ai sensi dell'art. 661 c.p.c. 2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp.att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 3. Il contenuto della citazione per convalida è disciplinato dall'art. 660 c.p.c., il quale, al comma 3, richiama l'art. 125 c.p.c., ove è tra l'altro stabilito che l'atto deve contenere l'indicazione delle parti. Si segnala qui che il c.d. Correttivo alla c.d. riforma «Cartabia» è intervenuto sulla norma in commento stabilendo che: «Il locatore può indicare nell'atto un indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, altrimenti l'opposizione prevista nell'articolo 668 e qualsiasi altro atto del giudizio gli sono notificati presso il procuratore costituito». 4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). 5. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014. 6. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. 7. Si segnala qui che L'indicazione del numero di fax dell'avvocato era prevista, fino al c.d. «Correttivo» (d.lgs. n. 164/2024, in vigore dal 26 novembre 2024) alla c.d. riforma «Cartabia», dall'art. 125 c.p.c. L'obsoleta previsione è stata soppressa. 8. La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura. 9. Il contratto di locazione ha natura personale e, dunque, può essere stipulato non soltanto dal proprietario ma anche da chi ha la materiale disponibilità della cosa. L'atto è formulato nel modo indicato perché riflette l'ipotesi nella pratica più comune. 10. L'indicazione della tipologia del contratto è fondamentale, dal momento che da essa discende la disciplina giuridica applicabile. 11. Si ricorda che il contratto di locazione immobiliare è contratto a forma libera, che, dunque, ben può essere stipulato soltanto verbalmente. La forma scritta è però richiesta per i contratti di locazione ad uso di abitazione dall'art. 1 l. n. 431/1998. 12. Sulla registrazione si veda l'art. 1, comma 346 l. n. 311/2004, e, da ult., l'art. 13 l. n. 431/1998, come novellato dall'art. 1, comma 59, della l. n. 208/2015. 13. Secondo un indirizzo, lo sfratto può essere intimato anche in caso di morosità per soli oneri accessori. Altra opinione, quantitativamente minoritaria, ritiene invece che la tassativa formulazione dell'art. 658 c.p.c. non consente di impiegare l'azione per convalida di sfratto per morosità nel caso indicato. 14. Si rammenti che, con riguardo al credito per oneri accessori, che il conduttore, nel quadro di applicazione dell'art. 9 della l. n. 392/1978, è in mora solo al decorso di due mesi dalla richiesta. 15. Non v'è obbligo di intimare il pagamento prima del giudizio, dal momento che la violazione dell'obbligazione di pagamento del canone determina di regola mora ex re con la scadenza del termine di pagamento convenzionalmente previsto. 16. Il termine a comparire è fissato in 20 giorni dall'art. 660, comma 4 c.p.c. Il termine può essere in teoria abbreviato. 17. Va qui precisato che l'art. 660 c.p.c., che reca la «Forma dell'intimazione», non è stato toccato dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022: esso stabiliva che, in deroga alla previsione dettata dall'art. 163, n. 7 c.p.c., l'intimazione e citazione per la convalida dovesse contenere l'avviso all'intimato che se non compare, o comparendo non si oppone, lo sfratto è convalidato; ciò ha creato uno sfasamento tra l'art. 660 c.p.c. e la previsione dell'art. 163 c.p.c., secondo il quale la citazione deve contenere l'avvertimento «che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato»: avvertimento, questo, non esportabile nel procedimento per convalida, dal momento che l'intimato, fino a che non ha luogo la trasformazione del rito di cui all'art. 667 c.p.c., può comparire personalmente (art. 660, comma 6 c.p.c.) e non è sottoposto dunque all'onere di patrocinio. Sulla materia è intervenuto il Correttivo alla «Cartabia», il quale ha stabilito che la citazione per convalida deve contenere anch'essa l'avvertimento «che sussistendo i presupposti di legge la parte può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato». 18. La richiesta dell'ordinanza provvisoria di rilascio è fondamentale, giacché essa non può essere pronunciata d'ufficio, con la conseguenza che, in mancanza di tale richiesta, il giudice, a fronte dell'opposizione dell'intimato, non potrebbe che negare la convalida e disporre la trasformazione del rito, procrastinando così la definizione della controversia. E naturalmente il peso di una simile omissione diviene particolarmente pesante nel caso di sfratto per morosità. 19. I procedimenti di licenza e sfratto sono soggetti a contributo unificato ridotto alla metà. A tal fine il valore dei procedimenti di finita locazione si determina in base all'ammontare del canone per ogni anno, mentre quello dei procedimenti sfratto per morosità si determina in base all'importo della morosità intimata. 20. Il procedimento per convalida si fonda sul congegno della ficta confessio: se l'intimato compare, o comparendo non si oppone, si hanno per accertati i fatti dedotti dall'intimante a fondamento dell'intimazione, come descritti nell'atto. Ciò vuol dire che l'intimante non è tenuto, in questa fase, a fornire alcuna prova né, dunque, a produrre documenti. Tuttavia, per un verso le produzioni documentali non sono interdette e possono facilitare la posizione dell'intimante, per altro verso possono rivelarsi necessarie in caso di locazione per la quale è richiesta la forma scritta ad substantiam. COMMENTOIl procedimento di convalida di sfratto per morosità (art. 658 c.p.c.) si impiega nel caso di mancato pagamento del canone alla scadenza o, secondo l'opinione prevalente, in quello di mancato pagamento di oneri accessori. Per le locazioni abitative (art. 5 l. n. 392/1978) occorre il mancato pagamento di un intero canone o di oneri accessori per un importo pari ad almeno due canoni. Va rammentato che l'adempimento previsto nell'ultimo comma dell'art. 660 c.p.c. – secondo il quale, se l'intimazione non è stata notificata a mani proprie, l'ufficiale giudiziario deve spedire avviso all'intimato della effettuata notificazione a mezzo di lettera raccomandata ed allegare all'originale dell'atto la ricevuta di spedizione – è indefettibile e va compiuto anche quando la notificazione sia stata eseguita a mezzo del servizio postale, ancorché il piego risulti consegnato dall'agente postale a “persona abilitata”, qualora permanga incertezza sulla conoscenza dell'intimazione da parte del destinatario (Cass. VI, n. 26539/2017). Si rammenti che l'introduzione della lite non richiede il preventivo obbligatorio esperimento del tentativo di conciliazione (art. 5 d.lgs. n. 28/2010). È stato recentemente ricordato che le cause di risoluzione di un contratto di locazione per inadempimento del conduttore debbono preesistere al momento in cui la controparte propone la domanda giudiziale, con la conseguenza che – per quanto sia consentito al giudice, in una considerazione unitaria della condotta della parte, trarre elementi circa la colpevolezza e la gravità dell'inadempimento dalla morosità che si sia protratta nel corso del giudizio – egli non può mai prescindere dall'indagine primaria sulla sussistenza dell'inadempimento al momento della domanda (Cass. n. 26493/2022). Ciò sta a confermare, per quanto interessa ai fini della redazione dell'atto, che anche nella citazione per convalida di sfratto per morosità il locatore deve dedurre una morosità di non scarsa importanza, nell'ottica della previsione degli artt. 1453-1455 c.c. Si è già detto in apertura che il Correttivo alla «Cartabia» ha modificato l'art. 658 c.p.c., aggiungendo, al primo comma, dopo le parole «al conduttore», le seguenti: «, all'affittuario di azienda, all'affittuario coltivatore diretto, al mezzadro o al colono». Si tratta di una novità desolante: a parte il fatto che il legislatore pare ignorare che ben oltre quarant'anni fa la legge ha disposto la conversione dei contratti di mezzadria e colonia parziaria, illo tempore esistenti, in contratti di affitto di fondo rustico, facendo altresì divieto di stipulazione di simili nuovi contratti (artt. 25 e 45 della l. n. 203/1982), è cosa nota che, secondo l'opinione largamente prevalente, il procedimento per convalida non ha più alcuno spazio applicativo in materia di contratti agrari, materia tutta regolata dalla apposita legislazione speciale. Quanto all'affitto di azienda, la scelta di estendere a tale contratto l'applicazione del procedimento per convalida è senz'altro opinabile. Si rinvia a quanto detto con riguardo al procedimento di finita locazione. |