Comparsa di costituzione e risposta del terzo chiamato nel procedimento semplificato di cognizioneInquadramentoLa formula è predisposta sulla base dell'art. 281-undecies c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022 e quindi applicabile – ai sensi dell'art. 35 dello stesso d.lgs. n. 149/2022 (così come modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a) della l n. 197/2022) – a decorrere dal 28 febbraio 2023 per i procedimenti instaurati successivamente a tale data. L'art. 281-undecies c.p.c. disciplina la forma della domanda e della costituzione delle parti, prevedendo in particolare che il terzo chiamato debba costituirsi in giudizio con le medesime modalità previste per la costituzione in giudizio del convenuto. Pertanto, nel costituirsi in giudizio (cosa che dovrà fare depositando una comparsa di costituzione e risposta), il terzo chiamato dovrà proporre le proprie difese e prendere posizione in modo chiaro e specifico sui fatti posti dalla controparte a fondamento della domanda, indicare i mezzi di prova di cui intende avvalersi e i documenti che offre in comunicazione, proporre a pena di decadenza le eventuali domande riconvenzionali e le eccezioni processuali e di merito che non siano rilevabili d'ufficio, e formulare le proprie conclusioni. FormulaTRIBUNALE ORDINARIO DI ... COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA DEL TERZO CHIAMATO, EX ART. 281-UNDECIES, COMMI 3 E 4, C.P.C. Proc. n. ... / ... R.G. - sez. ... - Giudice Dott. ... PER il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/ piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'avvocato ..., C.F. ..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti ... allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.[1]. Per le notificazioni e comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'avvocato ... indica l'indirizzo PEC ... - terzo chiamato- CONTRO il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. .... - ricorrente- NONCHÉ CONTRO il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. .... - convenuto- PREMESSO CHE – con ricorso ex art. 281-undecies c.p.c., notificato al Sig. ... a mezzo ... in data ... unitamente al decreto n. ... / ... di fissazione dell'udienza, il ricorrente ... conveniva in giudizio, dinanzi alla autorità giudiziaria indicata in epigrafe, il convenuto Sig. ... per sentire accogliere nei suoi confronti le seguenti conclusioni: ...; – a sostegno della sua domanda il ricorrente deduceva che: ...; – successivamente, in data ..., con comparsa di costituzione e risposta ex art. 281-undecies, comma 3, c.p.c. si costituiva in giudizio il convenuto Sig. ..., chiedendo il rigetto della domanda del ricorrente, chiedendo in particolare l'accoglimento delle seguenti conclusioni ... e chiedendo, nella denegata ipotesi di accoglimento della domanda del ricorrente, di essere tenuto indenne e manlevato dal terzo Sig. ..., a tal fine chiedendo (nella sua comparsa di risposta) al Giudice lo spostamento della prima udienza in modo da poter chiamare in causa il terzo Sig. ...; – con decreto del ... il Giudice, autorizzando così la chiamata del terzo, fissava la data della nuova udienza per il giorno ..., assegnando un termine perentorio fino al ... per la citazione del terzo; – in data ... il terzo chiamato Sig. ... riceveva la notifica dell'atto di chiamata in causa da parte del convenuto; – con la presente comparsa di costituzione e risposta si costituisce nel presente giudizio il terzo chiamato Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, contestando integralmente quanto sostenuto dal convenuto, in quanto infondato, per le seguenti ragioni in FATTO (proporre le proprie difese e prendere posizione in modo chiaro e specifico sui fatti posti dalla controparte a fondamento della domanda, indicare i mezzi di prova di cui si intende avvalersi e i documenti che si offrono in comunicazione) A. ...; B. ...; C. .... DIRITTO ... (a pena di decadenza, proporre le eventuali domande riconvenzionali e le eccezioni processuali e di merito che non siano rilevabili d'ufficio) *** Tutto quanto sopra premesso, ritenuto e considerato, il terzo chiamato Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, rassegna le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ecc.mo Tribunale adìto, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis e con riserva di ulteriormente eccepire, dedurre e argomentare, per i motivi sopra esposti: – rigettare la domanda di manleva rivolta dal convenuto nei confronti del terzo chiamato in quanto del tutto infondata in fatto e in diritto, o comunque non provata; – ...; – con vittoria di spese. In via istruttoria, si depositano in copia i seguenti documenti: 1. ...; 2. .... e si chiede l'ammissione dei seguenti mezzi di prova: prova testimoniale sul seguente capitolo di prova “vero è che ... ?” indicando come testimone il Sig. ..., nato a ... il ..., residente in .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge [2]] 1. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, va apposta in calce e, ai fini del deposito telematico dell'atto introduttivo (art. 16-bis, comma 1-bis, d.l. n. 179/2012, ora abrogato), può essere utilizzata la seguente dicitura: “giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.”. 2. La riforma ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. CommentoIl nuovo capo III-quater del titolo I del libro II del c.p.c. disciplina il procedimento semplificato di cognizione. Il d.lgs. n. 149/2022 ha modificato il procedimento sommario di cognizione (di cui agli artt. 702-bis, 702-ter e 702-quater c.p.c., abrogati dal d.lgs. n. 149/2022 con effetto a partire dai procedimenti instaurati successivamente al 28 febbraio 2023), anzitutto abrogando l'intero capo III-bis del titolo I del libro IV del c.p.c., dove è stato inserito il capo III-quater rubricato «Del procedimento semplificato di cognizione». Tale modifica, lungi dal rappresentare una modifica meramente formale, rappresenta una svolta anche in senso sostanziale atteso che con la stessa si è voluto, da un lato, ovviare all'originaria infelice collocazione del procedimento in esame nel titolo I del libro IV (ossia tra i procedimenti speciali sommari, rectius: a cognizione sommaria), e, dall'altro, sottolineare l'alternatività del procedimento semplificato rispetto al rito ordinario, ora accentuata anche dall'ampliamento dell'ambito applicativo del primo, desumibile dal nuovo art. 281-decies c.p.c. Anche il nome del procedimento è cambiato quindi, non parlandosi più di rito sommario bensì di rito semplificato, per la precisione di “procedimento semplificato di cognizione”. In tal modo, peraltro, si evita ogni possibile equivoco inerente all'aggettivo “sommario”. Infatti, non si tratta di un giudizio a cognizione sommaria, bensì di un procedimento a cognizione piena, ma con deformalizzazione dell'iter procedimentale e istruttoria semplificata. A sostegno di tale assunto, la recentissima circolare del Ministero della Giustizia (Circolare 17 marzo 2023) ha chiarito che, a decorrere dal 1° marzo 2023, il contributo unificato relativo alle cause instaurate con il rito semplificato di cognizione è dovuto nella stessa misura prevista per le cause promosse con rito ordinario, senza alcuna riduzione. Ed invero, mentre le disposizioni in tema di rito sommario di cognizione erano collocate nel libro IV del codice di procedura civile, con il conseguente trattamento “benevolo”, quelle in tema di procedimento semplificato di cognizione sono state incluse, dal d.lgs. n. 149/2022, nel libro II dello stesso codice. Per quanto concerne l'ambito di applicazione, ai sensi dell'art. 281-decies c.p.c.: – quando i fatti di causa non sono controversi, oppure quando la domanda è fondata su prova documentale, o è di pronta soluzione o richiede un'istruzione non complessa, il giudizio è introdotto nelle forme del procedimento semplificato; – nelle cause in cui il tribunale giudica in composizione monocratica la domanda può sempre essere proposta nelle forme del procedimento semplificato (secondo quanto precisato dal d.lgs. n. 164 del 2024). L'art. 281-duodecies c.p.c. disciplina lo svolgimento della prima udienza del procedimento semplificato di cognizione. L'art. 281-undecies c.p.c., invece, disciplina la forma della domanda e della costituzione delle parti. Il comma 1 di tale art. 281-undecies c.p.c. si occupa delle modalità di proposizione della domanda, prevedendo che: «La domanda si propone con ricorso, sottoscritto a norma dell'articolo 125, che deve contenere le indicazioni di cui ai numeri 1), 2), 3), 3 -bis), 4), 5), e 6) dell'articolo 163 e l'avvertimento che la costituzione oltre i termini di cui al secondo comma del presente articolo implica le decadenze di cui ai commi terzo e quarto, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'articolo 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato». Ai sensi del comma 2 di tale art. 281-undecies c.p.c. «Il Giudice istruttore, entro cinque giorni dalla designazione, fissa con decreto l'udienza di comparizione delle parti assegnando il termine per la costituzione del convenuto, che deve avvenire non oltre dieci giorni prima dell'udienza. Il ricorso, unitamente al decreto di fissazione dell'udienza, deve essere notificato al convenuto a cura dell'attore. Tra il giorno della notificazione del ricorso e quello dell'udienza di comparizione debbono intercorrere termini liberi non minori di quaranta giorni se il luogo della notificazione si trova in Italia e di sessanta giorni se si trova all'estero». Il comma 3 dell'art. 281-undecies c.p.c. regolamenta invece la modalità di costituzione in giudizio del convenuto, prevedendo che «Il convenuto si costituisce mediante deposito della comparsa di risposta, nella quale deve proporre le sue difese e prendere posizione in modo chiaro e specifico sui fatti posti dall'attore a fondamento della domanda, indicare i mezzi di prova di cui intende avvalersi e i documenti che offre in comunicazione, nonché formulare le conclusioni. A pena di decadenza deve proporre le eventuali domande riconvenzionali e le eccezioni processuali e di merito che non sono rilevabili d'ufficio». Laddove il convenuto intenda anche chiamare in causa un terzo, allora, ai sensi del comma 4 dell'art. 281-undecies c.p.c., dovrà, a pena di decadenza, farne dichiarazione nella comparsa di costituzione e chiedere lo spostamento dell'udienza, dopodiché il Giudice, con decreto comunicato dal cancelliere alle parti costituite, fisserà la data della nuova udienza assegnando un termine perentorio per la citazione del terzo. Sempre ai sensi del comma 4 dell'art. 281-undecies c.p.c., la costituzione del terzo in giudizio deve avvenire a norma del comma 3 dell'art. 281-undecies c.p.c., e quindi con le modalità previste per la costituzione in giudizio del convenuto. |