Ricorso per sequestro conservativo ante causam

Rosaria Giordano
Vincenza Di Cristofano

Inquadramento

Il sequestro al pari degli altri procedimenti cautelari è uno strumento con il quale la parte chiede la tutela provvisoria ed immediata di un suo diritto, che il sequestro ha il compito di garantire ed assicurare. Il sequestro conservativo consiste in una misura concernente i diritti di credito e finalizzata, giusta il combinato disposto degli artt. 671 c.p.c. e 2905 c.c., alla tutela della garanzia patrimoniale di cui all'art. 2740 c.c. In sostanza, mentre il sequestro conservativo garantisce la realizzazione non solo del generico diritto ad una prestazione pecuniaria ma di ogni diritto suscettibile di essere convertito in una somma di denaro, perseguendo tale finalità con l'anticipare nel tempo gli effetti esecutivi della condanna (cioè la possibilità di procedere all'esecuzione forzata ex art. 686 c.p.c.), il sequestro giudiziario assicura la realizzazione di pretese dirette al conseguimento della proprietà o del possesso di una cosa con l'anticipare del pari nel tempo gli effetti esecutivi della relativa condanna.

L'esemplificazione proposta riguarda un ricorso cautelare proposto prima dell'introduzione (necessaria a pena di inefficacia della misura, avendo la stessa carattere conservativo) del giudizio di merito.

Il contributo unificato è ridotto alla metà ai sensi dell'art. 13, comma 3, d.P.R. n. 115/2002 e ss.mm.ii.

Formula

TRIBUNALE [1] DI ... [2]

RICORSO EX ART. 671 C.P.C.ANTE CAUSAM

PER

il Sig. ... [3], nato a ... il ... (C.F.: ... [4]), residente in ..., via/piazza ... n. ..., (oppure) [la Società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/p.za ... n. ..., C.F.: ... IVA: ... ) [5]], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ... [6], che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.[7]. Per le comunicazioni riguardanti il presente procedimento l'Avvocato ... indica l'indirizzo PEC ....

-ricorrente-

CONTRO

Il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. ...,

-resistente-

PREMESSO CHE

IN FATTO

(Illustrazione dei fatti in maniera analitica [8]):

- Il Sig. ... [9] in data ... stipulava con il Sig. ... un contratto preliminare, registrato presso l'Ufficio del Registro di ... in data ... (doc. 1);

- Inforza di tale contratto il Sig. ... si è obbligato a vendere entro e non oltre il ... al ricorrente l'immobile costituito da ... sito in ..., via ..., n. ..., percependo, a titolo di caparra confirmatoria la somma di ... Euro;

- Vani sono stati i solleciti e la diffida notificata a mezzo ufficiale giudiziario per indurre ... ad effettuare il rogito (doc. 2);

- Che il ricorrente intende agire giudizialmente nei confronti di ... ex art. 2932 c.c. per ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso;

- Nel frattempo, il resistente ha messo nuovamente in vendita il predetto immobile (doc. 3);

- Risulta, quindi, necessario ed urgente provvedere al sequestro conservativo dell'immobile del debitore nell'attesa di ottenere il provvedimento ex art. 2932 c.c., anche per i seguenti motivi

IN DIRITTO

Esposizione dell'oggetto, delle ragioni della domanda e delle conclusioni con particolare riguardo all'indicazione del [10] :

1) Fumus boni iuris[11].

2) Periculum in mora[12].

Tutto ciò premesso, il Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato,

RICORRE

all'Ecc.mo Tribunale Ordinario di ... affinché ai sensi dell'art. 671 c.p.c., rigettata ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione, Voglia:

- dapprima inaudita altera parte, ex art. 669-sexies c.p.c.[13].

- ovvero, in subordine, previa fissazione dell'udienza per la comparizione delle parti in contraddittorio [14], autorizzare [15] il sequestro dell'immobile [16] costituito da ... sito in ..., via ..., n. ... del debitore fissando ex art. 669-octies c.p.c., il termine per l'instaurazione del giudizio di merito [17].

IN OGNI CASO

- con condanna di ... al pagamento delle spese, diritti e onorari del presente procedimento, oltre IVA e CPA come per legge [18].

***

In via istruttoria

Si deposita copia dei seguenti documenti, con riserva di ulteriori produzioni ed articolazioni di richieste istruttorie:

1. ...;

2. ....

Si indicano, di seguito, i sommari informatori che l'Ecc.mo Tribunale, nella Sua discrezionalità, potrà ascoltare per meglio comprendere i fatti descritti, così come articolati in premessa, qui integralmente riportati:

- Sig. ..., residente in ... alla via ... n. ...;

- Sig. ..., residente in ... alla via ... n. ....

***

Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [19] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [20] pari ad Euro ....

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

[atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] [21]

1. La competenza spetta al tribunale in composizione monocratica.

2. Ai sensi dell'art. 669-ter c.p.c. prima dell'inizio della causa di merito la domanda si propone al Giudice competente a conoscere del merito (secondo i normali criteri della materia, del valore e del territorio).

3. L'art. 669-bis c.p.c. dispone che «L'istanza si propone con ricorso ... » richiamando, per il contenuto dello stesso, quanto disposto dall'art. 125 c.p.c., ove è tra l'altro stabilito che l'atto deve contenere l'indicazione delle parti.

4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv., con modif., nella l. n. 111/2011).

5. Se si tratta di persona giuridica occorre indicare il nome del legale rappresentante pro tempore, la sede legale e il codice fiscale e/o il numero di partita Iva.

6. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione sopra citata.

7. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. Ai fini del deposito telematico dell'atto introduttivo (art. 16-bis, comma 1-bis, d.l. n. 179/2012, ora abrogato) si può indicare la seguente dicitura: “giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.”. Tale formula attesta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. (introdotto dall'art. 4, comma 12 del d.lgs. n. 149/2022, come da ultimo modificato dal d.l. n. 13) che al suo comma 1 così dispone «Il deposito degli atti processuali e dei documenti, ivi compresa la nota di iscrizione a ruolo, da parte del pubblico ministero, dei difensori e dei soggetti nominati o delegati dall'autorità giudiziaria ha luogo esclusivamente con modalità telematiche. Con le stesse modalità le parti depositano gli atti e i documenti provenienti dai soggetti da esse nominati. Il giudice può ordinare il deposito di copia cartacea di singoli atti e documenti per ragioni specifiche».

8. Ai sensi dell'art. 125 c.p.c. il ricorso deve contenere, inter alia, le ragioni della domanda, cioè l'esposizione analitica dei fatti posti a fondamento della stessa.

9. La legittimazione a chiedere il sequestro conservativo spetta solo a chi sia titolare di un credito attuale, ancorché non esigibile (Cass. civ. I, n. 864/1994).

10. Ai sensi dell'art. 125 c.p.c. il ricorso deve contenere l'indicazione del tipo di provvedimento richiesto (petitum) nonché l'esposizione dei fatti costitutivi del diritto fatto valere con il ricorso (causa petendi). La domanda deve contenere, altresì, l'indicazione dei presupposti dell'azione cautelare (i.e. fumus boni iuris e periculum in mora), così che la carenza anche di uno solo dei due presupposti impedisce la concessione della misura cautelare (Cass. I, n. 8729/1997).

11. È rappresentato dalla probabile esistenza del credito, nel senso che è non è necessario che il credito presenti gli stessi caratteri del titolo esecutivo (certo, liquido ed esigibile), essendo invece sufficiente che il creditore si presenti al Giudice come creditore inducendolo a ritenerlo ragionevolmente tale alla stregua di una delibazione sommaria (verosimiglianza), restando riservato al successivo giudizio di merito ogni accertamento in ordine alla effettiva sussistenza e all'ammontare del credito.

12. Il periculum in mora si concreta nel timore di perdere la garanzia del proprio credito; lo stesso può essere desunto sia da elementi obiettivi concernenti la capacità patrimoniale del debitore in rapporto all'entità del credito, sia da elementi soggettivi desumibili da un comportamento del debitore tale da lasciare presumere che egli, al fine di sottrarsi all'adempimento, ponga in essere atti tali da rendere verosimile l'eventuale deprezzamento del suo patrimonio, sottraendolo all'esecuzione forzata, non essendo quindi necessario che il pericolo consista in un depauperamento in atto del patrimonio del debitore (Cass. III, n. 2081/2002). Un'ipotesi particolarmente discussa riguarda il caso dei condebitori solidali, ovvero se il periculum in mora vada accertato solo nei confronti del condebitore contro cui si agisce o nei confronti di tutti.

13. Ai sensi del comma 2 dell'art. 669-sexies c.p.c. il Giudice può decidere il ricorso cautelare con decreto motivato senza ascoltare le ragioni del soggetto nei cui confronti è richiesto il provvedimento. Questa modalità di adozione del provvedimento cautelare viene seguita quando sussiste il rischio concreto che la controparte, informata del ricorso cautelare contro di lei, possa sottrarsi agli effetti del provvedimento stesso oppure quando l'adozione del provvedimento è così urgente da non lasciare nemmeno il tempo di notificare alla controparte il ricorso e il decreto di fissazione udienza.

14. Depositato il ricorso il Giudice può decidere dopo aver instaurato il contraddittorio (art. 101 c.p.c.) tra le parti (art. 669-sexies, comma 1, c.p.c.). In tal caso il Giudice, depositato il ricorso fissa la data dell'udienza in cui le parti dovranno comparire e dispone la notifica alla controparte del ricorso e del decreto.

15. Il provvedimento che dispone il sequestro conservativo non individua i singoli beni sui quali la misura andrà eseguita, ma autorizza il sequestrante ad agire in via cautelare entro un determinato limite sui beni del debitore, la cui individuazione sarà effettuata nella fase attuativa del creditore stesso.

16. Indicazione dell'oggetto della misura cautelare richiesta. L'art. 671 c.p.c., con l'inclusione tra i beni sottoponibili a sequestro conservativo anche degli immobili (esclusi dalla legislazione previgente) ha istituito un parallelismo tra l'ambito di applicazione oggettiva della misura cautelare e l'espropriazione forzata. Pertanto, possono essere sottoposti a sequestro conservativo anche i titoli di credito, nonché i beni comuni indivisi. Sono invece insequestrabili i beni che l'art. 545 c.p.c. definisce impignorabili. Controversa è la sequestrabilità dell'azienda (cfr. Trib. Civitavecchia 18 luglio 2008; Cass. I, n. 8429/2000). Prevalente è, infine, la non assoggettabilità a sequestro conservativo dei beni oggetto di procedure concorsuali.

17. Nel caso di provvedimento di accoglimento, adottato ante causam, il Giudice deve assegnare alle parti un termine perentorio non superiore a sessanta per l'inizio del giudizio di merito e in mancanza di fissazione del termine da parte del Giudice, la causa di merito deve essere iniziata entro il termine perentorio di sessanta giorni. Nel caso in cui il giudizio di merito si estingua o non venga intrapreso il sequestro perde efficacia (art. 669-novies c.p.c.).

18. L'ordinanza di accoglimento non contiene, a differenza dell'ordinanza di rigetto, la condanna della controparte alle spese, ma deve rinviare la liquidazione delle spese alla successiva fase di merito.

19. La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2, d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». L'art. 13, comma 6 del medesimo decreto prevede la conseguenza dell'omissione della predetta dichiarazione di valore affermando che «Se manca la dichiarazione di cui all'art. 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lett. g) ... »; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato.

20. Il contributo unificato è ridotto alla metà ai sensi dell'art. 13, comma 3, d.P.R. n. 115/2002 e ss.mm.ii. Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis, d.P.R. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13, comma 1, lett. a), d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'art. 5, comma 2 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005».

21. La riforma attuata con il d.lgs. n. 149/2012 ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c.

Commento

Nel quadro del nuovo assetto del procedimento cautelare uniforme delineato dal d.l. n. 35/2005 conv. in l. n. 80/2005, i sequestri rappresentano una tipica misura conservativa. Infatti, le recenti modifiche che hanno interessato il procedimento cautelare, in particolare l'art. 669-octies c.p.c., che ha reciso il nesso di strumentalità necessaria tra la tutela cautelare e la tutela di merito, non hanno toccato la materia dei sequestri, i quali rientrano quindi tra le misure conservative - le quali cristallizzano una determinata situazione fattuale o giuridica per evitare che, nel tempo occorrente per lo svolgimento del giudizio a cognizione piena, tale situazione si modifichi irreversibilmente - e non tra quelle anticipatorie, per le quali, invece l'art. 669-octies c.p.c. ha previsto la facoltatività dell'inizio del giudizio di merito. Le disposizioni di cui agli artt. 2906 e 2913 c.c., relative agli effetti del sequestro conservativo e del pignoramento, non attribuiscono al creditore sequestrante o pignorante un diritto di prelazione, né un diritto di seguito, essendo riconosciuta in favore di tale creditore la sola inefficacia delle alienazioni fatte in suo pregiudizio. Conseguentemente, il conflitto tra creditore sequestrante e titolari di diritti reali sulla cosa sequestrata va ricolto secondo le regole della trascrizione, qualora trattasi di beni immobili, ovvero secondo quelle del possesso quando si tratta di beni mobili. L'inefficacia degli atti di disposizione del bene sequestrato nei confronti del creditore sequestrante opera di diritto, indipendentemente da una preventiva declaratoria giudiziale. Legittimato passivo dell'esecuzione relativa al bene sequestrato (così come per il pignoramento) resta il debitore alienante, attesa l'inefficacia dell'alienazione nei confronti del terzo acquirente, che per il creditore procedente è come se non vi fosse (Cass. III, n. 5805/1979). L'art. 669-duodecies c.p.c. regola, infine, il regime di attuazione dei provvedimenti cautelari, richiamando espressamente per i sequestri la disciplina di cui agli artt. 677 e ss. c.p.c. Questi ultimi richiamano la disciplina dell'esecuzione forzata e precisamente: i) per il sequestro giudiziario, le forme dell'esecuzione per consegna o rilascio; ii) per il sequestro conservativo, le forme proprie del pignoramento. La funzione cautelare del sequestro trova compiuta realizzazione quando il giudizio di merito accerta la fondatezza del diritto del sequestrante: In tal caso: nel sequestro giudiziario su cose determinate, il sequestrante vittorioso acquista un titolo di possesso autonomo sulle cose oggetto del procedimento; nel sequestro conservativo, l'art. 686 c.p.c. stabilisce che esso si converte in pignoramento nel momento in cui il creditore sequestrante ottiene sentenza di condanna esecutiva.

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