Non adesione del chiamato al primo incontro di mediazione (artt. 8 e 12-bis, d.lgs. n. 28/2010)

Sergio Matteini Chiari
Maria Elena Matteini Chiari

Inquadramento

Il d.lgs. n. 149/2022 (attuazione della legge delega per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie) ha introdotto, con l'art. 7, molteplici modifiche al d.lgs. n. 28/2010. Attesi i disposti (come modificati dall'art. 1, comma 380, l. n. 197/2022) dell'art. 41, comma 1, del d.lgs. citato («Le disposizioni di cui all'art. 7, comma 1, lett. c), n. 3), d), e), f), g), h), t), u), v), z), aa) e bb), si applicano a decorrere dal 30 giugno 2023») e dell'art. 35, comma 1 («Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data»), l'operatività di tali modifiche è stata differentemente ordinata nel tempo, in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 1° marzo 2023 e in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 30 giugno 2023. Con riguardo alle procedure pendenti prima di tali date restano applicabili le disposizioni precedentemente vigenti. Nel testo della formula, nonché nelle note e nel Commento si provvederà, quindi, a descrivere le discipline da osservare nei due diversi momenti.

Va precisato che tutti i richiami al d.lgs. n. 28/2010 saranno riferiti al testo di tale fonte come modificato dal d.lgs. n. 149/2022, salvo diversa indicazione.

Onde agevolare i fruitori della formula, appare opportuno distinguere nelle seguenti tre categorie le norme del d.lgs. n. 28/2010:

- a) Norme non modificate dal d.lgs. n. 149/2022: artt. 1,10,18,19,21,22,23,24.

– b) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, applicabili alle procedure instaurate dal 30 giugno 2023: artt. 4, comma 3, 5, da 5-bis a 5-sexies, 6, 7, 8, da 15-bis a 15-undecies, 16, 16-bis, 17, 20.

– c) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022 applicabili alle procedure instaurate dal 1° marzo 2023: artt. 2, 3, 4 (salvo comma 3), 8-bis, 9, 11, 11-bis, 12, 12-bis, 13, 14, 15.

È opportuno che il chiamato in mediazione, che non intenda né aderire alla procedura né presenziare al primo incontro fissato dall'Organismo a seguito della domanda presentata dall'istante, comunichi per scritto i motivi della propria scelta. Il d.lgs. n. 28/2010, pur non disciplinando in modo esplicito i tempi, le forme ed i contenuti della condotta di non adesione del chiamato in mediazione, prevede a carico di quest'ultimo, nei casi di sua mancata, ingiustificata, partecipazione alla procedura, “sanzioni” processuali e pecuniarie, descritte nell'art. 12-bis d.lgs. cit., cui si fa rinvio.

Formula

ORGANISMO [1] DI MEDIAZIONE ...

PROCEDURA N. ... / ... [2]

NON ADESIONE DEL CHIAMATO AL PRIMO INCONTRO DI MEDIAZIONE (ARTT. 8 E 12-BIS, D.LGS. N. 28/2010) [3]

Il/La sottoscritto/a ..., nato/a a ... il ..., residente in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., IVA/C.F. ... [4].

(A): in proprio

(B): quale titolare o legale rappresentante pro tempore dell'Ente/ impresa [5] ..., con sede in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., IVA/C.F. ... [6].

(C): quale rappresentante con mandato a conciliare per conto di ... [7]:

Nome ... Cognome ... /Ente-Impresa ..., nato/a a ... il ... residente/con sede in via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., IVA/C.F. ... [8].

Rappresentato/a Assistito/a da difensore con specifica procura allegata [9]:

Avv. ... (nome ... cognome ... ) – domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ...

IN QUANTO PARTE CHIAMATA IN MEDIAZIONE DA

Sig./Sig.ra ... Nome ... Cognome ..., residente in ... via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [10] in proprio o nella qualità di ... [11];

O

Ente ... Impresa ..., con sede in ... via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [12].

Rappresentato/a Assistito/a da difensore con specifica procura allegata [13]:

Avv. ... (nome ... cognome ... ) – domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ...;

NONCHÉ [14]

Nei confronti del Sig./della Sig.ra ... nome ... cognome ..., residente/con sede in ... via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [15];

O

Ente ... Impresa ..., con sede in ... via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [16].

Rappresentato/a Assistito/a da difensore con specifica procura allegata: [17]

Avv. ... (nome ... cognome ... ) – domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ...;

IN RELAZIONE ALLA SEGUENTE CONTROVERSIA:

... [18].

Il valore indicativo della controversia è di Euro ... [19].

DICHIARA DI:

- non aderire alla mediazione e che non parteciperà al primo incontro fissato in data ... per il/i seguente/i motivi ... [20].

SI ALLEGANO I SEGUENTI DOCUMENTI:

☐ copia del documento d'identità in corso di validità;

☐ visura camerale aggiornata;

☐ copia dell'atto costitutivo/statuto;

☐ copia della documentazione attestante il potere a conciliare del rappresentante legale della persona giuridica;

☐ copia del mandato a conciliare al rappresentante e/o al procuratore legale nella procedura;

☐ copia del provvedimento del Giudice (se mediazione delegata);

☐ copia della clausola di mediazione (se presente);

☐ ulteriore documentazione:

Luogo e data ...

Firma ...

Firma Avv. ...

1. Solo un Organismo iscritto al Ministero della Giustizia è legittimato a gestire una mediazione ex d.lgs. n. 28/2010. Tutti gli altri Organismi non iscritti al Ministero o singoli mediatori persone fisiche non possono gestire ed amministrare mediazione e conciliazione in base al d.lgs. n. 28/2010. Per individuare gli Organismi iscritti, occorre consultare il registro presso il Ministero – https://mediazione.giustizia.it/ – che costituisce una sorta di pubblicità costitutiva.

2. Nel momento in cui riceve una domanda di mediazione, l'Organismo deve dare numero progressivo ed indicare l'anno per averne i riferimenti occorrenti ai fini della gestione e della conservazione.

3. La norma non prescrive un termine per non aderire alla mediazione né la forma ed il contenuto minimo dell'atto di non adesione del chiamato. Potrebbe essere, quindi, sufficiente non presentarsi al primo incontro di mediazione indicato dall'Organismo. Tuttavia, è più che opportuno che il chiamato faccia conoscere per scritto e con tempestività (congruo termine prima della data fissata per il primo incontro) le ragioni della mancata adesione, sia al fine di evitare “inconvenienti” e sanzioni previsti dall'art. 12-bis d.lgs. n. 28/2010, sia al fine di consentire all'Organismo ed al mediatore di organizzare nel miglior modo possibile i tempi e le agende degli incontri.

4. La norma non dà indicazioni in ordine ai contenuti dell'atto di non adesione, ma è opportuno fornire il maggior numero possibile di informazioni affinché l'Organismo possa, stante l'informalità della procedura, usare tutti i mezzi possibili per contattare le parti (numeri di telefono, cellulari, e-mail, ecc.).

5. Quasi tutti gli Organismi richiedono di allegare la visura camerale aggiornata attestante la rappresentanza.

6. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

7. Quasi tutti gli Organismi richiedono di allegare idonea delega. La legge non richiede forme particolari. Valgono quindi i generali principi del codice civile in forza dei quali la forma deve corrispondere a quella richiesta ex lege per l'atto che il delegato dovrà/potrà sottoscrivere. Si vedano, peraltro, sul punto, le indicazioni date nel paragrafo iii) del Commento.

8. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

9. «Io sottoscritto/a ..., nato/a a ... il ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., delego a rappresentarmi, assistermi e difendermi nella presente procedura, l'Avv. ... del Foro di ..., conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare e transigere, incassare somme dalla controparte, quietanzare, nominare sostituti.

Dichiaro, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito.

Il/La delegante ...

..., lì ... ».

10. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

11. Occorre specificare la qualità.

12. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

13. Allegare procura. Per il relativo testo, si veda sub nota 9.

14. In caso di ulteriori parti nei cui confronti venga promossa la procedura di mediazione.

15. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

16. Si vedano le indicazioni date sub nota 4.

17. Allegare procura. Per il relativo testo, si veda sub nota 9.

18. Breve descrizione dell'oggetto della controversia.

19. Il chiamato potrebbe anche condizionare la propria adesione alla rideterminazione del valore della domanda, che deve essere stabilito secondo i criteri di cui agli artt. 10 ss. c.p.c. Va ricordato che in base al valore così determinato devono essere calcolate le indennità della mediazione (si veda in proposito, l'art. 16 d.m. n. 180/2010 e succ. modif.

20. L'esposizione di motivate ragioni della scelta effettuata può valere al fine di non incorrere nelle “sanzioni” previste dall'art. 12-bis d.lgs. n. 28/2010.

COMMENTO

i) La mancata partecipazione, senza giustificato motivo, al procedimento di mediazione assume rilievo a vari fini.

Ai sensi dell'art. 12-bis d.lgs. n. 28/2010, dalla mancata partecipazione senza giustificato motivo al primo incontro della suddetta procedura il Giudice può desumere argomenti di prova nel successivo giudizio ex art. 116, comma 2 c.p.c.

Inoltre, il Giudice «condanna» (deve condannare) la parte costituita che, nei casi in cui la mediazione costituisce condizione di procedibilità, non abbia partecipato al primo incontro senza darne congrua giustificazione, «al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al doppio del contributo unificato dovuto per il giudizio». Infine, il Giudice, con il provvedimento che definisce il giudizio, ove ne sia fatta richiesta, può condannare la parte soccombente che non abbia partecipato alla mediazione al pagamento in favore della controparte di una somma equitativamente determinata in misura non superiore nel massimo alle spese del giudizio maturate dopo la conclusione del procedimento di mediazione.

Qualora il soggetto condannato al pagamento di somma corrispondente al doppio del contributo unificato sia una delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2 d.lgs. n. 165/2001, copia del provvedimento deve essere trasmessa al P.M. presso la sezione giurisdizionale della Corte dei conti.

Ove il provvedimento sia stato adottato nei confronti di soggetti «vigilati», il documento deve essere trasmesso all'autorità di vigilanza competente.

ii) Appare opportuno porre in evidenza che la condotta di mancata partecipazione al primo incontro senza giustificato motivo può essere imputata a tutte le parti, inclusa quella che, avendone l'onere, abbia attivato il tentativo di mediazione, potendo l'assenza, in tale specifico caso, avere rilievo anche in ordine alla stessa procedibilità della domanda (v. in argomento, ex multis, Trib. Napoli 5 febbraio 2021, Red. Giuffrè, 2021; Trib. Savona 19 ottobre 2018, Red. Giuffrè, 2019; Trib. Vasto 6 dicembre 2016, Foro it., 2017, 3, 1091; Trib. Roma 14 luglio 2016, Red. Giuffrè, 2016).

iii) Con le disposizioni dell'art. 12-bis d.lgs. n. 28/2010 (previsioni già parzialmente contenuta nel testo originario del d.lgs. cit, sub art. 8, comma 4-bis), il legislatore ha inteso responsabilizzare le parti, far, cioè, sì che le stesse tengano nel dovuto conto la funzione sociale riconosciuta alle soluzioni delle liti alternative a quelle in sede giudiziale.

Poiché le ragioni della mancata partecipazione alla procedura si mediazione saranno oggetto di una valutazione di merito da parte del Giudice, la stessa dovrà essere fondata – preferibilmente con esplicitazione per scritto ed ante iudicium – su un giustificato motivo impeditivo che abbia i caratteri dell'assolutezza e della non temporaneità o su un dissenso consapevole, informato e motivato (Trib. Vasto 6 dicembre 2016, sopra citato).

iv) Ai sensi dell'art. 8, comma 5 d.lgs. n. 28/2010, le parti devono partecipare al procedimento di mediazione con l'assistenza di un Avvocato.

Per lungo tempo è stato controverso se fosse necessaria la partecipazione personale delle parti al procedimento di mediazione.

A tale riguardo, sconfessando l'orientamento sino ad allora dominante nella giurisprudenza di merito (v., ex multis, Trib. Vasto 17 dicembre 2018 in Ilprocessocivile.it, 22 marzo 2019; Trib. Firenze 16 febbraio 2016, Red. Giuffrè, 2016; Trib. Vasto 9 marzo 2015, GiustiziaCivile.com, 2015), la S.C. affermò che nel procedimento di mediazione, pur essendo necessaria la comparizione personale delle parti, assistite dal difensore, le stesse potevano farsi sostituire da un loro rappresentante sostanziale, dotato di apposita procura, in ipotesi coincidente con lo stesso difensore che le assisteva (Cass. III, n. 8473/2019). La giurisprudenza di merito successiva si allineò in congrua parte allineata alla pronuncia della S.C. (v., ex multis, Trib. Velletri 19 ottobre 2021, Red. Giuffrè, 2022; App. L' Aquila 15 luglio 2021, Red. Giuffrè, 2021; Trib. Pordenone 7 dicembre 2020, ibidem; App. Napoli 29 settembre 2020, in Red. Giuffrè, 2020; Trib. Roma 3 giugno 2020, in Red. Giuffrè, 2020), ma in parte rimase sulla precedente posizione, ribadendo che la necessaria partecipazione personale delle parti, non delegabile a terzo soggetto, salvo casi eccezionali (di impossibilità giuridica o materiale a comparire di persona) è insita nella natura stessa delle attività nelle quali si esplica il procedimento di mediazione e implicita ed ineludibile nella corretta interpretazione del d.lgs. 28/2010 (v. Trib. Velletri 12 dicembre 2019, Red. Giuffrè, 2020; Trib. Roma 27 giugno 2019, Red. Giuffrè, 2019; Trib. Firenze 8 maggio2019, in Guida dir., 2019, 28.40).

Dando soluzione al “problema”, l'art. 8, comma 4, del d.lgs. n. 28/2010, nel testo introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, ha disposto che le parti persone fisiche «partecipano personalmente» alla procedura di mediazione; tuttavia, in presenza di giustificati motivi, possono delegare un rappresentante a conoscenza dei fatti e munito dei poteri necessari per la composizione della controversia, mentre la partecipazione dei soggetti diversi dalle persone fisiche deve essere assicurata mediante rappresentanti o delegati a conoscenza dei fatti e muniti dei poteri di cui sopra.

Nulla osta a che tale rappresentante si identifichi con l'avvocato che assiste la parte.

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