Istanza per il ritiro del titolo esecutivo

Lorella Triglione

Inquadramento

La riforma c.d. Cartabia (d.lgs. n. 149/2022) ha modificato l'art. 488 c.p.c. nel senso di prevedere la formazione del solo fascicolo telematico in cui sarà depositata la copia attestata come conforme all'originale del titolo esecutivo in possesso del creditore.

Sarà pertanto precluso al creditore procedente di depositare il titolo esecutivo in originale, residuando l'obbligo per lo stesso di presentare l'originale nella sua disponibilità su richiesta del giudice; richiesta che di fatto riguarderà i soli titoli esecutivi cartacei formati antecedentemente all'introduzione del processo telematico. Per i titoli di formazione giudiziale, non vi è più alcuna differenza tra l'originale e la copia conforme estratta direttamente dal fascicolo telematico del procedimento nell'ambito del quale si è formato il titolo.

Verosimilmente la richiesta dal giudice sarà di mera esibizione in udienza (come ad esempio nel caso di problematiche tecniche inerenti al documento digitale scansionato, sul presupposto dell'esistenza di un titolo originale in formato cartaceo, oppure ancora in fase di riparto delle somme quando questa avviene dopo molto tempo rispetto all'inizio della procedura).

L'istanza di ritiro è pertanto limitata alle ipotesi di titoli esecutivi depositati in originale cartaceo nelle procedure ante Cartabia, e sarà di mero ritiro in caso di procedure concluse o di contestuale sostituzione dell'originale con copia conforme in quelle ancora in corso.

Formula

TRIBUNALE DI ...

Procedura Esecutiva RG n. ...

Al Giudice dell'esecuzione

ISTANZA PER IL RITIRO DEL TITOLO ESECUTIVO

(ART. 488 C.P.C.)

Il/la Sig./ra ... [1], rappresentato/a e difeso/a dall'Avv. ... [2] come da procura in atti,

PREMESSO CHE

- è stato depositato in originale il titolo esecutivo costituito da ... [3];

- vi è l'esigenza di recuperare l'originale del titolo esecutivo;

CHIEDE

ai sensi dell'art. 488 c.p.c.

di essere autorizzato a depositare, in luogo dell'originale, una copia autentica del titolo esecutivo, consapevole del proprio obbligo di presentare l'originale a ogni richiesta del giudice.

(oppure)

di essere autorizzato al ritiro del titolo esecutivo essendosi la procedura definita.

Luogo e data ...

Firma del difensore ...

1. Inserire dati del creditore, titolare del titolo esecutivo.

2. Inserire i dati del difensore del creditore.

3. Specificare gli estremi del titolo.

COMMENTO

Il cancelliere forma per ogni procedimento d'espropriazione un fascicolo “telematico”, nel quale sono inseriti tutti gli atti compiuti dal giudice, dal cancelliere e dall'ufficiale giudiziario, e gli atti e documenti depositati dalle parti e dagli eventuali interessati.

Già dal 31 marzo 2015, in realtà, il fascicolo della procedura esecutiva è interamente telematico, ma è solo con il d.lgs. n. 149/2022 che la norma è stata modificata con formulazione espressa in tal senso.

A mente degli artt. 518 (per l'esecuzione mobiliare presso il debitore), 543 (per l'esecuzione forzata presso terzi) e 557 (per l'esecuzione immobiliare), restituito l'atto notificato dall'ufficiale giudiziario al creditore procedente, questi è onerato, entro il termine di giorni 15 per l'espropriazione mobiliare presso il debitore e per l'espropriazione immobiliare e di giorni 30 per l'espropriazione presso terzi, al deposito dell'atto di pignoramento notificato e della copia conforme del titolo e del precetto presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione (lo stesso non avviene per le esecuzioni in forma specifica per consegna di beni mobili e rilascio di beni immobili nonché l'esecuzione degli obblighi di fare, in cui l'intervento del giudice è solo eventuale e si attiva anche informalmente).

Il termine per il deposito del titolo esecutivo è da ritenersi perentorio. L'attestazione di conformità all'originale del titolo e del precetto, la cui efficacia è tuttavia limitata alla procedura in corso, è effettuata dagli avvocati.

Qualora nel termine indicato il creditore non provveda a tali adempimenti il pignoramento sarà inefficace.

Su richiesta del giudice dell'esecuzione, poi, il creditore è tenuto in ogni momento a presentare l'originale del titolo esecutivo ovvero la copia autenticata dal cancelliere o dal notaio o da altro pubblico ufficiale. Tale adempimento è funzionale – in un sistema nel quale, giova ricordare, vi è stata anche l'abrogazione della formula esecutiva – a consentire in ogni momento all'autorità giudiziaria una verifica in ordine all'effettiva sussistenza di un titolo esecutivo “autentico” (ad esempio, a fronte di una contestazione de debitore).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario