Opposizione all'ordinanza di vendita nella parte in cui dispone modalità di vendita telematicainquadramentoAlla stregua della previsione contenuta nell'art. 569, comma 4 c.p.c., come novellato dall'art. 4, comma 3 del d.l. n. 59/2016 convertito con modificazioni dalla l. n. 119/2016, il giudice stabilisce che il versamento della cauzione, la presentazione delle offerte, lo svolgimento della gara tra gli offerenti nonché il pagamento del prezzo, siano effettuati con modalità telematiche, nel rispetto della normativa regolamentare di cui all'articolo 161-ter delle disposizioni per l'attuazione del codice di rito. La regola per la quale le vendite coattive devono svolgersi con modalità telematica è derogabile ove il giudice la ritenga pregiudizievole per gli interessi dei creditori o per il sollecito svolgimento della procedura. FormulaTRIBUNALE DI [1] .... Sez. Esecuzioni Immobiliari Procedura Esecutiva r.g. n. .... / .... promossa da .... c/ .... Giudice dell'esecuzione: Dott. .... RICORSO IN OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI [2] (ART. 617 C.P.C.) Per [3] .... rappresentato e difeso dall'Avv. [4] ...., come da mandato in calce al presente atto [5]; PREMESSO – che l'istante è creditore [6] per l'importo di Euro .... come indicato nell'atto di precetto del [7] ...., seguito dal pignoramento del [8] ...., originando la presente procedura esecutiva; – che è stata deposita la relazione dell'esperto stimatore; – che nello stesso elaborato, si dà atto dell'esiguo valore del cespite staggito, situato in una zona periferica, con limitato numero di transazioni immobiliari, in una zona a bassa alfabetizzazione telematica; – che, pertanto, con istanza depositata il .... è stato chiesto che la vendita avvenga con modalità tradizionale in quanto ove si svolgesse in via telematica, dissuaderebbe eventuali offerenti, con nocumento per tutte le parti del procedimento esecutivo ai sensi dell'art. 569, comma 4 c.p.c.; – che, tuttavia, l'ordinanza di vendita del .... dispone che la vendita abbia luogo con modalità telematica; – che la modalità di vendita indicata in ordinanza appare pregiudizievole per gli interessi dei creditori e per il sollecito svolgimento della procedura; – che vi sono ragioni di urgenza che legittimano la sospensione delle operazioni delegate, TUTTO CIò PREMESSO ai sensi dell'art. 617 c.p.c., si propone opposizione avverso l'ordinanza di vendita sopra indicata e SI CHIEDE che il giudice dell'esecuzione voglia disporre – preliminarmente ed inaudita altera parte la sospensione vuoi dell'ordinanza di vendita opposta, vuoi, per l'effetto, delle attività delegate, – nel merito accertare e dichiarare l'illegittimità dell'ordinanza opposta con conseguente revoca della stessa. Luogo e data .... Firma Avv. [9] .... [1]Indicare il Tribunale presso il quale pende la procedura esecutiva. [2]Il ricorso andrà redatto e firmato digitalmente dal difensore al fine di procedere al deposito telematico dello stesso. [3]Indicare il nominativo e i dati personali dell'opponente. Legittimati sono le parti del processo esecutivo. [4]Indicare i dati del difensore previsti dall'art. 125 c.p.c. oltre all'indirizzo PEC in quanto lo stesso costituisce domicilio digitale e sostituisce l'elezione di domicilio nel Comune ove ha sede l'ufficio giudiziario presso il quale pende la causa. [5]Ai sensi dell'art. 83 c.p.c. la procura si considera apposta in calce anche se rilasciata su documento informatico separato sottoscritto con firma digitale e congiunto all'atto cui si riferisce. Se la procura alle liti è stata conferita su supporto cartaceo, il difensore che si costituisce attraverso strumenti telematici ne trasmette la copia informatica autenticata con firma digitale, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici e trasmessi in via telematica. [6]L'opposizione potrebbe essere proposta anche dal debitore o dall'esecutato avendo anche loro interesse al sollecito svolgimento della procedura. [7]Inserire la data del precetto. [8]Inserire la data del pignoramento. [9]L'istanza andrà redatta e firmata digitalmente dal difensore al fine di procedere al deposito telematico. commentoIl regolamento recante «le regole tecniche e operative per lo svolgimento della vendita dei beni mobili e immobili con modalità̀ telematiche nei casi previsti dal codice di procedura civile, ai sensi dell'articolo 161-ter delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile» è stato emanato con d.m. n. 32/2015. In seguito, accertata la piena funzionalità del portale ministeriale (PVP), le vendite coattive – a far data dall'11 aprile 2018 – devono svolgersi obbligatoriamente con modalità telematica, salvo che il giudice dell'esecuzione ritenga tale modalità pregiudizievole «per gli interessi dei creditori» o per «il sollecito svolgimento della procedura». Sebbene la norma ponga, evidentemente, la modalità telematica come regola, relegando quella analogica ad eccezione, è da dire che molti tribunali hanno fatto ricorso alla clausola di salvaguardia a favore di quest'ultima modalità, ritendo ex se quella telematica pregiudizievole per gli interessi dei soggetti coinvolti nella procedura esecutiva. Al riguardo, è stato sostenuto che il giudice dell'esecuzione, per derogare alla regola della vendita telematica, dovrà specificatamente motivare nell'ordinanza di vendita le ragioni che hanno concretamente determinato la scelta in favore della vendita “tradizionale”. In oltre, nulla esclude che sia uno dei creditori a sottoporre al giudice dell'esecuzione l'opportunità che la vendita si svolga con modalità analogica, proprio perché la clausola di salvaguardia ha riguardo agli interessi dei creditori: quindi, il creditore nella propria istanza potrà esporre le ragioni concrete che minano il buon esito della vendita ove la stessa si svolgesse con modalità telematica. In seguito, il giudice potrà far proprie tali ragioni, ovvero non condividerle e disporre nell'ordinanza che la vendita abbia luogo con modalità telematica. Il provvedimento potrà essere impugnato dalle parti con lo strumento dell'opposizione ex art. 617 c.p.c. In particolare, solo ai creditori spetta contestare la scelta operata dal giudice dell'esecuzione, qualora la stessa sia pregiudizievole per i loro interessi. Se, invece, si eccepisce il pregiudizio che la modalità telematica causa per «il sollecito svolgimento della procedura», l'iniziativa potrà essere promossa anche dal debitore. |