Atto di citazione introduttivo del giudizio di merito a seguito di sequestro giudiziarioInquadramentoLe misure cautelari conservative, come i sequestri, perdono efficacia se entro il termine previsto dall'art. 669-nonies, primo comma, c.p.c. non è promosso il correlato giudizio di merito. Nel quadro del nuovo assetto del procedimento cautelare uniforme delineato dal d.l. n. 35/2005 conv. in l. n. 80/2005, i sequestri rappresentano una tipica misura conservativa. Infatti, le recenti modifiche che hanno interessato il procedimento cautelare, in particolare l'art. 669-octies c.p.c., che ha reciso il nesso di strumentalità necessaria tra la tutela cautelare e la tutela di merito, non hanno toccato la materia dei sequestri, i quali rientrano quindi tra le misure conservative – le quali cristallizzano una determinata situazione fattuale o giuridica per evitare che, nel tempo occorrente per lo svolgimento del giudizio a cognizione piena, tale situazione si modifichi irreversibilmente – e non tra quelle anticipatorie, per le quali, invece l'art. 669-octies c.p.c. ha previsto la facoltatività dell'inizio del giudizio di merito. Pertanto il giudizio di merito deve essere necessariamente introdotto al fine di evitare l'inefficacia del provvedimento concesso. Quindi, il giudice con l'ordinanza di accoglimento del ricorso cautelare ante causam deve fissare un termine perentorio non superiore a 60 giorni per l'inizio del giudizio di merito e se il giudice non fissa alcun termine il giudizio di merito deve essere iniziato in ogni caso entro 60 giorni. In effetti, ai sensi dell'art. 669-novies c.p.c. l'ordinanza che ha accolto il ricorso cautelare diventa inefficace se la causa di merito non viene iniziata nel termine perentorio fissato dal giudice o dalla legge ovvero se il giudizio di merito si estingue. Il contributo unificato è dovuto in ragione del valore della causa, ai sensi dell'art. 13, comma 1, d.P.R. 115/2002. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ATTO DI CITAZIONE [2] PER il Sig. [3] ..., nato a ... il ... (C.F. [4] ... ), residente in ..., via/ piazza ... n. ... e per il Sig. ..., nato a ... il ... (C.F. ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ... (oppure) [la Società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/piazza ... n. ..., C.F. ... P.I. ... ) [5], elettivamente domiciliati in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. [6] ..., che li rappresenta e difende giusta procura alle liti allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.[7]. Per le notificazioni e comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'Avv. ... indica l'indirizzo PEC .... -attori- CONTRO Il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., -convenuto- NONCHÉ CONTRO La Sig.ra ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. ..., -convenuta- PREMESSO CHE [8] IN FATTO – Con ricorso ex art. 670 c.p.c. depositato il ... (R.G. n. ... ) l'odierno attore ricorreva al Tribunale di ... evocando il Sig. ... e la Sig.ra ... per ivi sentir: “- in via principale inaudita altera parte, ex art. 669-sexies c.p.c. – ovvero, in subordine, previa fissazione dell'udienza per la comparizione delle parti in contraddittorio, autorizzare il sequestro dei beni ereditari ... dichiarandosi sin d'ora disponibile a rendersi custode giudiziario del bene medesimo e a versare cauzione se richiesto fissando ex art. 669-octies c.p.c., il termine per l'instaurazione del giudizio di merito; con condanna dei resistenti al pagamento delle spese, diritti e onorari del presente procedimento, oltre IVA e CPA come per legge”. – A sostegno della propria domanda gli odierni attori esponevano in fatto: 1. In seguito al decesso del Sig. ... avvenuto in data ... nell'ultimo domicilio in ... i ricorrenti, il Sig. ... e la Sig.ra ... sono comproprietari per la quota indivisa di un quarto dei seguenti beni immobili: 2. appartamento sito in ... alla via ... n. ... censito al NCEU ... particella ... sub. ... (doc. 1); 3. appartamento sito in ... alla via ... n. ... censito al NCEU ... particella ... sub. ... (doc. 2); 4. peraltro nell'appartamento sito in ... si trovano all'interno beni mobili di ingente valore che si indicano di seguito: ... (doc. 3); 5. orbene, i predetti appartamenti sono attualmente occupati dai resistenti. In particolare la Sig.ra ... occupa sin dal ... l'immobile sito in ..., mentre il Sig. ... occupa l'immobile sito in dal ...; 6. entrambi i resistenti versano in precarie condizioni economiche atteso che ... (doc. 4); 7. pertanto, sussiste la necessità urgente di provvedere alla custodia dei beni immobili suindicati, anche in considerazione del concreto pericolo di dispersione relativo ai beni mobili di ingente valore che verosimilmente si trovano all'interno degli stessi, i quali risultano ancora essere nell'esclusivo godimento dei resistenti. – Nel giudizio n. ... R.G. si costituivano gli odierni convenuti deducendo l'assenza del pericolo, nonché l'inammissibilità dell'istanza di sequestro giudiziario per .... – Il giudice, verificata la regolarità del contraddittorio ed espletata la sommaria istruttoria, con ordinanza del ..., comunicata il ..., autorizzava il richiesto sequestro richiesto. – Si rende necessario introdurre il presente giudizio di merito al fine di ottenere in via ordinaria lo scioglimento della comunione ereditaria e la divisione dei beni in comunione nonché per il risarcimento del danno conseguente al mancato godimento da parte degli attori dei cespiti immobiliari a causa dell'esclusiva occupazione degli stessi da parte dei convenuti, per i seguenti motivi in DIRITTO [9] 1) ...; 2) .... Tutto ciò premesso, il Sig. ... e il Sig. ..., come sopra rappresentati, difesi e domiciliati, CITANO Il Sig. ... e la Sig. ... a comparire dinanzi al Tribunale di ... all'udienza che sarà tenuta il ... ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite all'art. 166 c.p.c. ed a comparire all'udienza suddetta dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con l'espresso avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c., che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 c.p.c. o da leggi speciali, e che, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, e che la mancata comparizione comporterà la prosecuzione del processo in loro declaranda contumacia [10], per ivi sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI [11] Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti: Dichiarare la divisione giudiziale degli immobili in premessa descritti previa determinazione della loro consistenza attuale, attribuendo ad ognuno dei compartecipi la parte corrispondente alla propria quota ideale, secondo un progetto divisionale predisposto con l'ausilio di un Consulente Tecnico d'Ufficio da nominarsi; Accertare e dichiarare l'occupazione dei predetti immobili da parte dei convenuti dal ... al ... e, per l'effetto, condannare gli stessi al risarcimento del danno in favore degli attori derivante dal mancato godimento degli immobili stessi a causa dell'esclusiva occupazione da parte dei convenuti; Con vittoria di spese, anche relative alla pregressa fase cautelare [12]. *** IN VIA ISTRUTTORIA [13] Si chiede acquisirsi fascicolo d'ufficio del procedimento cautelare ex art. 670 c.p.c. di cui al n. ... R.G. Trib. .... Si deposita copia dei seguenti documenti, con riserva di ulteriori produzioni ed articolazioni di richieste istruttorie: 1. fascicolo di parte attrice nel proc. n. ... R.G. 2. ordinanza del ... emessa dal Trib. di ... all'esito del proc. n. ... R.G. *** Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [14] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [15] pari ad Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge [16]] 1. L'indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta prevista dall'art. 163, comma 3, n. 1 costituisce uno dei requisiti della vocatio in ius. 2. In virtù dell'art. 3 d.m. n. 110/2023, l'estensione massima dell'atto di citazione è di 80.000 caratteri. 3. L'art. 163, comma 3, n. 2 c.p.c. prevede un altro requisito della vocatio in ius che è quello relativo all'indicazione delle parti, cioè dell'attore e del convenuto (o dei convenuti). 4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). 5. Se si tratta di persona giuridica occorre indicare il nome del legale rappresentante pro tempore, la sede legale e il codice fiscale e/o il numero di partita IVA. 6. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. 7. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 6 c.p.c. è necessaria l'indicazione della procura; tuttavia la sua omissione non rientra tra le violazioni cui, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., il legislatore ha riconnesso la sanzione della nullità. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. Ai fini del deposito telematico dell'atto introduttivo si può indicare la seguente dicitura: “giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.”. Tale formula attestta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. (introdotto dall'art. 4 comma 12 del d.lgs. n. 149/2022, come modificato dal d.l. n. 13/2023) che al suo comma 1 così dispone «Il deposito degli atti processuali e dei documenti, ivi compresa la nota di iscrizione a ruolo, da parte del pubblico ministero, dei difensori e dei soggetti nominati o delegati dall'autorità giudiziaria ha luogo esclusivamente con modalità telematiche. Con le stesse modalità le parti depositano gli atti e i documenti provenienti dai soggetti da esse nominati. Il giudice può ordinare il deposito di copia cartacea di singoli atti e documenti per ragioni specifiche». 8. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4, l'atto di citazione deve contenere l'esposizione, in modo chiaro e specifico (come aggiunto dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022), dei fatti costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni. Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 9. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4, l'atto di citazione deve contenere l'esposizione, in modo chiaro e specifico (come aggiunto dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022), degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni. Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 10. L'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione-trattazione e l'invito a costituirsi contenuti nel n. 7 dell'art. 163, comma 3, c.p.c. costituiscono requisiti della vocatio in ius. 11. Altro requisito dell'edictio actionis è racchiuso nell'art. 163, comma 3, n. 3 il quale prevede che debba essere identificata la «cosa oggetto della domanda», espressione da intendersi sia sotto il profilo formale, come provvedimento giurisdizionale richiesto al giudice (petitum immediato), sia sotto l'aspetto sostanziale come bene della vita di cui si chiede il riconoscimento (petitum mediato). 12. L'ordinanza di accoglimento emessa all'esito della fase cautelare, ove si tratti di provvedimento a strumentalità c.d. forte, non contiene - a differenza dell'ordinanza di rigetto - la condanna della controparte alle spese, ma deve rinviare la liquidazione delle stesse alla successiva fase di merito. 13. Le deduzioni istruttori, e pur previste nell'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. non costituiscono un elemento dell'atto di citazione previsto a pena di nullità, essendo previste le apposite memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. 14. La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2, d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». Orbene, l'art. 13, comma 6 del medesimo decreto prevede la conseguenza dell'omissione della predetta dichiarazione di valore affermando che «Se manca la dichiarazione di cui all'art. 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lett. g) ... »; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato. 15. Il contributo unificato è dovuto nella misura prevista dall'art. 13 comma 1 d.P.R. n. 115/2002 e ss.mm.ii. Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis d.P.R. n. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13 comma 1 lett. a) d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'art. 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005». 16. La riforma attuata con il d.lgs. n. 149/2022 ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. CommentoCome anticipato, al fine di evitare che la misura cautelare del sequestro perda la propria efficacia, sarà necessario instaurare il giudizio di merito nel termine perentorio assegnato dal giudice o fissato dalla legge (art. 669-octies, commi 1 e 2, c.p.c.). Il suddetto termine decorre dalla data dell'udienza nella quale è stata pronunciata l'ordinanza di accoglimento del ricorso, oppure dalla sua comunicazione alle parti, qualora l'ordinanza sia stata pronunciata fuori dall'udienza. In ogni caso il termine assegnato dal giudice deve essere tale da consentire in concreto il rispetto dei tempi necessari per espletare le formalità necessarie a dare inizio al giudizio di merito. L'inizio del giudizio di merito coincide con la notifica dell'atto di citazione, la quale deve essere fatta al convenuto nel suo domicilio reale e non al difensore da lui nominato nel procedimento cautelare (Cass. I, n. 2642/1993); tuttavia si segnala che la procura rilasciata per la fase cautelare che contenga l'elezione di domicilio presso il difensore, l'indicazione di sua validità oltre la fase cautelare, nonché la menzione delle fasi di opposizione e di esecuzione successive al provvedimento urgente, soddisfa, secondo Cass. n. 3794/2002 l'esigenza che è alla base dell'art. 141 c.p.c., il quale individua nella volontà della parte la fonte della legittimità di un'elezione di domicilio che vada oltre la fase processuale nella quale viene compiuta. |