Opposizione agli atti esecutivi per questioni relative alla verbalizzazione delle operazioni di vendita telematicainquadramentoL'obbligatorietà della vendita telematica, introdotta dal novellato art. 569 c.p.c., a seguito della riforma di cui al d.l. n. 59/2016, convertito con modificazioni dalla l. n. 119/2016, comporta una serie di problematiche nuove, per la gran parte correlate all'adozione degli strumenti informatici ed al rispetto delle prescrizioni di cui al d.m. Giustizia n. 32/2015 artt. da 12 a 24, in tema di presentazione delle offerte e svolgimento della gara telematica nelle procedure esecutive immobiliari. Gli artt. 23 e 24, comma 3 del predetto d.m. n. 32/2015 disciplinano il verbale della vendita telematica, che deve riportare – a ministero del professionista delegato – tutte le informazioni necessarie per la verifica della regolarità della gara e del suo esito. FormulaTRIBUNALE DI .... Sezione Esecuzione Immobiliari OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI ( EX ART. 617 C.P.C.) Il Sig. .... [1] nato a ...., residente in ...., alla via ...., n. .... C.F. ...., rappresentato e difeso per procura a margine del presente atto dall'avvocato .... C.F. .... fax n. ...., PEC ...., presso il cui studio in ...., alla via ...., è elettivamente domiciliato. PREMESSO CHE – in danno del Sig. .... [2] è stato effettuato pignoramento immobiliare ad istanza del creditore .... [3] in data ...., avente ad oggetto i seguenti immobili: 1. ....; 2. ....; 3. ..... – la procedura è stata iscritta al n. .... R.G.E.; – all'udienza ex art. 569 c.p.c. tenutasi in data ...., il giudice dell'esecuzione ha disposto la vendita dei suddetti beni con modalità telematica .... [4] e con le seguenti prescrizioni .... [5] , delegando le relative attività al professionista Dott./Avv./Notaio ....; – in data .... è stata celebrata la gara telematica, che ha visto la partecipazione dei seguenti offerenti: 1 ....; 2 ....; 3 ..... – all'esito della vendita telematica è risultato aggiudicatario dell'immobile di cui al lotto unico, per il prezzo di € ...., il Sig. .... nato a ...., residente in ...., in favore del quale è stato emesso dal giudice dell'esecuzione in data .... il decreto di trasferimento Rep. ..... Tanto premesso, PROPONE OPPOSIZIONE Avverso il decreto di trasferimento [6] emesso dal giudice dell'esecuzione Dott. .... in data .... Rep. ...., di cui l'odierno opponente è venuto a conoscenza in data .... [7] , ai sensi dell'art. 617 c.p.c., per i seguenti motivi. (Ipotesi di doglianza) L'esponente si duole del fatto che nel corso delle operazioni di vendita il professionista delegato non ha provveduto alla verbalizzazione di quanto segue (ovvero: non ha correttamente verbalizzato quanto segue): [8] 1. ....; 2. ..... – Dalla “Relazione sullo svolgimento della gara telematica” relativa alla vendita in oggetto, generata in automatico dal nominato gestore della vendita telematica società .... [9] , emerge che il professionista delegato ha omesso di riportare (ovvero: non ha correttamente riportato) nel proprio verbale il/i suddetto/i evento/i verificatisi nel corso delle operazioni di vendita telematica. – Tale mancata (ovvero: incompleta) verbalizzazione inficia la regolarità delle operazioni di vendita, oltre ad arrecare grave pregiudizio all'esponente, in quanto: [10] Quanto precede, per il principio dell'invalidità derivata, inficia la regolarità degli atti successivi redatti dallo stesso professionista delegato, e segnatamente il provvedimento di aggiudicazione in data ...., nonché il primo atto successivo del giudice dell'esecuzione, ossia il decreto di trasferimento che con questo atto si impugna con l'opposizione formale. Inoltre .... [11] . Per tali motivi, CHIEDE Che il Tribunale adito voglia: 1. In via preliminare, sospendere inaudita altera parte o, se del caso, previa comparizione delle parti, l'esecutività del decreto di trasferimento impugnato; 2. Annullare, dichiarare nulla e/o revocare il decreto impugnato, con ogni consequenziale provvedimento al riguardo. 3. Con vittoria di spese e compensi. Luogo e data .... Firma Avv. .... [1]Specificare se esecutato, creditore, aggiudicatario o offerente. [2]Indicare generalità dell'esecutato. [3]Indicare generalità del creditore procedente. [4]Indicare se asincrona telematica, sincrona telematica, sincrona mista. [5]Indicare le modalità di svolgimento della vendita telematica disposte nell'ordinanza di delega. [6]È opportuno rammentare che gli atti del professionista delegato non sono opponibili ai sensi dell'art. 617 c.p.c., ma solo reclamabili ex art. 591-ter c.p.c., e pertanto essi non sono suscettibili di stabilizzarsi per effetto della mancata impugnazione entro venti giorni dal loro compimento. Ne deriva che i relativi vizi si propagano, per il principio dell'invalidità derivata, sul primo atto successivo emesso dal giudice dell'esecuzione, ossia il decreto di trasferimento, avverso il quale vanno proposti, con l'opposizione ex art. 617 c.p.c., tutti i motivi di doglianza inerenti il subprocedimento di vendita in senso stretto (compresi quelli inerenti la verbalizzazione della gara telematica). Quanto precede non vale, ovviamente, ove la vendita non sia stata delegata ex art. 591-bis c.p.c., e sia diretta dal giudice dell'esecuzione, sicché l'opposizione andrà proposta, in tal caso, contro ogni provvedimento del giudice non avente carattere meramente ordinatorio. Infine, sui rapporti tra reclamo ex art. 591-ter c.p.c. e opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. si veda la recente Cass. III, n. 12238/2019. [7]Poiché il decreto di trasferimento non deve essere comunicato dalla cancelleria, ai fini della verifica della tempestività dell'opposizione occorre che l'opponente indichi la data in cui egli ha avuto conoscenza, anche di fatto, del decreto stesso, da considerare dies a quo per detto computo. [8]Indicare la mancata o non corretta verbalizzazione in relazione alla quale viene proposta l'opposizione. [9]Indicare il nominativo del gestore della vendita telematica. [10]Specificare le ragioni a sostegno dell'opposizione. [11]Aggiungere eventuali ulteriori doglianze. commentoIl novellato art. 569 c.p.c., a seguito della riforma di cui al d.l. n. 59/2016, convertito con modificazioni dalla l. n. 119/2016, ha disposto (al comma 4) l'obbligatorietà delle vendite telematiche, destinando la vendita tradizione ad ipotesi assolutamente residuale, esperibile nel caso in cui la vendita con modalità telematica sia pregiudizievole per i creditori o per il sollecito sviluppo della gara. Il d.m. Giustizia n. 32/2015 prescrive, negli artt. da 12 a 24, numerosissime regole per la presentazione delle offerte e lo svolgimento della gara telematica nelle procedure esecutive immobiliari. A loro volta, gli artt. 23 e 24, comma 3, del medesimo d.m. disciplinano il verbale della vendita telematica, contenente tutte le informazioni necessarie per la verifica della regolarità della gara e del suo esito, a causa del professionista delegato (cd. “referente della procedura”) che è il soggetto che dirige e regola le operazioni di vendita. In particolare, a mente dell'art. 23 d.m. n. 32/2015, «Per la redazione del verbale, il giudice o il referente della procedura può utilizzare i dati riportati nel portale della vendita telematica e quelli ivi immessi nel corso delle operazioni. I predetti dati sono trasmessi dal gestore al giudice o al referente della procedura al termine delle operazioni di vendita. In ogni caso, il gestore deve trasmettere un elenco, sottoscritto con firma digitale, dei rilanci e di coloro che li hanno effettuati, i dati identificativi dell'aggiudicatario, la cauzione da quest'ultimo versata e il prezzo di aggiudicazione, nonché i dati identificativi degli altri offerenti, le cauzioni dagli stessi versate e gli estremi dei conti bancari o postali sui quali sono state addebitate». Il verbale delle operazioni di vendita telematica è, dunque, un atto redatto precipuamente sulla scorta dei dati del registro del gestore, il quale è tenuto alla registrazione cronologica (che avviene automaticamente sulla piattaforma) di tutte le operazioni in file di log; ma ciò non toglie che il professionista delegato (referente della procedura) possa dare atto nel proprio verbale di eventi e/o situazioni particolari verificatisi nel corso dell'esperimenti di vendita (si pensi, in particolare, ai casi di vendita con modalità sincrona mista, con verbalizzazione sia delle attività e/o richieste dell'offerente telematico che degli offerenti cartacei presenti personalmente in sala. Il documento redatto dal gestore (cd. report della vendita telematica) comunicato dallo stesso al giudice e al professionista delegato non riveste alcuna fede privilegiata, non essendo prevista né dalla Legge né dal Regolamento suddetti e potendo il gestore rivestire (a tutto concedere) il ruolo di incaricato di pubblico servizio. Pertanto, l'eventuale opposizione agli atti esecutivi per questioni relative alla verbalizzazione delle operazioni di vendita telematica potrà trovare ingresso in seno al processo esecutivo con particolare riguardo ad eventuali discrasie tra il verbale del professionista delegato ed il documento redatto dal gestore della vendita, le cui registrazioni man mano inserite nei file log generati dalla piattaforma del gestore (che sono simultanee al compimento delle operazioni di vendita e dovrebbero garantire l'impossibilità che vengano alterate e/o contraffatte) possono fornire al giudice utili elementi per dirimere i conflitti sollevati dai soggetti interessati in sede di opposizione. Va, comunque, sottolineato che il nuovo art. 591-ter c.p.c. rubricato “ricorso al giudice dell'esecuzione” come riformulato dal d.lgs. n. 149/2022 (c.d. “Riforma Cartabia”), modificato dalla l. n. 197/2022, nel consentire al professionista delegato la possibilità di rivolgersi al giudice dell'esecuzione nel caso in cui insorgano difficoltà nel corso delle operazioni di vendita (comma 1), prevede al secondo comma che «Avverso gli atti del professionista delegato è ammesso reclamo delle parti e degli interessati, da proporre con ricorso al giudice dell'esecuzione nel termine perentorio di venti giorni dal compimento dell'atto o dalla sua conoscenza. Il ricorso non sospende le operazioni di vendita, salvo che il giudice dell'esecuzione, concorrendo gravi motivi, disponga la sospensione» e al terzo comma che «Sul reclamo di cui al secondo comma, il giudice dell'esecuzione provvede con ordinanza, avverso la quale è ammessa l'opposizione ai sensi dell'art. 617». In sostanza, la norma nella sua nuova formulazione prevede un meccanismo di progressiva stabilizzazione degli atti del delegato alla vendita (e di sanatoria dei vizi del relativo subprocedimento), che si compie prima dell'emissione del decreto di trasferimento, atteso che l'atto propedeutico allo stesso si stabilizza se non è impugnato nei venti giorni successivi al compimento dell'atto o alla sua conoscenza e, in caso di impugnazione, il meccanismo di stabilizzazione è quello generale dell'opposizione ex art. 617 c.p.c. (analogamente alla disciplina previgente), la cui pronuncia a definizione del relativo procedimento è impugnabile con ricorso per cassazione. L'art. 281-decies c.p.c. come riformulato dal d.lgs. n. 164/2024 (Disposizioni integrative e correttive al d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149/2022, recante attuazione della l. n. 206/2021) – cd. “Terzo Correttivo Cartabia”, in vigore dal 26 novembre 2024, prevede che per le opposizioni previste dagli articoli 615, primo comma e 617, primo comma, il giudizio può essere introdotto nelle forme del procedimento semplificato anche se non ricorrono i presupposti di cui al primo comma dell'art. 281-decies c.p.c. (ossia i fatti di causa non sono controversi, oppure la domanda è fondata su prova documentale, o è di pronta soluzione o richiede un'istruzione non complessa). |