Istanza di autorizzazione al tribunale delle successioni per atti nell'interesse del minore

Giuseppe Buffone

Inquadramento

La formula ha ad oggetto richiesta di autorizzazione giudiziale. Il regime delle autorizzazioni (artt. 374-376 c.c.) è stato modificato dal d.lgs. n. 149/2022 (istituendo una competenza del Giudice tutelare non più in concorrenza con quella del tribunale). Le nuove disposizioni hanno effetto dalla data del 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti (Art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380 l. n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023).

Formula

TRIBUNALE DI ...

TRIBUNALE DELLE SUCCESSIONI [1]

Il sottoscritto nome e cognome ..., C.F. ..., nato/a a ... il ..., residente in ... alla via ..., tel. ..., fax ..., e-mail ..., nella sua qualità di padre del minore;

La sottoscritta nome e cognome ..., C.F. ..., nato/a a ... il ..., residente in ... alla via ..., tel. ..., fax ..., e-mail ..., nella sua qualità di madre del minore;

GENITORI DEL FIGLIO MINORE

Nome ...

Cognome ...

Nato/a il ... a ...

Residente in ... alla via ...

CHIEDONO

AI SENSI DELL'ART. 747 C.P.C.

al Tribunale delle Successioni, sentito il Giudice Tutelare, di essere autorizzati, in nome, per conto e nell'interesse del figlio, ad alienare i seguenti beni ..., facenti parte dell'eredità di ... ; eredità che è stata accetta con beneficio di inventario, giusta autorizzazione del ... (v. allegato).

RAGIONI DELLA RICHIESTA

Indicare i motivi per cui si richiede il compimento dell'atto e illustrare i motivi per cui l'atto stesso è necessario o di utilità evidente per il figlio.

Si chiede che il decreto venga munito della clausola della immediata esecutività, attese le ragioni di urgenza.

Allegati:

Certificati anagrafici e di residenza;

Certificati relativi all'eredità;

Provvedimenti giudiziali rilevanti;

Documenti utili per la decisione.

Luogo e data ...

Sottoscrizione ...

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

COMMENTO

Alcune operazioni non sono consentite al rappresentante dell'incapace se non dietro autorizzazione dell'autorità giudiziaria. In linea di principio, l'autorizzazione giudiziale non è necessaria per l'assunzione di obbligazioni riguardanti le spese per il mantenimento del soggetto rappresentato (es. minore, interdetto, beneficiario) e l'ordinaria amministrazione (art. 374 c.c.) e non è possibile una estensione analogica delle disposizioni sull'autorizzazione (Cass. II, n.11748/2003). Giova ricordare che le autorizzazioni contenuto nel decreto d.l.g.t. sono c.d. dinamiche: il rappresentante può compiere, senza necessità di specifica autorizzazione del Giudice tutelare, anche tutti i singoli atti strettamente collegati e necessari per il perseguimento e la realizzazione dell'obbiettivo finale autorizzato (v. ad es., Cass. I, n. 10654/2011).

Il regime di autorizzazione varia, quanto alla competenza, a seconda che la potestas decidendi sia del Giudice tutelare (o del Tribunale) oppure del Tribunale delle successioni. La competenza ad autorizzare la vendita di immobili ereditati dall'incapace appartiene al Giudice tutelare del luogo di residenza del primo, unicamente per quei beni che, provenendo da una successione ereditaria, si possono considerare acquisiti al suo patrimonio. Ne consegue che, ai sensi del comma 1 dell'art. 747 c.p.c. la competenza spetta, sentito il Giudice tutelare, al tribunale del luogo di apertura della successione, ove il procedimento dell'acquisto iure hereditario non si sia ancora esaurito per essere pendente la procedura di accettazione con beneficio di inventario, in quanto, in tale ipotesi, l'indagine del Giudice non è circoscritta soltanto alla tutela del pupillo, ma si estende a quella degli altri soggetti interessati alla liquidazione dell'eredità, così evitandosi una disparità di trattamento fra minori in potestate e minori sotto tutela, con riguardo alla diversa competenza a provvedere per i primi (Giudice tutelare ai sensi dell'art. 320 c.c. e i secondi (tribunale quale Giudice delle successioni, in base all'art. 747 c.p.c.).

Si evidenzia che l'art. 21 d.lgs. n. 149/2022 (con effetto dal 28 febbraio 2023) ha previsto l'attribuzione ai notai della competenza in materia di autorizzazioni relative agli affari di volontaria giurisdizione. In particolare, le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e scritture private autenticate nei quali interviene un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto beneficiario della misura dell'amministrazione di sostegno, ovvero aventi ad oggetto beni ereditari, possono essere rilasciate, previa richiesta scritta delle parti, personalmente o per il tramite di procuratore legale, dal notaio rogante. L'autorizzazione è comunicata, a cura del notaio, anche ai fini dell'assolvimento delle formalità pubblicitarie, alla cancelleria del tribunale che sarebbe stato competente al rilascio della corrispondente autorizzazione giudiziale e al pubblico ministero presso il medesimo tribunale. L'autorizzazione può essere impugnata innanzi all'autorità giudiziaria secondo le norme del codice di procedura civile applicabili al corrispondente provvedimento giudiziale. Le autorizzazioni acquistano efficacia decorsi venti giorni dalle notificazioni e comunicazioni previste dai commi precedenti senza che sia stato proposto reclamo. Esse possono essere in ogni tempo modificate o revocate dal Giudice tutelare, ma restano salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in forza di convenzioni anteriori alla modificazione o alla revoca.

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