Assegnazione in caso di concorso tra offerta minima e istanza di assegnazione, laddove gli offerenti operino i rilanciinquadramentoL'assegnazione costituisce una modalità liquidatoria del bene pignorato, che si pone quale alternativa alla vendita, realizzando una sorta di datio in solutum processuale, a seconda dei vari casi in cui l'assegnazione ha luogo. In particolare, la vendita (e conseguente aggiudicazione dell'immobile) costituisce la modalità ordinaria di definizione del processo esecutivo, mentre l'assegnazione rappresenta la modalità eccezionale di liquidazione del compendio pignorato, che si verifica soltanto allorché ricorrono determinati presupposti e condizioni. A norma dell'art. 588 c.p.c. ogni creditore, nel termine di dieci giorni prima della data dell'incanto, può chiedere che gli venga assegnato il bene per il caso in cui la vendita all'asta non abbia luogo, con le modalità ed alle condizioni indicate dall'art. 589 c.p.c. L'assegnazione può essere disposta o nel caso di mancanza di offerte o in caso di offerta minima inferiore al prezzo base d'asta o qualora l'offerta, a seguito di gara tra gli offerenti, non sia pari o superiore al prezzo base d'asta. FormulaTRIBUNALE CIVILE DI .... Sezione Esecuzione Immobiliare Procedura Esecutiva n. .... RGE Giudice dell'esecuzione: Dott. .... Professionista delegato Dott./Notaio/Avv. .... VERBALE DI ASSEGNAZIONE IMMOBILE Oggi .... in .... alla via .... presso .... [1] , dinanzi al Professionista delegato Dott./Notaio/Avv. ...., sono presenti [2]: 1. L'Avv. .... nell'interesse del creditore procedente Banca/Società/Sig. .... [3]; 2. L'Avv. .... nell'interesse del creditore intervenuto Banca/Società/Sig. .... [4]; 3. L'Avv. .... nell'interesse del creditore iscritto non intervenuto Banca/Società/Sig. .... [5]; 4. Il custode giudiziario Dott./Avv./Istituto Vendite Giudiziarie di ....; 5. La parte esecutata Società/Sig. .... [6]; 6. Gli offerenti Sig.ri: [7] 1. ....; 2. ....; 3. ..... Il professionista delegato, viste le disposizioni di cui all'art. 572 c.p.c., dà atto: – che le notifiche e le pubblicità prescritte nell'avviso di vendita sono state ritualmente eseguite; – che nel termine indicato nell'avviso di vendita sono pervenute le seguenti offerte valide ed efficaci: 1. Offerta depositata in data ...., prot. n. .... nell'interesse del Sig. .... nato a .... il ...., residente in ...., C.F. ...., per il prezzo di Euro .... da pagarsi entro il termine di ...., con cauzione versata pari ad Euro ....; 2. Offerta depositata in data ...., prot. n. .... nell'interesse del Sig. .... nato a .... il ...., residente in ...., C.F. ...., per il prezzo di Euro .... da pagarsi entro il termine di ...., con cauzione versata pari ad Euro ....; 3. Offerta depositata in data ...., prot. n. .... nell'interesse del Sig. .... nato a .... il ...., residente in ...., C.F. ...., per il prezzo di Euro .... da pagarsi entro il termine di ...., con cauzione versata pari ad Euro ..... (eventuale) Ritenuto che l'offerta depositata in data .... prot. .... nell'interesse di .... deve essere dichiarata inefficace, ai sensi dell'art. 571 c.p.c., in quanto .... [8]; Il professionista delegato, dato atto, INVITA gli offerenti presenti a procedere alla gara al prezzo di partenza pari all'offerta più alta di Euro ...., ricordando che il rilancio minimo è pari ad Euro .... e che, trascorsi sessanta secondi dall'ultimo rilancio, risulterà vincitore della gara colui che avrà formulato l'offerta più alta. Gli offerenti presenti dichiarano di voler procedere alla gara. Il professionista delegato dichiara aperta la gara e vengono formulate le seguenti offerte: rilancio n. 1 – Offerente .... Prezzo offerto .... rilancio n. 2 – Offerente .... Prezzo offerto .... rilancio n. 3 – Offerente .... Prezzo offerto .... rilancio n. 4 – Offerente .... Prezzo offerto ..... Pertanto, all'esito della gara svoltasi tra gli offrenti, il prezzo di aggiudicazione è pari ad Euro ...., il cui importo è tuttavia inferiore al prezzo base indicato nell'avviso di vendita. A questo punto [9] , il professionista delegato dà atto che nel termine di legge risulta presentata istanza di assegnazione da parte del creditore .... al prezzo di Euro ....; – l'istanza di assegnazione è da ritenersi tempestiva, in quanto proposta prima del decorso del termine fissato dall'art. 588 c.p.c., proviene da soggetto creditore all'uopo legittimato e prospetta il versamento di una somma pari al prezzo del bene per il quale ha luogo la vendita (ovvero pari all'importo determinato ai sensi dell'art. 506 c.p.c.). Formula 1. Il professionista delegato, ritenuto che il credito vantato dal soggetto che ha formulato istanza di assegnazione ammonta ad Euro .... per sorte capitale e ad Euro .... per spese di esecuzione, dunque complessivi Euro .... e che tale importo è superiore al valore dell'immobile come indicato nell'avviso di vendita emesso in data .... e che non vi sono altri creditori intervenuti [10]; Considerato, dunque, che non può farsi luogo all'aggiudicazione del bene a causa della valida proposizione della istanza di assegnazione che è pari al prezzo base indicato nell'avviso di vendita, in ottemperanza alla previsione di cui all'art. 589 c.p.c., e risulta, dunque, più vantaggiosa rispetto all'offerta di acquisto più alta presentata dal Sig. .... pari ad Euro ...., dunque inferiore al prezzo base indicato nell'avviso di vendita sia pure a seguito della gara tenutasi tra gli offerenti e dei rilanci da essi effettuati, che tuttavia non hanno eguagliato né tantomeno superato il prezzo base indicato nell'avviso di vendita, ASSEGNA al creditore istante .... (ovvero al creditore istante .... per persona da nominare, ovvero al terzo Sig. .... [11] ) il/i seguente/i immobile/i, indicato/i nell'avviso di vendita quale lotto/i numero ...., costituito/i da: .... [12] , per il complessivo valore di Euro .... quale prezzo dell'assegnazione, a parziale soddisfacimento del suo credito fino alla concorrenza di Euro ..... Dispone la restituzione agli offerenti degli assegni versati a titolo di cauzione per le offerte, che vengono dagli stessi contestualmente ritirati. Ovvero – Formula 2 Ritenuto che il credito vantato dal soggetto che ha formulato istanza di assegnazione ammonta ad Euro .... per sorte capitale e ad Euro .... per spese di esecuzione, dunque complessivi Euro .... e che tale importo è inferiore al valore del bene indicato nell'avviso di vendita emesso in data .... e che non vi sono altri creditori (ovvero non vi sono altri creditori aventi diritti di prelazione anteriori a quello della parte istante o non vi sono altri creditori che vantino un credito chirografario come quello dell'istante [13] ); Considerato, dunque, che non può farsi luogo all'aggiudicazione del bene a causa della valida proposizione della istanza di assegnazione che è pari al prezzo base indicato nell'avviso di vendita, in ottemperanza alla previsione di cui all'art. 589 c.p.c., e risulta, dunque, più vantaggiosa rispetto all'offerta di acquisto più alta presentata dal Sig. .... pari ad Euro ...., dunque inferiore al prezzo base indicato nell'avviso di vendita sia pure a seguito della gara tenutasi tra gli offerenti e dei rilanci da essi effettuati, che tuttavia non hanno eguagliato né tantomeno superato il prezzo base indicato nell'avviso di vendita, ASSEGNA al creditore istante .... (ovvero al creditore istante .... per persona da nominare, ovvero al terzo Sig. .... [14] ) il/i seguente/i immobile/i, indicato/i nell'avviso di vendita quale lotto/i numero ...., costituito/i da: .... [15] , per il complessivo valore di Euro .... quale prezzo dell'assegnazione, ad integrale soddisfacimento del suo credito pari ad Euro ..... Dispone che la somma di Euro .... pari alla differenza tra il valore degli immobili pignorati e l'importo del credito, comprensivo delle spese, sia versata dall'assegnatario entro giorni .... dalla data odierna, mediante deposito in cancelleria di un assegno circolare non trasferibile, intestato a Tribunale ordinario di .... ufficio esecuzioni. Dispone la restituzione agli offerenti degli assegni versati a titolo di cauzione per le offerte, che vengono dagli stessi contestualmente ritirati. Ovvero: Invita i creditori e gli ausiliari a depositare entro il termine di giorni .... dalla data odierna le rispettive note di precisazione dei crediti ai fini della quantificazione dell'eventuale conguaglio da versare per l'assegnazione e dispone che l'assegnatario versi entro il termine di .... giorni [16] dalla data odierna la somma indicata dal delegato (pari ai crediti aventi diritto di prelazione anteriore a quello dell'istante o che comunque devono essere soddisfatti in percentuale, oltre alle spese per il trasferimento), da comunicarsi nel termini di .... giorni dalla data odierna [17] . Dispone la restituzione agli offerenti degli assegni versati a titolo di cauzione per le offerte, che vengono dagli stessi contestualmente ritirati. Ovvero – Formula 3 Ritenuto che: – il credito vantato dal soggetto che ha formulato istanza di assegnazione ammonta ad Euro .... per sorte capitale e ad Euro .... per spese di esecuzione, dunque complessivi Euro ....; – vi sono altri creditori che vantano un diritto di prelazione anteriore a quello della parte istante e che, dunque, devono essere prioritariamente soddisfatti rispetto al credito dell'assegnatario; – in considerazione di ciò, quest'ultimo può ottenere, in forza della chiesta assegnazione, il soddisfacimento del proprio credito fino a concorrenza dell'importo di Euro .... [18] . Considerato, dunque, che non può farsi luogo all'aggiudicazione del bene a causa della valida proposizione della istanza di assegnazione che è pari al prezzo base indicato nell'avviso di vendita, in ottemperanza alla previsione di cui all'art. 589 c.p.c., e risulta, dunque, più vantaggiosa rispetto all'offerta di acquisto più alta presentata dal Sig. .... pari ad Euro ...., dunque inferiore al prezzo base indicato nell'avviso di vendita sia pure a seguito della gara tenutasi tra gli offerenti e dei rilanci da essi effettuati, che tuttavia non hanno eguagliato né tantomeno superato il prezzo base indicato nell'avviso di vendita, ASSEGNA al creditore istante .... (ovvero al creditore istante .... per persona da nominare, ovvero al terzo Sig. .... [19] ) il/i seguente/i immobile/i, indicato/i nell'avviso di vendita quale lotto/i numero ...., costituito/i da: .... [20] , per il complessivo valore di Euro .... quale prezzo dell'assegnazione, ad integrale/parziale soddisfacimento del suo credito fino alla concorrenza di Euro .... Dispone che la somma di Euro .... pari ai crediti da soddisfare con diritto di prelazione anteriore rispetto a quello dell'assegnatario, comprensivo delle spese, sia versata da quest'ultimo entro giorni .... dalla data odierna, mediante deposito in cancelleria di un assegno circolare non trasferibile, intestato a Tribunale ordinario di .... ufficio esecuzioni. Dispone la restituzione agli offerenti degli assegni versati a titolo di cauzione per le offerte, che vengono dagli stessi contestualmente ritirati. Ovvero – Formula 4 Ritenuto che: – il credito vantato dal soggetto che ha formulato istanza di assegnazione ammonta ad Euro .... per sorte capitale e ad Euro .... per spese di esecuzione, dunque complessivi Euro ....; – tale credito ha rango e natura chirografaria; – vi sono altri creditori che vantano altri crediti di natura chirografaria per complessivi Euro ....; – vi sono, altresì, i seguenti crediti prededucibili spettanti a .... [21]; – in considerazione di ciò, i crediti prededucibili vanno integralmente soddisfatti, mentre tutti i predetti crediti chirografari concorrono tra loro ai fini del proporzionale soddisfacimento sul valore dell'immobile, alla luce del quale possono essere soddisfatti ciascuno nella misura percentuale del .... [22] , ivi compreso il creditore assegnatario, il quale dunque vedrà soddisfatto il proprio credito fino a concorrenza dell'importo di Euro ....; Considerato, dunque, che non può farsi luogo all'aggiudicazione del bene a causa della valida proposizione della istanza di assegnazione che è pari al prezzo base indicato nell'avviso di vendita, in ottemperanza alla previsione di cui all'art. 589 c.p.c., e risulta, dunque, più vantaggiosa rispetto all'offerta di acquisto più alta presentata dal Sig. .... pari ad Euro ...., dunque inferiore al prezzo base indicato nell'avviso di vendita sia pure a seguito della gara tenutasi tra gli offerenti e dei rilanci da essi effettuati, che tuttavia non hanno eguagliato né tantomeno superato il prezzo base indicato nell'avviso di vendita, ASSEGNA al creditore istante .... (ovvero al creditore istante .... per persona da nominare, ovvero al terzo Sig. .... [23] ) il/i seguente/i immobile/i, indicato/i nell'avviso di vendita quale lotto/i numero ...., costituito/i da: .... [24] , per il complessivo valore di Euro .... quale prezzo dell'assegnazione, ad integrale/parziale soddisfacimento del suo credito fino alla concorrenza di Euro ..... Dispone che la somma di Euro .... pari al totale dei crediti prededucibili ammontanti ad Euro .... nonché ai crediti degli altri creditori chirografari nella percentuale suddetta loro spettante in forza delle rispettive ragioni di credito, comprensiva delle spese di esecuzione, a loro volta ammontanti a complessivi Euro .... sia versata da quest'ultimo entro giorni .... dalla data odierna, mediante deposito in cancelleria di un assegno circolare non trasferibile, intestato a Tribunale ordinario di .... ufficio esecuzioni. Dispone la restituzione agli offerenti degli assegni versati a titolo di cauzione per le offerte, che vengono dagli stessi contestualmente ritirati. Il professionista delegato .... .... Dott./Avv./Notaio .... .... [1]Indicare il luogo presso cui viene celebrata la vendita, ossia tribunale o studio del professionista delegato o sala aste ecc. [2]Verbalizzare la presenza dei creditori, del custode giudiziario, dell'esecutato e dei soggetti legittimati a partecipare alle operazioni di verbalizzazione. [3]Indicare il nominativo o la ragione sociale del creditore. [4]Indicare il nominativo o la ragione sociale del creditore. [5]Indicare il nominativo o la ragione sociale del creditore. [6]Indicare il nominativo o la ragione sociale del creditore. [7]Indicare le generalità dell'offerente, previa identificazione da parte del professionista delegato. [8]Indicare i motivi di esclusione dell'offerta invalida e/o inefficace. [9]È discusso se gli offerenti debbano essere previamente informati dal professionista delegato, prima di procedere alla gara, circa l'avvenuto deposito dell'istanza di assegnazione. È evidente, infatti, che, per chi sia interessato ad offrire, conoscere ex ante se è stata presentata o meno un'istanza ex art. 588 c.p.c. può essere di importanza fondamentale, considerato che soltanto un'offerta d'acquisto per un prezzo almeno pari al prezzo base prevale sull'istanza di assegnazione. Se si aderisce all'orientamento secondo cui l'istanza di assegnazione equivalga ad un'offerta d'acquisto, si giunge coerentemente alla conclusione che l'istanza in questione dovrebbe essere palesata agli eventuali offerenti solo al momento dell'apertura delle buste contenenti le offerte, in modo da renderli edotti circa la presenza di un'offerta (sia pure nelle forme dell'istanza di assegnazione) pari al prezzo base e consentirgli di ragguagliarla e/o superarla, ove ne abbiano interesse. Secondo altra teoria, la paralisi dell'offerta speculativa garantita dall'istanza di assegnazione forzata non mira soltanto ad incrementare il ricavato della liquidazione, ma assolve anche ad un'altra importante funzione: quella di garantire al creditore – purché l'esito della gara ex art. 573 c.p.c. non superi il prezzo base – il subentro nel diritto pignorato in danno dell'esecutato, come modalità alternativa alla partecipazione alla vendita. In quest'ottica, pertanto, la riservatezza dell'istanza di assegnazione, anche in presenza della gara tra gli offerenti, non può che rappresentare l'unica tutela adeguata per quell'interesse del creditore che, nel disegno del legislatore, ha assunto carattere prevalente rispetto alle offerte “minime”. [10]Trattasi, nel caso prospettato, dell'assegnazione c.d. “satisfattiva”, che si verifica quando il trasferimento è funzionale all'estinzione del credito del soggetto istante e non è accompagnato da alcun esborso a suo carico (eccezion fatta per le spese necessarie per il decreto di trasferimento, nell'assegnazione immobiliare), con un'operazione del tutto assimilabile alla datio in solutum prevista dall'art. 1197 c.c. Ciò si verifica quando: 1) vi sia un solo creditore oppure 2) se istanti ed assegnatari siano tutti i creditori concorrenti, di pari grado e d'accordo fra loro o 3) se l'assegnazione sia disposta in favore del creditore procedente che vanti un credito assistito da causa di prelazione anteriore a quella degli intervenuti, sempreché il suo credito sia superiore o pari al valore del bene assegnato. [11]Se il richiedente l'assegnazione ha indicato il nominativo del terzo beneficiario dell'assegnazione sin dal deposito dell'istanza medesima, l'assegnazione può essere disposta immediatamente in favore di quest'ultimo; in caso contrario, ossia qualora l'assegnazione sia stata effettuata in favore del terzo ma senza l'indicazione del nominativo di quest'ultimo, la stessa deve essere effettuata per persona da nominare. A norma dell'art. 583 c.p.c. il procuratore legale, che è rimasto aggiudicatario per persona da nominare, deve dichiarare in cancelleria nei tre giorni dall'incanto il nome della persona per la quale ha fatto l'offerta, depositando il mandato. In mancanza, l'aggiudicazione diviene definitiva al nome del procuratore. [12]Indicare i beni secondo la descrizione contenuta nell'avviso di vendita. [13]Trattasi, nel caso prospettato, dell'assegnazione c.d. “mista”, che ricorre quando il valore della cosa assegnata sopravanza l'importo del credito dell'assegnatario (e degli altri creditori titolari di diritti poziori, se ve ne sono): in tal caso, il trasferimento è subordinato al versamento, da parte del creditore assegnatario nelle forme dei depositi giudiziari, di una somma di denaro pari al predetto valore o, nell'ipotesi di cui al secondo comma dell'art. 589 c.p.c., di una somma pari alla differenza (o conguaglio) tra il suo credito in linea capitale e il valore del bene assegnato, oltre le spese. [14]Se il richiedente l'assegnazione ha indicato il nominativo del terzo beneficiario dell'assegnazione sin dal deposito dell'istanza medesima, l'assegnazione può essere disposta immediatamente in favore di quest'ultimo; in caso contrario, ossia qualora l'assegnazione sia stata effettuata in favore del terzo ma senza l'indicazione del nominativo di quest'ultimo, la stessa deve essere effettuata per persona da nominare. A norma dell'art. 583 c.p.c. il procuratore legale, che è rimasto aggiudicatario per persona da nominare, deve dichiarare in cancelleria nei tre giorni dall'incanto il nome della persona per la quale ha fatto l'offerta, depositando il mandato. In mancanza, l'aggiudicazione diviene definitiva al nome del procuratore. [15]Indicare i beni secondo la descrizione contenuta nell'avviso di vendita. [16]Non oltre 120 giorni dalla celebrazione dell'esperimento di vendita conclusosi con l'assegnazione dell'immobile. [17]Formula da adottare nel caso in cui il professionista delegato non sia immediatamente in grado di quantificare le somme da versare da parte dell'assegnatario relativamente ai crediti aventi diritto di prelazione prevalente e/o da soddisfare in percentuale, ai fini del perfezionamento dell'assegnazione. [18]Trattasi, anche in tal caso, di assegnazione c.d. “mista”. In pratica, il prezzo dell'assegnazione è idoneo per una parte alla soddisfazione dei creditori di rango superiore all'istante mentre per l'eccedenza è destinato alla distribuzione tra gli altri creditori concorrenti, ivi compreso l'assegnatario, osservate le cause di prelazione che li assistono (art. 506, comma 2 c.p.c.). [19]Se il richiedente l'assegnazione ha indicato il nominativo del terzo beneficiario dell'assegnazione sin dal deposito dell'istanza medesima, l'assegnazione può essere disposta immediatamente in favore di quest'ultimo; in caso contrario, ossia qualora l'assegnazione sia stata effettuata in favore del terzo ma senza l'indicazione del nominativo di quest'ultimo, la stessa deve essere effettuata per persona da nominare. A norma dell'art. 583 c.p.c. il procuratore legale, che è rimasto aggiudicatario per persona da nominare, deve dichiarare in cancelleria nei tre giorni dall'incanto il nome della persona per la quale ha fatto l'offerta, depositando il mandato. In mancanza, l'aggiudicazione diviene definitiva al nome del procuratore. [20]Indicare i beni secondo la descrizione contenuta nell'avviso di vendita. [21]Trattasi, solitamente, dei compensi degli ausiliari del giudice dell'esecuzione, ossia custode giudiziario, esperto stimatore, professionista delegato. [22]Indicare la percentuale spettante a ciascun creditore chirografario rispetto al valore di assegnazione dell'immobile pignorato. [23]Se il richiedente l'assegnazione ha indicato il nominativo del terzo beneficiario dell'assegnazione sin dal deposito dell'istanza medesima, l'assegnazione può essere disposta immediatamente in favore di quest'ultimo; in caso contrario, ossia qualora l'assegnazione sia stata effettuata in favore del terzo ma senza l'indicazione del nominativo di quest'ultimo, la stessa deve essere effettuata per persona da nominare. A norma dell'art. 583 c.p.c. il procuratore legale, che è rimasto aggiudicatario per persona da nominare, deve dichiarare in cancelleria nei tre giorni dall'incanto il nome della persona per la quale ha fatto l'offerta, depositando il mandato. In mancanza, l'aggiudicazione diviene definitiva al nome del procuratore. [24]Indicare i beni secondo la descrizione contenuta nell'avviso di vendita. commentoLo sbocco per così dire “naturale” del processo esecutivo è la vendita forzata, con la quale si addiviene alla liquidazione del cespite pignorato, a completamento di un iter iniziato con la nomina del custode giudiziario e dell'esperto stimatore e con la determinazione del valore dell'immobile da parte del giudice sulla scorta delle risultanze della perizia di stima. La modalità liquidatoria alternativa è rappresentata dall'istituto dell'assegnazione, che negli ultimi anni è stato oggetto di numerosi interventi da parte del legislatore, che ne hanno modificato e ampliato i presupposti applicativi (vedasi la recente assegnazione a favore del terzo), in un'ottica di progressiva equiparazione tra offerta d'acquisto ed istanza di assegnazione. Quest'ultima, tuttavia, trova concreta applicazione soltanto successivamente ad un tentativo di vendita deserto o infruttuoso e, dunque, costituisce un mezzo sussidiario di realizzazione del credito. A seguito della riforma del 2015 (d.l. n. 83/2015, convertito dalla l. n. 132/2015, applicabile ai procedimenti di vendita iniziati a partire dal 27 giugno 2015), l'assegnazione può certamente intervenire nei seguenti casi: 1) quando la vendita abbia avuto un esito negativo per la mancata presentazione di offerte di acquisto o domande di partecipazione e, quindi, per il disinteresse manifestato dal mercato; 2) nei casi previsti dall'art. 572, comma 3 c.p.c. (secondo cui «se il prezzo offerto è inferiore rispetto al prezzo stabilito nell'ordinanza di vendita in misura non superiore ad un quarto, il giudice può far luogo alla vendita quando ritiene che non vi sia seria possibilità di conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita e non sono state presentate istanze di assegnazione ai sensi dell'art. 588») e, con previsione analoga, dall'art. 573, comma 4 c.p.c. (secondo cui «se il prezzo offerto all'esito della gara di cui al primo comma è inferiore al valore dell'immobile stabilito nell'ordinanza di vendita, il giudice non fa luogo alla vendita quando sono state presentate istanze di assegnazione ai sensi dell'articolo 588». In pratica, in virtù delle superiori norme, l'istanza di assegnazione ex art. 588 c.p.c. impedisce l'aggiudicazione “al ribasso”, ossia per una somma inferiore al prezzo base; dunque, l'istanza di assegnazione prevale sull'aggiudicazione ove quest'ultima dovesse aver luogo per un prezzo inferiore a quello base fissato nell'ordinanza/avviso di vendita. E allora, in sintesi, l'istanza di assegnazione, purché validamente e tempestivamente presentata, troverà accoglimento nei seguenti casi: 1) quando l'esperimento di vendita sia andato deserto; 2) quando l'offerta di acquisto depositata contenga l'indicazione di un prezzo inferiore a quello base fissato nell'ordinanza/avviso di vendita; 3) quando si pervenga, all'esito della gara di cui all'art. 573 c.p.c. svolta tra offerte inferiori al prezzo base, ad un prezzo che sia rimasto inferiore al prezzo base. Così facendo, il legislatore sancisce la prevalenza dell'interesse del creditore assegnatario a conseguire l'assegnazione del bene sull'interesse degli offerenti che abbiano presentato proposte di acquisto inferiori al prezzo base e, quindi, di possibile natura “speculativa”. Non è prevista dalla norma la possibilità di partecipare alla gara in capo ai creditori istanti l'assegnazione, considerato che la gara è riservata agli offerenti agli offerenti per espressa previsione legislativa e, soprattutto, in ragione del fatto che l'istanza di assegnazione è una fattispecie del tutto estranea alla gara, con cui non interferisce affatto se non in un secondo momento, ossia a vendita ultimata. A norma dell'art. 590-bis c.p.c. l'assegnazione può essere effettuata a favore di un terzo. In tal caso, il creditore che è rimasto assegnatario a favore di un terzo deve dichiarare – la norma testualmente recita “in cancelleria” ma nella prassi è ammessa la cd. electio amici mediante comunicazione a mezzo PEC al professionista delegato – il nome del terzo a favore del quale deve essere trasferito l'immobile, depositando la dichiarazione del terzo di volerne profittare; il tutto, entro il termine di cinque giorni successivi al provvedimento di assegnazione. In mancanza, il trasferimento è fatto a favore del creditore. A differenza dell'aggiudicazione per persona da nominare, laddove il termine per l'indicazione dell'aggiudicatario effettivo è di tre giorni, quello previsto nell'articolo 590-bis è più ampio, essendo pari a cinque giorni. Infine, nel caso di assegnazione a favore del terzo il legislatore non qualifica il rapporto che deve sussistere tra partecipante alla vendita e terzo beneficiario, a differenza di quanto previsto all'art. 583, comma 1 c.p.c., sicché i rapporti interni tra offerente e beneficiario possono essere della più varia natura. In definitiva, in merito al concorso tra la disciplina delle pluralità di offerte di cui art. 573 c.p.c. e l'istanza di assegnazione di cui all'art. 589 e segg. c.p.c., possono trarsi le seguenti conclusioni: 1) Nel caso di offerenti che partecipano alla gara: A) Se il prezzo raggiunto all'esito della gara è pari o superiore al prezzo base il Giudice aggiudica; B) Se il prezzo raggiunto all'esito della gara è inferiore al prezzo base il Giudice: – Aggiudica in assenza di istanze di assegnazione; – Assegna in presenza di istanze di assegnazione; 2) Nel caso di offerenti che non partecipano alla gara: A) Se il prezzo indicato nella migliore offerta è pari o superiore al prezzo base il Giudice aggiudica; B) Se il prezzo indicato nella migliore offerta è inferiore al prezzo base il Giudice: – Assegna in presenza di istanze di assegnazione; – Aggiudica in assenza di istanze di assegnazione. Pertanto, anche nel caso di offerte plurime, allorché l'offerente formuli un prezzo pari almeno a quello base, matura in capo a sé il diritto all'aggiudicazione, pur in pendenza di istanza di assegnazione. A norma dell'art. 590-bis c.p.c. l'assegnazione può essere effettuata a favore di un terzo. In tal caso, il creditore che è rimasto assegnatario a favore di un terzo deve dichiarare – la norma testualmente recita “in cancelleria” ma nella prassi è ammessa la cd. electio amici mediante comunicazione a mezzo PEC al professionista delegato – il nome del terzo a favore del quale deve essere trasferito l'immobile, depositando la dichiarazione del terzo di volerne profittare; il tutto, entro il termine di cinque giorni successivi al provvedimento di assegnazione. In mancanza, il trasferimento è fatto a favore del creditore. A differenza dell'aggiudicazione per persona da nominare, laddove il termine per l'indicazione dell'aggiudicatario effettivo è di tre giorni, quello previsto nell'art. 590-bis è più ampio, essendo pari a cinque giorni. Infine, nel caso di assegnazione a favore del terzo il legislatore non qualifica il rapporto che deve sussistere tra partecipante alla vendita e terzo beneficiario, a differenza di quanto previsto all'art. 583, comma 1 c.p.c., sicché i rapporti interni tra offerente e beneficiario possono essere della più varia natura. Va, infine, segnalato che la Suprema Corte ha affrontato la problematica circa la possibilità per il creditore procedente, nell'ambito di un giudizio di esecuzione immobiliare dallo stesso attivato, di partecipare ad un'asta, formulando offerta ex art. 571 c.p.c. Ed ha enunciato il seguente principio di diritto: «In tema di espropriazione forzata immobiliare, anche il creditore pignorante o intervenuto è legittimato a presentare l'offerta d'acquisto ex art. 571, comma 1 c.p.c., rappresentando l'istanza di assegnazione ex art. 589 c.p.c. una mera facoltà». Secondo il Giudice Nomofilattico, infatti, l'assegnazione in favore del creditore, disciplinata dagli articoli 505 – 507 c.p.c., costituisce una previsione sussidiaria, destinata ad operare solo in assenza di offerte, ovvero laddove le stesse non superino il prezzo base ex art. 572 e 573 c.p.c.; l'art. 571 c.p.c., di contro, costituisce fattispecie a carattere generale, e tale portata non può certo precludere al creditore procedente di formulare una offerta, senza in tal caso accordare alcuna priorità alla sfera soggettiva, ma solo ad una eventuale preferenza numerica (Cass. n. 15912/2022). |