Verbale di raggiungimento di accordo in sede di mediazione (art. 11, comma 1, d.lgs. n. 28/2010)

Sergio Matteini Chiari
Maria Elena Matteini Chiari

Inquadramento

Il d.lgs. n. 149/2022 (attuazione della legge delega per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie) ha introdotto, con l'art. 7, molteplici modifiche al d.lgs. n. 28/2010. Attesi i disposti (come modificati dall'art. 1, comma 380 l. n. 197/2022) dell'art. 41, comma 1, del d.lgs. citato («Le disposizioni di cui all'art. 7, comma 1, lett. c), numero 3), d), e), f), g), h), t), u), v), z), aa) e bb), si applicano a decorrere dal 30 giugno 2023») e dell'art. 35, comma 1 («Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data»), l'operatività di tali modifiche è stata differentemente ordinata nel tempo, in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 1° marzo 2023 e in parte per le procedure instaurate a decorrere dal 30 giugno 2023. Con riguardo alle procedure pendenti prima di tali date restano applicabili le disposizioni precedentemente vigenti. Nel testo della formula, nonché nelle note e nel Commento si provvederà, quindi, a descrivere le discipline da osservare nei due diversi momenti.

Va precisato che tutti i richiami al d.lgs. n. 28/2010 saranno riferiti al testo di tale fonte come modificato dal d.lgs. n. 149/2022, salvo diversa indicazione.

Onde agevolare i fruitori della formula, appare opportuno distinguere nelle seguenti tre categorie le norme del d.lgs. n. 28/2010:

– a) Norme non modificate dal d.lgs. n. 149/2022: artt. 1,10,18,19,21,22,23,24.

– b) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, applicabili alle procedure instaurate dal 30 giugno 2023: artt. 4, comma 3, 5, da 5-bis a 5-sexies, 6, 7, 8, da 15-bis a 15-undecies, 16, 16-bis, 17, 20.

– c) Norme modificate o sostituite o introdotte dal d.lgs. n. 149/2022 applicabili alle procedure instaurate dal 1° marzo 2023: artt. 2, 3, 4 (salvo comma 3), 8-bis, 9, 11, 11-bis, 12, 12-bis, 13, 14, 15.

L'art. 11 d.lgs. n. 28/2010 disciplina la fase conclusiva del procedimento di mediazione. L'esito maggiormente auspicabile, contemplato dal comma 1 della disposizione, è rappresentato dal raggiungimento della conciliazione, eventualmente anche a seguito di proposta fatta dal mediatore, di sua iniziativa o ad istanza di parte. L'accordo va incluso nel verbale conclusivo della procedura di mediazione, che può assumere forme diverse a seconda che la procedura si sia svolta in presenza o in modalità telematica.

Ai sensi dell'art. 12, d.lgs. citato, l'accordo, qualora sia stato sottoscritto dalle parti e dagli avvocati che le hanno assistite, costituisce titolo esecutivo per l'espropriazione forzata, l'esecuzione per consegna e rilascio, l'esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l'iscrizione di ipoteca giudiziale.

«In tutti gli altri casi» (con ogni verosimiglianza, con tale generica locuzione si fa riferimento ai casi in cui manchino alcune sottoscrizioni), onde acquisire l'efficacia di titolo esecutivo, l'accordo deve essere omologato, su istanza di parte, con decreto del presidente del tribunale territorialmente competente, previo accertamento della regolarità formale e del rispetto delle norme imperative e dell'ordine pubblico.

Se con l'accordo le parti concludono uno dei contratti o compiono uno degli atti previsti dall'art. 2643 c.c., per procedere alla trascrizione dello stesso, la sottoscrizione del processo verbale deve essere autenticata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato.

L'accordo raggiunto, anche ove realizzato a seguito della proposta del mediatore, può prevedere il pagamento di una somma di denaro per ogni violazione o inosservanza degli obblighi stabiliti oppure per il ritardo nel loro adempimento.

Il raggiungimento di un accordo comporta il riconoscimento di crediti di imposta, come da previsioni contenute nell'art. 20 del d.lgs. n. 28/2010.

Formula

ORGANISMO [1] DI MEDIAZIONE ... [2]

ISCRITTO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA CON IL N. ... [3]

PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE N. R.G. ... / ...

VERBALE DI RAGGIUNGIMENTO DI ACCORDO IN SEDE DI MEDIAZIONE (ART. 11, COMMA 1, D.LGS. N. 28/2010)

VERBALE N. ... [4]

TRA

(A): Il Sig./La Sig.ra ... nato/a a ... il ..., residente in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., C.F. ... - documento di riconoscimento ....

(B): Ente/Impresa ... con sede in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., P.I./C.F. ... in persona del legale rappresentante pro tempore, come da visura camerale aggiornata già depositata, Sig. ... nato/a a ... il ..., residente in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., C.F. ... – documento di riconoscimento ....

(C): Il Sig./La Sig.ra ... quale rappresentante con mandato a conciliare per conto di ..., come da delega in allegato [5]: Nome ... Cognome ... /Ente-Impresa ...

nato/a a ... il ... residente/con sede in via ..., n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., IVA/C.F. ... – documento di riconoscimento ....

Rappresentato/a Assistito/a da difensore con specifica procura allegata [6]:

Avv. ... (nome ... cognome ... ) – domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ....

-istante-

E

(A): Il Sig. ... nato/a a ... il ... residente in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., C.F. ... – documento di riconoscimento ....

(B): Ente/Impresa ... con sede in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., P.I./C.F. ... in persona del legale rappresentante pro tempore, come da visura camerale aggiornata già depositata, Sig. ... nato/a a ... il ... residente in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., C.F. ... – documento di riconoscimento ....

(C): Il Sig./La Sig.ra ... quale rappresentante con mandato a conciliare per conto di ..., come da delega in allegato [7]: Nome ... Cognome ... /Ente-Impresa ...

nato/a a ... il ... residente/con sede in via ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ..., IVA/C.F. ... – documento di riconoscimento ....

Rappresentato/a Assistito/a da difensore con specifica procura allegata [8]:

Avv. ... (nome ... cognome ... ) – domicilio/sede/studio in ... via/piazza ... n. ..., CAP ..., città ..., prov. ..., Stato ..., tel. ..., cellulare ..., e-mail ..., PEC ....

-chiamato-

(nell'eventualità di ulteriori parti istanti/chiamati compilare per ognuna ulteriori medesimi campi)

IL MEDIATORE

PREMESSO

– che in data ... l'istante ha depositato presso ... (Organismo adito) una domanda di avvio della procedura di mediazione nei confronti della/e parte/i chiamata/e, avente ad oggetto ... (indicare l'oggetto così come rappresentato nella domanda dell'istante [9] );

– che in data ... l'Organismo ..., ha designato il/la sottoscritto/a, quale mediatore iscritto nelle proprie liste nonché nell'elenco del registro presso il Ministero della Giustizia, fissando la data del primo incontro in data ... nella sede dell'Organismo di ... (indicare sede), in via ...;

– che il provvedimento di nomina del mediatore, la domanda di mediazione e la fissazione del primo incontro sono stati regolarmente comunicati da ... (Organismo) alle parti;

– che il chiamato ha fatto pervenire all'Organismo comunicazione di adesione in data ...;

(eventuale: – che l'incontro di mediazione fissato per il giorno ... è stato differito al giorno ... ore ... come richiesto dalla parte ... ed accettato da controparte);

– che l'incontro ha avuto inizio, nella sede indicata, in data odierna, alle ore ... e sono presenti: ... (indicazione con nome e cognome di tutti i presenti);

(eventuale: – che tutte le parti, sia l'/gli istante/i che il/i chiamato/i, hanno deciso volontariamente di procedere alla mediazione in modalità audio – video – come da istruzioni di accesso alla piattaforma utilizzata dall'intestato Organismo per la gestione di procedure di mediazione in via telematica regolarmente comunicate dallo stesso alla/e parte/i) [10];

a) che oggi ..., alle ore ... sono collegati alla piattaforma e abilitati dal sottoscritto alla partecipazione all'incontro in modalità audio – video per l'istante ... e per il chiamato ...;

b) che oggi ..., alle ore ... presso la sede di ... (Organismo), sono presenti per l'istante/chiamato ..., mentre per l'istante/chiamato è collegato in modalità audio – video;

(eventuale – che è/sono altresì presente/i, in qualità di ... (indicare la qualità; ad es.: accompagnatore etc.) il/i quale/i prestano per iscritto dichiarazione di riservatezza come in atti);

– che il mediatore, ai sensi dell'art. 9 e dell'art. 14, comma 2, lett. a) del d.lgs. n. 28/2010 ha sottoscritto ed inserito nel fascicolo la dichiarazione di riservatezza e di imparzialità e di indipendenza [11] e, ai sensi dell'art. 8, comma 1. d.lgs. cit. [12], ha informato gli intervenuti circa i caratteri, le modalità di svolgimento e gli effetti del procedimento di mediazione;

– che tutti i presenti (eventuale: anche in modalità audio – video) si impegnano espressamente a mantenere la riservatezza su tutto quanto appreso nel corso dell'incontro di mediazione odierno, rispettando quanto previsto dal Regolamento dell'Organismo adito, nonché quanto previsto dalla legislazione vigente, in particolare dal d.lgs. n. 28/2010 e dal d.m.n. 180/2010;

– che le parti dichiarano di riconoscere la sede di ... dell'Organismo adito come ente competente a gestire la procedura, di aderire al relativo Regolamento e di accettare il tariffario ad esso allegato e consentono il trattamento dei propri dati personali, dichiarando di essere informati dei diritti di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003;

– (eventuale: che, ai soli fini della determinazione del valore per la mediazione, senza alcuna rinuncia anche in eventuali sedi giudiziarie, le parti rideterminano il valore della controversia in Euro ... );

– che, previo invito del mediatore ad esprimersi sulla possibilità di dare avvio alla procedura di mediazione, le parti ed i rispettivi avvocati hanno dichiarato la volontà che a tale procedura sia dato corso;

– che viene, quindi, dato corso all'ascolto delle parti, congiuntamente e/o separatamente;

– che, all'esito di tale adempimento e del successivo ampio ed approfondito confronto, le parti manifestano la volontà di conciliare la lite come da accordo allegato [13].

Il procedimento di mediazione si conclude alle ore ....

Il presente verbale è redatto in n. ... [14] originali, di cui uno consegnato direttamente a ciascuna delle parti comparse ed uno depositato presso la segreteria dell'Organismo.

Ai sensi dell'art. 7, comma 5, lett. b), d.m. n. 180/2010 viene consegnata (eventuale: trasmessa via fax/mail/PEC) alle parti la scheda di valutazione del servizio che le stesse dovranno compilare e far pervenire alla Segreteria dell'Organismo.

Luogo e data ...

Firma dell'/degli istante/i ...

Firma Avv. ...

Firma del/dei chiamato/i ...

Firma Avv. ...

(eventuale:

Firma di accompagnatori ...

Firma di ... )

Il sottoscritto mediatore certifica ai sensi dell'art. 11, comma 4, d.lgs. n. 28/2010 che le predette firme sono state apposte in sua presenza previo accertamento dell'identità dei sottoscrittori, mediante verifica del documento di riconoscimento [15].

Firma del mediatore ...

(eventuale: il mediatore, ai sensi dell'art. 11, comma 4, d.lgs. n. 28/2010, attesta che la/e parte/i ... è/sono impossibilitata/e a sottoscrivere il presente verbale in sua presenza [16].

N.B.: Qualora la procedura di mediazione si sia svolta con modalità telematiche, si dovranno osservare i disposti dell'art. 8-bis, comma 1 d.lgs. n. 28/2010 (introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, con effetto dal 1° marzo 2023): ciascun atto del procedimento deve essere firmato e sottoscritto in osservanza delle disposizioni del CAD (d.lgs. n. 82/2005) e può essere trasmesso a mezzo PEC oppure con altro servizio di recapito certificato qualificato. In ordine alla fase conclusiva della procedura dispone il comma 3 della disposizione citata

1. Solo un Organismo iscritto al Ministero della Giustizia è legittimato a gestire una mediazione exd.lgs. n. 28/2010. Tutti gli altri Organismi non iscritti al Ministero o singoli mediatori persone fisiche non possono gestire ed amministrare mediazione e conciliazione in base al d.lgs. citato. Per individuare gli Organismi iscritti, occorre consultare il registro presso il Ministero: //mediazione.giustizia.it/ - che costituisce una sorta di pubblicità costitutiva.

2. Ai sensi dell'art. 4, comma 1 d.lgs. n. 28/2010 la domanda di mediazione va presentata «presso un organismo nel luogo del Giudice territorialmente competente per la controversia». Pertanto la competenza territoriale dell'Organismo di mediazione si identifica conseguenzialmente all'individuazione della competenza territoriale giudiziale disciplinata dagli artt. 18 ss. c.p.c. Per individuare un Organismo competente occorre accertare il luogo in cui l'ente abbia la/e propria/e sede/i, consultando il sito del Ministero https://mediazione.giustizia.it/. Così come è possibile derogare consensualmente alla competenza territoriale del Giudice ai sensi dell'art. 28 c.p.c., è possibile, con gli stessi limiti posti da tale norma, individuare d'accordo tra tutte le parti l'Organismo territorialmente competente. Ogni Organismo è operativo per tutte le controversie conciliabili, vale a dire per tutte quelle che vertono su diritti disponibili. Non vi è previsione di competenze per materia e/o valore.

3. L'indicazione del numero di iscrizione presso il Ministero di Giustizia dell'Organismo che gestisce la procedura rappresenta uno dei c.d. requisiti formali prescritti ai sensi dell'art. 14, comma 1 d.lgs. n. 28/2010 affinché l'accordo possa essere omologato ed acquisire quindi, in mancanza della sottoscrizione di tutte le parti e dei rispettivi avvocati, l'efficacia esecutiva.

4. Per comodità, anche di lettura, si consiglia di numerare i verbali in modo progressivo dal primo all'ultimo.

5. Quasi tutti gli Organismi richiedono di allegare idonea delega. La legge non richiede forme particolari. Valgono quindi i generali principi del codice civile in forza dei quali la forma deve corrispondere a quella richiesta ex lege per l'atto che il delegato dovrà/potrà sottoscrivere. Si vedano, peraltro, sul punto, le indicazioni date nel paragrafo iii) del Commento.

6. «Io sottoscritto/a ..., nato/a a ... il ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., delego a rappresentarmi, assistermi e difendermi nella presente procedura, il/la Sig./Sig.ra ..., conferendo allo/a stesso/a ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare e transigere, incassare somme dalla controparte, quietanzare, nominare sostituti.

Dichiaro, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito.

Il/La delegante ...

..., lì ... ».

7. Si vedano le indicazioni date nella nota n. 6.

8. Si veda la nota n. 6.

9. È sufficiente una breve descrizione che permetta di individuare la materia e quindi la/e situazione/i giuridica/giuridiche oggetto della controversia. È consigliabile riportare letteralmente e tra virgolette il testo indicato dall'istante, senza interpolazioni. È possibile, tuttavia, anche fare richiamo alla domanda di mediazione, assumendola a parte integrante del verbale, in particolare nei casi in cui la domanda abbia più oggetti o riguardi situazioni complesse.

10. In tal caso, si dovranno osservare le disposizioni contenute nell'art. 8-bis, d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, con effetto dal 1° marzo 2023.

11. In forza della modifica apportata all'art. 14 d.lgs. n. 29/2010 dal d.lgs. n. 149/2022, il mediatore deve dichiarare anche la propria “indipendenza”.

12. La previsione, già contenuta nel comma 1 della disposizione, è stata trasfusa nel comma 6 della medesima dal d.lgs. n. 149/2022.

13. Ai sensi dell'art. 8-bis, d.lgs. n. 28/2010, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, nei casi di procedura svoltasi in modalità telematica, il verbale dovrà essere sottoscritto dal mediatore e dagli avvocati e dalle parti con firma digitale ai fini dell'esecutività dell'accordo prevista dall'art. 12 del d.lgs. n. 28/2010.

14. Ai sensi dell'art. 11, comma 5 del d.lgs. n. 28/2010, nel testo introdotto (con effetto dal 1° marzo 2023) dal d.lgs. n. 149/2022), nei casi di verbale redatto in forma analogica, devono essere realizzati tanti originali quante sono le parti, più uno che deve essere depositato presso l'Organismo, la cui Segreteria è legittimata a rilasciarne copia in caso di richiesta. Per ciò che attiene alle ipotesi di verbale redatto in formato digitale (casi di mediazione svolta in modalità telematica), si vedano il testo della formula e il Commento.

15. I disposti in tema di certificazione dell'autografia delle sottoscrizioni delle parti, previsti dall'art. 11, d.lgs. n. 28/2010 con riguardo alle ipotesi di raggiungimento di accordo o di mancata conciliazione, devono ritenersi applicabili in tutte le fasi della procedura di mediazione.

16. Il d.lgs. n. 28/2010 non reca disposizioni in ordine all'acquisizione della sottoscrizione della parte impossibilitata ad apporla, limitandosi (v. art. 11, comma 4) a disporre che il mediatore deve certificare tale impossibilità. Sull'argomento si fa rinvio al Commento, paragrafi ii) (omologazione dell'accordo) e v) (conferimento di procura speciale al difensore).

COMMENTO

i) La procedura di mediazione può avere cessazione all'esito del primo o di un successivo incontro, con il raggiungimento di un accordo amichevole, eventualmente a seguito dell'accettazione della proposta formulata dal mediatore di sua iniziativa od a richiesta delle parti.

Laddove l'accordo venga raggiunto, ne dovrà essere dato atto nel processo verbale, cui il testo dell'accordo dovrà essere allegato.

ii) Ai sensi dell'art. 12, d.lgs. n. 28/2010. L'accordo che sia stato sottoscritto dalle parti e dai rispettivi avvocati costituisce titolo esecutivo per l'espropriazione forzata, l'esecuzione per consegna e rilascio, l'esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l'iscrizione di ipoteca giudiziale. Gli avvocati devono attestare e certificare la conformità dell'accordo alle norme imperative e all'ordine pubblico. L'accordo deve essere integralmente trascritto nell'eventuale precetto ai sensi dell'art. 480, comma 2 c.p.c.

«In tutti gli altri casi» (con ogni verosimiglianza, con tale assai generica locuzione si è inteso fare riferimento ai casi di mancanza di alcune sottoscrizioni), onde acquisire l'efficacia di titolo esecutivo, l'accordo allegato al verbale deve essere omologato, su istanza di parte, con decreto del presidente del tribunale territorialmente competente, previo accertamento della regolarità formale e del rispetto delle norme imperative e dell'ordine pubblico.

Nelle controversie transfrontaliere di cui all'art. 2 della direttiva 2008/52/CE del 21 maggio 2008, il verbale è omologato dal presidente del tribunale nel cui circondario l'accordo deve avere esecuzione.

iii) Ai sensi dell'art. 11, comma 7 d.lgs. cit., se con l'accordo le parti concludono uno dei contratti o compiono uno degli atti previsti dall'art. 2643 c.c., per procedere alla trascrizione dello stesso la sottoscrizione del processo verbale deve essere autenticata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato.

Per ciò che riguarda gli accordi in materia di usucapione, la giurisprudenza è sostanzialmente concorde nel ritenere che solo l'accertamento del possesso ad usucapionem – che ha effetti limitati alle parti – può essere demandato all'autonomia negoziale e non anche l'accertamento del diritto di proprietà per intervenuta usucapione con valenza erga omnes, in quanto tale accertamento rientra nel novero degli atti riservati al Giudice (si vedano, sull'argomento, Cass. VI, ord., n. 12736/2021; Trib. Avezzano 13 luglio 2021, Red. Giuffrè 2021; Trib. Crotone n. 652/2021, ibidem; Trib. Firenze 3 dicembre 2018, Red. Giuffrè 2019; App. Reggio Calabria 12 novembre 2015, in Riv. not. 2015, 6, II, 1313.

L'accordo raggiunto, anche a seguito della proposta, può prevedere il pagamento di una somma di denaro per ogni violazione o inosservanza degli obblighi stabiliti ovvero per il ritardo nel loro adempimento.

iv) Ai sensi dell'art. 8, comma 5 d.lgs. n. 28/2010, le parti devono partecipare al procedimento di mediazione con l'assistenza di un avvocato.

Per lungo tempo è stato controverso se fosse necessaria la partecipazione personale delle parti.

A tale riguardo, sconfessando l'orientamento sino ad allora dominante nella giurisprudenza di merito (v., ex multis, Trib. Vasto 17 dicembre 2018, in Ilprocessocivile.it 22 marzo 2019; Trib. Vasto 9 marzo 2015, Giustiziacivile.com 2015), la S.C. affermò che nel procedimento di mediazione, pur essendo necessaria la comparizione personale delle parti, assistite dal difensore, le stesse potevano farsi sostituire da un loro rappresentante sostanziale, dotato di apposita procura, in ipotesi coincidente con lo stesso difensore che le assiste (Cass. III, n. 8473/2019).

La giurisprudenza di merito successiva si è in congrua parte allineata alla pronuncia della S.C. (v., ex multis, Trib. Velletri 19 ottobre 2021, Red. Giuffrè 2022; App. L'Aquila 15 luglio 2021, DeJure 2021; Trib. Pordenone 7 dicembre 2020, ibidem, ma in parte è rimasta sulla precedente posizione, ribadendo la necessaria partecipazione personale delle parti, non delegabile a terzo soggetto, salvo casi eccezionali (di impossibilità giuridica o materiale a comparire di persona) è insita nella natura stessa delle attività nelle quali si esplica il procedimento di mediazione e implicita ed ineludibile nella corretta interpretazione del d.lgs. n. 28/2010 (Trib. Roma 17 aprile 2020, DeJure 2020; Trib. Roma 27 giugno 2019, in Altalex, 2019; Trib. Firenze 8 maggio 2019, in Guida dir. 2019, 28.40).

Dando soluzione al “problema”, l'art. 8, comma 4, del d.lgs. n. 28/2010, introdotto (con effetto dal 30 giugno 2023) dal d.lgs. n. 149/2022, ha disposto che le parti persone fisiche «partecipano personalmente» alla procedura di mediazione; tuttavia, in presenza di giustificati motivi, possono delegare un rappresentante a conoscenza dei fatti e munito dei poteri necessari per la composizione della controversia, mentre la partecipazione dei soggetti diversi dalle persone fisiche deve essere assicurata mediante rappresentanti o delegati a conoscenza dei fatti e muniti dei poteri di cui sopra.

v) Ai sensi dell'art. 8-bis d.lgs. n. 28/2010, introdotto (con effetto dal 1° marzo 2023) dal d.lgs. n. 149/2022, nei casi in cui la procedura di mediazione si svolga in modalità telematica, ciascun atto del procedimento deve essere formato e sottoscritto nel rispetto delle disposizioni del CAD (d.lgs. n. 82/2005) e può essere trasmesso a mezzo PEC o con altro servizio di recapito certificato qualificato.

All'esito della procedura, il mediatore deve formare un unico documento informatico un formato nativo digitale, contenente il verbale e l'eventuale accordo, e deve inviarlo alle parti per la sottoscrizione mediante firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata. Nei casi previsti dall'art. 5, comma 1, del d.lgs. n. 28/2010 (mediazione obbligatoria) e quando la mediazione sia stata demandata dal Giudice, il verbale deve essere inviato anche agli avvocati, affinché lo sottoscrivano con le medesime modalità di cui sopra.

Qualora le parti non siano dotate di firma digitale od equivalente, dovranno conferire procura speciale al proprio avvocato, espressamente abilitandolo a sottoscrivere il verbale ed a definire la procedura di mediazione anche in nome e per conto del proprio assistito.

Poiché le attività di sottoscrizione delle parti e dei rispettivi difensori non potranno essere effettuate contestualmente, sarà necessario fruire dell'opera del mediatore o della Segreteria dell'Organismo ai fini della “movimentazione” del documento in successione tra le parti e gli avvocati.

Ultimata la raccolta delle sottoscrizioni, il verbale dovrà essere rimesso al mediatore, che dovrà firmarlo digitalmente e trasmetterlo a parti ed avvocati ed alla Segreteria dell'Organismo.

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