Ricorso ex art. 791-bis c.p.c.

Sergio Matteini Chiari
Maria Elena Matteini Chiari

Inquadramento

Laddove non vi siano contestazioni in ordine al diritto alla divisione né sulle quote né su altre questioni pregiudiziali, gli eredi e gli eventuali creditori e aventi causa che abbiano notificato o trascritto l'opposizione alla divisione, hanno facoltà di proporre ricorso congiunto al tribunale territorialmente competente per chiedere la nomina di un notaio (o di un avvocato) cui demandare le operazioni di divisione.

N.B.: Ai sensi dell'art. 35, comma 1 d.lgs. n. 149/2022 (come modificato dall'art. 1, comma 380 l. n. 197/2022), le disposizioni del d.lgs. medesimo, salvo che sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data, mentre ai procedimenti pendenti al 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.

Con d.m. n. 110/2023 (G.U. n. 187 dell'11 agosto 2023) è stato dettato regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti dimensionali e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., come modificato dall'art. 4 del d.lgs. n. 149/2022.

I criteri di redazione degli atti sono descritti nell'art. 2 d.m. cit., mentre i limiti dimensionali, valevoli per le cause di valore inferiore a Euro 500.000, sono fissati nell'art. 3 del medesimo d.m., salve le deroghe di cui ai successivi artt. 4 e 5.

Per ciò che attiene agli schemi informatici, l'art. 8 d.m. cit. dispone che gli atti giudiziari devono essere redatti secondo le regole dettate dall'art. 11 del d.m. n. 44/2011, e devono essere corredati dalla compilazione di schemi informatici conformi alle specifiche tecniche di cui all'art. 34 dello stesso d.m.

I disposti del d.m. n. 110/2023 si applicano ai procedimenti introdotti «dopo il 1° settembre 2023».

Va rammentato che, ai sensi dell'art. 46, comma 6, disp. att. c.p.c., il mancato rispetto delle specifiche tecniche sulla forma e sullo schema informatico e dei criteri e limiti di redazione dell'atto non comporta invalidità, ma può essere valutato dal giudice ai fini della decisione sulle spese del processo.

La presente formula è stata redatta tenendo nella dovuta considerazione i prescritti del d.m. n. 110/2023 relativi ai criteri di redazione ed ai limiti dimensionali degli atti.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

RICORSO EX ART. 791-BIS C P.C. [2]

I Sigg.ri

1) ..., nato/a a ... il ... (C.F. ... ) [3], residente in ..., via/piazza ... n. ...,

2) ..., nato/a a ... il ... (C.F. ... ) [4], residente in ..., via/piazza ... n. ...,

3) ..., nato/a a ... il ... (C.F. ... ) [5], residente in ..., via/piazza ... n. ...,

4) ..., nato a ... il ... (C.F. ... ) [6], residente in ..., via/piazza ... n. ...,

5) ..., nato/a a ... il ... (C.F. ... ) [7], residente in ..., via/piazza ... n. ...,

i primi quattro nella qualità di coeredi del defunto Sig. ... e il quinto [legale rappresentante dell'Istituto di credito ..., con sede in ..., via/piazza ... n. ..., C.F. ..., P.I. ... ] nella qualità di creditore del medesimo;

i primi quattro elettivamente domiciliati in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ... [8], C.F. ... [9][10], che li rappresenta e difende in forza di procura alle liti ... [11];

il quinto elettivamente domiciliato in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ... [12], C.F. ... [13][14], che lo rappresenta e difende in forza di procura alle liti ... [15];

PREMESSO IN FATTO

i) Il ... [16] è deceduto, senza lasciare disposizioni testamentarie, il Sig. ... (nato il ... in ... e residente in vita in ..., via/piazza ... n. ... ), genitore dei primi tre ricorrenti e coniuge della quarta.

ii) I beni costituenti il compendio ereditario sono i seguenti:

a) immobile di abitazione, con relativi suppellettili ed arredi, sito in ..., via/piazza ... n. ..., distinto a catasto ..., [17] gravato da iscrizione ipotecaria a garanzia di mutuo fondiario (creditore l'Istituto di credito ... ) [18];

b) fondo rustico con annesso sito in ..., loc. ..., distinto a catasto ... [19];

c) deposito in c/c bancario, acceso presso ..., [20] recante, alla data del ..., [21] la somma di ...;

iii) I Sigg.ri ... [22] hanno accettato puramente e semplicemente l'eredità, mediante dichiarazione fatta per atto pubblico innanzi al notaio Dott. ... il ... (atto ... ), [23] ed hanno presentato dichiarazione di successione in data ..., registrata il ... al n. ... [24].

iv) Fra i Sigg.ri ... [25] si è formata comunione sui beni relitti, per le quote a ciascuno spettanti.

v) È intento concorde dei Sigg.ri ... [26] sciogliere la suddetta comunione.

vi) Non è in atto alcuna controversia, né sul diritto alla divisione, né in ordine alle quote, né in ordine al diritto di abitazione spettante alla Sig.ra ..., [27] né in ordine a qualsiasi altra ipotizzabile questione pregiudiziale.

vii) È intento dei suddetti ricorrenti demandare le operazioni di divisione al notaio dott. ..., esercente in ..., [28] con incarico di formare il progetto divisionale e di disporre, previa consultazione delle parti, la vendita, qualora non fossero comodamente divisibili, degli immobili che compongono il compendio ereditario unitamente a somma di denaro e BTP.

viii) Il quinto ricorrente, soggetto rappresentato dal Sig. ..., è creditore iscritto (ipoteca), ha proposto opposizione alla divisione con atto trascritto il ... e, riservando ogni azione, non ha alcunché, almeno al momento, in contrario a che alla divisione del compendio ereditario si addivenga nelle forme prescelte dai coeredi del Sig. ... [29].

Tutto questo premesso, I sottoscritti, come in atti rappresentati, difesi e domiciliati,

RICORRONO

a codesto Tribunale affinché, compiute le valutazioni occorrenti, provveda a demandare al professionista designato dai ricorrenti, notaio dott. ..., incarico a) di procedere a determinare la massa attiva dell'eredità, individuando esattamente i cespiti immobiliari; b) di formare le quote dei singoli; c) di formare il progetto divisionale; d) di provvedere, qualora i beni immobili non risultino comodamente divisibili, a prevederne l'attribuzione a singoli coeredi con addebito dell'eccedenza o, in alternativa, e previa consultazione dei ricorrenti, a vendita degli stessi all'incanto, con ripartizione del ricavo, al netto delle spese (da porre a carico della massa), fra i singoli coeredi, per la quota a ciascuno spettante.

Si offrono in comunicazione, mediante deposito nelle forme di rito, i seguenti documenti [30]:

1) Estratto atto di morte del Sig. ... [31];

2) Atto pubblico di accettazione dell'eredità citato nel ricorso ...

3) Certificazioni catastali relative agli immobili caduti in successione;

4) Nota di trascrizione della domanda ai sensi dell'art. 2646, comma 2, c.c.;

5) Atto di iscrizione di ipoteca sull'immobile di abitazione;

6) Atto di opposizione del creditore iscritto, con nota di trascrizione;

7) ... [32]

Trattandosi di procedura di volontaria giurisdizione, il contributo unificato, già versato, deve applicarsi nella misura di Euro ... [33].

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [34]

PROCURA (PRIMI QUATTRO RICORRENTI)

I sottoscritti ..., nato a ... il ..., residente in ..., via/piazza ..., ... nato a ... il ..., residente in ..., via/piazza ..., ... nato a ... il ..., residente in ..., via/piazza ..., ... nato a ... il ..., residente in ..., via/piazza ..., ... deleghiamo a rappresentarci, assisterci e difenderci nella presente procedura e in ogni sua fase e grado, compresa la fase esecutiva, l'Avv. ... del Foro di ..., conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare, transigere, rinunciare agli atti ed accettare la rinuncia, incassare somme dalla controparte, quietanzare, chiamare in causa terzi, nominare sostituti in udienza.

Eleggiamo domicilio presso lo Studio dello stesso Avvocato in ..., via ..., n. ....

Dichiariamo, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito.

I deleganti (firma valevole anche quale sottoscrizione del ricorso).

Luogo e data ...

Visto per autentica ...

Firma Avv. ...

PROCURA (QUINTO RICORRENTE)

Io sottoscritto ... [nella qualità di ... ], nato a ... il ..., residente in ..., via/piazza ..., delego a rappresentarmi, assistermi e difendermi nella presente procedura e in ogni sua fase e grado, compresa la fase esecutiva, l'Avv. ... del Foro di ..., conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare, transigere, rinunciare agli atti ed accettare la rinuncia, incassare somme dalla controparte, quietanzare, chiamare in causa terzi, nominare sostituti in udienza.

Eleggo domicilio presso lo Studio dello stesso Avvocato in ..., via ..., n. ....

Dichiaro, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito.

Il delegante (firma valevole anche quale sottoscrizione del ricorso) ....

Luogo e data ...

Visto per autentica ...

Firma Avv. ...

1. Ai sensi dell'art. 22 c.p.c., la competenza spetta al tribunale del luogo dell'aperta successione.

2. Il contenuto del ricorso è disciplinato dall'art. 791-bis c.p.c., come modificato (con effetto dal 26 novembre 2024) dall'art. 3, comma 8, lett. s) d.lgs. n. 164/2024 In ordine alle indicazioni da effettuare nel corpo del ricorso deve essere fatto riferimento all'art. 125 dello stesso codice. Il deposito dell'atto deve obbligatoriamente avvenire con modalità telematica (art. 196-quater disp. att. c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022).

3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011). Ai sensi dell'art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002, « ... qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale ... il contributo unificato è aumentato della metà».

4. Si veda la nota che precede.

5. Si veda la nota n. 3.

6. Si veda la nota n. 3.

7. Si veda la nota n. 3.

8. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002 modificati dall'art. 45-bis d.l. n. 90/2014 conv., con modif. nella l. n. 114/2014.

9. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8 d.l. n. 193/2009 conv., con modif. nella l. n. 24/2010.

10. A seguito dell'introduzione del domicilio digitale, non sussiste alcun obbligo, per il difensore di indicare nell'atto introduttivo l'indirizzo PEC «comunicato al proprio ordine», trattandosi di dato già risultante dal ReGindE. L'obbligo dell'Avvocato di indicare il proprio numero di fax, già previsto dall'art. 125, comma 1 c.p.c., è venuto meno, con effetto dal 26 novembre 2024, in forza del disposto dell'art. 3, comma 1, lett. h) d.lgs. n. 164/2024.

11. La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura.

La procura si considera apposta in calce anche se rilasciata su foglio separato che sia però congiunto materialmente all'atto cui si riferisce, o su documento informatico separato sottoscritto con firma digitale e congiunto all'atto cui si riferisce mediante strumenti informatici, individuati con apposito decreto del Ministero della giustizia.

A decorrere dal 1° gennaio 2023, il deposito della procura deve obbligatoriamente avvenire con modalità telematica (art. 196-quater disp. att. c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022).

12. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dall'art. 45-bis d.l. n. 90/2014 conv., con modif. nella l. n. 114/2014.

13. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1 c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8 d.l. n. 93/2009 conv., con modif. nella l. n. 24/2010.

14. Si veda la nota n. 10.

15. Si veda la nota n. 11.

16. Precisare la data.

17. Precisare i dati catastali sulla scorta della relativa certificazione, acquisibile presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

18. Il riferimento è all'Istituto di credito creditore, quinto ricorrente.

19. Precisare i dati catastali sulla scorta della relativa certificazione, acquisibile presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

20. «Identificare» l'Istituto di credito depositario.

21. Data del decesso, da precisare.

22. Il riferimento è ai primi quattro ricorrenti.

23. Specificare gli estremi dell'atto.

24. Precisare data e numero.

25. Il riferimento è ai primi quattro ricorrenti.

26. Il riferimento è ai primi quattro ricorrenti.

27. Il riferimento è al coniuge della persona deceduta.

28. Deve trattarsi di un luogo compreso nel circondario del Tribunale cui viene presentato il ricorso.

29. Il riferimento è al de cuius.

30. Va rammentato che, ai sensi dell'art. 196-quater disp. att. c.p.c. (norma introdotta dal d.lgs. n. 149/2022), a decorrere dal 1° gennaio 2023, il deposito degli atti processuali nei procedimenti innanzi ai Tribunali, alle Corti di appello ed alla Corte di cassazione deve avere luogo esclusivamente con modalità telematiche. Va, altresì, rammentato che, in forza dei disposti del d.lgs. n. 164/2024, sono state espunte (con effetto dal 26 novembre 2024) le previsioni del deposito di atti presso la Cancelleria da tutte le norme che recavano indicazione di tale adempimento.

31. Il riferimento è al de cuius.

32. Eventuali altri documenti utili al bisogno.

33. Euro 98,00, nell'attualità.

34. Gli Avvocati interessati sono due, uno per i primi quattro ricorrenti, uno per il quinto.

COMMENTO

i) Le norme del codice di rito vengono riportate con la sola indicazione numerica.

ii) L'art. 791-bis è stato introdotto nel codice di rito dall'art. 76, comma 1, del d.l. n. 69/2013 conv., con modif. nella l. n. 98/2013. La ratio della norma è manifestamente quella di favorire la celere definizione delle procedure di scioglimento delle comunioni.

Sino all'avvento della citata disposizione, allo scioglimento delle comunioni si poteva pervenire o mediante accordo negoziale tra i partecipanti alle stesse oppure, in caso di disaccordo, mediante il ricorso al Giudice (artt. 784 ss. c.p.c.).

Nell'attualità, nei casi di insussistenza di controversia sul diritto alla divisione o sulle quote o su altre questioni pregiudiziali, eredi e condomini hanno facoltà di chiedere, con ricorso congiunto, al Tribunale territorialmente competente (tribunale del luogo dell'aperta successione o del luogo in cui si trovano le cose costituenti la comunione) la nomina di un notaio o di un avvocato aventi sede nel relativo circondario, che possono esse stesse designare, al quale demandare le operazioni di divisione.

iii) Il ricorso può essere sottoscritto anche dagli eventuali creditori e aventi causa che abbiano notificato o trascritto l'opposizione alla divisione.

iv) È valevole anche per la procedura in esame il disposto dell'art. 784 (litisconsorzio necessario), secondo cui le domande di divisione ereditaria o di scioglimento di qualsiasi altra comunione debbono proporsi in confronto di tutti gli eredi o condomini e dei creditori opponenti se vi sono.

v) Qualora nel compendio da dividere siano parte beni immobili, il ricorso deve essere trascritto ai sensi dell'art. 2646 c.c.

vi) La nomina del professionista deve avvenire con decreto.

vii) Il notaio o l'avvocato incaricato, sentite le parti e gli eventuali creditori iscritti o aventi causa da uno dei partecipanti (v. art. 1113 c.c.), deve predisporre il progetto di divisione oppure, preventivamente, disporre la vendita dei beni non comodamente divisibili, in entrambi i casi dovendo dare avviso a parti ed altri interessati. Alla vendita dei beni si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni relative al professionista delegato di cui al Libro terzo, Titolo II, Capo IV, Sezione III, § 3-bis del codice di rito. Va rammentato che gli artt. 591-bis e 591-ter sono stati sostituiti ad opera del d.lgs. n. 149/2022.

viii) È data facoltà a parti ed interessati proporre opposizione innanzi al Tribunale sia per opporsi alla vendita dei beni, sia per contestare il progetto di divisione. L'opposizione deve essere proposta entro termine perentorio di trenta giorni dalla ricezione dell'avviso di redazione del progetto di divisione. Trattandosi di procedimento che deve seguire, almeno nella prima fase, il rito camerale, non vi è obbligo di dare corso alla procedura di mediazione (art. 5, comma 4 d.lgs. n. 28/2010 – L'art. 5 d.lgs. n. 28/2010 è stato sostituito dal d.lgs. n. 149/2022, ma le originarie previsioni contenute nel suo comma 4, inclusa quella in questione, sono rimaste pressoché inalterate.

L‘opposizione deve svolgersi con rito camerale, nelle forme stabilite dall'art. 281-duodecies (norma introdotta dal d.lgs. n. 149/2022 e parzialmente riformulata dal d.lgs. n. 164/2024).

È ben vero che il testo del comma 4 dell'art. 791-bis recita ancor oggi che «Sull'opposizione il Giudice procede secondo le disposizioni (rito sommario di cognizione – n. d.r.) di cui al Libro quarto, Titolo I, Capo III-bis; non si applicano quelle di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 702-ter», ma è altresì vero che tali disposizioni risultano essere state abrogate dal d.lgs. n. 149/2022 (art. 3, comma 48) e che, in sostituzione delle stesse, sono stati introdotti gli artt. 281-decies e ss. (tutti parzialmente riformulati dal d.lgs. n. 164/2024), recanti disciplina del procedimento semplificato di cognizione e che le regole procedurali si rinvengono nel citato art. 281-duodecies.

È del tutto verosimile che la mancata modifica dell'art. 791-bis, comma 4, sia dipesa da mancato coordinamento.

In caso di accoglimento dell'opposizione, il Giudice deve dare le disposizioni necessarie per la prosecuzione delle operazioni di divisione e rimettere le parti innanzi al professionista incaricato.

Nei casi in cui non sia stata proposta opposizione o l'opposizione sia stata rigettata, il Giudice deve dichiarare esecutivo, con decreto, il progetto di divisione e rimettere gli atti al professionista incaricato per i successivi adempimenti.

ix) Nei procedimenti di divisione giudiziale, le spese occorrenti allo scioglimento della comunione vanno poste a carico della massa, in quanto effettuate nel comune interesse dei condividenti, trovando, invece, applicazione il principio della soccombenza e la facoltà di disporre la compensazione soltanto con riferimento alle spese che siano conseguite ad eccessive pretese o inutili resistenze alla divisione (Cass. II, n. 22903/2013; Cass. II, n. 1635/2020).

x) Per gli aspetti di diritto sostanziale (concetto di bene immobile non comodamente divisibile, si fa rinvio al testo della formula punti viii e ix).

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