Ricorso per provvedimento d'urgenza inaudita altera parteInquadramentoIl provvedimento d'urgenza di cui all'art. 700 c.p.c. è una misura cautelare residuale, avente contenuto atipico, che può essere richiesta esclusivamente ove non sussistano altri strumenti di tutela cautelare “tipici” idonei a prevenire, in concreto, il periculum fatto valere. Il periculum, peraltro, proprio in ragione della potenziale ampiezza della tutela, si connota in termini di pericolo di pregiudizio imminente ed irreparabile, sicché lo stesso di norma non ricorre in presenza di diritti di credito a prestazioni pecuniarie. Il contributo unificato è corrispondente al valore della causa di merito, ridotto della metà ai sensi dell'art. 13, comma 3, d.P.R. n. 115/2002 e ss. FormulaRICORSO EX ART. 700 [3] e 669-SEXIES, COMMA 2, C.P.C. PER il Sig. ... [4], nato a ... il ... (C.F. ... [5]), residente in ..., via/piazza ... n. ..., (oppure) la Società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/p.za ... n. ..., C.F. ... P.I. ... ) [6], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ... [7], che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.[8]. Per le notificazioni e comunicazioni riguardanti il presente procedimento l'avvocato ... indica l'indirizzo PEC .... -ricorrente- CONTRO Il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. ..., -resistente- PREMESSO CHE IN FATTO (ILLUSTRAZIONE DEI FATTI IN MANIERA ANALITICA): – Il Sig. ... [9] ; – ...; – .... IN DIRITTO (Esposizione dell'oggetto, delle ragioni della domanda e delle conclusioni con particolare riguardo all'indicazione del): 1) Fumus boni iuris. 2) Periculum in mora. 3) Strumentalità. 4) Residualità. 5) Ragioni della concessione del provvedimento inaudita altera parte[10]. Tutto ciò premesso, il Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, RICORRE all'Ecc.mo Tribunale di ... affinché, rigettata ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione, voglia: – emettere decreto inaudita altera parte ordinando al Sig. ... di ... (oppure) disponendo che ... con contestuale fissazione di udienza e indicazione dei termini per la notificazione del ricorso e del decreto [11]. – in subordine, nella denegata ipotesi in cui l'Ecc.mo tribunale non dovesse ritenere di disporre inaudita altera parte, previa fissazione dell'udienza per la comparizione delle parti in contraddittorio, procedere nel modo ritenuto opportuno agli atti di istruzione ritenuti indispensabili e provvedere [12] : – ordinando al Sig. ... (C.F. ... ) residente in ... alla via ... n. ... di ...; OPPURE – condannando il Sig. ... (C.F. ... ) residente in ... alla via ... n. ... a ...; In ogni caso – con condanna del Sig. ... al pagamento delle spese [13]. *** IN VIA ISTRUTTORIA. (Indicazione dei mezzi istruttori di cui ci si intende avvalere) *** Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [14] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [15] pari ad Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge [16]] 1. La competenza spetta al tribunale in composizione monocratica. 2. Ai sensi dell'art. 669-ter c.p.c. prima dell'inizio della causa di merito la domanda si propone al Giudice competente a conoscere del merito (secondo i normali criteri della materia, del valore e del territorio), mentre se si propone in corso di causa ai sensi dell'art. 669-quater c.p.c. la domanda deve essere proposta al Giudice della stessa. 3. La norma recita: «Fuori dei casi regolati nelle precedenti sezioni di questo capo, chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria; questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, può chiedere con ricorso al Giudice i provvedimenti d'urgenza, che appaiono, secondo le circostanze, più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito». 4. L'art. 669-bis c.p.c. dispone che «L'stanza si propone con ricorso ... » richiamando, per il contenuto dello stesso, quanto disposto dall'art. 125 c.p.c., ove è tra l'altro stabilito che l'atto deve contenere l'indicazione delle parti. 5. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv., con modif., nella l. n. 111/2011). 6. Se si tratta di persona giuridica occorre indicare il nome del legale rappresentante pro tempore, la sede legale e il codice fiscale e/o il numero di partita IVA. 7. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. 8. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. Ai fini del deposito telematico dell'atto introduttivo si può indicare la seguente dicitura: “giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.”. Tale formula attesta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. (introdotto dall'art. 4, comma 12 del d.lgs. n. 149/2022 e successivamente modificato dall'art. 35, comma 3, lett. a), d.l. 24 febbraio 2023, n. 13, conv. con modif., in l. 21 aprile 2023, n. 41, che sancisce l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti. Il suo comma 1 così dispone «Il deposito degli atti processuali e dei documenti, ivi compresa la nota di iscrizione a ruolo, da parte del pubblico ministero, dei difensori e dei soggetti nominati o delegati dall'autorità giudiziaria ha luogo esclusivamente con modalità telematiche. Con le stesse modalità le parti depositano gli atti e i documenti provenienti dai soggetti da esse nominati. Il giudice può ordinare il deposito di copia cartacea di singoli atti e documenti per ragioni specifiche». 9. Legittimato a richiedere l'emissione di un provvedimento d'urgenza è il titolare del diritto minacciato dal pregiudizio imminente e irreparabile. 10. Risulta necessario, qualora si voglia prescindere dalla convocazione del resistente, indicare le ragioni per le quali la comparizione del contraddittore arrecherebbe pregiudizio (cfr. art. 669-sexies, comma 2, c.p.c.). 11. L'omessa o non tempestiva notifica del ricorso e del decreto (emesso inaudita altera parte) comporta l'inefficacia del provvedimento cautelare, stante l'applicazione in via analogica dell'art. 669-novies, comma 1, c.p.c., dettato nel caso di mancato tempestivo inizio della causa di merito. L'esonero per la parte vittoriosa dall'instaurare il giudizio di merito, laddove abbia conseguito un'ordinanza di natura anticipatoria, senza che ciò comporti, alla luce della riforma del 2005 e dell'allentamento della strumentalità da essa generalizzato, l'inefficacia del provvedimento, non può essere esteso anche al decreto ottenuto senza contraddittorio tra le parti (Trib. Firenze 20 dicembre 1995). 12. Depositato il ricorso il Giudice può decidere dopo aver instaurato il contraddittorio (art. 101 c.p.c.) tra le parti (art. 669-sexies, comma 1, c.p.c.). In tal caso il Giudice, depositato il ricorso ante causam, fissa la data dell'udienza in cui le parti dovranno comparire e dispone la notifica alla controparte del ricorso e del decreto. 13. Il giudizio di merito nei procedimenti ex art. 700 c.p.c., a seguito della riforma di cui alla l. n. 80/2005, non rappresenta un esito necessario (cfr. art. 669-octies, comma 6, c.p.c.). Per tale ragione la l. n. 69/2009 ha modificato l'art. 669-octies c.p.c., aggiungendo il comma 7, che consente al Giudice, quando emette uno dei provvedimenti cautelari di cui al comma 6, di provvedere sulle spese del procedimento che, in aderenza all'art. 91 c.p.c., vanno poste a carico della parte soccombente e a favore della parte vittoriosa. 14. Il contributo unificato è ridotto alla metà ai sensi dell'art. 13, comma 3, d.P.R. n. 115/2002 e ss. Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis, d.P.R. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13, comma 1, lett. a), d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'art. 5, comma 2 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005». 15. Il contributo unificato è ridotto alla metà ai sensi dell'art. 13, comma 3, d.P.R. n. 115/2002 e ss. Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis, d.P.R. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13, comma 1, lett. a), d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'art. 5, comma 2 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005». 16. La riforma attuata con il d.lgs. n. 149/2012 ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. (introdotto dall'art. 4, comma 12 del d.lgs. n. 149/2022 e successivamente modificato dall'art. 35, comma 3, lett. a), d.l. n. 13/2023, conv., con modif., in l. n. 41/2023, che sancisce l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti. CommentoIl provvedimento d'urgenza di cui all'art. 700 c.p.c. è una misura cautelare residuale, avente contenuto atipico, che può essere richiesta esclusivamente ove non sussistano altri strumenti di tutela cautelare “tipici” idonei a prevenire, in concreto, il periculum fatto valere. Il periculum, peraltro, proprio in ragione della potenziale ampiezza della tutela, si connota in termini di pericolo di pregiudizio imminente ed irreparabile, sicché lo stesso di norma non ricorre in presenza di diritti di credito a prestazioni pecuniarie. È peraltro possibile la concessione di un provvedimento d'urgenza ex art. 700 c.p.c. anche ai fini della tutela di crediti di natura pecuniaria qualora la tutela cautelare sia essenziale considerata la funzione del diritto per la persona del ricorrente (cfr. Trib. Udine 13 aprile 2010, in Banca borsa tit. cred., 2011, II, 504). Ad esempio sono tutelabili ex art. 700 c.p.c.: i crediti retributivi necessari per assicurare al lavoratore una vita libera e dignitosa ai sensi dell'art. 36 Cost. (Trib. Napoli 23 maggio 2005, in Lavoro nella giur., 2005, 700); i crediti alimentari, in tutte le ipotesi nelle quali, in concreto, gli strumenti risarcitori ordinari esistenti non sarebbero idonei a ripristinare lo status quo ante a favore del ricorrente (Trib. Taranto 2 luglio 2005, in Lav. nelle p.a., 2005, 670, con nota di Navilli) e, più in generale, i crediti di natura pecuniaria qualora vi sia uno scarto tra il verificarsi del danno e il suo successivo risarcimento (Trib. Lecce 8 gennaio 2013, in Giur. merito, 2013, 1045). La formula in esame concerne la richiesta di emissione di provvedimento d'urgenza in assenza di contraddittorio (inaudita altera parte) ai sensi dell'art. 669-sexies, comma 1, c.p.c. Ciò si verifica quando occorre provvedere in tempi così rapidi che non è possibile neanche convocare la controparte o quando metterle sull'avviso quest'ultima significherebbe darle la possibilità di sottrarsi agli effetti del provvedimento cautelare. L'emissione del decreto inaudita altera parte presuppone comunque l'accertamento dei presupposti del fumus boni iuris, del periculum in mora, della residualità e della strumentalità. La l. n. 80/2005 ha modificato il principio della necessaria temporaneità dei provvedimenti d'urgenza, prevedendo, nel caso in cui le parti preferiscano non instaurare il giudizio di merito, che l'ordinanza cautelare conservi la sua efficacia, ancorché senza l'autorità propria della cosa giudicata. I provvedimenti emessi ai sensi dell'art. 700 c.p.c. sono, quindi, considerati idonei ad anticipare gli effetti della decisione di merito e, pertanto, al pari di quanto previsto per le azioni nunciative, nel caso di emissione di un provvedimento cautelare, l'instaurazione del giudizio di merito è facoltativa e il Giudice non deve assegnare alcun termine. Per altro verso, nell'ipotesi di estinzione del giudizio di merito eventualmente intrapreso, il provvedimento d'urgenza (emesso ante causam o in corso di causa) non perde efficacia (art. 669-octies, comma 7, c.p.c.). Tuttavia, l'esonero per la parte vittoriosa dall'instaurare il giudizio di merito, laddove abbia conseguito un'ordinanza di natura anticipatoria, senza che ciò comporti, alla luce della riforma del 2005 e dell'allentamento della strumentalità da essa generalizzato, l'inefficacia del provvedimento, non può essere esteso anche al decreto ottenuto senza contraddittorio tra le parti (Trib. Firenze 20 dicembre 1995). In ogni caso, la decisione del Giudice consiste nell'emanazione di provvedimenti più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito; pertanto, il contenuto del provvedimento può essere il più vario. |