Domanda di mediazione (art. 4, d.lgs. n. 28/2010)

Sergio Matteini Chiari
Maria Elena Matteini Chiari

Inquadramento

Il d.lgs. n. 149/2022 (attuazione della legge delega per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie) ha introdotto, con l'art. 7, molteplici modifiche al d.lgs. n. 28/2010. Attesi i disposti (come modificati dall'art. 1, comma 380 l. n. 197/2022) dell'art. 41, comma 1, del d.lgs. citato («Le disposizioni di cui all'art. 7, comma 1, lett. c), numero 3), d), e), f), g), h), t), u), v), z), aa) e bb), si applicano a decorrere dal 30 giugno 2023») e dell'art. 35, comma 1 («Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data»), l'operatività di tali modifiche è stata differentemente ordinata nel tempo, in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 1° marzo 2023 e in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 30 giugno 2023. Con riguardo alle procedure pendenti prima di tali date restano applicabili le disposizioni precedentemente vigenti. Nel testo della formula, nonché nelle note e nel Commento si provvederà a descrivere le discipline da osservare nei due diversi momenti.

Va precisato che tutti i richiami al d.lgs. n. 28/2010 saranno riferiti al testo di tale fonte come modificato dal d.lgs. n. 149/2022, salvo diversa indicazione.

Onde agevolare i fruitori della formula, appare opportuno distinguere nelle seguenti tre categorie le norme del d.lgs. n. 28/2010:

a) Norme non modificate dal d.lgs. n. 149/2022: artt. 1,10,18,19,21,22,23,24.

b) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, applicabili alle procedure instaurate dal 30 giugno 2023: artt. 4, comma 3, 5, da 5-bis a 5-sexies, 6, 7, 8, da 15-bis a 15-undecies, 16, 16-bis, 17, 20.

c) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022 applicabili alle procedure instaurate dal 1° marzo 2023: artt. 2, 3, 4 (salvo comma 3), 8-bis, 9, 11, 11-bis, 12, 12-bis, 13, 14, 15.

La domanda di mediazione è l'atto che introduce il procedimento di mediazione. La domanda, che va depositata presso un Organismo che abbia la sede nel luogo del Giudice territorialmente competente per la controversia (salva la possibilità, per le parti, di derogare a tale regola, rivolgendosi, con domanda congiunta, ad altro Organismo scelto di comune accordo), deve indicare, oltre l'Organismo, le parti, l'oggetto e le ragioni della pretesa. L'esplicitazione dell'oggetto e delle ragioni della pretesa costituisce requisito di validità della procedura. Solo qualora tali dati siano ben individuati, il Giudice potrà considerare assolta la condizione di procedibilità. Inoltre, solo attraverso una corretta indicazione dei medesimi dati si potranno realizzare gli effetti della domanda di mediazione sulla prescrizione e sulla decadenza ex art. 8, comma 2 d.lgs. n. 28/2010, come modificato dal d.lgs. n. 149/2022.

La presente formula è stata redatta tenendo nella dovuta considerazione i prescritti del d.m. n. 110/2023 relativi ai criteri di redazione ed ai limiti dimensionali degli atti. Le previsioni di tale d.m. debbono ritenersi operative anche con riguardo alle domande di mediazione (art. 2, comma 2, d.m. cit.).

Formula

ORGANISMO [1] DI MEDIAZIONE ... [2]

DOMANDA DI MEDIAZIONE (ART. 4, D.LGS. N. 28/2010) [3]

Il/La sottoscritto/a ...

nato/a a ... il ... residente in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., P.I./C.F. ... [4] – documento di riconoscimento ... .

(A): in proprio

(B): quale titolare o legale rappresentante pro tempore dell'Ente/impresa [5]; ..., con sede in via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., P.I./ C.F. ... .

(C): quale rappresentante con mandato a conciliare per conto di ... [6]:

Nome ... Cognome ... /Ente-Impresa ...

nato/a a ... il ... residente/con sede in via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ... [7].

Rappresentato/a Assistito/a da difensore con specifica procura allegata [8]

Avv. ... (nome ... cognome ... ) – domicilio/sede/studio in ... via/piazza ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ... .

CHIEDE

DI AVVIARE UNA PROCEDURA AMMINISTRATA DI MEDIAZIONE EX D.LGS. n. 28/2010

nei confronti

del Sig./della Sig.ra Nome ... Cognome ..., residente/con sede in ..., via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., P.I./ C.F. ... [9].

O

dell'Ente ..., Impresa ..., con sede in ..., via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., P.I./C.F. ... [10].

NONCHÉ [11]

nei confronti del Sig./della Sig.ra Nome ..., Cognome ..., residente / con sede in ..., via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., P.I./ C.F. ... [12].

O

dell'Ente ..., Impresa ..., con sede in ..., via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., P.I./C.F. ... [13].

IN RELAZIONE ALLA SEGUENTE CONTROVERSIA (valore indicativo Euro ... [14] ):

... [15].

(A): MEDIAZIONE VOLONTARIA in materia di ...

(B): MEDIAZIONE DELEGATA DAGLI UFFICI GIUDIZIARI ex art. 5-quater d.lgs. n. 28/2010 in materia di: ...

(C): MEDIAZIONE DA CLAUSOLA CONCILIATIVA ex art. 5-sexies d.lgs. 28/2010 in materia di ...

(D): MEDIAZIONE OBBLIGATORIA (art. 5, comma 1, d.lgs. n. 28/2010), in materia di ... [16]:

CONTROVERSIE SOGGETTE A MEDIAZIONE OBBLIGATORIA SINO AL 29 GIUGNO 2023
☐ Condominio ☐ Diritti reali ☐ Divisione ☐ Successione ereditaria
☐ Patti di famiglia ☐ Locazione ☐ Comodato ☐ Affitto d'azienda
☐ Risarcimento danni da responsabilità medica e sanitaria ☐ Risarcimento danni da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità ☐ Contratti assicurativi ☐ Contratti bancari
☐ Contratti finanziari

N.B.: Sino al 31 maggio 2022 la procedura di mediazione era esperibile anche in materia di obbligazioni contrattuali, concorrendo le condizioni previste dall'art. 3, comma 6-ter d.l. n. 6/2020 conv., con modif. nella l. n. 13/2020, introdotto dall'art. 3, comma 1-quater d.l. n. 28/2020 conv., con modif. nella l. n. 70/2020[17].

CONTROVERSIE SOGGETTE A MEDIAZIONE OBBLIGATORIA A DECORRERE DAL 30 GIUGNO 2023 [18]
☐ Condominio ☐ Diritti reali ☐ Divisione ☐ Successione ereditaria
☐ Patti di famiglia ☐ Locazione ☐ Comodato ☐ Affitto d'azienda
☐ Risarcimento danni da responsabilità medica e sanitaria ☐ Risarcimento danni da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità ☐ Contratti assicurativi ☐ Contratti bancari
☐ Contratti finanziari ☐ Associazione in partecipazione ☐ Consorzio ☐ Franchising
☐ Opera ☐Rete ☐Somministrazione ☐Società di persone
☐Subfornitura

(eventuale: chiede che la procedura si svolga presso ... ) [19]

(eventuale: chiede che la procedura si svolga in modalità telematica [20]

(eventuale: dichiara di disporre / non disporre di firma digitale) [21]

(eventuale: l'istante dichiara di non essere tenuto a versare l'indennità di mediazione, essendo stato ammesso – v. provvedimento allegato - al patrocinio a spese dello Stato ai sensi degli artt. 15-bis ss. d.lgs. n. 28/2010) [22]

(eventuale: l'istante dichiara la propria disponibilità a pagare per intero i costi della procedura, fatta salva la possibilità di una diversa ripartizione dei medesimi all'esito del procedimento) [23].

ALLEGA LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE:

☐ copia del documento d'identità in corso di validità;

☐ visura camerale aggiornata;

☐ copia dell'atto costitutivo/statuto;

☐ copia della documentazione attestante il potere a conciliare del rappresentante legale della persona giuridica;

☐ copia del mandato a conciliare al rappresentante e/o al procuratore legale nella procedura;

☐ copia del provvedimento del Giudice (se mediazione delegata);

☐ copia della clausola di mediazione (se presente);

☐ copia attestante il pagamento delle spese di avvio del procedimento di mediazione [24];

☐ copia del provvedimento di ammissione anticipata al patrocinio a spese dello Stato [25];

☐ ulteriore documentazione:

...

N.B.: Si devono segnalare, per scritto, i documenti che si intende eventualmente riservare all'attenzione del solo mediatore [26].

Il/La sottoscritto/a ... dichiara di avere letto e compreso il Regolamento e il Tariffario dell'Organismo adito ... [27] e di accettarli integralmente [28].

(eventuale: Il/La sottoscritto/a dichiara di non avere avviato la medesima procedura presso altri Organismi di mediazione, né di essere stato/a chiamato/a ad aderire ad un tentativo di mediazione per lo stesso oggetto) [29].

Luogo e data ...

Firma ...

Firma Avv. ...

CONSENSO AI SENSI DEL D.LGS. N. 196/2003 SULLA TUTELA DEI DATI PERSONALI:

Il/La sottoscritto/a, nel trasmettere i propri dati a ... [30], acconsente al loro trattamento da parte dello stesso Ente, per l'adempimento degli obblighi civili e fiscali inerenti all'organizzazione ed all'espletamento del tentativo di conciliazione richiesto; dichiara, inoltre, di essere informato/a dei diritti conferiti dall'art. 13 del d.lgs. n. 196/03, nonché dei diritti che, in relazione al trattamento cui ha espressamente acconsentito, gli/le derivano dall'art. 7 del medesimo d.lgs. n. 196/2003.

Luogo e data ...

Firma ...

Firma Avv. ...

1. Solo un Organismo iscritto al Ministero della Giustizia è legittimato a gestire una mediazione exd.lgs. n. 28/2010. Tutti gli altri Organismi non iscritti al Ministero o singoli mediatori persone fisiche non possono gestire ed amministrare mediazione e conciliazione in base al d.lgs. citato. Per individuare gli Organismi iscritti, occorre consultare il registro presso il Ministero – https://mediazione.giustizia.it/ –, che costituisce una sorta di pubblicità costitutiva.

2. Ai sensi dell'art. 4, comma 1 d.lgs. n. 28/2010, la domanda di mediazione va presentata «presso un organismo nel luogo del Giudice territorialmente competente per la controversia». Pertanto, la competenza territoriale dell'Organismo di mediazione si identifica conseguenzialmente all'individuazione della competenza territoriale giudiziale disciplinata dagli artt. 18 e ss. c.p.c. Per individuare un Organismo competente occorre accertare il luogo in cui l'ente abbia la/e propria/e sede/i, consultando il sito del Ministero https://mediazione.giustizia.it/. Così come è possibile derogare consensualmente alla competenza territoriale del Giudice ai sensi dell'art. 28 c.p.c., è possibile, con gli stessi limiti posti da tale norma, individuare d'accordo tra tutte le parti l'Organismo territorialmente competente. Ogni Organismo è legittimato ad essere operativo con riguardo a tutte le controversie conciliabili, vale a dire tutte quelle che vertono su diritti disponibili. Non vi sono competenze per materia e/o valore.

3. Le regole relative al contenuto minimo della domanda di mediazione sono dettate dall'art. 4, comma 2 d.lgs. n. 28/2010.

4. L'art. 4, comma 2 d.lgs. n. 28/2010 dispone genericamente che vengano indicate le «parti». È opportuno, peraltro, fornire il maggior numero possibile di informazioni affinché l'Organismo possa, stante l'informalità della procedura, usare tutti i modi possibili per contattare le parti (numeri di telefono, cellulari, e-mail, etc.).

5. Quasi tutti gli Organismi richiedono di allegare la visura camerale aggiornata attestante la rappresentanza.

6. Quasi tutti gli Organismi richiedono di allegare idonea delega. La legge non richiede forme particolari. Valgono quindi i generali principi del codice civile in forza dei quali la forma deve corrispondere a quella richiesta ex lege per l'atto che il delegato dovrà / potrà sottoscrivere. Si vedano, peraltro, sul punto, le indicazioni date nel paragrafo vi) del Commento.

7. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

8. «Io sottoscritto/a ..., nato/a a ..., il ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., delego a rappresentarmi, assistermi e difendermi nella presente procedura, l'Avv. ... del Foro di ..., conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare e transigere, incassare somme dalla controparte, quietanzare, nominare sostituti.

Dichiaro, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito.

Il/ La delegante ..., lì ... ».

9. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

10. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

11. In caso di ulteriori parti verso cui sia promossa la procedura di mediazione.

12. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

13. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

14. La determinazione del valore avviene secondo i criteri previsti dagli artt. 10 ss. c.p.c. In base al valore così determinato vanno calcolati i costi della mediazione. L'istante deve, ex art. 16 d.m. n. 180/2010 e succ. modif., versare all'Organismo, all'atto della domanda di mediazione, le spese di avvio pari a Euro 40 + IVA (se il valore della controversia non supera Euro 250.000,00) oppure Euro 80 + IVA (se il valore della controversia supera Euro 250.000,00). Se la mediazione dovesse proseguire oltre il primo incontro ex art. 8, d.lgs. n. 28/2010, ciascuna parte, sia l'istante che il/i chiamato/i, dovrà versare le spese di mediazione determinate sempre in base al valore della controversia secondo gli scaglioni stabiliti ex lege dalla tabella A allegata al d.m. n. 180/2010.

15. Breve descrizione dell'oggetto e delle ragioni della domanda. Non trattandosi di un atto giudiziario, non sono richieste particolari indicazioni (richieste istruttorie, conclusioni, etc.), ma occorre corretta descrizione dell'oggetto/degli oggetti della domanda, sia al fine di far comprendere alla controparte il tema della mediazione, sia al fine di inibire eventuali decadenze e/o di interrompere prescrizioni.

16. In questo caso, stante l'obbligatorietà della domanda di mediazione quale condizione di procedibilità, la legge prevede anche dei diversi tariffari ex art. 16, comma 4, lett. d) d.m. n. 180/2010.

17. Si veda, sul punto, il paragrafo vii) del Commento.

18. Nel sostituire il testo dell'art. 5 d.lgs. n. 28/2010, il d.lgs. n. 149/2022 ha ampliato il numero delle controversie soggette a mediazione obbligatoria, includendovi quelle relative ad alcuni rapporti di durata. Si veda, sul punto, anche il paragrafo vii) del Commento.

19. Qualora il regolamento dell'Organismo scelto abbia più sedi operative oppure preveda la possibilità di far svolgere gli incontri in luoghi diversi (esempio: nel luogo oggetto della controversia).

20. Le procedure di mediazione in modalità telematica sono specificamente disciplinate dall'art. 8-bis del d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, con effetto dal 1° marzo 2023.

21. Requisito importante, in particolar modo per alcune formalità (sottoscrizione del verbale) nella mediazione on line.

Qualora le parti non siano dotate di firma digitale od equivalente, dovranno conferire procura speciale al proprio avvocato, espressamente abilitandolo a sottoscrivere il verbale ed a definire la procedura di mediazione anche in nome e per conto del proprio assistito.

22. Nel testo originario dell'art. 17, comma 5 d.lgs. n. 28/2010, sostituito dal d.lgs. n. 149/2022, era contenuta previsione di esonero dal versamento dell'indennità di mediazione per le parti che si trovavano nelle condizioni per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato. La materia (patrocinio a spese dello Stato) è ora regolata dagli artt. 15-bis ss., introdotti dal d.lgs. n. 149/2022, con effetto dal 30 giugno 2023.

23. Si tratta di una facoltà dell'istante, utilizzabile per stimolare ed al contempo responsabilizzare ulteriormente il/i chiamato/i in mediazione a presentarsi al primo incontro ed aderire alla prosecuzione della procedura.

24. L'istante deve, ex art. 16 d.m. n. 180/2010, versare all'Organismo, all'atto della domanda di mediazione, le spese di avvio pari ad Euro 40 + IVA (se il valore della controversia non supera Euro 250.000,00) oppure Euro 80 + IVA (se il valore della controversia supera Euro 250.000,00).

25. Si veda la nota n. 22.

26. Uno dei principi fondamentali in mediazione è la riservatezza, disciplinata dall'art. 9 d.lgs. n. 28/2010.

Si distingue tra riservatezza c.d. esterna ed interna.

Il dovere di riservatezza esterno, sancito dall'art. 9, comma 1 d.lgs. n. 28/2010, vincola sia il mediatore sia tutti i soggetti che abbiano prestato la propria opera o il proprio servizio nell'Organismo od abbiano, in qualsiasi veste (come opportunamente precisato dal d.lgs. n. 149/2022), partecipato al procedimento di mediazione. Tutti costoro sono tenuti a non rivelare il contenuto delle dichiarazioni rese e le informazioni acquisite durante il procedimento.

Il dovere di riservatezza interno vincola, invece, unicamente il mediatore. A quest'ultimo, ai sensi del comma 2 della disposizione citata, è fatto obbligo di riservatezza nei confronti delle altre parti per ciò che concerne le dichiarazioni rese e le informazioni acquisite nel corso delle sessioni separate cui ritenga opportuno ricorrere di propria iniziativa o su richiesta di parte.

27. Indicazione del nome dell'Organismo prescelto.

28. Nel momento in cui si presenta una domanda di mediazione innanzi ad un Organismo, si accetta anche il regolamento di quest'ultimo. Ogni Organismo ha il proprio regolamento, che funge da “norma secondaria” rispetto alla “norma primaria” costituita dal d.lgs. n. 28/2010. Con l'accettazione del regolamento, l'istante accetta, ad es., i costi della mediazione, l'elenco dei mediatori dell'Organismo nei cui ambiti verrà designato il mediatore della procedura di riferimento, eventuali liste di c.t.u. etc.

Prima di scegliere un Organismo e presentare una domanda di mediazione, è necessario leggere attentamente il regolamento, che può differenziarsi per più aspetti da quelli di altri Organismi. Peraltro, non può non ritenersi che tutti i regolamenti siano conformi al dettato normativo, considerato che, al momento dell'iscrizione nell'elenco, il Ministero è obbligato ad un preventivo controllo. L'accettazione del regolamento può essere espressa nella domanda oppure in un secondo momento, ma, in ogni caso, prima dell'avvio della procedura da parte dell'Organismo.

29. Dichiarazione per prevenire eventuali “litispendenze”.

30. Indicazione dell'Organismo.

COMMENTO

i) La disciplina dell'accesso al procedimento di mediazione è dettata dall'art. 4 del d.lgs. n. 28/2010.

La procedura deve svolgersi necessariamente innanzi ad un Organismo iscritto al Registro presso il Ministero della Giustizia.

Coloro che intendono attivare un procedimento di mediazione devono depositare la domanda di mediazione «presso un organismo nel luogo del Giudice territorialmente competente per la controversia». Per individuare l'Organismo competente, occorre accertare il luogo in cui lo stesso ha la/e propria/e sede/i consultando il sito del Ministero https://mediazione.giustizia.it/. Laddove vi sia l'accordo di tutte le parti è possibile rivolgersi ad un Organismo diverso da quello territorialmente competente; la deroga è consentita con gli stessi limiti posti dall'art. 28 c.p.c. con riguardo alla deroga alla competenza territoriale del Giudice (Trib. Milano 29 ottobre 2013, in D&G 2013).

Ogni Organismo è legittimato ad essere operativo con riguardo a tutte le controversie conciliabili, cioè tutte quelle che vertono su diritti disponibili. Non vi è previsione di competenze per materia e/o valore.

ii) Ai sensi dell'art. 4, comma 1, d.lgs. citato, la mediazione si avvia mediante il deposito di una domanda scritta presso la Segreteria dell'Organismo.

In caso di più domande relative alla stessa controversia (ipotesi ricorrente allorché vi sia identità dei soggetti, del petitum e della causa petendi), la mediazione deve svolgersi davanti all'Organismo territorialmente competente presso il quale è stata presentata la prima domanda. Per determinare il tempo della domanda si deve avere riguardo alla data del deposito della stessa.

iii) Ai sensi dell'art. 4, comma 2 d.lgs. cit., la domanda di mediazione deve indicare l'oggetto e le ragioni della pretesa. Solo qualora tali dati siano ben individuati (in mancanza, la mediazione non potrà dirsi validamente espletata e la domanda sarà improcedibile – v. Trib. Napoli 7 novembre 2023, Red. Giuffrè 2024) e vi sia esatta corrispondenza degli stessi con quelli della successiva domanda azionata, il Giudice potrà considerare assolta la condizione di procedibilità e si potranno realizzare gli effetti della domanda di mediazione sulla prescrizione e sulla decadenza ex art. 8, comma 2 d.lgs. n. 28/2010, come modificato dal d.lgs. n. 149/2022 (Cass. sez. III, n. 23072/2022; App. Milano 5 maggio 2022, DeJure 2022).

Oltre agli elementi richiesti dalla norma, nella domanda di mediazione dovrà essere riportata ogni altra informazione utile alla gestione del procedimento: ad esempio, il valore della controversia determinato ai sensi del codice di procedura civile ai fini della determinazione dell'indennità (spese di avvio e spese di mediazione ex art. 16 d.m. n. 180/2010 e succ. modif.) spettante all'Organismo, l'eventuale allegazione di documenti, la presenza di rappresentanti o tecnici della parte, la dichiarazione di accettazione del regolamento dell'Organismo etc.

iv) L'onere di attivare il procedimento di mediazione è posto a carico della parte che ha interesse al processo e che ha il potere di iniziarlo (v., ex multis, Trib. Ascoli Piceno 12 novembre 2019, in DeJure 2019; App. L'Aquila 9 ottobre 2019, ibidem). Legittimazione attiva compete anche all'amministratore di condominio (art. 5-ter d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, con effetto dal 30 giugno 2023).

Dando soluzione a contrasto, le Sezioni Unite hanno chiarito che nelle controversie soggette a mediazione obbligatoria, i cui giudizi fossero stati introdotti con richiesta di decreto ingiuntivo, una volta instaurato il relativo giudizio di opposizione e decise le istanze di concessione o sospensione della provvisoria esecuzione del decreto, l'onere di promuovere la procedura di mediazione doveva ritenersi a carico della parte opposta e, ove essa non si fosse attivata, alla pronuncia di improcedibilità della domanda giudiziale sarebbe dovuta seguire la revoca del decreto ingiuntivo (Cass. S.U., n. 19596/2020 e, a seguire, Cass. III, ord., n. 159/2021; Cass. VI, ord., n. 8015/2021; Cass. III, ord., n. 12896/2021; Cass. II, n. 11598/2022). Tale soluzione è stata appieno convalidata dal legislatore, mediante le previsioni contenute nell'art. 5-bis, d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, con effetto dal 30 giugno 2023.

v) Ai sensi dell'art. 8, comma 1, d.lgs. n. 28/2010, come sostituito dal d.lgs. n. 149/2022 (con effetto dal 30 giugno 2023), la comunicazione della domanda di mediazione, del nominativo del mediatore e della data e della sede fissate per il primo incontro, nonché delle modalità di svolgimento della procedura deve essere data a tutte le parti a cura dell'Organismo. Quanto alle modalità della comunicazione, in mancanza di specifiche indicazioni in proposito (nella disposizione si legge; “con ... mezzo idoneo ad assicurarne la ricezione”), deve ritenersi opportuno l'utilizzo della posta raccomandata con avviso di ricevimento oppure della posta elettronica certificata, ove il destinatario disponga di un indirizzo PEC legalmente valido.

vi) Ai sensi dell'art. 8, comma 5, d.lgs. n. 28/2010, le parti devono partecipare al procedimento di mediazione con l'assistenza di un avvocato.

Per lungo tempo è stato controverso se fosse necessaria la partecipazione personale delle parti.

A tale riguardo, sconfessando l'orientamento sino ad allora dominante nella giurisprudenza di merito (v., ex multis, Trib. Vasto 17 dicembre 2018, in Ilprocessocivile.it 22 marzo 2019), la S.C. affermò che nel procedimento di mediazione, pur essendo necessaria la comparizione personale delle parti, assistite dal difensore, le stesse potevano farsi sostituire da un loro rappresentante sostanziale, dotato di apposita procura, in ipotesi coincidente con lo stesso difensore che le assisteva (Cass. III, n. 8473/2019).

La giurisprudenza di merito successiva si allineò in congrua parte alla pronuncia della S.C. (v., ex multis, Trib. Velletri 19 ottobre 2021, DeJure 2022; App. L'Aquila 15 luglio 2021, DeJure 2021), ma in parte rimase sulla precedente posizione, ribadendo la necessaria partecipazione personale delle parti, non delegabile a terzo soggetto, salvo casi eccezionali (di impossibilità giuridica o materiale a comparire di persona) (v. Trib. Velletri 12 dicembre 2019; Trib. Roma 27 giugno 2019; Trib. Firenze 8 maggio 2019, in Guida dir. 2019, 28.40).

Dando soluzione al “problema”, l'art. 8, comma 4 del d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022 (con effetto dal 30 giugno 2023), ha disposto che le parti persone fisiche «partecipano personalmente» alla procedura di mediazione; tuttavia, in presenza di giustificati motivi, possono delegare un rappresentante a conoscenza dei fatti e munito dei poteri necessari per la composizione della controversia, mentre la partecipazione dei soggetti diversi dalle persone fisiche deve essere assicurata mediante rappresentanti o delegati a conoscenza dei fatti e muniti dei poteri di cui sopra.

vii) Le fattispecie sostanziali previste dal testo originario dell'art. 5, comma 1-bis d.lgs. n. 28/2010, in ordine alle quali la mediazione costituiva condizione di procedibilità, vennero ampliate, a seguito della pandemia legata al Covid-19.

Nel comma 6-bis dell'art. 3 del d.l. n. 6/2020, convertito con modificazioni in l. n. 13/2020, si prevedeva che il rispetto delle misure di contenimento della suddetta pandemia dovesse essere «sempre valutato ai fini dell'esclusione, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1218 e 1223 c.c., della responsabilità del debitore, anche relativamente all'applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati o omessi adempimenti».

Il comma 6-ter della medesima disposizione, introdotto dal d.l. n. 28/2020, convertito con modificazioni nella l. n. 70/2020, prevedeva che nelle controversie in materia di obbligazioni contrattuali, nelle quali il rispetto delle misure di contenimento della pandemia (sia quelle previste dal d.l. n. 6/2020, convertito con modificazioni nella l. n. 13/2020, sia quelle disposte durante l'emergenza epidemiologica sulla base di disposizioni successive) poteva essere valutato ai sensi del comma 6-bis, il preventivo esperimento del procedimento di mediazione ai sensi dell'art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28/2010 costituiva condizione di procedibilità della domanda.

In altri termini, veniva posta l'obbligatorietà della mediazione nei casi in cui, quale giustificazione dell'inadempimento, fosse allegato il rispetto delle misure di contenimento della pandemia.

Quanto al soggetto onerato di dare avvio al procedimento di mediazione, poteva trattarsi del creditore, qualora fosse costui a voler far valere le proprie pretese nella sede giudiziale, oppure lo stesso “inadempiente”, qualora quest'ultimo intendesse far valere nella sede giudiziale domanda di riduzione dell'obbligazione.

Per quanto di interesse, va ricordato che la cessazione dello stato di emergenza, prorogato sino al 31 marzo 2022 dal d.l. n. 221/2021, conv. con modif. nella l. n. 11/2022, è stata sancita dal d.l. n. 24/2022, conv. con modif. nella l. n. 52/2022.

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