Autorizzazione vendita beni ereditari, istituzione di nascituri

Mauro Di Marzio

Inquadramento

La formula che segue, fondata sulla previsione dell'art. 747 c.p.c., applicabile in diversi casi di vendita di beni ereditari (e più in generale, secondo l'opinione prevalente, in ogni caso di atti di straordinaria amministrazione), va adoperata nell'ipotesi in cui sia stato nominato erede un nascituro di una determinata persona vivente. In tale ipotesi, i sensi dell'art. 643 c.c., l'amministrazione dell'eredità spetta a soggetti diversi a seconda che l'erede istituito sia un concepito oppure un non concepito. In tal caso, ai sensi dell'art. 644 c.c., si applicano all'amministratore le regole previste per il curatore dell'eredità giacente: sicché la vendita è possibile ai sensi dell'art. 783 c.p.c. soltanto nei casi di necessità o utilità evidente. Nella formula che segue si è ipotizzata una fattispecie di necessità.

Per il contributo unificato vedi quanto disposto dall'art. 14 d.P.R. n. 115/2002.

Formula

TRIBUNALE DI [1]...

RICORSO [2][3] PER L'AUTORIZZAZIONE ALLA VENDITA DI BENI EREDITARI

ISTITUZIONE DI NASCITURI

I Sig.ri ..., nati rispettivamente a ... il ... (C.F. [4]... ), e a ... il ... (C.F. [5]... ), entrambi residenti in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliati in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [6]..., C.F. [7]..., che li rappresenta e difende in forza di procura alle liti [8]...;

PREMESSO

- il giorno ... è deceduto in ..., ove aveva il suo ultimo domicilio, in Via ..., il Sig. ..., come risulta dall'allegato certificato di morte [9];

- il defunto ha disposto del proprio patrimonio per testamento olografo [10] pubblicato in data ... per atto del notaio ..., istituendo erede ... il nascituro già concepito dai ricorrenti, come da certificazione medica che si allega;

- l'amministrazione del compendio ereditario spetta ai ricorrenti, padre e madre del nascituro concepito, ai sensi dell'art. 643 c.c.[11];

- il de cuius era debitore di ... dell'importo di Euro ... a titolo di corrispettivo dell'esecuzione di opere edili in appalto, come da contratto che si allega;

- l'appaltatore ha richiesto il pagamento del detto importo con lettera del ...;

- nell'eredità non vi sono liquidi, né mobili di valore sufficiente ad estinguere il debito, ma vi sono diversi immobili, tra cui il seguente ..., del valore di Euro ..., come da stima che si allega [12], la cui alienazione sarebbe sufficiente all'estinzione del debito gravante sull'eredità;

- la vendita è dunque giustificata da ragioni di necessità;

Ciò premesso i ricorrenti come sopra rappresentati chiedono che, ai sensi degli artt. 747 e 783 c.p.c. nonché degli artt. 633,644 e 529 c.c. il Giudice adito voglia accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia il Tribunale adito autorizzare la vendita del bene sopraindicato a prezzo non inferiore a quello di stima, ovvero secondo le modalità che vorrà indicare, anche in ordine alla conservazione e al reimpiego del prezzo.

Si producono:

- certificate di morte;

- testamento olografo;

- certificato medico da cui risulta la gravidanza in atto;

- contratto di appalto;

- lettera di richiesta pagamento del corrispettivo;

- perizia di stima.

Ai sensi dell'art. 14, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che, trattandosi di procedimento di volontaria giurisdizione, il contributo unificato ammonta a Euro ...

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Competente è il tribunale del luogo dell'aperta successione ai sensi dell'art. 747 c.p.c. La successione si apre al momento della morte nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto, ai sensi dell'art. 456 c.c.

2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

3. Il contenuto dell'atto, trattandosi di procedimento che si introduce con ricorso, come previsto dall'art. 747 c.p.c., è fissato dall'art. 125 c.p.c.

4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (ai sensi dell'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011).

5. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (ai sensi dell'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011).

6. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n.114/2014.

7. L'indicazione del codice fiscale dell'Avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c.

8. La procura può essere apposta in calce o a margine dell'atto (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura.

9. Si tenga presente che secondo l'art. 452 c.c. la prova della morte, di regola, può essere data solo mediante il certificato rilasciato dall'ufficiale di stato civile.

10. Può naturalmente trattarsi di testamento pubblico, nel qual caso mancherà l'adempimento della pubblicazione.

11. In caso di nascituro non concepito il ricorrente dovrà indicare e comprovare la propria legittimazione in relazione alla previsione dell'art. 643 c.c.

12. Occorre considerare che in molti uffici giudiziari è prassi affidare la stima dei beni da alienare ad un tecnico nominato dal Giudice, nel qual caso la perizia di stima redatta per iniziativa dell'istante sarà superflua.

COMMENTO

Nell'ambito dell'istituzione di erede nascituro, il codice civile individua le persone alle quali spetta l'amministrazione del compendio ereditario nell'arco temporale che va dall'apertura della successione alla nascita, o alla sua definitiva mancanza. L'amministrazione, in tal caso, ha una finalità essenzialmente conservativa, tant'è vero che agli amministratori si applica la disciplina dettata per il curatore dell'eredità giacente, con l'ulteriore conseguenza che la vendita di beni appartenenti all'eredità è consentita soltanto per necessità (e cioè orientativamente nel caso in cui si debba vendere qualcosa per pagare debiti ereditari) ovvero per utilità evidente (e cioè orientativamente quando sia più conveniente vendere un bene che mantenerlo nel patrimonio ereditario). Il ricorso avente ad oggetto l'autorizzazione alla vendita di immobili è di competenza del tribunale in composizione collegiale del luogo dell'aperta successione.

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