Atto di appello avverso ordinanza resa a seguito di rito sommario

Giuseppe Buffone

Inquadramento

La formula ha ad oggetto modello in materia di rito semplificato di cognizione.

Le norme di procedura applicabili sono state modificate dal d.lgs. n. 149/2022. Le nuove disposizioni hanno effetto dalla data del 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti (Art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, della l. n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023).

Formula

CORTE DI APPELLO DI [1] ...

ATTO DI CITAZIONE IN APPELLO EX ART. 342 C.P.C.

(PROCEDIMENTO SEMPLIFICATO DI COGNIZIONE) [2]

OGGETTO: ...

Nome: ...

Cognome: ...

Luogo e data di nascita: ...

Residenza (o domicilio/dimora): ...

Codice fiscale: ...

con l'Avv. ... (nome, cognome, codice fiscale)

Giusta procura alle liti ...

PARTE ATTRICE IN APPELLO

CONTRO

Nome: ...

Cognome: ...

Luogo e data di nascita: ...

Residenza (o domicilio/dimora): ...

Codice fiscale: ...

PARTE CONVENUTA IN APPELLO

Oggetto: atto di appello avverso la sentenza n. ... del Tribunale di ..., Sezione ..., Giudice Dott. ..., depositata in data ... e notificata il ...

ESPOSIZIONE IN MODO CHIARO E SPECIFICO DEI FATTI E DEGLI ELEMENTI DI DIRITTO COSTITUENTI LE RAGIONI DELLA DOMANDA

...

Motivi d'Appello

( ... ) Indicare, a pena di inammissibilità:

1) il capo della decisione di primo grado che viene impugnato;

2) le censure proposte alla ricostruzione dei fatti compiuta dal giudice di primo grado;

3) le violazioni di legge denunciate e la loro rilevanza ai fini della decisione impugnata.

Per tutti i motivi sopra esposti, parte appellante, come rappresentata e difesa,

CITA

[parte appellata] ... a comparire davanti alla Corte di Appello di ..., per l'udienza del ..., ore di rito, con

INVITO

a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 347 c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli articoli di legge e che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

CONCLUSIONI

Voglia l'Ecc.ma Corte di Appello adita, contrariis reiectis, accogliere l'appello e per l'effetto:

...;

...;

...

Con vittoria di spese e competenze di lite.

RICHIESTE ISTRUTTORIE

(eventuali, nei limiti di cui all'art. 345 c.p.c.)

...;

...

ALLEGATI

...;

...

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

PROCURA ALLE LITI

1. Per l'ipotesi di appello contro sentenza del Tribunale.

2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

COMMENTO

Il d.lgs. n. 149/2022 ha abrogato il Capo III-bis del Titolo I, Libro IV (Artt. 702-bis-702-quater: “del procedimento sommario di cognizione”). Le norme sono state, ora, trasposte nel capo III-quater del titolo I del libro secondo del codice di procedura civile. A questo riferimento rinvia, ora, l'art. 1, lett. c) del d.lgs. n. 150/2011. Il nuovo rito non si definisce più “sommario” (per scongiurare definitivamente l'equivoco che non fosse un procedimento a cognizione piena) bensì “del procedimento semplificato di cognizione”. Comunque, nel vigore delle vecchie norme, le Sezioni Unite aveva chiarito che questa tipologia di rito ha natura cognitiva e non cautelare (v. Sezioni Unite, nella sentenza n. 11512/2012). La disciplina del rito semplificato di cognizione è racchiusa negli artt. 281-decies c.p.c. e ss.

In materia di rito sommario di cognizione, ex art. 281-terdecies c.p.c., la sentenza è impugnabile nei modi ordinari. Questo regime sostituisce il previgente che era enucleato nell'ambito dell'art. 702-quater c.p.c. Il Legislatore ha, ora, collocato a tutti gli effetti le norme sul rito semplificato (e non più sommario) di cognizione nell'ambito delle norme generali del rito di cognizione ordinario.

L'appello si propone con citazione contenente le indicazioni prescritte nell'art. 163. L'appello deve essere motivato, e per ciascuno dei motivi deve indicare a pena di inammissibilità, in modo chiaro, sintetico e specifico: 1) il capo della decisione di primo grado che viene impugnato; 2) le censure proposte alla ricostruzione dei fatti compiuta dal Giudice di primo grado; 3) le violazioni di legge denunciate e la loro rilevanza ai fini della decisione impugnata. Tra il giorno della citazione e quello della prima udienza di trattazione devono intercorrere termini liberi non minori di novanta giorni se il luogo della notificazione si trova in Italia e di centocinquanta giorni se si trova all'estero.

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