Atto di citazione introduttivo del giudizio di merito a seguito di sequestro giudiziario di quote sociali

Rosaria Giordano
Vincenza Di Cristofano

Inquadramento

La formula è esemplificativa dell'introduzione del giudizio di merito a seguito della concessione ante causam della misura cautelare conservativa del sequestro giudiziario di quote sociali.

Il contributo unificato è dovuto in ragione del valore della causa ai sensi dell'art. 13, comma 1, d.P.R. n. 115/2002 e ss.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

ATTO DI CITAZIONE

PER

il Sig. [2] ..., nato a ... il ... (C.F. [3] ... ), residente in ..., via/piaz za ... n. ... e per il Sig. ..., nato a ... il ... (C.F. ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ... (oppure) [la Società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/piazza ... n. ..., C.F. ... P.I. ... ) [4], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. [5] ..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.[6]. Per le notificazioni e comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'Avv. ... indica l'indirizzo PEC ....

-attore-

CONTRO

La Società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/piazza ... n. ..., C.F. ... P.I. ...

-convenuta-

PREMESSO CHE [7]

IN FATTO

– Con ricorso ex art. 670 c.p.c. depositato il ... (R.G. n. ... ) l'odierno attore ricorreva al Tribunale di ... evocando la Società ... per ivi sentir:

“- dapprima inaudita altera parte, ex art. 669-sexies c.p.c. – ovvero, in subordine, previa fissazione dell'udienza per la comparizione delle parti in contraddittorio, autorizzare il sequestro giudiziario delle predette quote sociali dichiarandosi sin d'ora disponibile a rendersi custode giudiziario del bene medesimo e a versare cauzione se richiesto fissando ex art. 669-octies c.p.c., il termine per l'instaurazione del giudizio di merito”.

– A sostegno della propria domanda la ricorrente esponeva in fatto:

1. Con contratto di cessione di azioni sottoscritto in data ... dinanzi al Notaio in ... Dott. ..., Rep. ..., Racc. ..., la Società ... acquistava dai ricorrenti la piena proprietà delle loro quote pari a ... del capitale sociale della Società ... (C.F. ... ).

2. Il prezzo della cessione veniva convenuto in Euro ..., da pagarsi in due rate dell'importo di Euro ... ciascuna, la prima con scadenza il ... e la seconda con scadenza il ....

3. Il contratto di cessione suindicato prevedeva tuttavia che la titolarità di dette quote si trasferisse con l'integrale pagamento del prezzo, mentre veniva concordato l'immediato esercizio dei diritti sociali da parte della Società ... connessi alle quote.

4. Per garantire l'impegno al pagamento del prezzo della cessione da parte della Società ... la Società ... prestava garanzia fideiussoria in favore dei ricorrenti.

5. Nonostante numerosi tentativi bonaria tutt'oggi il la Società ... non ha provveduto al pagamento del prezzo della suddetta compravendita.

6. Si evidenzia, inoltre, che la predetta fideiussione sarebbe inefficace atteso che la stessa era sospensivamente condizionata alla prestazione da parte del debitore Società ... di equivalente garanzia ipotecaria in favore del fideiussore.

7. Ciononostante la Società ... sta continuando ad esercitare i diritti sociali connessi alle quote oggetto di cessione in maniera sconsiderata tant'è vero che ....

8. Sussiste quindi concreto pericolo di un grave e irreparabile danno.

Con decreto del ... il Giudice designato Dott. ... fissava per la comparizione delle parti davanti a davanti sé l'udienza del ... assegnando termine fino al ... per la notifica del ricorso e del pedissequo decreto.

– Nel giudizio n. ... R.G. si costituiva la Società ... deducendo l'assenza del pericolo, nonché l'inammissibilità dell'istanza di sequestro giudiziario per quote di una società a responsabilità limitata.

– Il giudice, verificata la regolarità del contraddittorio ed espletata la sommaria istruttoria, con ordinanza del ..., comunicata il ..., autorizzava il richiesto sequestro.

– Si rende necessario introdurre il presente giudizio di merito al fine di ottenere in via ordinaria la risoluzione del contratto di cessione di quote per inadempimento della Società ... nonché per il conseguente risarcimento del danno, per i seguenti motivi in

DIRITTO [8]

1) ...;

2) ....

Tutto ciò premesso, il Sig. ... e il Sig. ..., come sopra rappresentati, difesi e domiciliati,

CITANO

la Società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., a comparire dinanzi al Tribunale di ... all'udienza che sarà tenuta il ... ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite all'art. 166 c.p.c. ed a comparire all'udienza suddetta dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con l'espresso avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c., che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 c.p.c. o da leggi speciali, e che, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, e che la mancata comparizione comporterà la prosecuzione del processo in sua declaranda contumacia [9], per ivi sentire accogliere le seguenti

CONCLUSIONI [10]

Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti:

Accertato e dichiarato l'inadempimento al contratto di cessione di quote del ..., pronunciare la risoluzione dello stesso e, per l'effetto, condannare la Società ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, al risarcimento del danno subito.

Con vittoria di spese anche relative alla pregressa fase cautelare [11].

***

In via istruttoria [12]

Si chiede acquisirsi fascicolo d'ufficio del procedimento cautelare ex art. 670 c.p.c. di cui al n. ... R.G. Trib. ....

Si deposita copia dei seguenti documenti, con riserva di ulteriori produzioni ed articolazioni di richieste istruttorie:

1. fascicolo di parte attrice nel proc. n. ... R.G.

2. ordinanza del ... emessa dal Trib. di ... all'esito del proc. n. ... R.G.

***

Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [13] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [14] pari ad Euro ....

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

[atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge [15]]

1. Il giudice competente dovrebbe essere stato individuato già nella fase cautelare ante causam, stante la regola di coincidenza del giudice della cautela e del merito ai sensi dell'art. 669-ter c.p.c. L'indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta prevista dall'art. 163, comma 3, n. 1 costituisce uno dei requisiti della vocatio in ius.

2. L'art. 163, comma 3, n. 2 c.p.c. prevede un altro requisito della vocatio in ius che è quello relativo all'indicazione delle parti, cioè dell'attore e del convenuto (o dei convenuti).

3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011).

4. Se si tratta di persona giuridica occorre indicare il nome del legale rappresentante pro tempore, la sede legale e il codice fiscale e/o il numero di partita IVA.

5. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c.

6. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 6 c.p.c. è necessaria l'indicazione della procura; tuttavia la sua omissione non rientra tra le violazioni cui, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., il legislatore ha riconnesso la sanzione della nullità. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. Ai fini del deposito telematico dell'atto introduttivo i può indicare la seguente dicitura: “giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.”.

7. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere l'esposizione, in modo chiaro e specifico (come aggiunto dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022), dei fatti costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni. Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio.

8. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere l'esposizione, in modo chiaro e specifico (come aggiunto dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022), degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni. Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio

9. L'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione-trattazione e l'invito a costituirsi contenuti nel n. 7 dell'art. 163, comma 3, c.p.c. costituiscono requisiti della vocatio in ius.

10. Altro requisito dell'edictio actionis è racchiuso nell'art. 163, comma 3, n. 3 il quale prevede che debba essere identificata la «cosa oggetto della domanda», espressione da intendersi sia sotto il profilo formale, come provvedimento giurisdizionale richiesto al giudice (petitum immediato), sia sotto l'aspetto sostanziale come bene della vita di cui si chiede il riconoscimento (petitum mediato).

11. L'ordinanza di accoglimento emessa all'esito della fase cautelare non contiene, avente ad oggetto un provvedimento a strumentalità c.d. forte, a differenza dell'ordinanza di rigetto, la condanna della controparte alle spese, ma deve rinviare la liquidazione delle stesse alla successiva fase di merito.

12. Le deduzioni istruttorie pur previste nell'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. non costituiscono un elemento della citazione previsto a pena di nullità, essendo previste le apposite memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c.

13. La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2, d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». L'art. 13, comma 6 del medesimo decreto prevede la conseguenza dell'omissione della predetta dichiarazione di valore affermando che «Se manca la dichiarazione di cui all'art. 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lett. g) ... »; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato.

14. Il contributo unificato è dovuto nella misura prevista dall'art. 13, comma 1, d.P.R. n. 115/2002 e ss. Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis d.P.R. n. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13 comma 1 lett. a) d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'art. 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005».

15. La riforma attuata con il d.lgs. n. 149/2022 ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c.

Commento

Il sequestro giudiziario rientra tra le misure cautelari cd. a strumentalità forte per le quali, anche dopo la riforma ormai risalente alla l. n. 80/2005 che ha previsto la possibilità per alcuni provvedimenti cautelari di restare efficaci indipendentemente dall'instaurazione del giudizio di merito, è necessario, onde evitare che le stesse divengano inefficaci incardinare il giudizio di merito entro il termine di sessanta che decorre dalla data dell'udienza nella quale è stata pronunciata l'ordinanza di accoglimento del ricorso, oppure dalla sua comunicazione alle parti, qualora l'ordinanza sia stata pronunciata fuori dall'udienza. In ogni caso il termine assegnato dal giudice deve essere tale da consentire in concreto il rispetto dei tempi necessari per espletare le formalità necessarie a dare inizio al giudizio di merito. L'inizio del giudizio di merito coincide con la notifica dell'atto di citazione, la quale deve essere fatta al convenuto nel suo domicilio reale e non al difensore da lui nominato nel procedimento cautelare (Cass. I, n. 2642/1993); tuttavia si segnala che la procura rilasciata per la fase cautelare che contenga l'elezione di domicilio presso il difensore, l'indicazione di sua validità oltre la fase cautelare, nonché la menzione delle fasi di opposizione e di esecuzione successive al provvedimento urgente, soddisfa, secondo Cass. n. 3794/2002 l'esigenza che è alla base dell'art. 141 c.p.c., il quale individua nella volontà della parte la fonte della legittimità di un'elezione di domicilio che vada oltre la fase processuale nella quale viene compiuta.

Nell'ipotesi di rito cd. da ricorso (per esempio, controversia in materia di lavoro e previdenza o in materia locatizia) il rispetto del predetto termine di sessanta giorni deve invece essere vagliato con riferimento al momento del deposito del ricorso (v. art. 39, comma 3, c.p.c.).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario