Adesione al primo incontro di mediazione (art. 8 d.lgs. n. 28/2010)InquadramentoIl d.lgs. n. 149/2022 (attuazione della legge delega per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie) ha introdotto, con l'art. 7, molteplici modifiche al d.lgs. n. 28/2010. Attesi i disposti (come modificati dall'art. 1, comma 380 l. n. 197/2022) dell'art. 41, comma 1, del d.lgs. citato («Le disposizioni di cui all'art. 7, comma 1, lett. c), numero 3), d), e), f), g), h), t), u), v), z), aa) e bb), si applicano a decorrere dal 30 giugno 2023») e dell'art. 35, comma 1 («Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data»), l'operatività di tali modifiche è stata differentemente ordinata nel tempo, in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 1° marzo 2023 e in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 30 giugno 2023. Con riguardo alle procedure pendenti prima di tali date restano applicabili le disposizioni precedentemente vigenti. Nel testo della formula, nonché nelle note e nel Commento si provvederà, quindi, a descrivere le discipline da osservare nei due diversi momenti. Va precisato che tutti i richiami al d.lgs. n. 28/2010 saranno riferiti al testo di tale fonte come modificato dal d.lgs. n. 149/2022, salvo diversa indicazione. Onde agevolare i fruitori della formula, appare opportuno distinguere nelle seguenti tre categorie le norme del d.lgs. n. 28/2010: - a) Norme non modificate dal d.lgs. n. 149/2022: artt. 1,10,18,19,21,22,23,24. – b) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, applicabili alle procedure instaurate dal 30 giugno 2023: artt. 4, comma 3, 5, da 5-bis a 5-sexies, 6, 7, 8, da 15-bis a 15-undecies, 16, 16-bis, 17, 20. – c) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022 applicabili alle procedure instaurate dal 1° marzo 2023: artt. 2, 3, 4 (salvo comma 3), 8-bis, 9, 11, 11-bis, 12, 12-bis, 13, 14, 15. In assenza di specifiche disposizioni, il chiamato in mediazione ha la facoltà di manifestare la propria volontà di adesione senza darne preventivo avviso, ma comparendo direttamente al primo incontro, in tale sede esponendo le proprie, eventuali, particolari richieste. È, tuttavia, opportuno che sia la volontà di adesione sia tali eventuali richieste siano formalizzate, per scritto, anticipatamente rispetto al suddetto incontro, sia per favorire il contraddittorio, sia per consentire all'Organismo ed al mediatore di dare congrua risposta alle esigenze logistiche (tempi ed agende degli incontri etc.). FormulaADESIONE AL PRIMO INCONTRO DI MEDIAZIONE (ART. 8 D.LGS. N. 28/2010) [1] ORGANISMO [2] DI MEDIAZIONE ... PROCEDURA N. ... / ... [3] Il/La sottoscritto/a ..., nato/a a ... il ..., residente in via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... P.I./C.F. ... [4]; (A): in proprio; (B): quale titolare o legale rappresentante pro tempore dell'Ente/ impresa [5] ..., con sede in via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [6]; (C): quale rappresentante con mandato a conciliare per conto di ... [7]: Nome ... Cognome ... /Ente-Impresa ..., nato/a a ... il ... residente/con sede in via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [8], Rappresentato/a Assistito/a da difensore con specifica procura allegata [9]: Avv. ... (nome ... cognome ... ) - domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ...; IN QUANTO PARTE CHIAMATA IN MEDIAZIONE DA Sig./Sig.ra ... nome ... cognome ..., residente in ... via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. .... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [10] in proprio o nella qualità di ... [11], O Ente ... Impresa ..., con sede in ... via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [12], Rappresentato/a Assistito/a da: Avv. ... (nome ... cognome ... ) - domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... NONCHÉ [13] Nei confronti del Sig./della Sig.ra ... nome ... cognome ..., residente in via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [14], O Ente ... Impresa ..., con sede in ... via ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IVA/C.F. ... [15]; Rappresentato/a Assistito/a da: Avv. ... (nome ... cognome ... ) - domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ... CAP ... città ... prov. ... Stato ... tel. ... cellulare ... e-mail ... PEC ... IN RELAZIONE ALLA SEGUENTE CONTROVERSIA: ... [16]. Il valore indicativo della controversia è di Euro ... [17]. DICHIARA DI: - accettare che l'incontro avvenga nel luogo e nella data ed ora fissati ...; - accettare che l'incontro avvenga nel luogo e nella data ora fissati ..., ma chiede che l'oggetto della mediazione venga esteso anche ad altri oggetti [18] e/o soggetti [19], vale a dire: ...; - accettare di partecipare al primo incontro di mediazione, ma chiede che lo stesso avvenga in altra data ed ora, possibilmente ...; - accettare di partecipare al primo incontro di mediazione, ma chiede che il primo incontro si svolga presso ..., anziché presso ... [20]; - accettare di partecipare al primo incontro di mediazione, ma chiede, ex art. 8, comma 1, d.lgs. n. 28/2010, che l'Organismo, considerato che la controversia richiede specifiche competenze tecniche, nomini uno o più mediatori ausiliari [21]; - accettare di partecipare al primo incontro di mediazione, ma chiede che l'Organismo nomini un altro mediatore ex art. 14, comma 3, d.lgs. n. 28/2010 giacché ... [22]; - voler partecipare ad una procedura di mediazione, ma non innanzi all'Organismo prescelto, bensì di fronte all'Organismo ... giacché ... [23]; - voler proseguire la procedura di mediazione oltre il primo incontro; - voler svolgere la procedura di mediazione in modalità telematica (eventualmente: dichiara di disporre/non disporre di firma digitale) [24]; - di essere esonerato dal corrispondere l'indennità di mediazione essendo stato ammesso al patrocinio a spese dello Stato ai sensi degli artt. 15-bis ss., d.lgs. n. 28/2010, come da documento allegato [25]; SI ALLEGA I SEGUENTI DOCUMENTI: ☐ copia del documento di identità in corso di validità; ☐ visura camerale aggiornata; ☐ copia dell'atto costitutivo/statuto; ☐ copia della documentazione attestante il potere a conciliare del rappresentante legale della persona giuridica; ☐ copia del mandato a conciliare al rappresentante e/o al procuratore legale; ☐ copia del provvedimento del Giudice (se mediazione delegata); ☐ copia della clausola di mediazione (se presente); ☐ copia attestante il pagamento delle spese di avvio del procedimento di mediazione [26]; ☐ domanda di esonero dal pagamento delle indennità di mediazione ai sensi dell'art. 15-septies, d.lgs. n. 28/2010[27]; ☐ ulteriore documentazione: ... N.B.: Si devono segnalare, per iscritto, i documenti che si intende eventualmente riservare all'attenzione del solo mediatore [28]. (eventualmente): ACCETTAZIONE E DICHIARAZIONE [29] Il/La sottoscritto/a ... dichiara di aver letto e, compreso il Regolamento e il Tariffario dell'Organismo adito e di accettarli integralmente. Luogo e data ... Firma ... Firma Avv. ... CONSENSO AI SENSI DEL D.LGS. N. 196/2003 SULLA TUTELA DEI DATI PERSONALI: Il/La sottoscritto/a, nel trasmettere i propri dati a ... [30], acconsente al loro trattamento da parte dello stesso Ente, per l'adempimento degli obblighi civili e fiscali inerenti all'organizzazione ed all'espletamento del tentativo di conciliazione in questione. Dichiara, inoltre, di essere informato/a dei diritti conferiti dall'art. 13 del d.lgs. n. 196/2003, nonché dei diritti che, in relazione al trattamento cui ha espressamente acconsentito, gli/le derivano dall'art. 7 del medesimo d.lgs. n. 196/2003. Luogo e data ... Firma ... 1. La norma non prescrive un termine per aderire alla mediazione né la forma ed il contenuto minimo dell'atto di adesione del chiamato. È da ritenere, quindi, sufficiente presentarsi direttamente al primo incontro di mediazione indicato dall'Organismo e ivi far verbalizzare le proprie dichiarazioni e/o formalizzare le proprie volontà. Tuttavia, è più che opportuno che il chiamato faccia conoscere per scritto e con tempestività (congruo termine prima della data fissata per il primo incontro) le proprie intenzioni, al fine di consentire all'Organismo ed al mediatore di organizzare nel miglior modo possibile i tempi e le agende degli incontri, nonché al fine di favorire il contraddittorio. 2. Solo un Organismo iscritto al Ministero della Giustizia è legittimato a gestire una mediazione exd.lgs. n. 28/2010. Tutti gli altri Organismi non iscritti al Ministero o singoli mediatori persone fisiche non possono gestire ed amministrare mediazione e conciliazione in base al d.lgs. n. 28/2010. Per individuare gli Organismi iscritti, occorre consultare il registro presso il Ministero - https://mediazione.giustizia.it/ -, che costituisce una sorta di pubblicità costitutiva. 3. Al momento in cui l'Organismo riceve una domanda di mediazione, deve dare numero progressivo ed indicare l'anno per averne i riferimenti occorrenti ai fini della gestione e della conservazione. 4. La norma non dà indicazioni in ordine ai contenuti dell'atto di adesione, ma è opportuno fornire il maggior numero possibile di informazioni, affinché l'Organismo possa, stante l'informalità della procedura, usare tutti i mezzi possibili per contattare le parti (numeri di telefono, cellulari, e-mail, ecc.). 5. Quasi tutti gli Organismi richiedono di allegare la visura camerale aggiornata attestante la rappresentanza. 6. Si vedano le indicazioni date sub nota 4. 7. Quasi tutti gli Organismi richiedono di allegare idonea delega. La legge non richiede forme particolari. Valgono quindi i generali principi del codice civile in forza dei quali la forma deve corrispondere a quella richiesta ex lege per l'atto che il delegato dovrà/potrà sottoscrivere. 8. Si vedano le indicazioni date sub nota 4. 9. «Io sottoscritto/a ..., nato/a a ... il ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., delego a rappresentarmi, assistermi e difendermi nella presente procedura, l'Avv. ... del Foro di ..., conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare e transigere, incassare somme dalla controparte, quietanzare, nominare sostituti. Dichiaro, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito. Il/La delegante ... ..., lì ... ». 10. Si vedano le indicazioni date sub nota 4. 11. Specificare la qualità. 12. Si vedano le indicazioni date sub nota 4. 13. In caso di ulteriori parti verso cui sia promossa la procedura di mediazione. 14. Si vedano le indicazioni date sub nota 4. 15. Si vedano le indicazioni date sub nota 4. 16. Breve descrizione dell'oggetto e dei motivi della domanda. 17. Il chiamato potrebbe anche condizionare la sua adesione alla rideterminazione del valore della domanda, che deve essere stabilito secondo i criteri di cui agli artt. 10 ss. c.p.c. In base al valore così determinato, vanno calcolati i costi della mediazione. L'aderente deve, ex art. 16, d.m. n. 180/2010 e succ. modif., versare all'Organismo, all'atto dell'adesione alla procedura di mediazione, le spese di avvio pari a Euro 40 + IVA (se il valore della controversia non supera Euro 250.000,00) oppure Euro 80 + IVA (se il valore della controversia supera Euro 250.000,00). Se la mediazione dovesse proseguire oltre il primo incontro ex art. 8 d.lgs. n. 28/2010, ciascuna parte, sia l'istante che il/i chiamato/i, dovrà versare le spese di mediazione determinate sempre in base al valore della controversia secondo gli scaglioni stabiliti ex lege dalla tabella A allegata al d.m. n. 180/2010. 18. Il chiamato può ben indicare con il proprio atto di adesione, anche se formalmente potrebbe farlo direttamente in occasione del primo incontro, altri oggetti su cui ritiene che debba svolgersi la mediazione: una sorta di “domanda riconvenzionale”. È stato controverso se anche in ordine all'eventuale domanda riconvenzionale debba esperirsi il tentativo obbligatorio di mediazione, laddove essa attenga una delle materie di cui all'art. 5, comma 1, d.lgs. n. 28/2010. Sul punto, si veda il paragrafo ii) del Commento. 19. Il chiamato può indicare con il proprio atto di adesione, anche se formalmente potrebbe farlo direttamente in occasione del primo incontro, altri soggetti con la cui partecipazione ritiene che la procedura di mediazione debba (casi di litisconsorzio necessario) e/o possa (casi di litisconsorzio facoltativo e/o di chiamata in causa di terzi) svolgersi 20. L'ipotesi si può verificare qualora il regolamento dell'Organismo scelto abbia più sedi operative oppure preveda la possibilità di svolgere gli incontri in luoghi diversi (ad esempio: nel luogo oggetto della controversia). 21. Alcuni Organismi, ma non tutti, regolamentano e prevedono liste di mediatori ausiliari con il compito di affiancare e dare ausilio al mediatore per una migliore comprensione di una controversia che verta su particolari materie, come, ad esempio, in tema di responsabilità medica o bancaria. 22. L'istanza, che va puntualmente motivata, può essere proposta allorché si ritenga che il mediatore non abbia i requisiti di imparzialità e/o di competenza (ad es., non conosce la lingua straniera con cui deve svolgersi la mediazione). 23. Ad esempio, perché l'Organismo prescelto dal chiamante non è territorialmente competente. Ai sensi dell'art. 4, comma 1 d.lgs. n. 28/2010, la domanda di mediazione va presentata «presso un organismo nel luogo del Giudice territorialmente competente per la controversia». Pertanto la competenza territoriale dell'Organismo di mediazione si identifica conseguenzialmente all'individuazione della competenza territoriale giudiziale disciplinata dagli artt. 18 ss. c.p.c. Per individuare un Organismo competente occorre accertare il luogo in cui l'ente abbia la/e propria/e sede/i, consultando il sito del Ministero https://mediazione.giustizia.it/. Va anche ricordato che, così come è possibile derogare consensualmente alla competenza territoriale del Giudice ai sensi dell'art. 28 c.p.c., parimenti è possibile, con gli stessi limiti posti da tale norma, individuare d'accordo tra tutte le parti l'Organismo territorialmente competente. Ogni Organismo è operativo per tutte le controversie conciliabili, vale a dire tutte quelle che vertono su diritti disponibili. Non vi è previsione di competenze per materia e/o valore. Ad ulteriore esempio, perché per la stessa controversia è già pendente altra procedura di mediazione. Ai sensi dell'art. 4, comma 1, d.lgs. cit., la mediazione deve svolgersi davanti all'Organismo competente presso il quale è stata presentata la prima domanda (per determinare il tempo della domanda, si deve avere riguardo alla data del deposito della stessa). 24. La mediazione in modalità telematica è disciplinata dall'art. 8-bis d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022. Per ciò che attiene alla firma digitale, si tratta di un requisito importante, in particolar modo per alcune formalità (sottoscrizione del verbale) nella mediazione on line. Qualora le parti non siano dotate di firma digitale od equivalente, dovranno conferire procura speciale al proprio avvocato, espressamente abilitandolo a sottoscrivere il verbale ed a definire la procedura di mediazione anche in nome e per conto del proprio assistito. 25. L'esonero dal versamento dell'indennità di mediazione è espressamente previsto dall'art. 15-septies, d.lgs. n. 28/2010 (introdotto dal d.lgs. n. 149/2022). 26. Ai sensi dell'art. 16 d.m. n. 180/2010 e succ. modif., l'aderente deve versare all'Organismo, all'atto dell'adesione, le spese di avvio pari a Euro 40 + IVA (se il valore della controversia non supera Euro 250.000,00) oppure Euro 80 + IVA (se il valore della controversia supera Euro 250.000,00). Nessuna somma dovrà essere versata nel caso in cui il chiamato si limiti a dichiarare che non intende aderire e presenziare neppure al primo incontro di mediazione. 27. Si veda la nota n. 25. 28. Uno dei principi fondamentali in mediazione è la riservatezza, disciplinata dall'art. 9, d.lgs. n. 28/2010. 29. Nel momento in cui si aderisce alla mediazione innanzi ad un Organismo, si accetta anche il regolamento di quest'ultimo. Ogni Organismo ha il proprio regolamento, che funge da “norma secondaria” a fronte della “norma primaria” (d.lgs. n. 28/2010). Con l'accettazione del regolamento, l'aderente, così come l'istante, accetta, ad es., i costi della mediazione, l'elenco dei mediatori dell'Organismo, tra i quali verrà nominato anche il mediatore della propria procedura, eventuali liste di “CTU”, ecc. 30. Indicare la denominazione dell'Organismo prescelto. COMMENTOi) Né l'art. 8, comma 1, né altre disposizioni del d.lgs. n. 28/2010 disciplinano in modo diretto i tempi, le forme ed i contenuti dell'adesione del chiamato in mediazione. A quest'ultimo spetta, di conseguenza, ogni facoltà in proposito. Ad es., può accettare il giorno dell'incontro fissato dall'Organismo, ma chiedere che l'oggetto della mediazione venga esteso anche ad altri oggetti e/o soggetti (ipotesi di domanda/e riconvenzionale/i e/o chiamata/e in causa di terzi); accettare di partecipare al primo incontro di mediazione, ma chiedere che venga fissato in altra data; accettare di partecipare al primo incontro di mediazione, ma chiedere che si svolga in un luogo diverso rispetto a quello preventivamente indicato; accettare di partecipare al primo incontro di mediazione ma chiedere che l'Organismo, qualora la controversia richieda specifiche competenze tecniche, nomini uno o più mediatori ausiliari; accettare di partecipare al primo incontro di mediazione, ma chiedere che l'Organismo sostituisca il mediatore designato; accettare di partecipare alla mediazione, ma non innanzi all'Organismo prescelto; accettare di proseguire la procedura di mediazione oltre il primo incontro; accettare che la procedura di mediazione si svolga nella forma online etc. Si vedano in argomento anche le note distinte con i nn. 1, 4, 7, 17, 18, 19, 20 e 23. ii) Con il proprio atto di adesione, Il chiamato in mediazione, oltre ad indicare altri soggetti con i quali ritiene che la procedura di mediazione debba (casi di litisconsorzio necessario) e/o possa (casi di litisconsorzio facoltativo e/o di chiamata in causa di terzi), può assumere una posizione che determina o può determinare l'ampliamento dell'oggetto della mediazione, può, cioè, proporre “domande riconvenzionali”. Laddove le ulteriori materie così introdotte nella procedura rientrino tra quelle enunciate nell'art. 5, comma 1-bis d.lgs. n. 28/2010, per le quali è prescritto il tentativo obbligatorio di mediazione, stante il silenzio della norma, si è posto il problema di stabilire se anche per le “domande riconvenzionali” dovesse esperirsi il tentativo obbligatorio di mediazione. Da un lato è stato affermato che la mediazione obbligatoria non si estende alle domande riconvenzionali proposte dalla parte convenuta né alle domande proposte dai terzi intervenuti o chiamati in causa (Trib. Prato 31 dicembre 2021, Red. Giuffrè, 2022; Trib. Taranto 2 maggio 2019, in Quotidiano giuridico, 2019; Trib. Roma 18 gennaio 2017, Red. Giuffrè, 2017; Trib. Mantova, 14 giugno 2016, in Ilprocessocivile.it, 12 gennaio 2017; Trib. Palermo, 27 febbraio 2016, Red. Giuffrè, 2016). Da un altro lato è stato, invece, affermato che la mediazione obbligatoria è da ritenere estensibile ad ogni domanda proposta in giudizio (Trib. Verona 12 maggio 2016, in Ilprocessocivile.it, 30 agosto 2016; Trib. Roma 15 marzo 2012, in Guida dir., 2012, 19). Dando soluzione al contrasto, le Sezioni Unite della Suprema Corte (Cass. S.U., n. 3452/2024) hanno chiarito che la condizione di procedibilità prevista dall'art. 5 d.lgs. n. 28/2010 sussiste per il solo atto introduttivo del giudizio e non per le domande riconvenzionali, fermo, tuttavia, restando che al mediatore compete di valutare tutte le istanze e gli interessi delle parti ed al giudice di esperire il tentativo di conciliazione, per l'intero corso del processo e laddove possibile. iii) Uno dei principi fondamentali in mediazione è la riservatezza, disciplinata dall'art. 9 d.lgs. n. 28/2010. Si distingue tra riservatezza c.d. esterna ed interna. La riservatezza c.d. esterna è disciplinata dal comma 1 della disposizione: “Chiunque presta la propria opera o il proprio servizio nell'organismo o partecipa al procedimento di mediazione è tenuto all'obbligo di riservatezza rispetto alle dichiarazioni rese e alle informazioni acquisite durante il procedimento medesimo”. Nulla di ciò che avviene nell'ambito della procedura di mediazione può, salvo consenso, fuoruscirne e quindi essere utilizzato all'esterno della procedura medesima. La riservatezza c.d. interna è disciplinata dal secondo comma della norma: “Rispetto alle dichiarazioni rese e alle informazioni acquisite nel corso delle sessioni separate e salvo consenso della parte dichiarante o dalla quale provengono le informazioni, il mediatore è altresì tenuto alla riservatezza nei confronti delle altre parti”. Nulla di ciò che una parte rivela al mediatore può, salvo consenso, essere rivelata alla/e altra/e parte/i. Espressione della riservatezza c.d. interna è, ad es., la facoltà di una parte di allegare documenti con la precisazione che possono essere conosciuti solo dal mediatore e non anche dalla/e altra/e parte/i. iv) Ai sensi dell'art. 8, comma 5, d.lgs. n. 28/2010, le parti devono partecipare al procedimento di mediazione con l'assistenza di un Avvocato. Per lungo tempo è stato controverso se fosse necessaria la partecipazione personale delle parti. A tale riguardo, sconfessando l'orientamento sino ad allora dominante nella giurisprudenza di merito (v., ex multis, Trib. Vasto 17 dicembre 2018. in Ilprocessocivile.it, 22 marzo 2019; Trib. Vasto 9 marzo 2015, Giustiziacivile.com, 2015), la S.C. affermò che nel procedimento di mediazione, pur essendo necessaria la comparizione personale delle parti, assistite dal difensore, le stesse potevano farsi sostituire da un loro rappresentante sostanziale, dotato di apposita procura, in ipotesi coincidente con lo stesso difensore che le assiste (Cass. III, n. 8473/2019). La giurisprudenza di merito successiva si allineò in congrua parte allineata alla pronuncia della S.C. (v., ex multis, Trib. Velletri 19 ottobre 2021, Red. Giuffrè, 2022; App. L'Aquila 15 luglio 2021, Red. Giuffrè, 2021; Trib. Pordenone 7 dicembre 2020, ibidem, ma in parte rimase sulla precedente posizione, ribadendo la necessaria partecipazione personale delle parti, non delegabile a terzo soggetto, salvo casi eccezionali (di impossibilità giuridica o materiale a comparire di persona) è insita nella natura stessa delle attività nelle quali si esplica il procedimento di mediazione e implicita ed ineludibile nella corretta interpretazione del d.lgs. 28/2010 (Trib. Roma 17 aprile 2020, Red. Giuffrè, 2020; Trib. Roma 27 giugno 2019, in Altalex, 2019; Trib. Firenze 8 maggio 2019, in Guida dir., 2019, 28.40). Dando soluzione al “problema”, l'art. 8, comma 4, del d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, ha disposto che le parti persone fisiche «partecipano personalmente» alla procedura di mediazione; tuttavia, in presenza di giustificati motivi, possono delegare un rappresentante a conoscenza dei fatti e munito dei poteri necessari per la composizione della controversia, mentre la partecipazione dei soggetti diversi dalle persone fisiche deve essere assicurata mediante rappresentanti o delegati a conoscenza dei fatti e muniti dei poteri di cui sopra. |