Atto di citazione per divisione giudiziale di compendio ereditario, con domanda di attribuzione di bene immobile e di resa dei conti

Sergio Matteini Chiari
Maria Elena Matteini Chiari

Inquadramento

Alla divisione giudiziale di un compendio ereditario si deve dare corso allorché fra i coeredi vi sia controversia sul diritto alla divisione e/o allorché si controverta in ordine alle quote e/o in ordine ad altre questioni pregiudiziali. La procedura è disciplinata dagli artt. 784 ss. c.p.c., con riferimento, per gli aspetti di diritto sostanziale, agli artt. 713 ss. c.c. Il coerede istante può far valere il proprio diritto alla resa dei conti.

N.B.: Ai sensi dell'art. 35, comma 1 d.lgs. n. 149/2022 (come modificato dall'art. 1, comma 380 l. n. 197/2022), le disposizioni del d.lgs. medesimo, salvo che sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data, mentre ai procedimenti pendenti al 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.

Con d.m. n. 110/2023 (G.U. n. 187 dell'11 agosto 2023) è stato dettato regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti dimensionali e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., come modificato dall'art. 4 del d.lgs. n. 149/2022.

I criteri di redazione degli atti sono descritti nell'art. 2 d.m. cit., mentre i limiti dimensionali, valevoli per le cause di valore inferiore a Euro 500.000, sono fissati nell'art. 3 del medesimo d.m., salve le deroghe di cui ai successivi artt. 4 e 5.

Per ciò che attiene agli schemi informatici, l'art. 8 d.m. cit. dispone che gli atti giudiziari devono essere redatti secondo le regole dettate dall'art. 11 del d.m. n. 44/2011, e devono essere corredati dalla compilazione di schemi informatici conformi alle specifiche tecniche di cui all'art. 34 dello stesso d.m.

I disposti del d.m. n. 110/2023 si applicano ai procedimenti introdotti «dopo il 1° settembre 2023».

Va rammentato che, ai sensi dell'art. 46, comma 6 disp. att. c.p.c., il mancato rispetto delle specifiche tecniche sulla forma e sullo schema informatico e dei criteri e limiti di redazione dell'atto non comporta invalidità, ma può essere valutato dal giudice ai fini della decisione sulle spese del processo.

La presente formula è stata redatta tenendo nella dovuta considerazione i prescritti del d.m. n. 110/2023 relativi ai criteri di redazione ed ai limiti dimensionali degli atti.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

ATTO DI CITAZIONE PER DIVISIONE GIUDIZIALE DI COMPENDIO EREDITARIO, CON DOMANDA DI ATTRIBUZIONE DI BENE IMMOBILE E DI RESA DEI CONTI [2]

La Sig.ra ..., nata a ... il ... (C.F. ... ) [3], residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliata in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ... [4], C.F. ... [5][6], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [7].

PREMESSO IN FATTO E IN DIRITTO

i) In data ... / ... è deceduto in ... il Sig. ..., [8] padre dell'attrice, senza lasciare disposizioni testamentarie.

ii) Eredi legittimi del Sig. ... [9] sono l'attrice, il fratello di lei Sig. ... e la Sig.ra ..., madre di entrambi e coniuge del de cuius, in parti uguali fra loro. L'accettazione è stata effettuata puramente e semplicemente con pubblico atto ( ... ) [10].

iii) Il compendio ereditario è costituito dai seguenti beni:

a) terreno agricolo seminativo di ha ... sito in ..., distinto a catasto ... [11];

b) terreno agricolo seminativo arborato di ha ..., sito in ..., distinto a catasto ... [12];

c) fabbricato destinato a negozio, con annesso magazzino sito in ... distinto a catasto ... [13];

iv) Fin dal momento della morte del de cuius, i coeredi dell'attrice hanno goduto dei terreni agricoli in maniera esclusiva; di conseguenza, l'istante ha diritto di vedersi corrispondere somma proporzionata alla sua quota ereditaria, a titolo di ristoro della privazione dell'utilizzazione pro quota dei medesimi beni e dei relativi profitti.

v) L'istante è venuta nella determinazione di sciogliere la comunione sia per la ragione appena detta, sia per varie ragioni alternative: attribuzione a sé dell'immobile destinato ad uso negozio con annesso magazzino; vendita dell'intero compendio ereditario al fine di ricavarne denaro liquido da fruire per attuali bisogni o, in subordine, da reinvestire [14].

L'istante ha, quindi, richiesto agli altri coeredi, più volte ed anche a mezzo di un legale, di addivenire allo scioglimento della comunione mediante accordo, ma tali richieste sono rimaste tutte senza riscontro.

vi) È stato dato corso a procedura di mediazione ai sensi dell'art. 5, comma 1 d.lgs. n. 28/2010, conclusasi senza alcun esito, per mancata comparizione degli odierni convenuti.

vii) Ciò stante, non resta che ricorrere all'autorità giudiziaria per sentir dichiarare lo scioglimento della comunione in oggetto, con resa dei conti e con ogni conseguenziale pronuncia.

viii) L'istante, sin d'ora, chiede espressamente l'attribuzione dell'immobile adibito a negozio con magazzino accluso, con addebito dell'eventuale eccedenza.

iv) Non sussistono terzi (creditori od aventi causa) interessati alla vicenda di scioglimento della comunione.

Tutto questo premesso, la Sig.ra ..., come in epigrafe rappresentata, difesa e domiciliata,

CITA

la Sig.ra ... e il Sig. ... [15], entrambi residenti in ..., via/piazza ... n. ..., a comparire innanzi all'intestato Tribunale – Giudice che verrà designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., all'udienza del ..., ore di rito, con invito a costituirsi in giudizio ai sensi e nelle forme dell'art. 166 c.p.c. almeno settanta giorni prima dell'udienza sopra indicata, con l'avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze e le preclusioni di cui agli artt. art. 38 e 167 c.p.c.[16] e con gli ulteriori avvertimenti che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria (fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 c.p.c. o da leggi speciali), che possono (ove sussistano i presupposti di legge) presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e che in caso di mancata costituzione si procederà in loro contumacia, per ivi, respinta ogni diversa istanza, deduzione ed eccezione, sentir accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia il Tribunale adito, disattesa ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione e premessa l'istruttoria occorrente,

1) accertare e dichiarare il diritto allo scioglimento della comunione ereditaria fra attrice e convenuti in relazione ai beni descritti in premessa;

2) formare le quote di ciascuno dei coeredi;

3) attribuire ai singoli coeredi la quota a ciascuno spettante, nei termini che seguono:

a) in via principale, attribuzione all'istante dell'immobile con destinazione negozio e magazzino annesso, sito in ... e distinto a catasto ... [17], con addebito dell'eventuale eccedenza;

b) in via subordinata, qualora i convenuti non fossero disposti a dare assenso a quanto sopra, disporre la vendita all'incanto di tutto il compendio ereditario, con successiva liquidazione in denaro delle rispettive quote;

c) in ogni caso, ordinare ai convenuti il rendiconto ai sensi dell'art. 723 c.c., disponendo la prestazione all'attrice degli eventuali conguagli spettanti per il mancato godimento dei terreni agricoli, in proporzione alla quota ereditaria a lei spettante;

d) in caso di opposizione alla domanda, condannare le controparti alla rifusione, in solido fra loro, delle spese di lite (compenso ai sensi del d.m. n. 55/2014 (come modificato dai d.m. n. 37/2018 e n. 147/2022), oltre spese e oneri accessori, incluso il rimborso delle spese sostenute dall'attrice per la procedura di mediazione, pari a Euro ... ), da porre, altrimenti, a gravare la massa.

In via istruttoria:

nominare un CTU ai fini di averne in atti descrizione e valutazione dei beni immobili in oggetto ed ai fini della formazione delle quote e dei rispettivi lotti, nonché per averne indicazioni sull'eventuale conguaglio da corrispondere, da parte dell'attrice, in caso di attribuzione dell'immobile richiesto e sul ristoro dovuto all'attrice in ragione del godimento in maniera esclusiva, da parte dei convenuti, dei terreni agricoli dal momento della morte del Sig. ... sino all'effettivo scioglimento della comunione.

Si offrono in comunicazione, mediante deposito nelle forme di rito, i seguenti documenti [18]:

1) Atto di dichiarazione di accettazione dell'eredità ( ... );

2) Nota di trascrizione della domanda di scioglimento della comunione ereditaria divisione ( ... );

3) Certificazioni catastali relative ai beni facenti parte del compendio ereditario;

4) domanda di mediazione e verbale negativo [19];

5) ... [20].

Ai sensi dell'art. 14, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro .... Il contributo unificato, già versato, deve essere, pertanto, fatto pari a Euro ....

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

PROCURA

Io sottoscritta ..., nata a ... il ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., delego a rappresentarmi, assistermi e difendermi nella presente procedura e in ogni sua fase e grado, compresa la fase esecutiva, l'Avv. ... del Foro di ..., conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare, transigere, rinunciare agli atti ed accettare la rinuncia, incassare somme dalla controparte, quietanzare, chiamare in causa terzi, nominare sostituti in udienza.

Eleggo domicilio presso lo Studio dello stesso Avvocato in ..., via ..., n. ....

Dichiaro, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito.

Luogo e data ...

La delegante ...

Visto per autentica ...

Firma Avv. ...

1. La competenza per territorio spetta al Giudice del luogo ove la successione si è aperta (art. 22 c.p.c.). La competenza per valore deve essere determinata avendo riguardo al valore della massa attiva da dividersi (art. 12, comma 2 c.p.c.).

2. Il contenuto della citazione è disciplinato dagli artt. 125 e 163 c.p.c. Il deposito dell'atto introduttivo deve avvenire con modalità telematiche, ai sensi dell'art. 196-quater disp. att. c.p.c.

3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011). Ai sensi dell'art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/n. 2002, « ... qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale ... il contributo unificato è aumentato della metà».

4. A decorrere dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dall'art. 45-bis d.l. n. 90/2014 conv., con modif. nella l. n. 114/2014.

5. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1 c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8 d.l. n. 193/2009 conv., con modif. nella l. n. 24/2010.

6. A seguito dell'introduzione del domicilio digitale, non sussiste alcun obbligo, per il difensore di indicare nell'atto introduttivo l'indirizzo PEC «comunicato al proprio ordine», trattandosi di dato già risultante dal ReGindE.

L'obbligo dell'Avvocato di indicare il proprio numero di fax, già previsto dall'art. 125, comma 1 c.p.c., è venuto meno, con effetto dal 26 novembre 2024, in forza del disposto dell'art. 3, comma 1, lett. h) d.lgs. n. 164/2024.

7. La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura.

La procura si considera apposta in calce anche se rilasciata su foglio separato che sia però congiunto materialmente all'atto cui si riferisce, o su documento informatico separato sottoscritto con firma digitale e congiunto all'atto cui si riferisce mediante strumenti informatici, individuati con apposito decreto del Ministero della giustizia.

A decorrere dal 1° gennaio 2023, il deposito della procura deve obbligatoriamente avvenire con modalità telematica (art. 196-quater disp. att. c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022).

8. Precisare le generalità del de cuius.

9. Il riferimento è al de cuius.

10. Indicare data ed estremi dell'atto.

11. Precisare i dati catastali sulla scorta della relativa certificazione, acquisibile presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

12. Precisare i dati catastali sulla scorta della relativa certificazione, acquisibile presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

13. Precisare i dati catastali sulla scorta della relativa certificazione, acquisibile presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

14. Indicare eventuali ulteriori ragioni da porre a fondamento dell'istanza di scioglimento della comunione.

15. Il riferimento è ai coeredi, da generalizzare.

16. Gli artt. 166,167 e 168-bis c.p.c. sono stati modificati dall'art. 3, comma 12 d.lgs. n. 149/2022.

17. Precisare i dati catastali sulla scorta della relativa certificazione, acquisibile presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

18. Va rammentato che, ai sensi dell'art. 196-quater disp. att. c.p.c. (norma introdotta dal d.lgs. n. 149/2022), a decorrere dal 1° gennaio 2023, il deposito degli atti processuali nei procedimenti innanzi ai Tribunali, alle Corti di appello ed alla Corte di cassazione deve avere luogo esclusivamente con modalità telematiche. Va, altresì, rammentato che, in forza dei disposti del d.lgs. n. 164/2024, sono state espunte (con effetto dal 26 novembre 2024) le previsioni del deposito di atti presso la Cancelleria da tutte le norme che recavano indicazione di tale adempimento.

19. V. art. 5, comma 1 d.lgs. n. 28/2010, come sostituito dal d.lgs. n. 149/2022.

20. Eventuale altra documentazione utile al bisogno.

COMMENTO

i) La domanda di divisione deve essere proposta con atto di citazione.

ii) Il Giudice competente per territorio coincide con quello che ha sede nel luogo in cui la successione si è aperta (art. 22 c.p.c.).

La competenza per valore deve essere determinata in base al valore della massa attiva da dividersi (art. 12, comma 2 c.p.c.).

iii) Al giudizio, in qualsiasi stato e grado, devono prendere parte tutti i coeredi (litisconsorzio necessario) (Cass. II, n. 23511/2023).

Affinché la divisione abbia effetto anche nei loro confronti, ai sensi dell'art. 1113 c.c. (norma applicabile anche alla divisione ereditaria), devono essere chiamati ad intervenire gli eventuali creditori iscritti e coloro che abbiano acquistato diritti sugli immobili in forza di atti soggetti a trascrizione e trascritti prima della trascrizione dell'atto di divisione o della domanda di divisione giudiziale.

iv) Il giudizio di divisione si svolge in tre fasi principali, costituite dalla fase di accertamento del fondamento del diritto allo scioglimento della comunione, dalla fase di formazione delle quote e dalla fase dell'attribuzione, integrate eventualmente da fasi di vendita dei beni all'incanto, di estrazione dei lotti etc.

v) La disciplina in materia si rinviene negli artt. 713 ss. c.c. e 784 ss. c.p.c.

Alla materia è applicabile congrua parte delle disposizioni in tema di «comunione in generale» (artt. 1100 ss. c.c.).

Le Sezioni Unite Civili hanno recentemente sancito che, allorché venga proposta domanda di scioglimento di una comunione ereditaria, il Giudice adito non può disporre la divisione che abbia ad oggetto un fabbricato abusivo o parti dello stesso, in assenza della dichiarazione circa gli estremi della concessione edilizia o degli atti ad essa equipollenti, come richiesti dall'art. 46 del d.P.R. n. 380/2001 e dall'art. 40, comma 2 della l. n. 47/1985, costituendo la regolarità edilizia del fabbricato condizione dell'azione ex art. 713 c.c., sotto il profilo della «possibilità giuridica», e non potendo la pronuncia del Giudice realizzare un effetto maggiore e diverso rispetto a quello che è consentito alle parti nell'ambito della loro autonomia negoziale; con la precisazione che la mancanza della documentazione attestante la regolarità edilizia dell'edificio e il mancato esame di essa da parte del Giudice sono rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio (Cass. S.U., n. 25021/2019 e, a seguire, Cass. II, n. 16622/2023).

Con la medesima sentenza, le Sezioni Unite hanno, comunque, chiarito che, pur se tra i beni costituenti l'asse ereditario vi siano edifici abusivi, ogni coerede ha diritto di chiedere e ottenere lo scioglimento giudiziale della comunione ereditaria per l'intero complesso degli altri beni ereditari, anche ove non vi sia il consenso degli altri condividenti.

vi) Viene costantemente affermato che, nei procedimenti di divisione giudiziale, le spese occorrenti allo scioglimento della comunione vanno poste a carico della massa, in quanto effettuate nel comune interesse dei condividenti e che il principio della soccombenza e la facoltà di disporre la compensazione trovano applicazione soltanto con riferimento alle spese che siano conseguite ad eccessive pretese o inutili resistenze alla divisione (Cass. II, n. 22903/2013; Cass. II, n. 1635/2020; Trib. Roma n. 14200/2023).

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