Ricorso in opposizione di terzo ordinaria a convalida di licenza/sfrattoInquadramentoL'opposizione di terzo ordinaria (art. 404, comma 1 c.c.) può essere impiegata non soltanto per l'impugnazione delle sentenze, ma, grazie all'intervento della Consulta, anche delle ordinanze di convalida. L'opposizione è sottoposta al rito del lavoro e si propone dinanzi allo stesso giudice che ha emesso l'ordinanza impugnata. Per il contributo unificato, v. art. 14 d.P.R. n. 115/2002. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] RICORSO [2][3] IN OPPOSIZIONE DI TERZO ORDINARIA A CONVALIDA DI LICENZA/SFRATTO PER FINITA LOCAZIONE/MOROSITÀ [4] Il Sig. [5] ..., nato a ... il ... (C.F. [6] ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., [nella sua qualità di amministratore unico/legale rappresentante/titolare della Società ..., con sede in ... ( ... ), via/piazza ..., C.F. ... P.I. ... )], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [7] ..., C.F. [8] ..., che [9] lo rappresenta e difende in forza di procura alle liti ... [10] PREMESSO – con ordinanza del ... il Giudice Unico dell'intestato Tribunale ha convalidato la licenza/lo sfratto per finita locazione/morosità [11] intimata/o dal Sig. ... (C.F. ... ) nei confronti del Sig. ... (C.F. ... ) in relazione al contratto di locazione ad uso ... dell'immobile situato in ..., via ..., n. ..., piano ..., interno ...; – detta ordinanza di convalida pregiudica i diritti dell'esponente, essendo egli subentrato al conduttore nei cui confronti il provvedimento è stato pronunciato, anteriormente al provvedimento stesso, in forza di ... [12] ; – è necessario sospendere l'esecuzione dell'ordinanza di convalida opposta, potendo dalla sua esecuzione derivare all'esponente gravi ed irreparabili danni, trattandosi dell'immobile in cui l'opponente ha la propria abitazione primaria/esercita l'attività lavorativa [13] . TUTTO CIÒ PREMESSO PROPONE OPPOSIZIONE ai sensi dell'art. 404 c.p.c. e CHIEDE che la S.V. Ill.ma voglia, ai sensi dell'art. 447-bis c.p.c., fissare con decreto l'udienza di comparizione delle parti, con termine per la notificazione del ricorso e del decreto [14], per sentir accogliere le seguenti conclusioni: 1) preliminarmente sospendere l'esecuzione dell'ordinanza di convalida opposta ai sensi degli artt. 407 e 373 c.p.c.; 2) nel merito, dichiarare inefficace nei confronti dell'esponente la predetta ordinanza; 3) vinte le spese. Ai sensi dell'art. 14 d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara ai fini del versamento del contributo unificato per le spese di giustizia dichiara che il valore della presente causa è di Euro ... [15] . Si offrono in comunicazione i seguenti documenti [16]: 1) copia del contratto di locazione datato ... e registrato il ...; 2) .... Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. L'opposizione si propone dinanzi allo stesso ufficio giudiziario cui appartiene il giudice che ha pronunciato l'ordinanza di convalida. E ciò ai sensi dell'art. 405 c.p.c. 2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art.46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 3. L'opposizione di terzo ordinaria a convalida è da ritenere sottoposto al rito locatizio di cui all'art. 447-bis c.p.c. Non si rinvengono tuttavia decisioni di legittimità in tal senso. Il punto, in ogni caso, assume scarso rilievo nei riguardi dell'opposizione di terzo ordinaria, la quale non è sottoposta a termine, sicché non v'è il rischio che l'opponente incorra in decadenza per aver proposto l'impugnazione con citazione anziché con ricorso, restando soltanto al giudice di disporre la trasformazione del rito. 4. Cancellare ciò che non interessa. 5. Il contenuto della citazione per convalida è disciplinato dall'art. 660 c.p.c., il quale, al comma 3, richiama l'art. 125 c.p.c., ove è tra l'altro stabilito che l'atto deve contenere l'indicazione delle parti. 6. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio. 7. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase. 8. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. 9. Si segnala qui che l'indicazione del numero di fax dell'avvocato era prevista, fino al c.d. «Correttivo» (d.lgs. n. 164/2024, in vigore dal 26 novembre 2024) alla c.d. riforma «Cartabia», dall'art. 125 c.p.c. L'obsoleta previsione è stata soppressa. 10. La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura. 11. Cancellare ciò che non interessa. 12. Il caso statisticamente più comune di ordinanza di convalida tale da pregiudicare i diritti del terzo è quello dell'ordinanza di convalida pronunciata nei confronti dell'originario conduttore nonostante l'immobile, locato ad uso abitativo, sia stato assegnato al coniuge di lui, in sede di separazione ovvero di divorzio, ai sensi dell'art. 6 della l. n. 392/1978. Altre ipotesi ricorrenti, nel campo delle locazioni non abitative sono quelle della cessione del contratto, ex art. 36, e della successione, ex art. 37 della stessa legge. La formula è predisposta in tal senso e va ovviamente adattata alle circostanze del caso. 13. Cancellare l'ipotesi che non interessa ed illustrare in modo adeguato le ragioni giustificatrici dell'istanza di sospensiva. 14. Si rammenti che nel procedimento di opposizione di terzo sono litisconsorti necessari tutti coloro i quali hanno partecipato al giudizio a quo: vanno dunque chiamati in causa non soltanto il locatore, ma anche il conduttore nei cui confronti l'ordinanza di convalida è stata pronunciata. 15. I procedimenti di licenza e sfratto sono soggetti a contributo unificato ridotto alla metà. A tal fine il valore dei procedimenti di finita locazione si determina in base all'ammontare del canone per ogni anno, mentre quello dei procedimenti sfratto per morosità si determina in base all'importo della morosità intimata. 16. L'applicabilità del rito locatizio comporta la soggezione del ricorrente alle preclusioni dettate dal c.d. rito del lavoro, sicché occorre che produzioni documentali e deduzioni istruttorie siano integralmente effettuate già col ricorso. COMMENTOL'opposizione di terzo di cui all'art. 404 c.p.c. è mezzo di impugnazione che si differenzia dagli altri per il fatto che la legittimazione ad impugnare spetta non già a colui che, avendo rivestito la qualità di parte nel precedente grado, sia rimasto soccombente, ma a terzi rispetto al precedente giudizio. L'opposizione di terzo è ammessa anche nei riguardi di alcuni provvedimenti diversi dalla sentenza, ed in particolare contro l'ordinanza per convalida di sfratto, a seguito dell'intervento della Corte costituzionale. Potendo essere proposta contro provvedimenti passati in giudicato, l'opposizione di terzo è considerata impugnazione straordinaria. L'art. 404 c.p.c. pone due distinte previsioni, quella dettata al comma 1 concernente l'opposizione ordinaria o semplice, qualora la decisione impugnata pregiudichi i diritti dei terzi, e quella dettata al comma 2 concernente l'opposizione revocatoria, nell'ipotesi in cui la pronuncia impugnata sia l'effetto del dolo o della collusione delle parti a danno di determinati terzi. L'opposizione, che si propone allo stesso ufficio giudiziario che ha emesso la decisione impugnata, non è sottoposta ad un termine di decadenza nel primo caso (opposizione ordinaria), mentre è soggetta ad un termine perentorio breve, che decorre dalla scoperta del dolo o della collusione, nel secondo caso (opposizione revocatoria) (Cass. n. 466/2014; Cass. n. 24721/2009). Il procedimento si svolge in contraddittorio tra il terzo e le parti del giudizio conclusosi con la sentenza impugnata e si articolano in una duplice fase rescindente e rescissoria, l'una concernente la verifica delle condizioni dell'opposizione del tipo prospettato, l'altra concernente la sussistenza del diritto fatto valere dal terzo. All'esito dell'impugnazione è pronunciata la sentenza soggetta alle stesse impugnazioni proponibili avverso la sentenza opposta. |