Intimazione di licenza per cessazione del rapporto di locazione d'opera e contestuale citazione per la convalidaInquadramentoQuando il godimento dell'immobile non si fonda su un rapporto di locazione, ma è dato a corrispettivo anche parziale di una prestazione d'opera (es. rapporti di portierato, guardiania), l'intimazione di licenza o di sfratto con la contestuale citazione per la convalida può essere fatta, ai sensi dell'art. 659 c.p.c., quando il contratto viene a cessare per qualsiasi causa. Per il contributo unificato vedi quanto disposto dall'art. 14, d.P.R. n. 115/2002. FormulaTRIBUNALE DI [1] ... INTIMAZIONE DI LICENZA PER CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI PRESTAZIONE D'OPERA E CONTESTUALE CITAZIONE PER LA CONVALIDA [2] Il Sig. [3] ..., nato a ... il ... (C.F. [4] ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., [nella sua qualità di amministratore unico/legale rappresentante/titolare della società ..., con sede in ... ( ... ), via/p.za ..., C.F. ... P.I. ... )], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [5] ..., C.F. [6] ..., che [7] ... lo rappresenta e difende in forza di procura alle liti [8] ...; PREMESSO - è proprietario [9] dell'immobile situato in ..., via ..., n. ..., piano ..., interno ...; - tale immobile è stato concesso in godimento al Sig. ..., con contratto stipulato il ..., a parziale corrispettivo della sua prestazione d'opera di [10] ...; - il rapporto di prestazione d'opera cesserà alla data del ... per effetto di [11], sicché il prestatore è tenuto al rilascio dell'immobile concessogli in godimento; - la diffida [12] del ... al rilascio è risultata vana. TUTTO CIÒ PREMESSO INTIMA licenza per cessazione del rapporto di locazione d'opera descritto in premessa al Sig. ... diffidandolo a riconsegnare l'immobile libero e vuoto di persone e cose, e contestualmente, CITA il Sig. ..., residente in ..., via ..., n. ..., a comparire innanzi al Tribunale di ..., nei noti uffici di via/piazza ..., all'udienza del [13] ..., ore di rito, dinanzi al Giudice che verrà designato, con invito a costituirsi nel termine e nelle forme stabilite dalla legge e con avvertimento che se non comparisce o, comparendo, non si oppone, il Giudice convaliderà lo sfratto ai sensi dell'art. 663 c.p.c., e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato [14], per sentir accogliere le seguenti: CONCLUSIONI Voglia il Tribunale adito: - convalidare la licenza per cessazione del rapporto di locazione d'opera e, in caso di opposizione, emettere ordinanza provvisoria di rilascio ai sensi dell'art. 665 c.p.c.; - all'esito della trasformazione del rito, in applicazione dell'art. 667 c.p.c., dare atto dell'intervenuta cessazione del rapporto di prestazione d'opera e, per l'effetto, condannare la parte convenuta al rilascio [15] ; ― condannare l'intimato alle spese di lite. Ai sensi dell'art. 14, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara ai fini del versamento del contributo unificato per le spese di giustizia dichiara che il valore della presente causa è di Euro [16] ... Si offrono in comunicazione i seguenti documenti [17]: 1) copia del contratto di prestazione d'opera datato ...; 2) copia della seguente documentazione comprovante la cessazione del rapporto di prestazione d'opera ...; 3) copia della diffida del ... con ricevute di spedizione e di ricevimento. Luogo e data ... Firma Avv. ... ... 1. Competente è il tribunale del luogo in cui si trova l'immobile, ai sensi dell'art. 661 c.p.c. Esclusa ogni competenza del Giudice di pace. 2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp.att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 3. Il contenuto della citazione per convalida è disciplinato dall'art. 660 c.p.c., il quale, al comma 3, richiama l'art. 125 c.p.c., ove è tra l'altro stabilito che l'atto deve contenere l'indicazione delle parti. Si segnala qui che il c.d. Correttivo alla c.d. riforma «Cartabia» è intervenuto sulla norma in commento stabilendo che: «Il locatore può indicare nell'atto un indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, altrimenti l'opposizione prevista nell'articolo 668 e qualsiasi altro atto del giudizio gli sono notificati presso il procuratore costituito». 4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). 5. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis, d.P.R. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014. 6. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. 7. Si segnala qui che L'indicazione del numero di fax dell'avvocato era prevista, fino al c.d. «Correttivo» (d.lgs. n. 164/2024, in vigore dal 26 novembre 2024) alla c.d. riforma «Cartabia», dall'art. 125 c.p.c. L'obsoleta previsione è stata soppressa. 8. La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura. 9. Il contratto di locazione ha natura personale e, dunque, può essere stipulato non soltanto dal proprietario ma anche da chi ha la materiale disponibilità della cosa. L'atto è formulato nel modo indicato perché riflette l'ipotesi nella pratica più comune. 10. Il caso più comune, come si diceva in premessa, è quello dell'alloggio dato in godimento al portiere a fronte della sua attività lavorativa. Ma la disposizione si applica in ogni ipotesi in cui il godimento sia corrispettivo, anche parziale, di una prestazione d'opera. 11. Licenziamento, dimissioni, collocamento a riposo, risoluzione per inadempimento ecc. 12. Non v'è obbligo di diffidare il prestatore al rilascio prima del giudizio. Va inoltre tenuto presente che una preventiva diffida al rilascio non ha ragione di essere intimata in caso di licenza. 13. Il termine a comparire è fissato in 20 giorni dall'art. 660, comma 4 c.p.c. Il termine può essere in teoria abbreviato. 14. Va qui precisato che l'art. 660 c.p.c., che reca la «Forma dell'intimazione», non è stato toccato dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022: esso stabilisce che, in deroga alla previsione dettata dall'art. 163, n. 7 c.p.c., l'intimazione e citazione per la convalida deve contenere l'avviso all'intimato che se non compare, o comparendo non si oppone, lo sfratto è convalidato; tuttavia, ciò non può voler dire che nell'intimazione e citazione per la convalida debba essere contenuto per intero il nuovo avvertimento di cui all'art. 163 c.p.c. «che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato», dal momento che l'intimato, nel procedimento per convalida, fino a che non ha luogo la trasformazione del rito di cui all'art. 667 c.p.c., può comparire personalmente (art. 660, comma 6 c.p.c.) e non è sottoposto dunque all'onere di patrocinio; può discutersi se l'avviso concernente il gratuito patrocinio debba essere o no introdotto: ma, mentre un avviso «che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria» renderebbe nullo l'atto, l'avviso che la parte «può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato» può risultare al più superfluo, sicché si è preferito inserirlo nella formula. 15. Va omessa, in questo caso, la richiesta di fissazione del termine per l'esecuzione ai sensi dell'art. 56 della l. n. 392/1978, dal momento che esso non si applica al rapporto, non locatizio, di godimento corrispettivo di una prestazione d'opera. 16. I procedimenti di licenza e sfratto sono soggetti a contributo unificato ridotto alla metà. A tal fine il valore dei procedimenti di finita locazione si determina in base all'ammontare del canone per ogni anno, mentre quello dei procedimenti sfratto per morosità si determina in base all'importo della morosità intimata. 17. Il procedimento per convalida si fonda sul congegno della ficta confessio: se l'intimato compare, o comparendo non si oppone, si hanno per accertati i fatti dedotti dall'intimante a fondamento dell'intimazione, come descritti nell'atto. Ciò vuol dire che l'intimante non è tenuto, in questa fase, a fornire alcuna prova né, dunque, a produrre documenti. COMMENTOL'art. 659 c.p.c., sul quale è modellata la formula che precede, si riferisce ai rapporti che importano il godimento di un immobile come corrispettivo, anche parziale, di una prestazione d'opera. Il godimento dell'immobile non discende in questo caso da un contratto di locazione, ma costituisce elemento accessorio e secondario di un contratto di lavoro, fungendo da corrispettivo, anche parziale, della prestazione di opera (come avviene nel caso del portiere, del giardiniere o del guardiano), ed assicura al datore di lavoro un mezzo efficace per ottenere la sollecita riconsegna dell'immobile (che deve, di norma, essere assegnato ad altro lavoratore subentrante, per l'esplicazione del suo incarico), qualora il contratto venga a cessare per qualsiasi causa, consentendogli di intimare licenza (per l'ipotesi di scadenza futura del rapporto) ovvero sfratto (se l'estinzione si è già verificata) al prestatore d'opera, citandolo contestualmente per la convalida. La fattispecie si presenta in ogni altro caso in cui il godimento sia dato a corrispettivo di una prestazione lavorativa, come, ad esempio, nell'ipotesi in cui al prestatore sia riconosciuto, quale fringe benefit, il godimento di un alloggio (v. Cass. III, n. 3680/1984; Corte cost. n. 238/1975). Si ricorda che l'introduzione dei procedimenti per convalida di licenza o sfratto non richiede la previa istituzione del procedimento di mediazione, fino al mutamento del rito di cui all'art. 667 c.p.c., ex art. 5 d.lgs. n. 28/2010. |