Riconoscimento di provvedimenti stranieri

Giuseppe Buffone

Inquadramento

La formula ha ad oggetto modello in materia di semplificazione (d.lgs. n. 150/2011).

Le norme di procedura applicabili sono state modificate dal d.lgs. n. 149/2022. Le nuove disposizioni hanno effetto dalla data del 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti (Art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, della l. n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023).

Formula

CORTE DI APPELLO DI ...

RICORSO EX ART. 67, L. N. 218/1995[1]

(RICONOSCIMENTO PROVVEDIMENTI STRANIERI, EX ART. 30, D.LGS. N. 150/2011)

PER

Nome cognome (C.F. ... ), nato il ..., in data ..., residente in ..., alla via ..., elettivamente domiciliato in ..., alla via ..., presso lo studio legale dell'Avv. ..., C.F. ..., del Foro di ..., che lo rappresenta e difende in forza di mandando alle liti esteso a margine del/in calce al presente atto; con dichiarazione di voler ricevere ogni comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata ... @ ...,

-ricorrente-

CONTRO

-resistente-

Oggetto: Delle controversie in materia di attuazione di sentenze e provvedimenti stranieri di giurisdizione volontaria e contestazione del riconoscimento

ESPOSIZIONE IN MODO CHIARO E SPECIFICO DEI FATTI E DEGLI ELEMENTI DI DIRITTO COSTITUENTI LE RAGIONI DELLA DOMANDA

(Indicare lo svolgimento dei fatti, le ragioni della domanda, specificando i contenuti rilevanti ai fini della decisione ... Specificare se si tratta di controversia in materia di attuazione di sentenze, di provvedimenti stranieri di giurisdizione volontaria, di contestazione del riconoscimento)

...

(N.B. parte ricorrente deve chiarire se la domanda è proposta per un caso di mancata ottemperanza o di contestazione del riconoscimento della sentenza straniera o del provvedimento straniero di volontaria giurisdizione, oppure se l'istanza è stata presentata perché è necessario procedere ad esecuzione forzata).

Per tutti i motivi sopra esposti, attesa la natura della controversia, il ricorrente, come rappresentato e difeso,

CHIEDE

che, letto il ricorso ed espletati gli incombenti di competenza, la Corte adita, designato il giudice relatore, voglia fissare con decreto l'udienza di discussione della causa onde sentire accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

VOGLIA IL TRIBUNALE ADITO

1) Accogliere il ricorso e, per l'effetto ...

2) ...

3) In ogni caso, condannare la parte resistente alle spese e al compenso di causa, oltre accessori e rimborso forfetario, da distrarsi ai sensi dell'art. 93 c.p.c.

A TAL FINE, INVITA

il convenuto a costituirsi non oltre dieci giorni prima dell'udienza con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato

INDICA

in modo specifico, i mezzi di prova di cui il ricorrente intende avvalersi e ne chiede l'ammissione:

...

...

OFFRE

i seguenti documenti in comunicazione e ne chiede l'acquisizione.

...

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

COMMENTO

Secondo quanto stabilito dall'art. 64 e dall'art. 67, comma 3 l. n. 218/1995 le sentenze emesse da uno stato estero sono soggette ad un regime giuridico di riconoscimento automatico ove ricorrano le condizioni indicate nel citato art. 64. In caso di contestazione del riconoscimento si può richiedere l'accertamento dei requisiti del riconoscimento all'autorità giudiziaria ordinaria. Il procedimento è regolato dall'art. 30 del d.lgs. n. 150/2011. Il comma 3 dell'art. 67 stabilisce, tuttavia che "Se la contestazione ha luogo nel corso di un processo, il Giudice adito pronuncia con efficacia limitata al giudizio". Ne consegue che il Giudice italiano può anche verificare, incidenter tantum, la sussistenza dei requisiti di riconoscimento della sentenza straniera se opposta dalla parte processuale. Quanto al rito, le controversie aventi ad oggetto l'attuazione di sentenze e provvedimenti stranieri di giurisdizione volontaria di cui all'art. 67 della l. n. 218/1995, sono regolate dal rito semplificato di cognizione.

Il d.lgs. n. 149/2022 ha abrogato il Capo III-bis del Titolo I, Libro IV (Artt. 702-bis -702-quater: “del procedimento sommario di cognizione”). Le norme sono state, ora, trasposte nel capo III-quater del titolo I del libro secondo del codice di procedura civile. A questo riferimento rinvia, ora, l'art. 1, lett. c) del d.lgs. n. 150/2011. Il nuovo rito non si definisce più “sommario” (per scongiurare definitivamente l'equivoco che non fosse un procedimento a cognizione piena) bensì “del procedimento semplificato di cognizione”. Comunque, nel vigore delle vecchie norme, le Sezioni Unite aveva chiarito che questa tipologia di rito ha natura cognitiva e non cautelare (v. Sezioni Unite, nella sentenza n. 11512/2012). La disciplina del rito semplificato di cognizione è racchiusa negli artt. 281-decies c.p.c. e ss.

È competente la corte di appello del luogo di attuazione del provvedimento.

Questo procedimento non si applica per i procedimenti in materia di efficacia di decisioni straniere previsti dal diritto dell'Unione europea e dalle convenzioni internazionali: in questo caso, trova attuazione l'art. 30-bis del d.lgs. n. 150/2011, introdotto ex novo dal d.lgs. n. 149/2022.

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