Mediazione su clausola contrattuale o statutaria. Provvedimenti del Giudice (art. 5-sexies, d.lgs. n. 28/2010)InquadramentoIl d.lgs. n. 149/2022 (attuazione della legge delega per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie) ha introdotto, con l'art. 7, molteplici modifiche al d.lgs. n. 28/2010. Attesi i disposti (come modificati dall'art. 1, comma 380, l. n. 197/2022) dell'art. 41, comma 1, del d.lgs. citato («Le disposizioni di cui all'art. 7, comma 1, lett. c), n. 3), d), e), f), g), h), t), u), v), z), aa) e bb), si applicano a decorrere dal 30 giugno 2023») e dell'art. 35, comma 1 («Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data»), l'operatività di tali modifiche è stata differentemente ordinata nel tempo, in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 1° marzo 2023 e in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 30 giugno 2023. Con riguardo alle procedure pendenti prima di tali date restano applicabili le disposizioni precedentemente vigenti. Nel testo della formula, nonché nelle note e nel Commento si provvederà, quindi, a descrivere le discipline da osservare nei due diversi momenti. Va precisato che tutti i richiami al d.lgs. n. 28/2010 saranno riferiti al testo di tale fonte come modificato dal d.lgs. n. 149/2022, salvo diversa indicazione. Onde agevolare i fruitori della formula, appare opportuno distinguere nelle seguenti tre categorie le norme del d.lgs. n. 28/2010: - a) Norme non modificate dal d.lgs. n. 149/2022: artt. 1,10,18,19,21,22,23,24. – b) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, applicabili alle procedure instaurate dal 30 giugno 2023: artt. 4, comma 3, 5, da 5-bis a 5-sexies, 6, 7, 8, da 15-bis a 15-undecies, 16, 16-bis, 17, 20. – c) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022 applicabili alle procedure instaurate dal 1° marzo 2023: artt. 2, 3, 4 (salvo comma 3), 8-bis, 9, 11, 11-bis, 12, 12-bis, 13, 14, 15. Nel corso del giudizio, il Giudice ha, in alcune ipotesi, l'obbligo e, in altre ipotesi, la facoltà di disporre in merito alla mediazione. Obbligo sussiste nei casi che seguono: a) (art. 5, comma 2 d.lgs. n. 28/2010) allorché il Giudice rilevi, ex officio o su eccezione di parte, che la mediazione obbligatoria non è stata esperita oppure è già iniziata, ma non si è ancora conclusa; b) (art. 5-sexies d.lgs. cit.) laddove il Giudice, su eccezione di parte proposta nella prima difesa, rilevi che non risulta esperito il tentativo di mediazione previsto nel contratto, nello statuto o nell'atto costitutivo dell'ente pubblico o privato che sia parte nel giudizio. In entrambi i casi, il Giudice deve fissare la successiva udienza innanzi a sé dopo la scadenza del termine di cui all'art. 6, d.lgs. n. 28/2010, come modificato dal d.lgs. n. 149/2022. Ai sensi dell'art. 5-quater d.lgs. cit., il Giudice ha, altresì, la facoltà, anche in sede di giudizio di appello, valutata la natura della causa, lo stato dell'istruzione, il comportamento delle parti e ogni altra circostanza, di disporre l'esperimento del procedimento di mediazione (c.d. mediazione delegata), cui è attribuita la qualità di condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Con riguardo a tutte le ipotesi considerate, sono applicabili i disposti dei commi 4, 5 e 6 dell'art. 5 del d.lgs. citato. FormulaMEDIAZIONE SU CLAUSOLA CONTRATTUALE O STATUTARIA. PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE (ART. 5-sexies, D.LGS. N. 28/2010). TRIBUNALE DI ... [1] IL TRIBUNALE DI ... [2], IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA NELLA CAUSA ISCRITTA AL N. ... R.G. PROMOSSA DA (a) Sig./Sig.ra ... (b) Ente/Impresa ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Sig./Sig.ra ...; Rappresentato/a e difeso/a dall'Avv. ... ed elettivamente domiciliato/a presso lo studio del medesimo, sito in ..., via ..., giusta delega in atti. -attore-attrice- CONTRO (c) Sig./Sig.ra ... (d) Ente/Impresa ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Sig./Sig.ra ...; Rappresentato/a e difeso/a dall'Avv. ... ed elettivamente domiciliato/a presso lo studio del medesimo, sito in ..., via ..., giusta delega in atti; CONVENUTO/A visti gli atti; considerato che si controverte in ordine a contratto/in ordine a situazione collegata a contratto recante la seguente clausola: (esemplificazione) «Tutte le eventuali controversie, relative o comunque collegate al presente contratto, saranno sottoposte ad un tentativo di mediazione nell'osservanza dei disposti del d.lgs. n. 28/2010 e delle norme dal medesimo richiamate, da espletarsi innanzi all'Organismo ..., il cui Regolamento le parti dichiarano espressamente di conoscere e di accettare integralmente. Le parti si impegnano reciprocamente a ricorrere alla mediazione prima di dare avvio a qualsiasi procedimento giudiziale»; OPPURE considerato che si controverte in ordine a rapporti tra le parti, relativi a vicenda/e dell'ente di cui sono in diverse vesti (ad es. soci, amministratori, sindaci etc.) partecipi e che nello statuto/nell'atto costitutivo di tale ente è inserita la seguente clausola: (esemplificazione) «Tutte le eventuali controversie, aventi ad oggetto rapporti sociali, che dovessero venire in essere tra i soci oppure tra i soci e la società, gli amministratori, i sindaci ed i liquidatori, saranno sottoposte ad un tentativo di mediazione nell'osservanza dei disposti del d.lgs. n. 28/2010 e delle norme dal medesimo richiamate. Il procedimento di mediazione si svolgerà presso l'Organismo ..., il cui Regolamento i sottoscritti ... dichiarano espressamente di conoscere e di accettare integralmente. I sottoscritti si impegnano reciprocamente a ricorrere alla mediazione prima di dare avvio a qualsiasi procedimento giudiziale»; rilevato (su eccezione di parte) che la procedura di mediazione prevista nella clausola (inserita nel contratto/nello statuto o nell'atto costitutivo dell'ente) non è stata esperita; rimette le parti all'udienza in data ..., ore ... [3], rammenta che, ai sensi dell'art. 5, comma 2, d.lgs. n. 28/2010, in tale udienza si provvederà ad accertare se la condizione di procedibilità sia stata soddisfatta e che, in mancanza verrà dichiarata l'improcedibilità della domanda giudiziale [4]. Manda alla Cancelleria per le comunicazioni di rito. Luogo e data ... Firma del Giudice ... 1. Indicare di quale Tribunale si tratta. 2. Si veda la nota n. 1. 3. L'udienza di rinvio deve essere fissata in data successiva alla scadenza del termine di cui all'art. 6, d.lgs. n. 28/2010, come sostituito dal d.lgs. n. 149/2022. Ivi è previsto che tale termine è pari a tre mesi, prorogabile di ulteriori tre mesi dopo l'instaurazione del procedimento di mediazione e prima della sua scadenza, con accordo scritto delle parti. Sul punto si veda anche il paragrafo iii) del Commento. 4. Ai sensi dell'art. 5-sexies, comma 2 d.lgs. n. 28/2010, la domanda di mediazione deve essere presentata all'Organismo indicato dalla clausola, se iscritto nel registro, o, in mancanza, all'Organismo individuato ai sensi dell'art. 4, comma 1 d.lgs. cit. COMMENTOi) Nel corso del giudizio, il Giudice ha, in alcune ipotesi, l'obbligo e, in altre ipotesi, la facoltà di disporre in merito alla mediazione. Obbligo sussiste allorché il Giudice rilevi, ex officio o su eccezione di parte, che la mediazione obbligatoria (casi di cui all'art. 5, comma 1 d.lgs. n. 28/2010) non è stata esperita oppure è già iniziata, ma non si è ancora conclusa. Obbligo sussiste anche nel caso (previsto dall'art. 5-sexies d.lgs. cit.) in cui, su eccezione di parte proposta nella prima difesa, si rilevi che non risulta esperito tentativo di mediazione previsto nel contratto, nello statuto o nell'atto costitutivo dell'ente che sia parte nel giudizio. Il Giudice ha, altresì, la facoltà, anche in sede di giudizio di appello, valutata la natura della causa, lo stato dell'istruzione, il comportamento delle parti e ogni altra circostanza, di disporre l'esperimento del procedimento di mediazione (c.d. mediazione delegata), cui è attribuita la qualità di condizione di procedibilità della domanda giudiziale. In tal caso, l'obbligatorietà della mediazione non deriva dall'oggetto/materia della controversia, ma da una valutazione operata dal Giudice in relazione alla potenziale “mediabilità” della lite (Trib. Monza 5 febbraio 2021, Red. Giuffrè, 2021; Trib. Siracusa 15 maggio 2018, Red. Giuffrè, 2018). ii) L'improcedibilità, nei casi previsti dall'art. 5-sexies, d.lgs. n. 28/2010 deve essere eccepita dal convenuto non oltre la prima udienza (pena – appare sottinteso – decadenza) e non è rilevabile d'ufficio. iii) Laddove l'improcedibilità ex art. 5-sexies d.lgs. cit. sia stata ritualmente eccepita, il Giudice deve fissare l'udienza di prosecuzione in data successiva alla scadenza del termine stabilito dall'art. 6 del medesimo d.lgs. Tale termine è stabilito dalla norma in tre mesi (decorrenti «dalla data di deposito della domanda di mediazione o dalla scadenza del termine fissato dal Giudice per il deposito della stessa») e ne è, peraltro, prevista la prorogabilità (anche in pendenza di giudizio – v. art. 6, comma 3 d.lgs. cit.) di ulteriori tre mesi, in forza di accordo scritto tra le parti successivo all'instaurazione della procedura e anteriore alla sua scadenza. Di tutto ciò dovrà essere tenuto conto nell'ordinanza di fissazione della data dell'udienza di prosecuzione, fissando un termine per il deposito della domanda di mediazione. Qualora nel corso della procedura di mediazione le parti dovessero concordare la proroga del termine di definizione della stessa, sono tenute a darne comunicazione al Giudice. In tal caso, laddove il termine prorogato venisse a scadere in data successivo a quella fissata per l'udienza di prosecuzione, il Giudice dovrebbe, d'ufficio, disporre rinvio di tale udienza. iv) La domanda di mediazione deve essere presentata all'Organismo indicato nella clausola del contratto, dello statuto o dell'atto costitutivo dell'ente, sempre che tale Organismo sia iscritto nel registro tenuto presso il Ministero della Giustizia. In caso contrario, risulteranno applicabili i disposti dell'art. 4, comma 1 d.lgs. cit.: presentazione della domanda presso un Organismo nel luogo del Giudice territorialmente competente per la controversia oppure prescelto in forza di accordo tra le parti. L'onere di attivare il procedimento di mediazione grava sulla parte che abbia interesse al processo, vale a dire l'attore. v) Nel corso dell'udienza fissata per la prosecuzione del giudizio, il Giudice deve accertare se la condizione di procedibilità sia stata soddisfatta e, in caso negativo, deve dichiarare improcedibile la domanda giudiziale (art. 5, comma 2, ultimo periodo, d.lgs. cit.). vi) Sono applicabili i disposti dei commi 4, 5 e 6 dell'art. 5 del d.lgs. citato. |