Verbale di apposizione dei sigilli

Mauro Di Marzio

Inquadramento

La formula che segue, fondata sulla previsione degli artt. 752 ss. c.p.c., è predisposta per l'ipotesi di stesura del verbale di apposizione dei sigilli e, naturalmente, va adattata a seconda delle eventualità che si presentino in concreto.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

VERBALE DI APPOSIZIONE DEI SIGILLI

Il giorno ... dell'anno ..., alle ore ..., il sottoscritto ..., cancelliere del Tribunale di ..., unitamente al Giudice unico dello stesso tribunale, Dott. ..., a seguito del decreto di apposizione di sigilli emesso il giorno ..., si è recato presso l'immobile situato in ..., via ..., numero civico ..., interno ..., costituente ultimo domicilio del defunto ...

Sono altresì presenti il ricorrente ..., nonché ..., il quale assume di avere diritto alla successione in quanto erede legittimo presunto, poiché discendente [2] del defunto.

Il Giudice ha quindi proceduto all'apposizione dei sigilli come segue.

Entrando nell'abitazione, ha individuato i seguenti beni mobili:

- nell'ingresso: ...;

- nella prima camera a destra: ...;

- nella prima camera a sinistra: ...;

- nella seconda camera a destra: ...;

- nella seconda camera a sinistra: ...;

- nella cucina: ...

Il discendente ... mi ha consegnato documentazione comprovante la proprietà dei seguenti mobili precedentemente indicati ..., nonché contenente la stima dei medesimi, trattandosi di mobili di antiquariato di particolare pregio. Il Giudice ha disposto che detta documentazione venga custodita ai sensi dell'art. 756 c.p.c.

Nel corso dell'accesso sono state rinvenute le chiavi di apertura del cassetto della scrivania collocata nella seconda stanza a sinistra, aperto il quale è stata rinvenuta documentazione bancaria di seguito indicata: ... Dette carte vengono affidate al sottoscritto Cancelliere affinché vengano custodite ai sensi dell'art. 756 c.p.c.

Ho quindi proceduto alla chiusura delle finestre e della porta di accesso alla stanza apponendo su ciascuna serratura ed apertura due fettucce adesive su cui ha apposto il timbro dell'ufficio e la mia sottoscrizione.

Il Giudice ha inoltre consegnato al sottoscritto Cancelliere le chiavi dell'immobile affinché vengano custodite ai sensi dell'art. 756 c.p.c.

Ultimate le operazioni il Giudice ha poi interrogato i presenti sull'esistenza di altri beni mobili di proprietà del defunto, eventualmente in altri luoghi o temporaneamente collocati altrove, ricevendone risposta ...

Il Giudice ha infine nominato custode il sottoscritto Cancelliere ai sensi dell'art. 759, comma 2, c.p.c.

Il Giudice ha chiuso le operazioni di sigillazione alle ore ...

Firma del ricorrente ...

Firma dei discendenti presenti ...

Firma del Giudice ...

Firma del cancelliere ...

1. Competente è il tribunale del luogo dell'aperta successione.

2. Indicare il rapporto di parentela.

COMMENTO

Il cancelliere è, per così dire, il dominus delle chiavi di accesso ai luoghi sigillati, che rimangono nella sua custodia per tutta la fase della sigillazione e nel corso della successiva eventuale fase di erezione dell'inventario, salvo che quest'ultimo non sia formato da un notaio, nel qual caso trova applicazione l'art. 770, secondo cui, quando all'inventario deve procedere un notaio, il cancelliere gli consegna, ritirandone ricevuta, le chiavi da lui custodite a norma dell'art. 756 c.p.c. Dell'affidamento in custodia delle chiavi al cancelliere deve farsi menzione nel processo verbale di sigillazione. Sebbene discorra esclusivamente di «chiavi delle serrature, sulle quali sono stati apposti i sigilli», è da credere che la norma intenda riferirsi a tutte le chiavi che costituiscono oggetto di sigillazione, quali le chiavi di cassetti, armadi, casseforti e simili.

Nei locali sigillati non può accedere nessuno, neppure il Giudice e lo stesso cancelliere, fino alla rimozione dei sigilli, salvo quanto previsto dall'art. 767 c.p.c. in caso d'urgenza. La violazione dei sigilli costituisce reato punito dagli artt. 349 e 350 c.p.

L'art. 757 c.p.c. determina le cautele da osservarsi nella conservazione di testamenti ed altre carte importanti prevedendo che esse siano interinalmente descritte e conservate in un involto sigillato e sottoscritto dal Giudice in presenza delle parti. Il Giudice può anche delegarne la sorveglianza ad un custode nominato ai sensi dell'art. 759 c.p.c. La locuzione «carte importanti» testimonia che non qualsiasi documento rinvenuto va conservato nel modo indicato dalla norma, ma soltanto quelle carte che, secondo le circostanze, possono assumere rilievo nell'ambito della vicenda successoria: può pensarsi ad atti di compravendita o, comunque, di acquisto o di alienazione di beni, a documentazione bancaria e simili.

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