Ricorso al Giudice di paceInquadramentoLa formula ha ad oggetto modello in materia di procedimento davanti al Giudice di Pace. Le norme del processo civile italiano sono state modificate dal d.lgs. n. 149/2022. Come principio generale, le nuove disposizioni hanno effetto dalla data del 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti (Art., d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, della l. n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023). Tuttavia, ai sensi dell'art. 35, comma 3 del d.lgs. n. 149/2022 (come sostituito dalla Legge di Bilancio 2023 – ossia l'art. 1, comma 380, della l. n. 197/2022 – «Davanti al Giudice di pace, al tribunale per i minorenni, al commissario per la liquidazione degli usi civici e al tribunale superiore delle acque pubbliche, le disposizioni degli art. 127, comma 3, 127-bis, 127-ter e 193, comma 2, c.p.c. e quelle dell'art. 196-duodecies delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, di cui al r.d. n. 1368/1941, introdotti dal presente decreto, hanno effetto a decorrere dal 1° gennaio 2023 anche per i procedimenti civili pendenti a tale data. Davanti ai medesimi uffici, le disposizioni previste dal capo I del titolo V-ter delle citate disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, introdotto dal presente decreto, si applicano a decorrere dal 30 giugno 2023 anche ai procedimenti pendenti a tale data. Con uno o più decreti non aventi natura regolamentare il Ministro della giustizia, accertata la funzionalità dei relativi servizi di comunicazione, può individuare gli uffici nei quali viene anticipato, anche limitatamente a specifiche categorie di procedimenti, il termine di cui al secondo periodo». FormulaRITO SEMPLIFICATO DI COGNIZIONE [1] ART. 316 C.P.C. GIUDICE DI PACE DI ... RICORSO EXARTT. 316,281-DECIES C.P.C. (PROCEDIMENTO DAVANTI AL GIUDICE DI PACE) PER (PARTE ATTRICE) Nome: ... Cognome: ... Residenza (o domicilio/dimora): ... Codice fiscale: ... con l'Avv. ... (nome, cognome, codice fiscale) Giusta procura alle liti ... -parte attrice- CONTRO (PARTE CONVENUTA) Nome: ... Cognome: ... Residenza (o domicilio / dimora): ... Codice fiscale: ... -parte convenuta- Oggetto della domanda: ... ESPOSIZIONE DEI FATTI ... ( ... ). Ciò premesso, parte ricorrente CHIEDE che, letto il ricorso ed espletati gli incombenti di competenza, il Giudice adito voglia accogliere le seguenti CONCLUSIONI Voglia il Giudice adito, contrariis reiectis, accogliere la domanda dell'attore e per l'effetto: ...; ... Con vittoria di spese e competenze di lite. A TAL FINE, INVITA il convenuto a a costituirsi ai sensi degli artt. 319,281-undecies c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato INDICA in modo specifico, i mezzi di prova di cui l'attore intende avvalersi e ne chiede l'ammissione, ... OFFRE i seguenti documenti in comunicazione e ne chiede l'acquisizione. ...; ... Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. COMMENTOIn virtù delle modifiche apportate dal d.lgs. n. 149/2022, il Giudice di pace è competente per le cause relative a beni mobili di valore non superiore a diecimila Euro, quando dalla legge non sono attribuite alla competenza di altro Giudice. Il Giudice di pace è altresì competente per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e di natanti, purché il valore della controversia non superi venticinquemila Euro. Le controversie di competenza del Giudice di pace sono regolate dagli artt. 311 e ss. c.p.c. Davanti al Giudice di pace la domanda si propone nelle forme del procedimento semplificato di cognizione, in quanto compatibili. Il d.lgs. n. 149/2022 ha abrogato il Capo III-bis del Titolo I, Libro IV (Artt. 702-bis-702-quater: “del procedimento sommario di cognizione”). Le norme sono state, ora, trasposte nel capo III-quater del titolo I del libro secondo del codice di procedura civile. A questo riferimento rinvia, ora, l'art. 1, lett. c) del d.lgs. n. 150/2011. Il nuovo rito non si definisce più “sommario” (per scongiurare definitivamente l'equivoco che non fosse un procedimento a cognizione piena) bensì “del procedimento semplificato di cognizione”. Comunque, nel vigore delle vecchie norme, le Sezioni Unite aveva chiarito che questa tipologia di rito ha natura cognitiva e non cautelare (v. Sezioni Unite, nella sentenza n. 11512/2012). La disciplina del rito semplificato di cognizione è racchiusa negli artt. 281-decies c.p.c. e ss. A questo rito rinvia ora la sezione delle norme di procedura sottese al giudizio davanti al Giudice di pace. La domanda si può anche proporre verbalmente. Di essa il Giudice di pace fa redigere processo verbale che, a cura dell'attore, è notificato unitamente al decreto di cui all'art. 318. Davanti al Giudice di pace le parti possono farsi rappresentare da persona munita di mandato salvo che il Giudice ordini la loro comparizione personale. Il mandato a rappresentare comprende sempre quello a transigere e a conciliare. La domanda si propone con ricorso, sottoscritto a norma dell'art. 125, che deve contenere, oltre all'indicazione del Giudice e delle parti, l'esposizione dei fatti e l'indicazione del suo oggetto. Il Giudice di pace, entro cinque giorni dalla designazione, fissa con decreto l'udienza di comparizione delle parti a norma del comma 2 dell'art. 281-undecies c.p.c. L'attore si costituisce depositando il ricorso notificato o il processo verbale di cui all'art. 316 unitamente al decreto di cui all'art. 318 e con la relazione della notificazione e, quando occorre, la procura. Il convenuto si costituisce a norma dei commi 3 e 4 dell'art. 281-undecies mediante deposito della comparsa di risposta e, quando occorre, la procura. Le parti, che non hanno precedentemente dichiarato la residenza o eletto domicilio nel comune in cui ha sede l'ufficio del Giudice di pace, debbono farlo con dichiarazione ricevuta nel processo verbale al momento della costituzione. Nella prima udienza il Giudice di pace interroga liberamente le parti e tenta la conciliazione. Se la conciliazione riesce se ne redige processo verbale a norma dell'art. 185, ultimo comma. Se la conciliazione non riesce, il Giudice di pace procede ai sensi dell'art. 281-duodecies, commi 2, 3 e 4, e se non ritiene la causa matura per la decisione, procede agli atti di istruzione rilevanti per la decisione. Il Giudice di pace, quando ritiene matura la causa per la decisione, procede ai sensi dell'art. 281-sexies. La sentenza è depositata in cancelleria entro quindici giorni dalla discussione. In merito alle preclusioni processuali, è bene ricordare che nei giudizi dinanzi al Giudice di pace la costituzione delle parti avviene con la massima libertà di forme e non è individuabile alcun meccanismo preclusivo in riferimento agli atti introduttivi, mentre le preclusioni sono collegate allo svolgimento della prima udienza davanti al Giudice, ex art. 320 c.p.c. (Cass. n. 16939/2003). |