Ricorso in materia di DiscriminazioneInquadramentoLa formula ha ad oggetto modello in materia di semplificazione (d.lgs. n. 150/2011). Le norme di procedura applicabili sono state modificate dal d.lgs. n. 149/2022. Le nuove disposizioni hanno effetto dalla data del 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti (Art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, della l. n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023). FormulaTRIBUNALE DI RICORSO (CONTROVERSIE IN MATERIA DI DISCRIMINAZIONE, EX ART. 28, D.LGS. N. 150/2011) [1] PER Nome cognome (C.F. ... ), nato il ..., in data ..., residente in ..., alla via ..., elettivamente domiciliato in ..., alla via ..., presso lo studio legale dell'Avv. ..., C.F. ..., del Foro di ..., che lo rappresenta e difende in forza di mandando alle liti esteso a margine del/in calce al presente atto; con dichiarazione di voler ricevere ogni comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata ... @ ..., -ricorrente- CONTRO -resistente- Oggetto: Controversia in materia di discriminazione ESPOSIZIONE IN MODO CHIARO E SPECIFICO DEI FATTI E DEGLI ELEMENTI DI DIRITTO COSTITUENTI LE RAGIONI DELLA DOMANDA (Indicare lo svolgimento dei fatti ed individuare l'oggetto del procedimento, specificando i contenuti rilevanti ai fini della decisione ... Specificare se si tratta di controversia in materia di discriminazione: a) di cui all'art. 44 del d.lgs. n. 286/1998; b) quelle di cui all'art. 4 del d.lgs. n. 215/2003; c) quelle di cui all'art. 4 del d.lgs. n. 216/2003; d) quelle di cui all'art. 3 della l. n. 67/2006; e) quelle di cui all'art. 55-quinquies del d.lgs. n. 198/2006. ... Per tutti i motivi sopra esposti, attesa la natura della controversia, il ricorrente, come rappresentato e difeso, CHIEDE che, letto il ricorso ed espletati gli incombenti di competenza, il tribunale adito voglia fissare con decreto l'udienza di discussione della causa onde sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI VOGLIA IL TRIBUNALE ADITO 1) accogliere il ricorso e, per l'effetto ... 2) ... 3) Ordinare la cessazione del comportamento/della condotta/dell'atto discriminatorio pregiudizievole 4) Adottare ogni provvedimento idoneo a rimuoverne gli effetti ... 5) Condannare il convenuto al risarcimento del danno ... 6) Ordinare la pubblicazione del provvedimento, per una sola volta e a spese del convenuto, su un quotidiano di tiratura nazionale 7) In ogni caso, condannare la parte resistente alle spese e al compenso di causa, oltre accessori e rimborso forfetario, da distrarsi ai sensi dell'art. 93 c.p.c. A TAL FINE, INVITA il convenuto a a costituirsi non oltre dieci giorni prima dell'udienza. con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato INDICA in modo specifico, i mezzi di prova di cui il ricorrente intende avvalersi e ne chiede l'ammissione: ...; ... OFFRE i seguenti documenti in comunicazione e ne chiede l'acquisizione. ... Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. COMMENTOLe controversie in materia di discriminazione di cui all'art. 44 del d.lgs. n. 286/1998, quelle di cui all'art. 4 del d.lgs. n. 215/2003, quelle di cui all'art. 4 del d.lgs. n. 216/2003, quelle di cui all'art. 3 della l. n. 67/2006, e quelle di cui all'art. 55-quinquies del d.lgs. n. 198/2006, sono regolate dal rito semplificato di cognizione. È competente il tribunale del luogo in cui il ricorrente ha il domicilio. Nel giudizio di primo grado le parti possono stare in giudizio personalmente. Il d.lgs. n. 149/2022 ha abrogato il Capo III-bis del Titolo I, Libro IV (Artt. 702-bis-702-quater: “del procedimento sommario di cognizione”). Le norme sono state, ora, trasposte nel capo III-quater del titolo I del libro secondo del codice di procedura civile. A questo riferimento rinvia, ora, l'art. 1, lett. c) del d.lgs. n. 150/2011. Il nuovo rito non si definisce più “sommario” (per scongiurare definitivamente l'equivoco che non fosse un procedimento a cognizione piena) bensì “del procedimento semplificato di cognizione”. Comunque, nel vigore delle vecchie norme, le Sezioni Unite aveva chiarito che questa tipologia di rito ha natura cognitiva e non cautelare (v. Sezioni Unite, nella sentenza n. 11512/2012). La disciplina del rito semplificato di cognizione è racchiusa negli artt. 281-decies c.p.c. e ss. In punto di competenza, la Cassazione ha chiarito che le controversie in materia di accertamento della discriminazione posta in essere dalle pubbliche amministrazioni attraverso l'imposizione di oneri sproporzionati, dovuti dai cittadini non comunitari per il rilascio o il rinnovo di permessi di soggiorno, pur se accompagnate dalla domanda di risarcimento dei danni patrimoniali conseguenti ed inscindibilmente collegati, sono di competenza funzionale ed esclusiva del Tribunale del luogo nel quale i ricorrenti hanno il domicilio, da ritenersi prevalente sugli altri fori anche inderogabili pervisti dal codice di rito o da altre norme speciali, in ragione delle preminenti esigenze di tutela delle vittime di atti e comportamenti discriminatori (Cass. I, n. 7033/2024). |