Autorizzazione vendita beni ereditari, esecutore testamentarioInquadramentoLa formula che segue, fondata sulla previsione dell'art. 747 c.p.c., applicabile in diversi casi di vendita di beni ereditari (e più in generale, secondo l'opinione prevalente, in ogni caso di atti di straordinaria amministrazione), va adoperata anche nell'ipotesi in cui la vendita debba essere effettuata dall'esecutore testamentario. La vendita da parte dell'esecutore testamentario è ammessa ai sensi dell'art. 703, comma 4 c.c., «quando è necessario». Per il contributo unificato vedi quanto disposto dall'art. 14 d.P.R. n. 115/2002. FormulaTRIBUNALE DI [1]... RICORSO [2][3] PER L'AUTORIZZAZIONE ALLA VENDITA DI BENI EREDITARI DA PARTE DELL'ESECUTORE TESTAMENTARIO Il Sig. ..., nato a ... il ... (C.F. [4]... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., nella sua qualità di esecutore testamentario di ..., elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [5]..., C.F. [6]..., che lo rappresenta e difende in forza di procura alle liti [7]...; PREMESSO - il giorno ... è deceduto in ..., ove aveva il suo ultimo domicilio, in via ..., il Sig. ..., come risulta dall'allegato certificato di morte [8]; - il defunto, con testamento olografo [9] pubblicato il ... per atto del notaio ... in data, atto che si allega in copia, ha nominato il ricorrente proprio esecutore testamentario, affidandogli la cura dell'esatta esecuzione delle sue disposizioni di ultima volontà, carica accettata con dichiarazione, che pure si allega, del ...; - il de cuius ha disposto legati di somma di Euro 100.000,00 ciascuno in favore dei suoi tre nipoti ..., ... e ...; - è inoltre emerso un debito ereditario di Euro 50.000,00, portato da un decreto ingiuntivo emesso a carico del defunto e non opposto; - non essendovi nell'eredità sufficiente liquidità occorre provvedere allo scopo alle necessarie alienazioni; - tra i diversi immobili caduti in successione vi è il seguente bene ..., che ha un valore di poco superiore al passivo ereditario, come da perizia di stima che si allega [10]; Ciò premesso il ricorrente, nella detta qualità, come sopra rappresentato chiede che, ai sensi dell'art. 747 c.p.c. e dell'art. 703, comma 4, c.c. il Giudice adito voglia accogliere le seguenti CONCLUSIONI Voglia il Tribunale adito autorizzare la vendita del bene sopraindicato a prezzo non inferiore a quello di stima, ovvero secondo le modalità che vorrà indicare, anche in ordine alla conservazione e al reimpiego del prezzo. Si producono: - certificate di morte; - testamento olografo; - dichiarazione di accettazione della carica di esecutore testamentario; - copia decreto ingiuntivo; - perizia di stima. Ai sensi dell'art. 14, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che, trattandosi di procedimento di volontaria giurisdizione, il contributo unificato ammonta a Euro ... Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Competente è il tribunale del luogo dell'aperta successione ai sensi dell'art. 747 c.p.c. La successione si apre al momento della morte nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto, ai sensi dell'art. 456 c.c. 2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 3. Il contenuto dell'atto, trattandosi di procedimento che si introduce con ricorso, come previsto dall'art. 747 c.p.c., è fissato dall'art. 125 c.p.c. 4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (ai sensi dell'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). 5. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014. 6. L'indicazione del codice fiscale dell'Avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. 7. La procura può essere apposta in calce o a margine dell'atto (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura. 8. Si tenga presente che secondo l'art. 452 c.c. la prova della morte, di regola, può essere data solo mediante il certificato rilasciato dall'ufficiale di stato civile. 9. Può trattarsi, ovviamente, non di un testamento olografo, ma di un testamento pubblico, nel qual caso mancherà l'adempimento della pubblicazione. Può inoltre senz'altro accadere che il minore sia chiamato all'eredità non già per testamento, ma per legge, come ad esempio nel caso di morte dell'altro genitore, ovvero di eredità del nonno devoluta al minore per rappresentazione. 10. Si deve considerare che in molti uffici giudiziari è prassi affidare la stima dei beni da alienare ad un tecnico nominato dal Giudice, nel qual caso la perizia di stima redatta per iniziativa dell'istante sarà superflua. COMMENTOLa procedura di autorizzazione alla vendita, che è quella prevista dagli artt. 747 e 748 c.p.c., si introduce con ricorso al tribunale. Nel ricorso devono essere esposte le ragioni di necessità poste a giustificazione dell'istanza di autorizzazione. Il Giudice provvede a «sentiti gli eredi», ai sensi dell'art. 703, comma 4 c.c., con decreto contro il quale può proporsi reclamo a norma dell'art. 739 c.p.c. Scopo dell'audizione degli eredi è consentir loro «di prospettare ragioni di convenienza ed opportunità, che potessero sconsigliare la vendita, o di offrire eventualmente il denaro occorrente per il soddisfacimento dei debiti, al fine di salvare dalla vendita un bene dell'eredità» (Cass. n. 43/1946). L'alienazione, si è detto, è consentita in caso di necessità. La necessità va valutata in relazione all'amministrazione dell'esecutore ed ai limiti di essa, quale amministrazione conservativa volta allo scopo di realizzare l'esatto adempimento della volontà testamentaria. L'alienazione, dunque, deve essere necessaria al fine dell'adempimento dei legati, del pagamento dei debiti ereditari e della conservazione del patrimonio ereditario. |